All'Alfieri: Un cervello che lavora, di Cross e Carpento.

All'Alfieri: Un cervello che lavora, di Cross e Carpento. All'Alfieri: Un cervello che lavora, di Cross e Carpento. pnoscroreromanzgacae, con la fidanzata, negli artigli di una famosissima banda di delinquenti, che stanno meditando sul modo di spacciare, senza lasciar traccia, un grande capo della polizia. Lo scrittore, che si è trovato in mezzo a quel figuri per caso, e non Immaginando neppure da lontano la sua straordinaria e minacciosa posizione, da quel letterato vanesio ch'egli è, incomincia a vantarsi, e a dire che lui di delitti ne ha congegnati a migliaia, e nessuno saprebbe fare altrettanto e cosi via. E quelli di rimandi}: si, sta bene, lei i delitti 11 combina sulla carta, ma in pratica come se la caverebbe? E lui allora, più sciagurato e vanesio che mal, a vantarsi anche di più, e a dire che in pratica sarebbe altrettanto bravo, e che son cose da nulla quando c'è un cervello che lavora... Insomma i banditi10 prendono in parola; dichiarano l'esser loro, poi dichiarano lui e la fidanzata prigionieri, ed esigono nel più breve tempo possibile un programma particolareggiato per l'ammazzamento dell'Illustre poliziotto. Da questo momento la commedia dovrebbe svolgersi, o sulla linea comica favorita dallo spunto ironico e burlesco, o su quella drammatica; ma non si svolge affatto; rimane immobile per tre atti con quei due infelici chiusi in una stanza, immobili anche loro, e che aspettano sempre invano una liberazione. Quando questa arriva, è troppo tardi; intendo dire, troppo tardi per la commedia, che11 pubblico ha perso la pazienza e si abbandona a clamorose dimostrazioni di protesta. Ma non è solo l'immobilità a render grevi e fastidiosi i tre atti; è anche la vuotaggine o l'ingenuità delle trovate, 11 meccanismo puerile, il fare dubbio tra lo scherzo e la tragedia. Spesso si pensa che le cose debban volgere al genere farsesco, tanto esse appaiono grosse di spirito e banali; si pensa che questa candida enormità apra la via a qualche bizzarra e umoristica parodia. Invece no; si continua cosi, nè seri, nè faceti, senza scampo o soluzione. La Compagnia Tòfano-Rissone-De Sica ha recitato con la consueta amorosa bravura; ma l'arguzia di Tofano era perduta nel cipiglio del capo malandrino, la grazia della Rls sone mortificata da una figurina insignificante, la ridente bonaria vivacità di De Sica sprecata tra parole e gesti inutili. Tuttavia se 11 pubblico ha tributato qualche applauso al primo atto lo si deve ai tre attori, e ai loro compagni. f.b. #** Questa sera recita dedicata alle signore, con la rappresentazione di Questi ragazzi di Gherardo GherardlAlle signore è concesso, per ogni ordine di posti, il ribasso del cinquanta per cento sul costo dei biglietti.

Persone citate: Cross, De Sica, Rissone, Spesso, Tofano