La situazione vista in Germania

La situazione vista in Germania La situazione vista in Germania ania Berlino, 10 notte. A proposito dell'imminente visita ufficiale del Principe reggente Paolo di Jugoslavia al Re Carol di Romania alla residenza di Sinaja i giornali recano un telegramma di una agenzia da Bucarest il quale mette In rapporta la visita con il piano di un nuovo aggruppamento o intesa balcanica che questa volta comprenderebbe la Bulgaria e lascierebbe cadere la Cecoslovacchia che obbedirebbe anzitutto allo scopo di scuotere la influenza o tutela francese, che è stata finora la determinante della politica della Piccola Intesa. I motivi che determinerebbero un simile tentativo di nuova rotta starebbero in alcuni fatti nuovi che avrebbero tolto di mezzo le premesse le quali finora giustificano la tendenza francofila della Jugoslavia e della Romania; e questi fatti sarebbero per esempio cosi le alleanze francese e cecoslovacca con la Russia dei Soviet come la nuova intima intesa franco-italiana, la quale avrebbe destato inquietudini in Jugoslavia e malumore in Romania, nonché infine la nuova piega della questione absburgica. Il Berline? Tageblatt, riferendo queste notizie, mette in rilievo anche la precipitosa partenza da Londra di Titulescu, « una delle figure più classiche della politica europea quando si tratta di tessere reti >, per accorrere in fretta a casa, partenza che potrebbe stare in rapporto con le notizie suddette. B giornale aggiunge per conto suo che non mancherebbero ragioni le quali potrebbero accreditare una tale nuova tendenza balcanica, come ad esempio il fatto indubitabile che « il troppo stretto legame con la Francia che aveva un effetto esclusivo per la Germania è stato sempre risentito dagli Stati balcanici come un vero bavaglio e una dura limitazione alla loro naturale attività, e ciò sopratutto per le ragioni economiche ». Tutto ciò, secondo il giornale, potrebbe certamente avere risvegliato in qualche modo la vecchia tesi « i Balcani ai balcanici » e specialmente davanti al pericolo di una restaurazione absburgica « nuovo proble- ma quest'ultimo veramente superfluo in un'Europa già sovracarica di problemi per lo meno vuoti ». Ma, malgrado tutto ciò, il giornale è del parere che le ragioni elencate dal telegramma da Bucarest per un tale mutamento di politica balcanica appaiono finora positivamente insufficienti a giustificarlo; sussistono ancora molte difficoltà secondo il giornale — come quelle sempre persistenti, le quali determineranno la condotta appartata della Bulgaria, nonché la considerazione delle ripercussioni che i un simile movimento potrebbe su- : scitare in Ungheria. Per queste considerazioni il giornale consiglia di porre alla notizia da Bucarest un grosso punto interrogativo. G. P.

Persone citate: Re Carol