Un colloquio di due ore tra il Duce e Eden

Un colloquio di due ore tra il Duce e Eden Un colloquio di due ore tra il Duce e Eden L'esame del patto navale anglo-tedesco, dei progetti di accordo aereo e di altre questioni contemplate nella dichiarazione del 3 febbraio Roma, 24 notte Stamane il Ministro Eden, che alloggia all'Ambasciata d'Inghilterra, dopo essersi intrattenuto con l'Ambasciatore, Sir Eric Drummond, si è recato insieme Con questi, in automobile, a Palazzo Venezia, dove è giunto alle 9,55. Da qualche minuto era stato preceduto da alcuni alti funzionari del nostro Ministero degli Affari Esteri. Dopo poco è giunto l'on. Suvich, Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri, accompagnato dal barone Aloisi, Capo Gabinetto del Ministero stesso. Il Ministro Eden, alle 10, è stato ricevuto dal Duce. Si è così iniziato, poco dopo le 10, questo primo colloquio. Sul colloquio è stato diramato il seguente comunicato : «Stamane il Capo del Governo ha ricevuto a Palazzo Venezia il Ministro britannico signor Eden e si è intrattenuto con lui in cordiale colloquio durato due ore. Durante tale colloquio sono stati esaminati il patto navale anglotedesco del 18 giugno, i progetti di accordo aereo ed altre questioni che hanno fatto oggetto della dichiarazione anglo-francese di Londra del 3 febbraio ». Il Ministro Eden, accompagnato da Sir Eric Drummond, dopo il colloquio, ha fatto ritorno all'Ambasciata, donde è ritornato ad uscire qualche minuto prima delle 13,30 per recarsi all'Hotel Exceìsior. ad una colazione intima offertagli dal Capo del Governo. Erano presentì, oltre all'Ambasciatore di Gran Bretagna, il signor Strang e gli altri funzionari britannici al seguito del Signor Eden, S. E. il Presidente del Senato, i Sottosegretari di Stato Medici, Ciano, Suvich, Baistrocchi, Cavagnari, S. E. il barone Aloisi, alti funzionari dell'Ambasciata britannica e del Ministero degli Affari Esteri, e varie altre personalità. Nel pomeriggio il Ministro Eden si è intrattenuto nella sede dell'Ambasciata, dove in serata ha preso parte ad un pranzo intimo offerto da Lord e Lady Drummond. Domani il ministro inglese per gli Affari della Società delle Nazioni, sarà ospite di S. E. Suvich per una colazione offerta a Castel Fusano, e nel pomeriggio alle 17 sarà ricevuto nuovamente dal Duce a Palazzo Venezia. La partenza del Ministro Eden avverrebbe domani sera, o più probabilmente dopodomani mercoledì. ztaslI tedeschi sempre entusiasti dei convegni bilaterali Berlino, 24 notte. Mentre la fase di attività diplomatica, aperta dall'accordo navale di Londra raggiunge il suo punto focale con l'intervista dell'inviato di Londra a Roma, tocca anche il suo massimo la campagna persuatoria della stampa tedesca in favore delle trattative dirette e per argomenti successivamente scaglionati — che sarebbe il metodo tedesco — di contro al metodo francese dei negoziati collettivi per un complesso indivisibile e interdipendente di argomenti tutti interessanti l'organizzazione della pace. La Francia raccomanda l'interdipendenza, la Germania ri- sponde caldeggiando la successi vita della quale può indicare in-|tanto già per lo meno un pratico successo di fronde alla sterlina^ che |ha caratterizzato finora il metodo francese. Fra questi due punti estremi, le conversazioni romane di Eden con Mussolini che si incastrano a mezzo delle conversazioni con Lavai non possono a meno di attrarre a sè l'attenzione di questi circoli come destinate forse a essere decisive. All'intensificarsi della campagna persuatoria della stampa tedesca in favore del metodo limitato dà oggi ampio incentivo l'intervista che l'ambasciatore von Ribbentrop ha accordato alla Reuter e aìl'Havas in occasione della chiusura delle trattative navali di Londra. I giornali riportano ampiamente le argomentazioni dell'ambasciatore. L'accordo di Londra ha costituito il primo passo pratico per una limitazione degli armamenti: si era discusso tanti anni in vane conferenze senza fare mai un passo; ecco finalmente che un passo è stato fatto, ma, a farlo apposta, è stato fatto all'infuòri di ogni conferenza. Quale miglior prova dell'errore di voler affrontare troppi o tutti i problemi in una volta? E qual miglior prova di quell'altro errore di volerli affrontare in confronto simultaneo di tutte le Potenze interessate ? * Passo per passo, lentamente — ha detto von Ribbentrop nel l'Intervista — ecco l'insegna della Germania. I problemi vitali del l'Europa non potranno essere ri solti se non a mezzo di « atti di pace », anche se essi saranno da principio conclusi fra due sole Potenze, e non già a mezzo di con f erenze generali di pace ». I giornali rilevano con Ribben trop che la cosa più importante raggiunta frattanto a Londra che oramai 11 congelamento — si potrebbe dire — che teneva fermi i negoziati politici di Europa è rotto e l'atmosfera di tranquilliZ' zazione che ne deriva aprirà certamente la via alla soluzione delle altre questioni. Questo accordo è sempre più nell'opinione tedesca la pietra angolare dell'edificio di un reale consolidamento della pace generale. Continuare dunque, andare avanti, non lasciarsi arrestare da ostacoli, così esortano i giornali rivolti a Parigi e implicitamente a Roma, la quale appare nell'ora che volge il punto critico oltre il quale la situazione potrà ricevere una svolta definitiva. G. P. Domande imbarazzanti al ministro Hoare Londra, 24 notte. La partenza di Von Ribbentrop non ha chiuso la discussione sull'argomento delle questioni navali. L'Agenzia « Reuter » crede di sapere che su certi punti von Ribbentrop desiderava consultare nuovamente il suo governo ma è poco probabile che il delegato tedesco ritorni a Londra. I particolari della discussione sono mantenuti segreti. Si ignora se le informazioni date da von Ribbentrop riguardo ai piani tedeschi di costruzione siano soddisfacenti dal punto di vista britannico. Gli esperti inglesi sperano che la Germania non penserà di imbarcarsi | in un programma che dia tutto il tonnellaggio del quale ha diritto. Il ministro degli Esteri Samuele Hoare ha dovuto oggi alla Camera dei Comuni tener testa a un fuoco di fila ben nutrito di interpellanze da parte di vari deputati laburisti tutti egualmente desiderosi di appurare in qual modo il Governo conciliasse l'accordo navale anglo-tedesco con gli impegni assunti nella discussione anglo-francese e alla conferenza di Stresa. Un interpellante ha chiesto al ministro se il Governo prima di concludere l'accordo con la Germania grazje al quale questa si assicura l'egemonia completa del Baltico, abbia cercato di appurare le opinioni dei governi di Russia, Svezia, Lituania, Lettonia, Estonia e Polonia. Il ministro ha replicato che ciò non era stato fatto ma che il Governo sovietico era stato ufficialmente informato dei termini dell'accordo. Lo stesso interpellante ha ripreso la parola e ha chiesto se in vista del fatto che l'accordo pone gli Stati baltici alla mercè della Germania, il governo inglese non intenda garantire la libertà degli Stati stessi. « Non ammetto il presupposto che le nazioni baltiche sono lasciate alla mercè della Germania. Io considero l'accordo — ha detto Hoare — buono per.noi, per la Germania e per tutte le Potenze navali ». Il ministro, replicando poi a un altro interpellante, ha dichiarato che non ammette affatto che l'accordo con la Germania sia una violazione del trattato di Versailles e degli accordi di Stresa e ha aggiunto che la dichiarazione anglo-francese continua a rappresentare la politica del governo britannico. Un interpellante a questo punto ha voluto sapere se l'accordo navale non fosse incompatibile con la premessa inglese contro la decisione unilaterale della Germania di riarmarsi e con la decisione presa che la Germania debba aderire a un patto orientale e far ritorno alla Lega delle Nazioni. Hoare ha negato l'incompatibilità e ha detto che tutti questi problemi sono oggetto di attente discussioni fra i vari governi. Il pminzrCldfGpnpmpvsddtcnpI|mulistro ha cosi pure negato che u viaggio di Eden a Parigi e à |Roma sia la conseguenza della violazione della dichiarazione del 3 febbraio. %S+ La riunione del Direttorio del P. N. F. rinviata al primo luglio Roma, 24 notte. Il Segretario del Partito, con foglio di disposizioni in data odierna, comunica che la convocazione del Direttorio Nazionale del P. N. F. fissata per il 27 giugno,, è rinviata al 1° luglio alle ore ld. L'inizio del Congresso della Camera di commercio intero. Parigi, 24 notte. Si è inaugurato stamane alla Sorbona il congresso delle Camere di Commercio alla presenza del Presidente della Repubblica, ' Lebrun, del Ministro del Commercio Bonnet, del Corpo diplomatico e di più di mille delegati rappresentanti 48 Paesi. Van Vlisslngen, presidente della Camera di Commercio internazionale, ha messo in rilievo il carattere internazionale del problema della restaurazione economica. Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Blaisot, portando il saluto del Governo ai delegati, ha dichiarato che fra le questioni che figurano all'ordine del giorno, il Governo annette un interesse capitale a quelle della stabilità monetaria. I lavori si sono iniziati nel pomeriggio alla Casa della chimica. Delle tre sedute tenute oggi, la prima è stata dedicata alle « nuove rivalità per U. conquista degli sbocchi » e ai « problemi creati dalla recente industrializzazione di certi paesi»; la seconda e l'ultima si sono occupate della tecnica e del costo della distribuzione nonché della questione dei trasporti aerei e della posta aerea LE STRADE DELL'ERITREA: Lavori per la costruzione di un ponte sul torrente Dogali.