Beck a Berlino

Beck a Berlino Beck a Berlino La Polonia vagheggiata mediatrice tra Germania e Francia Berlino, 3 notte. Un esempio di vero spirito di conciliazione e di pratica volontà di pace, e perciò un modello d'or| dine in mezzo ad una Europa sconvolta e disordinata da una traviata diplomazia: ecco l'ammonimento che sì leva, secondo questa stampa, dall'odierna visita del Ministro polacco degli Esteri GeBeck nella capitale del Reich. Ejcul'ammonimento è diretto dal fron- ' dete d'oriente a quello d'occidente, i a dove le fila diplomatiche si arruf- j tefano sempre più. Alla visita intanto è dato il più1 si vistoso rilievo: alla stazione della litFriedrichstrasse dove il treno da frVarsavia ha sbarcato questa mac-àl tina 11 Ministro polacco insieme. a con la moglie, con la figliastra e ! uncon un paio di funzionari, si era j si precipitata mezza Wilhelmstrasse; tee al quadro della vistosa acco-1 duglienza faceva cornice una nume- : grrosa folla, la quale poi ha stazio-1 tenato tutta la giornata fra il Ml- j cinistero degli Esteri e la Cancelle- > chria dove i colloqui avvengono. Su- ! Bbito dopo una prima conversazio-1 ne di un quarto d'ora con il ba- < Drone von Neurath, i due Ministri cosono usciti dal Ministero e a pie- iadi, tra gli applausi della folla hanno fatto il breve tratto che separa quest'ultimo dalla Cancelleria, dove il Cancelliere aspettava l'ospite gradito, trattenendolo poi per un colloquio lunghissimo. Accoglienza calorosa Lnl'è GdtenI giornali recano articoli bio- Dgrafici del colonnello Beck, di cui ' tutracciano la figura come quella dell'uomo di Stato che primo e più ' gdi tutti riscuote l'eredità di fidu-, mcia del Maresciallo Pilsudzki, e la j trcui opera consiste nella coraggio- ! osa autonomizzazione della politi-1 cca estera polacca dalla tutela | afrancese, il che vuol dire la prima iarealizzazione della politica estera| del giovane Stato polacco sulla j via a cui esso aspira, di grande!. Potenza europea. A Beck, inoltre, Lnonché air Ambasciatore polacco' Lipski, presente ai colloqui di og-j gi, oltreché s'intende al Cancel- liere Hitler e al defunto Mare- scialle, i giornali fanno risalire il ngrande merito storico di avere con! »un atto di coraggio diplomatico 1 che deve rimanere esemplare, di¬ rminate dal settore tedesco-polac-1 „„ Ho a*,-, n„ff„„i „ì„a .,„ 1 sco, da uno dei settori cioè più ne-;, sere che colà esisteva, e che era! Pinuno dei più gravi pericoli per laj pace europea. Questa BP«gglWge fruttuosa onera Htnrir-a ohe Wa i tanntte fruttuosa opera storica, che ha potuto essere compiuta in un cosi delicato fronte, e che ha potuto esserlo soltanto grazie al metodo delle trattative dirette a due, bisogna ora che sia trasportata e imitata nell'arruffato fronte diplomatico d'occidente, e anche li non può esserlo che a mezzo della trattative a due. Questo è il sunto degli articoli dei giornali sia di Berlino che di Varsavia rapporti i giornali tedeschi sono I Hpdei cui!noggi pieni — e che con ben accor data sinfonia accompagnano i col loqui della Wilhelmstrasse. La luce... dall'Oriente Doveva essere posto fine — dice questa sinfonia — alle discriminazioni unilaterali che avvelena- qsrlrMnbvano l'Europa, non soltanto ma;^anche a quella « demagogia di po litica estera » la quale ha fatto | capolino in Europa e che vorrebbe far credere che i Patti collettivi possono davvero tenere il posto! delle intese concrete e dirette, le quali sono le uniche adatte ad eli-' minare gli equivoci. Con ciò ! giornali sia tedeschi che polacchi j colgono l'occasione per condanna- ; re ancora una volta il Patto orientale il quale — dicono — costi- Ssscvtuisce il principale argomento de: Ccolloqui tra Hitler e Beck. E vi e dtutu la stampa polacca, con alla ' stesta quella •personalmente uffi- dciosa del colonnello Beck, la qua- : „le a questo proposito afferma cne dalla Polonia e per essa al Ministro degli Esteri Beck spetta la missione di mediatrice fra la Germania e la Francia: missione che — dice ad esempio il Kliner Poranny — potrà senz'altro essere realizzata non appena sarà eliminata la questione tecnica e perciò di minore importanza della quota degli armamenti. Fra i giornali tedeschi, il Beyliner Tageblatt appoggia l'idea di | dnnlpscCme«dj una mediazione polacca fra lajp| Germania e la Francia. Pittore-1 pI scamente poi questo giornale dice lcile il metodo seguito dalla Gei-1 gmania e dalla Polonia è stato I rquello che i medici usano per gua-1 t rire le infiammazioni di certe membra malate: cioè le ingessano. Cosi la Germania e la Polonia hanno ingessato i loro problemi più gravi, per lasciar fare alla natura. Questo metodo — osserva il giornale — ha ormai portato ad effetti meravigliosi, « il che però non esclude — aggiunge — che. ancora da ambedue le parti si guardi con molto interesse verso Danzica»; ed in proposito il giornale sottolinea la notizia che tutta la stampa polacca concorde reca, e cioè della concorde volontà dei due Governi, che sarà oggetto delle conversazioni odierne, di prolungare ancora per altro tempo l'accordo stretto fra i due Paesi. In quanto ai Patti collettivi il giornale dice che del resto la Germania e la Polonia non hanno in via di principio nulla in contrario; ma a patto che essi abbiano come base una intesa a due, e che non pretendano di costruire la casa a cominciare dal tetto. Von Ribbentrop a Parigi? Molta eco trova intanto, mentre Hitler e Beck parlano alla Wilhelmstrasse di questi argomenti, fra cui a quanto pare quello della, missione mediatrice deliberata da Beck, l'articolo del Petit Parisien sulla possibile intesa fra Germania e Francia, articolo in cui si riscontra ancora un altro dei cenni di crescente inclinazione a questa idea, che si spigolano da tempo nella stampa parigina, L'articolo dell'ufficioso parigino si esprime appunto sulla possibi lità di una conversazione tedesco francese, arrivando a dire che se àl signor von Ribbentrop venisse a Parigi egli troverebbe in Lavai un attento uditore, il quale però si opporrebbe sempre decìsamen te ad una intesa e un'alleanza a due, dappoiché la Francia, da grande Potenza quale è, si rifiu terebbe sempre a trattare egoisti ci vantaggi a due i quali sacrifi chino quelli di amici e di alleati ». Botta a chi tocca, i • giornali tedeschi, come la Deutsche Allgemeine Zeitung, commentando, rilevano anzitutto ia tendenza crescente del signor Lavai a discorrere con la Germania, e osservano che l'accenno all'impossibilità di una intesa a due è un colpo a vuoto dappoiché la Germania non ha mai preteso di dividere la Francia nè dall'Inghilterra, nè dall'Italia. La Germania non mira ad altro che a costituire DUOne relazioni con tutti e fra ' tutti. Alla fine del suo commento giornale curiosamente aggiun ' g0 Che « se in Francia ora si al, manacca se e quando von Ribben j trop si recherà a Parigi, è per ora ! opportuno far sapere che egli è 1 costretto a sottoporsi ad una cura | a, parecchie settimane ». Farebbe ia Germania la preziosa? | q p_ j Il Ministro degli Esteri polacco