Il Guf di Torino Littoriale d'equitazione di Enzo Arnaldi

Il Guf di Torino Littoriale d'equitazione ANCORA DUE LIMITI SUPERATI A MILANO Il Guf di Torino Littoriale d'equitazione anoonuoto eariispaaa squadre r ù d n è i o e l i - a - i Milano, 7 notte. Quando i Littorìali sono cominciati, nessuno si preoccupò di pensare ai dite sport nitoui ammessi nel programma: l'equitazione e il pentathlon moderno. Essi vennero considerati come dei riempitivi rappresentanti una simpaticissima idea di allargamento dell'attività dei Guf in novelli campi, ma niente più. Le opinioni vanno ora rapidamente prendendo un'altra via ed ai due nuovi arrivati si pensa, invece, parecchio. Nella battaglia di pttnti, che è alla base della grandiosa competizione per la conquista del monogramma del Duce, ci si accorge che pentathlon ed equitazione potranno avere un peso di discreta importanza. Il fascino che suscita poi qualunque cosa nuova attrae molto questi ragazzi, tutta vita e vigoria, i quali si sono stretti più-intensamente anche ai loro compagni pentathleti e cavalieri. Gli ultimi venuti Stamane, per esempio, il terreno scelto presso Rogoredo per i Littoriali di equitazione accolse per tempo numerosi goliardi allegri e rumorosi che per quanto assistessero forse per la prima volta a una prova del genere, affermarono subito una competenza in materia da sbalordire perfino il maggiore Prima!... L'appassiotiato organizzatore di questa gara, se da una parte era felice di vedere tanti giovani in teressarsi di equitazione, si trovava co stretto, per contro, a turarsi le orecchie per le eresie tecniche che sentiva urlare negli incoraggiamenti ai partecipanti... Dalla difficile competizione è uscito vincitore il torinese Buridan, che ha compiuto il percorso in 4'8". Per quanto non sfavorito certo dalla scelta del cavallo (il sorteggio dei cavalli ha indubbiamente avvantaggiato qualcuno e messo un po' in inferiorità qualche altro, sebbene le bestie fossero tutte ben preparate), Buridan è apparso assolutamente il migliore, specialmente per lo stile rivelato nel passaggio degli ostacoli. Il distacco da lui dato agli altri è del resto assai significativo al riguardo. Il successo di Buridan è stato affiancato dal terzo posto dell'altro torinese Orengo. Nella classifica per Guf Torino ha così conquistato la fiamma littoriale; Milano e Roma sono, invece, finiti assai lontano. Mentre con poche ore di galoppata i partecipanti all'equitazione concludevano la loro contesa, permettendo la proclamazione del littore, i pentathleti portavano a compimento la terza delle cinque prove in programma, quella del tiro con la pistola, svoltasi in mattinata al poligono della Cagnola. La gara, che imponeva 25 colpi contro sagome poste a 25 metri, ha visto il successo dell'accademista di Modena Gueli, fiancheggiato dall'accademista di Livorno Strassoldo: entrambi sbagliarono una sola sagoma. La loro affermazione odierna non è però sufficiente per riportarli in lizza per la vittoria, poiché Abba e Jegher del Guf di Roma, il milanese Cosenza e l'accademista di Caserta Frottin», i guati avevano perso vantaggio nell'equitazione e nella spada da terreno, si piazzarono alle loro spalle. Tre aspiranti al pentathlon La lotta per la conquista del titolo di Littore pare ora ristretta a questi tre, che dovranno decidere la loro questione di superiorità nelle prossime prove di nuoto e di corsa campestre. Per ora è in testa Abba, con soli 8 punti, seguito da Cosenza (12), trattini (14) e Jegher (15), ma quest'ultimo, che è stato negli anni scorsi un eccellente atleta eNun discreto nuotatore, dovrebbe sferrare ora il suo attacco. Eccellente è finora il comportamento di Floreani e di Natale, dell'Accademia di Torino, quinto e sesto in classifica, mentre lo studente torinese Mainetto, dopo avere riparato in parte nella spada al disarcionamento subito nella equitazione, è stato oggi ricacciato indietro per il cattivo funzionamento della pistola. Hanno avuto luogo oggi gli ottavi e i quarti di finale del singolo, che hanno selezionato i quattro semifinalisti. Negli ottavi sono caduti, fra i più, quotati: Mulassano, Del Frate e Frisacco; mentre accanto ai già noti Levi della Vida, Cuccioli Pietrafacèia, Savorgnan e Cifarelli, sono entrati nei quarti Vedovelli, Stalder e il sorprendente torinese Lemmi, che ha vendicato il compagno De Negri, battendo colui che aveva eliminato il veneziano Bertin. Ristretta ad otto la selezione, di questi tre, solo più l'occhialuto Vedovelli è riuscito a continuare, eliminando Savorgnan, finalista dell'anno scorso, mentre Stalder è caduto di fronte a Pietrafaccia, dopo aver vinto la prima partita e perdendo l'ultima per 10-8 e Lemmi, pur difendendosi intelligentemente e accanitamente, nulla ha potuto contro la maggiore potenza ed espe rdVmdVCdlssBnneammasps rienza di Cuccioli. Cifarelli ha, invece, dovuto cedere di fronte a Levi della Vida, che lo Ila lasciato a 0 nella prima partita ed ha vinto per 6-4 la seconda. Levi è ora il favorito del torneo. Vedremo cosa ci diranno Vedovelli, Cuccioli e Pietrafaccia nelle semifinali di domani. Grossa sorpresa nella scherma Gli schermitori hanno continuato le loro aspre competizioni col torneo di spada a squadre, che ha visto, fra la sorpresa generale, affermarsi i Guf di Bari, Palermo e Messina, giunti in finale con quello di Milano. Roma, Genova e Torino sono stati lasciati nelle eliminatorie e nei quarti di finali. La finale ha dato luogo a una lotta appassionante. Bari ha battuto Palermo e Messina; Palermo ha avuto la meglio su Messina e Milano; Milano, a sua volta, ha sconfitto Bari e Mes sina. Soltanto i messinesi, quindi, che pure durante le eliminatorie erano riusciti a liberarsi di Roma e di Torino, rimasero fuori della contesa. Milano, Bari e Palermo, invece, si trovarono alla pari e iniziarono un girone a tre. Il primo incontro vide la vittoria di Palermo su Milano per 4-3; ma i siciliani caddero poi di fronte al trio di Bari. L'ultimo incontro vide milanesi e baresi alle prese. Dopo lotta accanita, i meridionali vinsero a parità di punti (iM-iVaJi per le stoccate prese. Ancora un po' e si tornava da capo. Al termine delle gare del pomeriggio, prima cioè della conclusione delle prove di nuoto, come al solito fissate per la sera, la classifica per Guf segnava una sensazionale avanzata di Torino, che si porta alle spalle di Milano, e una non meno clamorosa retrocessione di Roma, relegata al quarto posto. I torinesi si stanno ancora ora rodendo le unghie per quella squalifica nel nuoto piombata loro addosso ieri sera. Senza di essa le « maglie azzurre » sarebbero state oggi in lizza per il primato ed avrebbero avuto quasi sicuramente il secondo posto, non ostante il terreno, che, ineuitabihreente, perderanno nelle prossime giornate. La bella vittoria di Vecchi La piscina « Roberto Cozzi » per le ultime gare di nuoto in programma si è riempita inverosimilmente di un pubblico entusiasta e rumoroso fino all'eccesso. Primi a scendere in acqua sono stati i finalisti dei cento metri stile libero ridotti a cinque per la squalifica di Mari. La vittoria è stata facile appannaggio di Lombardi Boccia dei Guf all'estero, che, però, non ha ottenuto un tempo di gran valore. Risultato tecnico di altissima importanza, inuece, è stato quello che ha coronato il successo di Vecchi, dell'Accademia di Modena, nei 1500 metri stile libero. Il littore dei 400 metri, infatti, ha compiuto la distanza in S2'2S" 7/10, tempo che batte il record littoriale della specialità, detenuto dal torinese Ravera con ZS'll" G/10 e che avvicina il record universitario di Renato Bacigalupo (22'lt"). Vecchi ha dominato gli avversari con netta superiorità, tanto vero che il secondo arrivato, il giovane fascista Giuseppe Bacigalupo di Genova,-aveva alla fine circa quattro vasche di distacco. Con questo secondo successo, Vecchi chiude trionfalmente i suoi Littoriali che lo hanno visto giganteggiare. Il GUF all'estero ha poi potuto aggiungere al successo di Lombardi quello della staffetta artistica 3 X 50 dopo uno strenuo duello con il terzetto di Bologna. , Sono, quindi, seguite due splendide vittorie dei goliardi torinesi. Dalmasso secondo ieri l'altro nei tuffi da 3 metri ha trionfato stasera in quelli da 5 e 10 metri, staccando nettamente nel punteggio il milanese Pesarmi. Gambetta, invece, tenendo fede ai favori del pronostico, ha dominato nei 100 metri sul dorso, sfiorando, nonostante sia stato poco impegnato, il record Littoriale. Sella e Bensa hanno accompagnato il successo di Dalmasso e di Gambetta piazzandosi al 4" e 5° posto. Ha chiuso la serata la staffetta 5y,50 a stile libero in cui la squadra del GUF di Bologna si è imposta in modo magnifico. Le gare, che hanno avuto uno svolgimento appassionante, hanno designato così sei nuovi Littori ed hanno concluso le prove di nuoto nelle quali ha ancora trionfato complessivamente il Guf di Milano, seguito da Roma, eterna rivale delle « maglie nere ». Una nuova « fiamma Littoriale » si aggiunge così al primato dei detentori della << Emme » d'oro. Durante le ultime prove dei Littoriali di nuoto, lo studente Pepe di Bologna, littore dei 100 metri a rana, ha battutot il record italiano dei 50 metri a rana con il tempo di 36" 3/10. L'antico record era di 36" 6/10. Enzo Arnaldi. 12Os(riLd(1pm5rTlmsb6pGl6v1VscTrps67d