La demagogia disarmata e Wall Street impaurita
La demagogia disarmata e Wall Street impaurita Ima. politica di Roosevelt La demagogia disarmata e Wall Street impaurita New York, 21 notte. H messaggio dell'altra sera e le Informazioni sul contenuto di alcuni «bill-» già presi in esame dalle Commissioni del Congresso rivelano che il Presidente Roosevelt ha dato una violenta e decisa sterzata a sinistra, la quale, indubbiamente, è la conseguenza della squalificazione del N.R.A. e di tutto ciò che esso significava per gli Stati Uniti, da parte della Corte Suprema di Washington. L'atteggiamento assunto dalle organizzazioni padronali nei centri più importanti della Confederazione dopo la sentenza della Corte Suprema e l'entusiasmo con il quale essa è stata accolta in alcuni ambienti che il Presidente riteneva di essersi conciliati, hanno dimostrato alla Casa Bianca che non avrebbe perso nulla allenandosi maggiormente le simpatie di gente che, in fondo, era dichiaratamente ostile a tutti gli sforzi di riorganizzazione del PresidenteQuest'ultimo ha ritenuto perciò opportuno a fini di utilità generale e non secondariamente a fini elettorali, di accaparrarsi l'appog gio della maggioranza della Nazione, costituita da piccoli borghesi, operai ed agricoltori. L'incisione sulla ricchezza Come abbiamo già detto, la nuova politica annunciata dal Presi dente nel suo messaggio di mercoledì, si basa in primo luogo su misure di ridistribuzione della ricchezza. A questo scopo Roosevelt raccomanda al Congresso di fis sare nuove aliquote sui redditi e sulle successioni, rendendo queste ultime rapidamente progressive col crescere delle eredità. Un « bill » già preso in discussione dalla Commissione finanziarla della Camera del Rappresentanti, prevede che, in alcuni casi, le nuove tasse dì successione 3aran no addirittura espropriatrici. Mentre per le eredità di 2500 dollari, il « bill » prevede una tassa di 50 dollari, quest'ultima va crescendo con rapidità impressionante e diventa di 33.000 dollari per l'eredità di 100.000; di 625.000 dollari per quella lìi 1 milione e di 85 milioni per l'eredità di 100 milioni. E' chiaro che queste aliquote non saranno approvate tali e quali dal Congresso, ma si prevede che quest'ultimo aumenterà fortemente le tasse esistenti al momento presente. La conseguenza sarebbe, in caso di morte di miliardari, che buona parte dei titoli azionarli, delle obbligazioni e altri buoni non alienabili senza gravi perdite, passerebbero sotto il controllo diretto dello Stato. Oltre a imposizioni fiscali di questo genere, il Presidente annuncia misure importanti di carattere sociale, fra cui una assicurazione sulla vecchiaia che è stata approvata ieri sera a tamburo battente dal Senato e una legge nazionale sulle relazioni fra padroni e operai che la stampa definisce la Carta del Lavoro americana. E' ancora prematuro fare pronostici sul risultato delle discussioni in seno al Congresso che assumeranno senza dubbio aspetti vivacissimi, ma negli ambienti governativi di Washington si dichiara che, tanto nel caso dell'approvazione di queste leggi, quanto nel caso della loro bocciatura, la posizione morale del Presidente sarebbe ingigantita in modo enorme agli occhi del pubblico, per cui la sua piattaforma elettorale, per le elezioni dell'autunno 1938, può dirsi fin da ora assicurata. Se il Congresso si rifiuterà di approvare le leggi ora presentate dalla Casa Bianca, Roosevelt, impostando su di esse la sua candidatura e riuscendo vittorioso, otterrebbe un mandato esplicito della Nazione a continuare la lotta sulla linea enunciata nel suo messaggio. Quest'Ultima è giudicata come una mossa estremamente abile soprattutto perchè Roosevelt, con essa, ha tolto la ragione di essere ai movimenti di sinistra che stanno sorgendo in varie parti della Confederazione. Crescente popolarità H senatore Long, capo del movimento che si intitola: «Dividiamo la ricchezza », quando è finita la lettura del messaggio presidenziale si è mostrato felice che la Casa Bianca avesse adottato il suo principio ma non si è nascosto intimamente che Roosevelt aveva tolto gran parte della vitalità al movimento della Luisiana. Quanto a Padre Coughlin, il quale non si presenterà candidatoalle prossime elezioni, si dice, per-che l'abito talare del sacerdote cattolico gli impedirebbe di radunare attorno a sè un numero sufficiente di elettori, metterà apertamente al servizio del Presidente Roosevelt le sue arti oratorie. La mossa del Presidente ha annullato sul nascere gli sforzi di quegli altri riformisti di sinistracome il sen. La Follette, che ten- tavano di fondare un partito con i repubblicani liberali dell'ovest.La resistenza della destra, rappresentata dall'alta industria e dalla finanza, si annuncia già a Wall Street. Nella giornata di ieri diminuzioni fortissime sono state registrate nel corso delle azioni. A Washington, però, si afferma che i declini dei titoli sono stati determinati in massima parte da operazioni compiute da gruppi interessati per impressionare la popolazione e indurla a ribellarsi al programma della Casa Bianca. A. R, ROOSEVELT
Persone citate: Coughlin, Roosevelt
Luoghi citati: New York, Stati Uniti, Washington
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