Valerio Riva vincitore assoluto

Valerio Riva vincitore assoluto IL CIRCUITO MOTOCICLISTICO DEL VALENTINO Valerio Riva vincitore assoluto Abbiamo avute altre edizioni del Circuito motociclistico del Valentino più nutrite, più interessanti e più affollate di pubblico: nessuna però organizzata con maggior cura, con maggior passione, con maggior perfezione in tutti i particolari. Il Moto Club di Torino ha fatte le cose signorilmente e bene; quanto stava in lui perchè la corsa Rescisse memorabile, venne posto in opera. Le 250 contro le 350 La gara si è corsa, secondo il programma, in due scaglioni: dapprima partenza delle 250 e delle 350, formanti classe unica ma suddivise sui programmi ufficiali e agli effetti della jiremiazione — e dopo l'arrivo di queste, partenza delle 500. Alle 16,40 si dispongono sulla linea del traguardo le cilindrate minori, nel seguente órdine: in prima fila Sandri, Montesi, Cavatina, Nocchi, Bocci e Leonini (quest'ultimo ci confida al momento di partire di avere smarrito il portafogli con denaro e documenti, durante le ultime prove e prega Per mezzo nostro chi l'avesse trovato di recapitarlo alla nostra redazione sportiva); in seconda fila Nazzaro, Cavacciuti, Covrii e Secchi; in terza Soprani, Grieco, Perosino e Franchino; in quarta Monti, Gobrt e Pagani. Il non disprezzabile numero è stato raggiunto avendo il Commissario delegato del B. il/. C. I., cav. Cottino, ammesso alla partenza, accanto ai corridori di l.a categoria cui doveva essere riserbata la gara, alcuni dei più noti elementi di 2.a categoria. All'ordine del comm. ing. Mussino, presidente del BACI di Torino c mossiere d'onore, assistito dai cronometristi Chiappella, Colosso, Martinetto e Vizio, ta fragorosa squadra si sgrana col solito fantastico spettacolo delle partenze in linea lungo l'ombroso viale dell'Orto Botanico: con. temporaneamente venti altoparlanti danno il punto orario lungo tutto il circuito. Primi a scattare ed a gettarsi nel curvane nord sono, nell'ordine, Leonini, Montesi, Cavacciuti e Nocchi. Ma quest'ultimo durante il primo giro riesce a sormontare i tre avver. sari, ed ha passare davanti alle trptmdnsBcdismstdpPsgcvpPlgCrpmgtribune del traguardo con qnal-'cche decina dì metri di vantaggio {Ssu Leonini; mentre Secchi, mt-\ziata l'azione offensiva che do- vrà condurlo alla vittoria, è ter-\zo a pochi secondi. \Durante il secondo giro, un breve duello tra Secchi e Nocchi vede la meglio del primo; Nocchi avverte qualche disturbo alla candela, che lo costringerà a fermarsi per la sostituzione al terzo giro: ripartirà velocissimo, forse troppo, per colmare il distacco, tanto che, nella secondcUi metà della gara, slitta nella surva del Monumento agganciandosi nella- cancellata e prò. vacando la caduta anche di Cacavviuti, che gli è dietro a ruota e non riesce a evitarlo. Nocchi se la cava con poche escoriazioni, mentre Cavacciuti, ferito alla testa, viene trasportato all'Ospedale, dove, fortunatamente, viene giudicato guaribile in dieci giorni. La scomparsa dei favoriti Attardato dapprima, e poi scomparso Nocchi — indiscutibilmente l'uomo più in vista tra le 350 — Secchi ha decisamente corsa vinta, senza minacele e senza bisognò di forzare a fondo, specialmente dopo che la cor. sa ha perduto anche Cavacciuti, che si manteneva brillantemente nel gruppo delle prime 350. Il suo distacco sugli inseguitori aumenta di due-tre secondi per giro. La lotta ferve invece nelle posizioni d'onore, dove il campione italiano Nello Pagani, con la sua piccola Miller 250, ha ingaggiato battaglia con la più veloce delle 350 superstiti, la Ottino dei torinese Rocci, ottimo e promettentissimo elemento, che ha dimostrato ieri in parecchie occai sioni di aver ben meritato la vit. torìa assoluta nella recente To- trino Pino. Pagani ha ta meglio per una decina di giri, incalzato a ruota dal rivale; poi, verso metà gara, tra le acclamazioni del pubblico che non sottilizza nelle cilindrate ma parteggia sistematicamente per l'inseguitore. acBocci passa. Il suo sudato se. j condo posto in classifica 6 pero \ di breve durata: al diciannovesi- j ino giro Pagani rimonta l'avver-l sarto, c questa volta definitiva- \ mente, distanziandolo di dodicij secondi nell'ordine di amvo ali trentesimo giro. | Alcuni dei nomi più quotati /tanno deluso, per inconvenienti 1 di macchina: ricordiamo il velo- cissimo Sandri, già vincitore as- soluto su questo circuito, che ha dovuto accontentarsi del settimo posto, per le condizioni ancor troppo « legate » del nuovissimo motore speciale italo-svizzero montato sulla sua Aquila; Canù per ragioni analoghe, avendo ritirata la sua New Imperiai la vigilia della gara; Nazzaro, per ripetuti cambi di candela, che dopo un po' lo scoraggiarono; Gobetti, per una serie di banali e fastidiosi incidenti che lo fece, ro fermare molte volte allo stallo di rifornimento; Cavatina per guasto di catena. Il traguardo vede classificati nell'ordine: Secchi, Pagani, Bocci, Leonini, Montesi, Grieco, Sandri, Soprani. Il Podestà mossiere delle 500 Breve è l'intervallo per la seconda corsa: il tempo di allinea, re le macchine di 500, mentre la vettura del Commissario sportivo cav. Bamella, che ospita ti Podestà ing. Sartirana giunto sul circuito verso la fine della gara precedente, fa un giro di Icontrollo lungo il pittoresco, le-.vigato, sistemattssimo percorso, ìLe tribune sono ora un po' pili affollate: notiamo, accanto al.Podestà e al Comm. Mussino, 'l'ing. Cavallari Murat, ^^\gretarw federalei, un rappreseli- tante del Prefetto, Il Colonn. Coop, il comm. Di Miceli il rag. Giorgio Ambrasini, primo ideato-|re di questo circuito e magnaipars della prossima gara auto-;mobilistica, molte eleganti si- ignore. \E' lo stesso Podestà di Torino che alle 1820 ^ a via au>esue Schiera dei sette concorrenti del- ja ciasse massima, sono in prima fila le due nuo\ve Bianchi di Seiafini e Fuma\galli, i due « cannomssimt » che concentrano le maggiori aspetta- tive; il campione locale Valerio Biva e il modesto Ganglio. In seconda Secchi, De Giovanni e Gambi. Quest'ultimo e involontario protagonista, in partenza, di un grave rischio corso da Biva, che lievemente attardato nello scatto, si trova dietro e un po' a destra di Gambi mentre que- ti, saltando in sella, sbanda paurosamente verso destra. Nel groviglio delle sette macelline ancora compatte, Biva si trova chiuso tra il concorrente e un paracarro. La folla ha un grido: ma con agile mossa il campione torinese ha saputo guizzar tra gli ostacoli, riguadagnare la pi sta, e gettarsi all'inseguimento delle due Bianchi scattate in testa. --,4-1 i »• i nlVa pOliaTO 111 TriODTO Che l'anziano Valerio sia in buona giornata, è palese sin dal primo giro, al termine del quale 1 egli ha già saputo insinuarsi tra Serafini e Fumagalli. Che la far tuna lo vigili in modo particola >'e, è palese a quanti assistono co« '<» brivido di terrore ad una sua spettacolosa caduta durante il secondo giro, con una strisciata a terra di una quarantina di metri, al termine della quale egli, sempre a motore acceso, con una pedana e qualche accessorio di meno, salta in sella e prosegue senza scomporsi. Che le Bianchi non siano oggi avversarie molto minacciose, è pure palese ben presto dal ritiro di Fumagalli per guasto al cambio e dalle due fermate di Serafini per cambio di candela. Serafini avrà, è vero, un minaccioso ritorno, con un brillantissimo inseguimento, verso la fine della gara; ma Biva, che sa fare i suoi conti, può vivere sul giro di vantaggio ormai acquisito e terminare primo per 13 secondi senza forzare eccessivamente tra le giubilanti acclamazioni del pubblico che lo porta in trionfo. Aldo Farinelli IL CIRCUITO MOTOCICLISTICO DEL VALENTINO: Un passaggio sotto il tunnel del Ponte Isabella. (Foto Gherlone) IL CIRCUITO MOTOCICLISTICO DEL VALENTINO della categoria « 250-350 ». la partenza dei concorrenti (Foto Gherlone)

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