Un campionato senza campione

Un campionato senza campione /L TORNEO DI FIORETTO A LOSANNA Un campionato senza campione L'ungherese Elek vince il fioretto femminile Losanna, 22 notte. li barrage non è stato disputa-1to- quattro uomini restano alla'pari e il titolo rimane vacante.] »t -.^«rfi^m,-, rfitrufprp sotti/- Non intendiamo discutere somi ente la decisione di ieri notte./'miche perche ci piace più lo sport,sulla pedana che quello fatto aitaro/ino, ma è nostro dovere informare il lettore di quanto è accaduto. Quando il girone finale termina classificando quattro uomini su uno stesso piano, e sgranando una precisa classifica per i 7-imanenti, il barrage é ijirfispenaabilc per il regolamento c per la la¬ oica. x-u«,«D » -r-. e due francesi erano in te essati nella faccenda, 1 ao\c^.awi^-Lic squadre avevano il diritto diit- tervenire, ma io». Mazzini e l on. Coutrot, entrambi in possesso divalidissimi argomenti, non potevano mettersi d'accordo sul da fare. I francesi intendevano tirare subito, terminando a qualunque ora e trasformando cosi una gara schermistica in una maratona; gli italiani preferivano rimandare la finalissima all'indomani. Il Direttorio tecnico, nella impossibilità di tenere il piede indite staffe, ha rimesso la cosa alla giuria d'appello, la quale, dopo lunga discussione, ci ha fatto sapere per bocca di Anspach che i sei incontri erano rimessi al giorno dopo, con l'avvertenza che, se uno dei quattro schermidóri (e non era questi un italiano) avesse dovuto partire per impegni professionali, ogni cosa sarebbe 7'imasta in sospesoci quattro «omini sarebbero classificati ex-aequo, e il titolo non sarebbe stato, per questa volta, assegnato. Che stamane Lemoinc e Gardère siano rimasti fin dopo mezzogiorno a passeggiare per i giardini dell'albergo ove si disputa il tornea, è una cosa che in fondo non ci riguarda. Se mai, la considerazione da farsi è un'altra: riconosciamo ai francesi che sarebbe stato preferibile, per loro, disputare il barrage nella notte anziché l'indomani, ma questo nostro leale riconoscimento ci permette anche di aggiungere che in ogni gara di questo inondo chi diserta fa sempre presumere una situazione di inferiorità. Marzi e Bocchino, all'ora fissata erano presenti in costume da scherma; Lemoine e Gardère invece erano spariti. Troppa politica di corridoio s'è immischiata d'altronde in questi campionati d'Europa che lasciano prevalere le battaglie dei dirigenti su quelle degli atleti; troppa diplomazia si è innestata insomma allo spcrt della scherma. La diplomazia è una bellissima cosa, ma noi siamo qui per occuparci dello sport e di questo vogliamo parlare, senza preconcetti, con le orecchie turate a tutte le chiacchiere che sono state numerose almeno come le stoccate. Per tener fede al nostro proposito di parlare di sport, vi diremo perfettamente, dopo l'affrettata cronaca di ieri, le nostre impressioni. Marzi è stato battuto da un uomo che nel corso del girone aveva incassato, una dopo l'altra, tante sconfitte quanti erano gli assalti che gli rimanevano. La vittoria di Lloyd su Marzi è regolare, come la sconfitta che egli ha subito alla fine per opera di Gardère, come le due sconfitte di Bocchino, ma in venta Marzi e Bocchino sono, a nostro parere i due uomini che hanno maggiormente risentito della fatica. Nel complesso i quattro finalisti, usciti alla pari dopo i confronti diretti e indiretti, rappresentano indubbiamente il quartetto da cui doveva uscire il campione d'Europa. Con il vecchio regolamento, quando il barrage no?i era imposto ma si contavano le stoccate, Marzi a Gardère sarebbero stati in testa con 17 colpi ciascuno, e Bocchino ne aveva 19 e Lemoine 20. Marzi, Bocchino e Lemoine erano i candidati nostri e di tutti; Gardère ha fatto, invece, più di quanto si credeva, assai più, an- |jV™?-..'»-'^™ "L.^^t.'i-ìtl che di quanto non avesse fatto nel-la gara di squadra. Se Marzi è stato in qualche assalto inferiore a se stesso, se Bocchino, oltre la netta sconfitta subita dal comixtgno, è stato battuto da Casmir forse per troppa fiducia in se stesso, se Lemoine ha subito la regolarissima sconfitta dei due italiani, Gardère ha, al suo passivo, l'assalto niente affatto convincente contro il connazionale, e quello tutt'altro che imprevisto di Bocchino. Gardère si è rivelato senza dubbio l'uomo atleticamente più preparato, e le sue pos- sìbilità nel caso di un barrage chefosse terminato all'alba, non sonocei-tamente da negare. Sorpren-dente è stata la piova di CasmirJdale le sue condizioni attuali, am-mirevolc quella di Verratti, che hainiziato la gara senza eccessive•pretese e che l'ha terminata conuna eccellente, meritatissima clas-sifica dopo avere impegnato nelmodo più serio ogni avversario. I De Bourguignon e Bru, sono apparsi combattenti di cuore come sempre, come pure Nostini e lo stesso Lloyd, che ci pare, del resto, più in declino che in progresso.Non abbUunt, r/ucst^^Zta daesaltare il campione di Europa,ma anche se questi fosse stato «uitaliano, non tu taciuta la verità.Gli uomini, come le squadre, ser-rano ormai le distanze. Al fiorct-to no» c'è più il mattatore e, sevorremo vincere a Berlino, ove —sia pure con una organizzazionepiù degna — le gare saranno al-mcno tanto faticose come lo sonostute a Losanna, sarà necessarioallenare i nostri uomini a sostenere le prove più pesanti, dal pini-to di vista schermistico e dal pitn-to di vista atletico. Non nuoce ri-cordare qui che Caudini è stato«lesso fuori di combattimento daun noioso incidente; con Caudin nella finale le cose avrebbero po cambiare; certo possibilità *'*™ completa vittoria italiana\sarebbero di molto aumentate. le>"<'° 0 bl(0'1 Punto, stamane, il .,„;_„„__,_ ,,; iUmn. €«„,„,.„ telegramma di Achille Starace chc\ «elogia vivamente» » fiorettisti. \ » Z°ro successo collettivo ha un\vatore enorme e la loro affermazione individuale non ha minor significato. La cronaca della giornata, laboriosissima come tutte quelle che l'hanno preceduta e come tutte quelle che la seguiranno, può essere contenuta nei (imiti più brevi. Lo eliminatorie della gara di spada a squadre che l'Italia ha, ^ralmeZt e, superato senza imLegnarsi, hanno messo fuori com hattimento lc squadre predestina fe nl sacrificio Da notare appena Peìiminaeione dell'Ungheria e a- guzzare gli occhi, se mai, sulla Succia, e specialmente sul BeZaio,| cezione deUa Biagini, non sonoandate al di ,„ deTla •,„„ eH minatoria p anrhp la itpiia Sin-minatoria, e ancne la stessa ma-c/ie hanno superato il •primo scoglio con le difficoltà che i risultati rive/ano. La giornata bellissima ha permesso di far svolgere nel giardino del Beaurivage tutti gli incontri su, sci pedane neutralizzate, dotata ciascuna di un nuovo tipo di apparecchio elettrico che avremo agio di studiare. Degna di maggior rilievo è la gara femminile, che ha confermato il titolo dell'attuale campionessa di Europa. Le italiane, ad ce gini ha dovut0 lasciare ogni spe anza alla semifinale. I suoi prò nrPJL^ ,„„„ „-„„w mn „„„ „„„„. gressi sono sicuri, ma non ancora sufficienti per poter lottare contro avversarie che hanno tanta più scherma addosso e, per giunta, tanta maggioro esperienza di tornei. Nedo Nadi

Luoghi citati: Berlino, Europa, Italia, Losanna, Marzi, Ungheria