L'inviolata parete lori delle Grandes Jorasses vinta dagli scalatori tedeschi Peters e Maier

L'inviolata parete lori delle Grandes Jorasses vinta dagli scalatori tedeschi Peters e Maier Una superba impresa alpinistica. L'inviolata parete lori delle Grandes Jorasses vinta dagli scalatori tedeschi Peters e Maier Aosta, 1 mattino. La più grande impresa alpinistica del mondo è stata ieri l'altro condotta a termine da due alpinisti tedeschi. Si tratta della scalata della parete nord delle Grandes Jorasses (1500 metri di strapiombo), la parete che è rimasta finora inviolata e per la quale dieci alpinisti di tutte le Nazioni hanno pagato con Ja vita il loro temerario tentativo. Le Grandes Jorasses, nel complesso delle loro varie sommità che portano il nome di Walker (metri 4205) e Whymper (m. 1,196), formano una delle più grandi bastionate di roccia e di ghiaccio della catena del Monte Bianco. Esse dominano col vasto e intricato versante meridionale l'italiana valle Ferret, mentre piombano con la grandiosa e tetra parete settentrionale sul ghiacciaio francese di Leschaux. I protagonisti La notizia è stata appresa ieri a Courmayeur dapprima con un senso di incredulità., dato il genere dell'impresa, che era ritenuta quasi ineffettuabile, e poi suscitando un senso di viva ammirazione per i protagonisti, i quali erano giunti alla casa dell'alpinista d'Enirèves estenuali e sfiniti. Al custode della casa essi hanno declinato le loro generalità e quindi, dopo aver affermato di essere reduci dalla scalata della parete nord delle Grandes Jorasses, avevano chiesto una camera per riposare, ingiungendo al custode che non volevano essere disturbati per alcuna ragione, data l'enorme stanchezza. La dichiarazione dei due alpinisti tedeschi relativamente alla scalata della famosa parete nord, che in un primo tempo aveva sollevato alcuni dubbi, doveva ben presto convincere anche i più riluttanti non appena verniero conosciuti i nomi dei due ardimentosi alpinisti: Peters e Maier. Essi sono infatti tutti e due conosciutissimi per i ripetuti tentativi compiuti e per le singolari circostanze nelle quali un compugno di cordata dei Peters trovai'a la morte, il 28 luglio dell'anno scorso, precipitando dal Grand Couloir. Con credenziali di questo genere non si è potuto più dubitare della verità della notizia e ai due protagonisti sono stati tributati tutti gli onori degni dell'impresa, se pur si sapesse che i due accademici italiani Chabnd e Gervasutti, di Torino, fossero partiti da Aosta per condurre a termine l'impresa che aveva costituito finora la maggiore aspirrylone degli alpinisti di tutta Europa. Prima di accingersi a questa scalata che poteva anche Costare loro la vita, Chabod e Gervasutti avevano voluto rivendicare tre giovani alpinisti valdostani: i due fratelli Charrey e Ciro Norat, conquistando una vittoria che i tre sfortunati giovani non poterono conoscere: la parete est dell'Emilius. Compiuta questa rivendicazione, i due accademici erano immediatamente partiti per Pré-St-Didiér e o s i o e i a e a i i n e o r i s r a e o o a a n o o i i o a . e a i i r e i a e i . i e quindi proseguivano per Chamonix, attraverso il colle del Gigante, ignari di essere preceduti di un solo giorno, nel loro immane tentativo, dai due tedeschi. j,Z/e giornate calde di fine giugno erano eccezionalmente favorevoli alle imprese alpinistiche di modo che Peters e Maier, i quali, senza avvertire alcuno, erano giunti giovedì scorso a Cliamonix, potevano senza indugio anticipare la scalata dell'anno scorso nel tentativo compiuto lungo lo sperone della punta Margherita. Una cordata composta da Maier e Steimaner veniva investita da una pioggia di massi che, fortuitamente,' non arrecava ai due alpinisti alcun danno, ma faceva fallire il tentativo. La torre che si appoggia ai piedi della punta Margherita è stata scalata dal Peters e dal Maier senza soverchi ostacoli. I ghiacciai e le rocce coperte di vetrate venivano superati facilmente fino al rifugio di Leschaux, situato ai piedi della formidabile parete. Venerdì mattina il Peters e il Maier raggiungevano la Forcella del primo torrione; sabato, prima dell alba, dopo Un bivacco di alcune ore, favorito dalle straordinarie condizioni del clima, i due tedeschi si riponevano in cammino pervenendo, dopo alcune ore di scalata, sulle rocce del nevaio medio e del nevaio superiore. Probabilmente essi non avevano trovato alcuna o ben poche di quelle difficoltà che si erano parate innanzi a coloro che avevano finora cercato di salire la parete nord delle Grandes Jorasses. Non una caduta di 'pietre nè precipitare di slavine né j bufere di gelo e di tormenta, 17. ore di scalata Peters e Maier hanno raggiunto la sommità della punta Walker dopo n ore di scalata. Non è dato sapere la gioia procurata ai d'ie , valorosi alpinisti dalla mar/nifica e i inaspettata vittoria, ma, indubbiamente, dei'e essere stata grande, j considerando tutti/ i tentativi compiuti finora e sempre falliti e tenendo conto di avere degli alpinisti temibili alle calcagna. L'anno scorso, quattro cordate si trovavano impegnate lungo la parete nord delle Grandes Jorasses, una tedesca, una francese, una austriaca ed una italiana. Il maltempo toglieva una dopo l'altra, dalla competizione tre cordate, lasciando solo quella tedesca, che era composta dal Peters e da Horinger. Quest'ultimo scivolava poi precipitando sul ghiacciaio Leschaux e trovandovi la morte. Il Peters, sul sacrificio del compagno, consacrava il suo giuramento di vittoria. La vittoria dei due scalatori tedeschi appare pienamente meritata e trova, su questo punto, d'accordo l'opinione alpinistica della regione, tanto più che non si tratta di un'impresa fortunosa, ma di un'impresa alla quale i due giovani avevano dedicato da tempo tutta la loro attività e alla quale attendevano da lunghi anni, metten- I i I j : I |\ r I do a profitto studi ed esperienze. Fino a domani non si potrà sai pere nulla di preciso sulla scalata I dei due alpinisti tedeschi, scalata j che corona così felicemente uno : dei maggiori problemi alpinistici, I alla risoluzione del quale si erano | cimentati alpinisti di tutte le Nazioni. Nulla si sa di preciso di Chabod e Gervasutti, ma si ritiene che. \i due giovani, ignari della vittoria dei due alpinisti tedeschi, stiano compiendo la grande prova, che ha già conosciuto i vincitori. La strapiombante parete Nord delle Grandes Jorasses alta 1500 m., vista dall'aeroplano.

Luoghi citati: Aosta, Courmayeur, Europa, Torino