La celebrazione a Trieste alla presenza del Duca di Pistoia

La celebrazione a Trieste alla presenza del Duca di Pistoia La celebrazione a Trieste alla presenza del Duca di Pistoia (Dal nostro inviato) Trieste, 24 notte Sono trascorsi vent'anni da quel glorioso maggio in cui l'Italia, sciogliendo il secolare voto eroico, apriva le fila del suo esercito agli accorrenti volontari istriani, di null'altro paghi che di morire, pur di battersi al nostro fianco all'ombra del tricolore e di conquistare a sè e alle madri rimaste il diritto di chiamarsi fratelli, diritto conquistato spesso a prezzo di capestro e di tortura infinita. ' Oggi, al compiere dei vent'anni, i fanti delle eroiche brigate carsiche, ricostituite idealmente le antiche file, a contatto di gomito con i nati della Rivoluzione, hanno voluto rinnovare, colla stessa fede incrollabile dell'ardente vigilia e con lo stesso giovanile entusiasmo, il giuramento sacro e il patto cementato nel sangue; e hanno voluto rinnovare quel giuramento e quel patto, dandosi qui convegno da ogni parte d'Italia — essi, i figli di una generazione che non potrà più morire — per celebrare nella città redenta la data fatidica e per conferire con la propria presenza di veterani un particolare, altissimo significato alla cerimonia della leva fascista. Rito di giovinezza, quello d'oggi, dunque, dell'eterna italica giovinezza, che sempre si rinnova e senza soste rinnova le fila per le battaglie e le vittorie di domani, già ricca di apoteosi e di glorie .ormai dalla storia consacrate. Le cerimonie della giornata sono state favorite da un sole splendido, tale da disperdere perfino il ricordo del plumbeo cielo e dei rovesci d'acqua abbattutisi ieri su tutta la regione: lo stesso splendido sole che nel glorioso maggio — a detta di chi c'era — annunc' iva l'alba dell'agognata libertà. La città, tutta ornata di bandiere, ha vibrato di entusiasmo, conscia dell'importanza della cerimonia odierna: esaltazione dello spirito guerriero nella leva fascista e nell'adunata dei fanti, esaltazione del lavoro nell'inaugurazione della Mostra del mare. rcrgetnfctenbcgdngseqfslpdpdfrilrogtgiA a i e , a i e ; i e e i o a o i o| Folla, tricolori e inni Non sono ancora le 9 e già le vie si vanno animando come in pieno meriggio, mentre in piazza dell'Unità cresce l'afflusso dei fanti giunti ieri sera e stamane crn le tradotte. Figli della lupa, Balilla, Piccole è Giovani italiane, Avanguardisti, Giovani fascisti, schiere imponenti e disciplinate di giovani si alternano alla massa dei cittadini. Un quarto d'ora più tardi si inizia l'ammassamento dei fanti e delle organizzazioni giovanili del Regime. Sul grandioso schieramento ondeggiano i vessilli tricolori di tutte le sezioni d'Italia. Ogni altro rumore è dominato dal clangore delle trombe e dal rullo dei tamburi. Bande e fanfare alternano gli inni della Patria alle vecchie e non mai dimenticate canzoni della trincea. Fanno da sfondo allo scenario, sull'azzurro del mare, le sagome audaci delle regie navi « Cadorna » e « Alberico da Barbiano», e dei caccia «Montanari» « Nullo », « Sella », «Nicotera», «Ricasoli » e « Manin », nonché del posamine «Dardanelli». Verso il palazzo del Lloyd sono schierati i reparti in armi della 12» brigata di fanteria del .Timavo; un altro reparto, Jmisto di marinai e di fanti, è schierato in capo alla piazza per rendere gli onori all'arrivo di S.A.R. il Duca d'Aosta. Davanti al palco d'onore eretto presso la Prefettura sono schierati i reparti di leva: una centuria di Giovani fascisti e forti rappresentanze di tutte le associazioni combattentistiche e- d'arma. Vediamo la Associazione mutilati, Nastro Azzurro, Volontari, la Federazione Combattenti, l'Associazione artiglieri, le Associazioni alpini, granatieri, carabinieri, arma di cavalleria, l'Associazione marinara, i bersaglieri dell'« Enrico Toti », l'Associazione arditi, l'Associazione guardie di finanza, Società Dalmata e moltissime altre. Sul palco reale, sormontato, in un addobbo di cremisi frangiato d'oro, dallo stemma sabaudo, hanno preso posto S. E. De Marsanich, Sottosegretario alle Comunicazioni, che rappre. senta il Governo, S. E. il Sottosegretario ai Lavori Pubblici Cobolli Gigli, l'on. Renzo Morigi, vice Segretario de) Partito, S. E. il gen. Graziosi in rappresentanza di S. E. Baistrocchi, S. E. il Prefetto, il sen. Banelli, l'on. Coceani, l'on. Dentice di Frasso, il Federale comm. Perusino col vice-segretario comm. Gefter-Wondrich, il Podestà Salem, il gen. Scimeca, comandante interinale del Corpo d'armata, il generale Somma, comandante della 28 Ottobre, il gen. Bocchio comandante il 12» Corpo legioni, il Preside della Provincia, i rappresentanti della Magistratura, l'ammiraglio Scapin, comandante la Divisione navale ancorata nel porto, un brillante stuolo di ufficiali generali e superiori, un folto gruppo di madri e vedove dei Caduti, le dirigenti il Fascio femminile, ecc. L'Associazione nazionale del Fante è rappresentata dal presidente nazionale, grand'uff. ing. Gino Dall'Ara. SbgpaspmCtnveFlddndscpd L'ovazione al Principe Sabaudo Mancano pochi minuti all'inizio della cerimonia, ed ecco si avanza tra la siepe dei vessilli il gagliardetto della Federazione, scortato da Giovani Fascisti, e viene portato vicino al podio dove singoli reparti delle organizzazioni giovanili attendono per il rito dell'avvicendamento della Leva Fascista. Alle 10,30 tre squilli, seguiti dalla fanfara reale, annunciano l'arrivo di S. A. R. il Duca d'Aosta. Il Principe, che indossa la grande uniforme di generale della Regia Aeronautica ed è seguito dal suo aiutante di campo colonnello Volpini, è accolto da un'ovazione imponente e interminabile. La musica presidiaria intona le prime otto battute della « Marcia Reale » e di « Giovinezza ». I vessili! dei gruppi di Arma e delle associazioni sono levati in alto. Le truppe presentano le armi, le Camicie Nere alzano il pugnale. L'affettuoso, entusiastico clamore della folla sembra non debba mai più terminare. Il Duca dà uno sguardo in giro, compiaciuto, e cordialmente si avvicina a S. E. il Prefetto Tiengo, al generale Graziosi, al gen. Somma e ad altre personalità. Annunciati da nuovi squilli, salgono successivamente a parlare il gen. Som ma e il presidente nazionale dell'Asso ciazione del Fante, grand'uff. Dall'Arail quale dà lettura dei messaggi inviati a S. M. il Re e al Duce, messaggi che suscitano nella folla nuove altissime I acclamazioni. Ristabilito il silenzio, l'o¬ ratore riprende la parola per pronunciare un elevato discorso, che conclude rendendo un nuovo commosso omaggio al Condottiero dell'Invitta Armata e un caloroso saluto ai fanti che partono per l'Africa. Si passa quindi alle altre cerimonie, non meno significative, della giornata: fra cui quella che più intimamente va connessa nel suo alto contenuto spirituale alla celebrazione del 24 maggio, e cioè il rito della Leva fascista, annunciata da colpi di cannone sparati da batterie della Legione marinara e dal crepitare della fucileria e della mitraglia sulla terrazza della Prefettura. Salito sul podio, il Segretario Federale e comandante dei Fasci Giovanili, comm. Perusino, rivolge prima ai giovani brevi parole, ardenti di entusiasmo, esaltando il significato del rito e lo spirito del Fascismo, e pronuncia quindi, con voce alta e squillante, la ormula del giuramento fascista. La celebrazione si chiude con la consegna dei diplomi di benemerenza del'Opera Nazionale Balilla e con un Imponente sfilamento di tutte le truppe, delle forze giovanili e dei radunisti alla presenza del Duca. rmptspvcaCnrmdmteedetgcpapsl Alla Mostra del Mare Ancora non erano chiuse in piazza dell'Unità le manifestazioni della Leva ascista, che già al Molo dei Bersaglieri si andavano raccogliendo autorità, nvitati e rappresentanze militari per a inaugurazione della Mostra del Mae. La cerimonia ha avuto inizio alle ore 12,30 sul piazzale prospiciente la Stazione marittima. Il Duca d'Aosta, S. E. De Marsanich in rappresentanza del Governo Fascista, S. E. Cobolli Gigli e l'on. Renzo Morigi, vice-Segretario del P.N.F. in rappresentanza del Partio stesso, hanno percorso i saloni della Mostra conferendo crisma ufficiale al grandioso complesso di opere compiute n Trieste nel nome del Regime. Prestavano servizio d'onore Fanti, Artiglieri, vigili urbani, vigili del fuoco, nonché il personale della Mostra. Sulla prua dell'incrociatore « Da Barbiano », ormeggiato al Molo dei Bersaglieri, era schierato 1* equipaggio. Ai piedi del palco d'onore facevano scorta al gonfalone della città i valletti in costume trecentesco. Èrano ad attendere l'augusto Principe il direttore generale della Marina mercantile S. E. Inganni, l'ammiraglio Castacane, il grand'uff. Miliani, direttore al Ministero dei Lavori Pubblioi; e numerose autorità locali. Accompagnavano il Duca le LL. EE. De Marsanich e Cobolli Gigli, il Prefetto Tiengo, il Federale Perusino, il Podestà Salem. La folla, raccolta dietro i cancelli della riva e sulla piazza, saluta il Duca d'Aosta con grandiose manifestazioni di devozione, che durano parecchi minuti. Parla per primo il Podestà, porgendo con senso di viva riconoscenza il saluto più devoto della città al Principe sabaudo, che con la sua augusta presenza ha fatto rivivere nell'animo del cittadini il palpito della redenzione, e a S. E. De Marsanich, che con il suo intervento ha manifestato la benevolenza del Governo fascista verso la città. Un'espressione deferente e grata rivolge altresì all'on. Morigi, ai gerarchi del Partito e delle organizzazioni fasciste, agli esponenti delle forze armate e ai camerati tutti, che hanno voluto onorare la Mostra del mare, manifestazione tipica di Trieste e della sua passione adriatica. Il Podestà ha quindi offerto al Duca d'Aosta l'opera pubblicata sotto gli auspici del Ministero dei Lavori Pubblici e che illustra l'attività industriale, commerciale e armatoriale della città; opera magnifica, che riassume in sintesi il valore e il significato di Trieste operante. Ha quindi parlato S. E. De Marsanich, per illustrare il significato della Mostra. « E' profondamente simbolico — egli ha detto — che Trieste abbia voluto oggi inaugurare, alla presenza augusta di S. A. R. il Duca d'Aosta, questa Mostra, che costituisce, una superba testimonianza della rinnovata potenza marinara di Trieste e dell'Italia nel ventesimo anniversario della dichiarazione di guerra ». Così si sono chiuse le manifestazioni della mattii.ata. Nel pomeriggio il Duca d'Aosta ha assistito, nella Caserma del V Autocentro, alla premiazione dei militari iscritti nella gara di regolarità per autocarri con motore a nafta, il cui epilogo ha avuto luogo a Monfalcone, il giorno 22, con l'intervento dell'ispettore generale Angelo Pugnanl e di S. E. Magglonl, direttore generale del RACI e di numerosi rappresentanti civili e militari. Alle 18,30 1 dirigenti dell'Associazione nazionale del Fante hanno recato una corona alla lapide che ricorda il sacrificio di Guido Neri, nella redazione del Popolo di Trieste. In serata ha avuto luogo sul golfo un grandioso spettacolo pirotecnico. Massimo Escard totrlesoprdAqvMdsptcegrSemrrfCSecsgrd