L'incremento degli scambi con l'Italia auspicato dalle Camere di Commercio francesi

L'incremento degli scambi con l'Italia auspicato dalle Camere di Commercio francesi L'incremento degli scambi con l'Italia auspicato dalle Camere di Commercio francesi Col du Lautaret, 1 mattino. Affidare ad una più nutrita corrente di traffici (occorre ricordare che il volume complessivo degli scambi italo-francesi ha subito negli ultimi anni una notevolissima contrazione, rlducendosi, in valore, da 4381 milioni di lire, nel 1925, a meno di un miliardo nell'ultimo biennio ? ) l'affermazione e l'attestazione dei vincoli di amicizia e di solidale affettuosità che legano i due Paesi e che per l'addietro sono stati espressi troppo sovente in forma meramente platonica o rettorica: ecco il voto ed il proposito scaturiti dal convegno tenuto, per iniziativa della Camera di Commercio di Gap, fra gli enti della «XI Région économique », che abbraccia tutte le Provincie del Sud-Est della Francia. Il convegno, vòlto a celebrare le realizzazioni conseguite nel campo industriale e turistico nella zona del Delflnato — terra di meraviglie sin dal medio evo, ma dove alle meraviglie offerte dalla natura si aggiungono oggi quelle ottenute col lavoro dell'uomo — e vòlto, nello stesso tempo, a ricercare i mezzi di azione più rapidi ed efficaci per dare concreto sviluppo e tangibile successo^ quella « mobilitazione » economica bandita appunto entro i confini della XI Regione, si è risolto in una cordiale, toccante manifestazione di amicizia per il nostro Paese. Il tunnel del Monginevro Anziché diluirsi ed esaurirsi in vacue e vane espressioni, la discussione intorno ai problemi che interessano la riattivazione degli scambi fra 1 due Paesi ha avuto sempre un tono concreto. Il prò blema delle comunicazioni ferro viarie è strettamente collegato a quello del miglioramento dei traffici ed ecco che il convegno « con siderando che la realizzazione di queste relazioni fra i due Paesi, mercè la creazione del tronco ferroviario Briangon-Oulx (tunnel del Monginevro) e di una strada passante per il Col Lacroix, è stata oggetto da parte dei Governi francese ed italiano di studi che ne hanno dimostrato la necessità economica e la possibilità tecnica e finanziaria; che questi progetti hanno raccolto l'adesione delle collettività pubbliche interessate considerando ancora, in particolare, che le relazioni dirette fra il Piemonte e la Provenza ritrove ranno, grazie a queste nuove vie di comunicazione, la loro antica intensità, fa voti perchè i Governi francese ed italiano prendano le disposizioni necessarie per raccordare con il tronco Briangon-Oulx la linea francese delle Alpi e la linea Modane-Torino, e che il progetto di strada elaborato per collegare Bobbio Pellice a La Mouta, per il Col Lacroix, sia eseguito il più presto possibile ». Acclamazioni al Duce Iniziato sabato a Gap, il conve gno si è conchiuso ieri al Lautaret, lo storico colle attraverso il quale si passa dalla valle della Romanche a quella della Guisane, dominato tutt'attorno da ghiacciai e cime nevose, in uno sfondo incomparabile e sotto un cielo di un azzurro mediterraneo. A questo storico colle, in cima al quale i romani avevano elevato un altare, di cui rimangono tuttora i resti, i congressisti r o giunti partendo da Gap e i ^iendo il circuito della grande ' sagra del Santet e del Chambon, lungo un tratto della famosa « Aoute Napcion », e cioè della strada che ricorda l'itinerario seguito dall'Imperatore nell'anno 1815, nel suo ritorno dall'Isola d'Elba. Maestosi sono i lavori di sbarramento compiuti nelle due località. E lo sbarramento di Santet, che consacra della vittoria dell'ingegneria sul torrente Drac (un torrente che scorre al fondo di un abisso in prua di Cambon, dalla profondità di 200 metri, largo, in basso, una trentina di metri ed in alto un centinaio) consente la raccolta, a 765 m. di quota, di 130 milioni di me. di acqua, mentre lo sbarramento di Chambon, che misura 90 metri di altezza e 280 metri da una parete all'altra, consente di raccogliere 54 milioni di me. di acqua. Tra i congressisti, erano anche i rappresentanti degli enti italiani: il gr. uff. ing. Carmina, capo compartimento delle Ferrovie, in rappresentanza del Ministero delle Comunicazioni; il comm. dott. Armando Neri per il Consiglio Prov. dell'Economia di Torino e per il Touring Club Italiano, il comm. David Balbi, per il Consiglio dell'Economia di Genova, ecc. E con un fervido omaggio all'Italia e con rinnovate espressioni di solidale affettuosità per il nostro Paese 11 convegno si è sciolto: il primo saluto ai nostri rap¬ pscGzdclCeAncnrècsasdzDcmpmaagdrultgpsmgpscsscnbprsmtedcnpautpdssc,iItvchtiftèmbsnnEn presentanti . dal sig. Goudet, presidente della Camera di Commercio di Gap, cui sono seguiti il sig. Gounet, presidente della Federazione dei «Syndacats d'initiative du Dauphiné», il sig. Tissot del comitato franco italiano di Grenille, il sig. Prax, presidente della Camera di Commercio di Marsiglia ed, infine, il prefetto di Gap (Alte Alpi) sig. Gervais. — Roma, hanno detto gli oratori, rappresenta la civiltà mediterranea e la Francia non può scostarsi da Roma: del resto l'amicizia fra le due nazioni è vecchia come la civiltà: non c'è che da cementarla, lavorando insieme proficuamente. Alte acclamazioni all'Italia ed al Duce si sono levate allorché il sig. Prat, reduce da pochi giorni da Roma, ha detto della sua emozione per essere stato ricevuto dal Duce: — Il Duce — ha detto — che noi tutti ammiriamo sinceramente e che è modello e capo non per l'Italia soltanto, ma per il mondo intero. — Accolto da nuove acclamazioni all'Italia, ha portato al congresso il saluto ed il ringraziamento degli enti economici del nostro Paese, il comm. Neri. F. A.