Il dubbio: malattia francese diagnosticata a Berlino

Il dubbio: malattia francese diagnosticata a Berlino Il dubbio: malattia francese diagnosticata a Berlino Berlino, 27 notte. I giornali riferiscono la sensazione diffusa ormai nei circoli sia londinesi che parigini in seguito al rapporto Eden dopo la sua visita romana dell'assoluta serietà della situazione italo-abissina, situazione che caratterizzano di « guerra ormai inevitabile » ; ogni idea di soluzione o di transazione è abbandonata o deve esserlo e se di mediazione si volesse ancora parlare essa non potrebbe essere altro che quella prettamente limitata ad Addis Abeba consistente cioè solo in consigli da dare al I Negus di cedere su tutta la linea. In quanto all'atteggiamento bri-, tannico sulle questioni generali che diedero motivo alla missione 1 di Eden queFta stampa si fa oggi telegrafare da Londra che il gc verno britannico avrebbe preso la decisione — che non sarebbe co rminicata prima di domani — di mantenere nei prossimi negoziati l internazionali un atteggiamento « in determinati casi autonome senza contravvenire tuttavia al senso della collaborazione con la Francia e l'Italia dato a Stresa >. Questo atteggiamento si riferirebbe sopratutto alle imminenti trattative per il patto aereo. Questo atteggiamento britannico il quale confermerebbe la politica che ha portato all'accordo di Londra starebbe poi, secondo questa stampa, a spiegare l'accenno di ieri di Lavai, qui molto commentato, sulla sua disposizione di prestarsi a un accomodamento franco-tedesco qualora questo entrasse nella linea delle possibilità nell'interesse della pace generale. I giornali, per altro continuando a commentare questo accenno di Lavai, rilevano come esso contrasti con l'accoglienza ostile e diffidente fatta dalla stampa parigina all'intervista di von Ribbentrop che diceva essersi fatto scopo della vita un accordo anglo-franco-tedesco. Purtroppo la Francia — dicono alcuni giornali — è malata di una grave malattia e cioè della malattia del dubbio. Ma, secondo la Deutsche Allgemeine Zeitung, per fortuna il presidente Lavai sareb be sulla buona via di guarire il proprio paese da questo male. Von Ribbentrop — scrive questo giornale — ha parlato di conciliazione e tutti in Francia hanno subito prestato alle sue parole chi l'intenzione insidiosa di separare la Francia dall'Inghilterra, chi la prava intenzione di preparare un colpo contro l'Italia o malefiche intenzioni verso l'Oriente; il solo che per fortuna vi ha visto intenzioni sincere per lo meno nell'ovest è stato Lavai. Anche altri giornali deplorano il contegno della stampa francese contro l'intervista di Von Ribbentrop. Il Boersen Zeitung giudica inaudito che proprio mentre l'esperienza dimostra in base all'accordo di Londra quello che bisognerebbe fare per "ottenere la desiderata sicurezza, proprio in questa occasione si respingano espressioni cosi concilianti come quelle di Von Ribbentrop. « Ma tuttavia, conclude il giornale, con tutti gli altri che si occupano di questa polemica, non abbandoniamo la speranza che il senso della realtà alla fine prevalga; anzi crediamo — dice — di scoprire i se gni che anche con la Francia un giorno si potrà parlare ». G. P.

Persone citate: Negus, Von Ribbentrop