Contro il pericoloso Assuérus è difficile il compito dei nostri rappresentanti

Contro il pericoloso Assuérus è difficile il compito dei nostri rappresentanti XI Cr. J». Milano a San fiTix-o Contro il pericoloso Assuérus è difficile il compito dei nostri rappresentanti Il Gran Premio Milano (L. 400 mila, m. 3000) non si presentaquest'anno, facile per le Scuderie italiane. Nell'annata in cui la piccola rappresentanza estera è assaagguerrita e nulla ha trascurato per l'ambito successo nella pili ricca moneta italiana, non abbiamo alcun tre anni da opporre ad essa con fondate speranze. I nostri più validi rappresentanti dobbiamo piuttosto ricercarli tra i cavalli vecchi, i quali, però, non tranquillizzano neanche essi completamente. Il campo dei partenti, salvo impreviste ed imprevedibili modificazioni, dovrebbe così essere composto: Assuérus (61, Batés) del conte de Rivaud; Nicolas (59, Szilayl) di Stefan Winterstein; P«??ipino, (61, Cinghiali), di Scuderia Sangone; Marajà (50 K. Wat kins) del cap. Achille Sala; Lub(50 M>, Celli) di Scuderia Salaria; Pilade (61, Caprioli) di Razza del Soldo; Palladio (59, S. Pacifici) di Scuderia Flavia; Zanzibar, (50 Vi. Marchetti) di A. Zarioletti; Grand Marnici (59, Romero) di donna Elena Radice Fossati; Vobarno (50 %, Camici) di de Montel; Partenio (59, Gubellini) e Carcx (50 U>, Rimes) del gr. uff. Lorenzini; Ben-Hur (50 Va, Barbieri) del comm. Forno. Delle nostre scuderie manca la Tesio-Incisa; l'annata poco felice dei tre anni, la mancanza di qualche iscrizione e forse qualche troppo affrettato « forfait » sono i fattori primi dell'assenza della nostra più gloriosa e popolare giubba. Il numeroso campo di partenti e la incertezza del pronostico di fronte a due ottimi cavalli esteri, che nel loro Paese godono di larga considerazione, promettono una corsa interessantissima e tale da far affluire domani a San Siro tutti gli appassionati dello sport del cavallo e gli amanti dei grandi avvenimenti. Tralasciando la solita arida elencazione e lunga teoria dei risultati ottenuti dai singoli partecipanti alla gran prova milanese, ci limiteremo a considerarli nei riguardi generali della loro carriera.Assuérus (5 a., da Astérus e Slip Along) è considerato in Francia un cavallo di gran classe, che tra i soggetti vecchi contende il primato a Brantòme. Nella sua non breve carriera di corse ha vinto circa un milione di franchi. Ha corso sempre in primaria compagnia ventiquattro volte, finendo solo due volte non piazzato, due volte 4.o, sei 3.o sette volte 2.o e sette volte l.o. Nel 1933 terminava quarto, dopo una cattiva partenza, nel Prix de l'Arc-deTriomphe, dietro a Crapom, Casterari e Pantaloni nel 1934 non figurava (il cavallo aveva però perduto la partenza, nel Grand Prix de Marseille, vinto dal nostro Partenio). Tra le sue vittorie ricordiamo il Prix du Conseil Municipal, il Prix d'Harcourt, il Prix du President de la Républiqu'e, il Grand Prix du Tremblay; tra i cavalli da lui preceduti Casterari, Magnus, Lagopede, Rodosto, Anténor, Mas d'Antibes, Taxodium, Felicitation, Pantalon. Nessun dubbio sul valore del rappresentante francese; all'handicap del viaggio, un altro se ne aggiunge: quello della monta, che non è l'abituale. Non è cosa lieve per un cavallo di carattere e sempre in vena di bizze e difese ai nastri, dove più di una volta ha compromesso la vittoria. Meno qualitativo, ci sembra il concorrente austriaco, Nicolas (4 anni, da Caissot e Nikolai). Il cavallo ha corso parecchie volte nonEiazzato, ha vinto otto corse in uona compagnia ma non di classe internazionale. I suoi migliori titoli ci sembrano il terzo posto nel Derby Austriaco dietro a Simplon ed Hellios e le tre vittorie di questa stagione. H cavallo ha vinto infatti il Fenek-Rennen, il Premio Capo Gallo e del -Direttorio, dove fra tutti gli avversari i più qualitativi erano Simplon ed Hellios. In Austria è considerato assai; a quanto si dice, non è nemmeno esso un cavallo facile da montare. I nostri rappresentanti Nel campo italiano,, attraverso una rapida selezione, sulla quale crediamo di essere in pieno accordo coi nostri lettori, si possono eliminare senza necessità di lunghe considerazioni Grand Marnier (4 anni, da Munibe e Giulia Claudia), Carex (3 anni, da Munibe e Canatosta), Ben-Hur (3 a., da Arminio e Pupetta), Murajà (3 anni, da Cranach e Mara), e Palladio (4 a., da Captain Cuttle e Anderina). Per vedere rimanere in Italia la ricca moneta noi ci auguriamo di cuore, magari anche una loro vittoria, ma siamo certi che nessun appassionato d'ippica può accordare in una corsa regolare ad essi possibilità che non siano quelle di estremo outsider. Merita uno speciale cenno Lub (3 a., da Nesiotes e La Munia) per il suo brillante passato; ma il cavallo, abilmente sfruttato nella sua migliore forma, pare abbia ora detto basta e, dopo la onorevole sconfitta nel Gran Premio del Re, il non piazzamento nel Premio d'Italia, è venuto lo smaccorecentissimo nel Premio Inaugu-razione delle piste notturne. Nonto vediamo ai primi posti. Vobarno (3 a, da Ortello e Vo-lièrei è uno degli ultimi tre annvenuto alla notorietà nella curio-sa gara di cercare il nostro miglior soggetto dell'annata. Ha del le buonc~cor.se al suo attivo, ma' il titolo maggiore è quello del se concio posto nel Premio d'Italia dietro a Jacopo da Pontormo e davanti ad Ugolino da Siena. Zanzibar (3 a., da Cavaliered'Amino e Medana) è il "vincttowdcll'ultima prova classica dell'an-nata, davanti ad Ugolino da Siena. Il cavallo di Tisio-Incisa hadimostrato di non gradire affattoì 2100 metri. Non possono esseretenuti in . grande considerazione per una corsa di 3000 metri Vobarno e Zanzibar che hanno vinto alla frusta e non con forti distacchi un avversario dalla tenuti limiir.ta. Tuttavia molti collcghi credono che i due soggettgradircano la distanza. Alla del favorito -:ii da opporre arncerc I nostri cam;. Assuérus, che è il cavallo da battere, che non riteniamo eccessivamente pericoloso Nicolas, lrìobbiamo •-■uttosto cercare trPampino_(5 a., da Zambo e Pida Captairoetta). Pilade. (5 a., Cuttle e Piera) e Partenio (4 ada Cranach e Partenopei. Pilade ci sembra il meno dotato di fondo e due volte in questa sua pur brillante stagione ha dimostrato di avere esaurito ai 2400 metri tutte le sue risorse; nel Pre mio Ellington vinceva per una te sta sul modestissimo Perseo, e neLittorio era battuto per una testa da Partenio. Parlando di Pilade e di Assuérus, abbiamo già detto indirettamente di Partenio, che, se a punto, possiede certo miglior tenuta del cavallo della Razza deSoldo, al quale peraltro può mancare una buona preparazione. Pampino non è per tenuta inferiore a Partenio ed il passato del cavallo è brillante, specie se si considerano le sue corse autunnali. Tutti ricorderanno il suo strenuo duello con Crapom. Quest'an no la sua scuderia ha regolato lecorse del cavallo sulla sua partecipazione al Gran Premio MilanoNon è considerato un cavallo di primissimo piano, forse soltanto perchè non furono molteplici le occasioni dategli per brillare. Dovendo concludere, crediamo che in corsa regolare il vincitore debba essere Assuérus, e che il meglio che abbiamo da opporre, conservare la indispensabile tenuta, sia dato da Partenio e da Pampino, piuttosto che da Pilade, Zanzibar e Vobarno. G. Delleani