La congiura di Daladier e Blum colle sovvenzioni delle banche inflazionistiche

La congiura di Daladier e Blum colle sovvenzioni delle banche inflazionistiche La congiura di Daladier e Blum colle sovvenzioni delle banche inflazionistiche Parigi, 5 notte. Mentre il Fronte popolare si accinge a celebrare l'anniversario della presa della Bastiglia con una manifestazione che si opporrà a quella organizzata dalle Croci di fuoco e dai partiti nazionali, il settimanale Gringoire, completando le sensazionali rivelazioni di De Marsilly sulle grandi linee del programma di Daladier, scrive che j - - - ' il Presidente del Consiglio del 6 febbraio conta rovesciare Lavai in j ottobre alla ripresa dei lavori parlamentari e forzare il Presidente della Repubblica Lebrun ad affidargli il potere. Il Ministero in pectore Ministero e programma sono fin d'ora pronti. Il suo ministero, non concepito secondo l'antica formula, sarebbe costituito da sette ministri. Daladier si riserverebbe la Presidenza senza portafoglio. Agli interni, alla polizia, alla guerra, alla marina e all'aria sarebbe chiamato Paul-Faure, segretario del partito socialista; la propaganda (radio, stampa, cinematografo), le poste, telegrafi e telefoni al socialista Zyromski; le finanze e le pensioni al socialista VincentAurfol; commercio, lavoro, agricoltura, marina mercantile e lavori pubblici verrebbero affidati al capo comunista Marcello Cachin; educazione e salute pubblica al socialista Déat; gli esteri e le colonie a Leone Blum capd del partito socialista; infine la giustizfe, a Gaston Martin, radicale socialista, uno dei grandi maestri della Massoneria. Questi ministri sarebbero coadiuvati dalle personalità più in vista del partito socialista, comunista e radicale socialista, nonchè dal tenente colonnello Barthe, quello che, addetto al ministero deila guerra con Daladier, aveva fatto chiamare il 7 febbraio un reggimento di carri d'assalto per servirsene contro i parigini e che I il Maresciallo Pétain, divenuto mi-1 nistro, allentano subito dal mini-1 stero della guerra. La seconda innovazione wat^una commissione di organizzazione dello Stato composta di Leone Blum, di Cachin, di Déat e di Daladier, incaricati di socializzare i mezzi di produzione e di scambio. In quanto al programma, in virtù d idecreti minuziosamente preparati e che esistono già fino da ora nella loro forma definitiva, tutte le industrie principali, gas, elettricità, ferrovie e miniere passe- ! rebbero immediatamente sotto il controllo dello Stato, cioè della seconda e terza internazionale. Gli azionisti riceverebbero come conImpartita del valore nominare delle loro azioni, dei titoli di Stato per un capitale equivalente. Infine la Banca di Francia diventerebbe senza la minima formalità una cassa del tesoro pubblico a cui si potrebbe attingere a piene mani. ^na sovvenzione di 20 milioni Ma per condurre a buon fine questo progetto occorrono molti denari e i rivoluzionari si sono Preoccupati di trovare le risorse necessarie per la riuscita del loro colpo di mano. Essi si sono rivolti alle banche svalutatici, presso le quali hanno trovato un'accoglienza entusiastica. Il 26 giugno una grande banca ha fatto ai rivoluzionari un versamento importante per equipaggiare e armare le truppe. Si tratta di parecchi milioni, e questo non è che un anticipo. Le sovvenzioni che raggiungono oggi la somma di 20 milioni sono state cosi ripartite: cinque milioni per l'organizzazione di una grande manifestazione: venti franchi di indennità per ogni dimostrante, cioè circa due milioni; spese speciali di trasporti e gli alimenti per i dimostranti provenienti dalle Provincie, circa altrettanti. Il rimanente è destinato ad alimentare le casse dei giornali rivoluzionari. Non appena assorbita questa prima parte di credito un'altra di eguale misura verrà versata per vestire, rifornire, pagare e armare una massa di cento mila uomini forniti dai sobborghi rossi di Parigi e pronti alla azione diretta appena giunto il momento opportunn TTn terzo versamento di cinque milioni sarà riservato agli impiegati dei sindacati dei servizi pubblici dei sobborghi per affamare al momento opportuno la capitale tagliando le strade, le ferrovie, le prese d'acqua, le condutture del gas e i fili dell'energia elettrica nonché i varii rifornimenti. Il quarto e ultimo credito di cinque milioni sarà riservato all'opera di propaganda e di corruzione degli uomini al momento in cui avrà inizio il movimento. Gringoire dichiara di poter affermare che il signor Lavai è perfettamente al corrente di quanto si sta preparando. E' da sperare che il Presidente del Consiglio non sarà colto alla sprovvista. Ma se i rivoluzionari non dissimulano più 1 loro progetti, i patrioti cominciano a reagire. Alle leghe nazionali le adesioni affluiscono in numero notevole. Malgrado le provocazioni di cui sono oggetto, esse conservano pienamente la loro calma. Non saranno certo le leghe ad attaccare, ma se gli estremisti di sinistra dovessero un giorno provocare la rivoluzione, la risposta verrebbe pronta ed energica. sR

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