Varetto primo nella Asti-Celiale
Varetto primo nella Asti-Celiale IL FATALE ERRORE DEL « CAMPIONISSIMO » Varetto primo nella Asti-Celiale Girardengo secondo in volata Savona, 1 mattino. H torinese Varetto ha vinto, sia pure sfruttando un errore di Girardengo, con una bella volata, la quarta edizione dell' Asti-Ceriale. Per quanto non si voglia intaccare, nel suo pregio, la prova del giovane Varetto, bisogna mettere in rilievo l'impresa del campione che non disarma e che si batte anche oggi coi giovani rincalzi del ciclismo italiano con tanta audacia e valore. Fino a due metri dal traguardo Girardengo precedeva Varetto, ma malauguratamente una striscia bianca segnata sull'asfalto, poco prima dello striscione di arrivo, ha fatto desistere dall'azione il novese che è stato superato di pochi centimetri, sul traguardo stesso. H favorito, Aldo Bini, vittima di una caduta, con conseguente rottura della ruota che non ha potuto sostituire, è venuto a mancare alla gara dopo quaranta chilometri del percorso, quando an-1 cora il gruppo era perfettamente compatto. Scomparso Bini, la battaglia è divampata e si è fatta, ad Ovada e sulle prime rampe del Turchino, ancor più emozionante. Per la Riviera il caldo ha costretto i corridori a desistere da tante velleità agonistiche e il gruppo è andato avanti passeggiando, permettendo a tutti i distaccati di ricongiungersi. Il Segretario Federale di Asti comm. Vicari ha dato alle ore 10,13 di stamani il « via * a trentanove concorrenti sui quaranta iscritti alla quarta edizione della Asti - Ceriale. Unica defezione : quella di Maggiora di Osnago. Velocemente» al comando di Benente, il gruppo raggiunge Isola e Montegrosso d'Asti ed inizia la prima vera salita della giornata, quella di Agliano, dove, alla sommità, vi è un traguardo a premio. Manca nel gruppo il solo Memi che una duplice bucatura ha fatto ritardare. Gluppone, seguito da Macchi e bandone, transita per primo .alla sommità della salita e Srocede sostenuto verso Nizza Conferrato. Qui Bailo rompe la macchina ed è costretto ad abbandonare. Più avanti Meini è vittima di un'altra bucatura. Sulla salita di Alice Bel Colle fugge Boccaccio che acquista in breve un minuto e mezzo sul grosso del plotone. Alle porte di Acqui fora Della Latta, Pjni rompe la ruota e deve abbandonare. La fuga di Boccaccio è interrotta, ad Acqui, nell'abitato, dove egli cade e rompe a sua volta la ruota posteriore, imitato poco dopo da Sberzi. Dopo Acqui fora Gotti che inizia con due minuti di distacco la salita più ardua del percorso, quella del Cremolino, in cima alla quale transitano nell'ordine: Giuppone, Piubellini, Macchi, Zandonà, Erba, Benente e Introzzi; seguono poi Magni, Moretti, Glaudo, Romasatti, Calvo, Merlini, Oggero e Varetto; a l'40" sono Castagnoli, Dalla Latta e Bovio; a 2'10" Mollo, Como e Vallemauro; a 2'30" Folco; a 3' Pesenti; a 3'25" Grassi e Firpo; a 3'50" Bailo; a 4'50" Girardengo e Gotti. Dopo Ovada 1 andatura diminuisce e gli staccati riprendono. Gotti ritorna in gruppo sull'ultima rampa del Turchino il cui traguardo a premio è vinto da Giuppone. Pesenti e Girarden.- > ritornano pure loro in gruppo. A andatura moderata il gruppetto transita per Arenzano, Varazze e Savona. Qui riprende Sberzi dopo un inseguimento degno di nota. Una foratura di Clerici ad Albissola ed una di Della Latta a Finale Ligure rompono la monotonia. Si ritorna verso Ceriale con qualche sgroppata, sulla salita Crocetta, di Zandonà, Piubellini e Magne. Ecco l'ordine di arrivo: 1. Varetto Angelo (Vigor di Torino) che compie i 220 Km., in ore 7 precise, alla media di Km. 31,420 (2.acat.); 2. Girardengo Costante (Novi Ligure) (l.acat); 3 Piubellini Isidoro (U. S. Legnanese) (l.a cat.); 4 Zandonà Giovanni (U. C. Trevigiana) (2.a categoria); 5 Oggero Domenico (B. Nazzaro di Torino); 6. Della Latta (Biagio Nazzaro di Torino); 7. Bailo Osvaldo (C. Battisti Sportiva) ; 8. Merlin! Ernesto; 9. Sberzi Carlo; 10. Magni Gino; 11. Gotti Giovanni; 12. Mollo Giovanni; 13, Guerra Attilio
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