Un'enciclopedia delle meraviglie

Un'enciclopedia delle meraviglie Un'enciclopedia delle meraviglie Si sono evolute: di tono da qualche tempo anche le calunniate conversazioni di salotto: certo hanno subito una evoluzione nei gusti. Accanto a'l'arte, che manterrà sempre intatto il suo fascino, anche le conquiste della scienza, le audacie della tecnica e del lavoro, vive e vibranti d'altronde come creazioni artistiche, stimolano la curiosità: il primo passo verso la passione. Ingenuità, spropositi ? Se ne dicono, certo: il linguaggio della passione è spesso incerto e maldestro; del resto una coltura tecnica passabile non e facile da procurarsi, tanto si è allargato il fronte delle molte battaglie, condotte dall'uomo per l'asservimento delle forze naturali. E non tutta la letteratura tecnica è fatta per attrarre fiduciosi gli iniziandi: troppi libri di scienza assumono quel sussiego dottoralo, che spaventa e annoia. Le stesse enciclopedie hanno adottato, e non si capisce perchè, un gergo professionale, noto ai soli iniziati, così che per esempio una « voce » di botanica non riuscirà, a capirla che un provetto botanico, ossia proprio quella persona che non avrà mai bisogno di consultarla. Questa enciclopedia delle meraviglie (1) non mette il classico pane della scienza sotto chiavi e suggelli: è il libro di un tecnico e di un giornalista: che vuol dire una coltura senza barba e senza occhiali, disinvolta e varia come varia è la vita dinamica di oggi, e come dovrebbe essere ogni conversazione che aspiri ad essere gradita. •Si potrebbe dire il libro del presente e dell'avvenire: il passato vi appare discretamente: il preistorico passato, sul quale la indagine scientifica cerca di fare convèrgere il fascio di luce dei recenti metodi analitici; poi tutte le vette raggiunte dalla tecnica nelle sue multiformi applicazioni vi hanno la lo esaltazione: papvlndomrpseopgogmsaavdtatrsmclronfbattere il progresso umano vi sono in dicate e tracciate, colorite e insieme realistiche. Sulle origini del nostro globo, sulle origini della specie umana, sulle evo- MsDPluzioni che hanno subito le specie ani-Jmmali e vegetali, nostre compagne nella ! pstrana corsa attraverso uno spazio ed | gun tempo senza limiti per i sensi e per, nro esaltazione: tutte le anticipazioni, l ftutte le ragionevoli fantasie suU'àwe- pnire della scienza e sulle vie che potrà,CGFil pensiero, la scienza punta, come fos aero strumenti, le sue osservazioni e i suoi calcoli per avvicinare il fondo dell'abisso e penetrare grandi interrogativi dell'umanità. Nella profondità del ipcielo punta i suoi formidabili telescopi |zper avvicinare nuovi mondi, che som- ; pre più nnumerevoli si scoprono; negli abissi del mare uno strano esploratore | ha cominciato appena a gettare uno]sguardo, e innumerevoli specie di crea ture animali si rivelano, che non abbiamo mai conosciuto, anche se da secoli partecipano con noi all'insondabile fenomeno della vita sulla vecchia Terra. Altri piccoli esseri terrestri dalle strane condizioni di vita, certi elementi ignoti del nostro stesso organismo, tanto più vitali quanto imponderabili, gli istinti misteriosi di molte specie animali: le nostre stesse energie psichiche, collegate con un inconcepibile mondo da strani legami spiritici, aprono sull'ignoto altrettanti spiragli, attraverso i quali la scienza tenta di leggere la risposta a un eterno interrogativo. Intanto nella lotta per la vita e per il benessere dell'uomo la scienza e la tecnica si armano per la progressiva conquista delle energie naturali: il carbone, 11 petrolio, l'acqua già asserviti; poi di quelle dell'avvenire: le maree, i dislivelli marini, le grandi depressioni terrestri, le differenze di temperatura dei mari profondi, e le correnti aeree sulle grandi rughe terrestri E parallela si svolgo la ricerca e la lotta per le materie prime: sono miniere il catrame, le acque del mare, il legname dei boschi, con le prestigiose trasformazioni della cellulosa; si creano nuove leghe metalliche sempre più leggere e tenaci, e materiali di costruzione sempre più resistenti al tormento della velocità, della mole, della vibrazione. Per questo la scienza figge il suo sguardo nell'intima struttura della materia, nella costituzione dell'atomo, e ne saggia la vita nelle condizioni più tormentate: pressioni formidabili, temperature dalle infime alle somme, ugualmente atte a disgregarne la compattezza, e scruta i misteri della catalisi, della fermentazione, che sono i trionfi dell'infinitesimo sulla massa. Onde luminose e onde elettriche, alleate nella ricerca dell'infinitamente piccolo, non hanno più un limite nello spazio, che ci parve cosi grande, del nostro mondo: trasmissioni radio-foniche, radio-ottiche, radio-goniometri, radio-fari hanno fatto un piccolo blocco della sparsa umanità, e aiutano le audacie della corsa. I treni rapidissimi, le grandi costruzioni navali e sottomarine, le stazioni galleggianti per le linee aeree commerciali transoceaniche, i lunghi rapidi voli nell'aria e quelli prossimi delle alte quote, le audacie dei palloni stratosferici, dei bolidi razzo, che minacciano anche la pallida quiete della luna, sono le mète di un mezzo secolo di progresso frenetico, Simbolo di questa vita 11 nostro giornale, al quale l'autore ha voluto dedicare un capitolo con affetto di glor nalista; monumenti di questo progres so le costruzioni giganti: 1 grandi ponti, le grandi dighe, le alte torri, grattacieli, le grandi gallerie sotto monti e sotto 11 mare, le macchine ci clopiche che, in migliaia di officinepreparano le colossali membrature decolossi della civiltà meccanica Il miglior commento che si possa fare a questo volume è forse 11 suo indice, che risponde alle tante domande alle quali molti non hanno mai trovato una risposta, e che propone ancora tan te altre domande che molti non si sono mai fatte. Perchè la maggiore lacuna non è tanto la imperfetta conoscenza di molte cose, ma più ancora la incon Bapevolezza delle molte cose che si do> vrebbero conoscere. f. p.