Crollano i primati e si consacrano i littori di Enzo Arnaldi

Crollano i primati e si consacrano i littori / GOLIARDI SPORTIVI IN LOTTA PER V « M » D'ORO Crollano i primati e si consacrano i littori Vittorie di Torino, Genova, Roma e Padova nel torneo di palla ovale - Nostini vince la gara individuale di fioretto - Sella (Guf Torino) l.o nella prova di tuffi da tre metri Milano, 6 notte. I vertici del tifo si toccano, ai Litoriali, durante le partite di rugby. Come il calcio suscita le più clamorose estrinsecazioni della passione sportiva fra le masse, così attorno a un incontro di rugby si crea, durante i ludi goiardici, quell'alone di entusiasmo, di agitazione, di grida, che è prodotto particolare degli sport a squadre. Oggi al campo GAuriati si è applaudito, ncoraggiato, imprecato per le quattro partite eliminatorie del primo gironedel torneo di palla ovale, come forse non si è fatto in quattro giornate intere di avvincenti competizioni atletiche. Dovevano uscire fuori dagli inconri in programma le quattro scmifinaiste che posdomani si contenderanno l diritto di prendere parte ulle finali di sabato: il tifo è quindi giustificato. Una vittoria netta: 16-0 Si incominciò alle 9 con la partita Torino-Bologna svoltasi con un tempo ncerto, inframmezzato da qualche poco gradita spruzzatina celeste. I goliardi torinesi sono i detentori del titolo littoriale, riconquistato l'anno scorso sul campo di Vigentino dopo che a Torino due anni fa era stato perso quello vinto a Bologna durante la prima edizione dei giuochi universitari. .11 loro vaore era, quindi, conosciuto d'avanzo. La squadra bolognese, invece, che allineava ben nove componenti di quella « Bologna Sportiva » che è ora in lotta col « Rugby Roma t> per il campionato assoluto, era attesa nella prova con curiosità vivissima, poiché i pronostici avevano ad essa assegnato il ruolo di ncognita del torneo. Tale ruolo i peroniani lo persero però fin dalle prime battute dell'incontro, poiché i torinesi dimostrarono subito di non essere disposti a permettere degli scherzi poco piacevoli, imponendo una netta superiorità di giuoco e di classe. Non erano Infatti trascorsi cinque minuti che Albonico, afferrato un palone da una rimessa laterale, lo porse a Vigliano, che lo andò a deporre oltre 'estrema linea del Bologna. Lo stesso Vigliano riuscì, poi, nella trasformaizione, e Torino si trovò subito avanti per 5-0. Noìi diminuì per ciò il ritmadel suo giuoco agile e vario, cosicché.ssimo dopo un'azione in linea dei trequarti, dava a Franzoni il modo di ag- giungere la seconda meta e a Viglianodi ripetere la trasformazione: 10 a 0 per Torino. Ma la musica continuo: aventi minuti dall'inizio un'apertura diBergoglio verso gli avanti costituì lo spuntò per una velocissima azione, a ![conclusione della quale Ardissone mise Pinardi in condizione di ottenere un wouo « essai », la cui trasformazione difficilissima venne mancata da Vigliano: 13-0 per Torino. L'incognita bolognese era liquidata. I « littori » non pinsei-o plfc a fondo e, pur continuando a controllare il giuoco, non aumentaono il punteggio fino alla fine del primo tempo. L'inizio della ripresa vide tutta una ilza di calci franchi contro Torino, cosicché i bolognesi poterono giuocare, pur non rendendosi pericolosi, nella metà campo avversario. La cosa ebbe però termine e, dopo una serie di ocasioni mancate per un soffio, i goiardi torinesi, esibendosi nella più bela azione della partita, ottennero il loro ultimo « essai »: afferrato il pallone al'uscita dì mischia, De Silvestri lanciò a Piana; la palla volò da questi a Franzoni, a Bagaglio, a Buronzo, a Picco, che la portò oltre la linea di ondo. Vigliano sbagliò la trasformaione. Col punteggio tutt'altro che indifferente di 16-0 ToriHo conquistò cosi l diritto di disputare la semifinale. La partita mise in rilievo la saldezza dei vincitori che nel primo tempo speialmente seppero anche svolgere azioni brillanti e varie, denunziatiti una hiara impostazione di giuoco. Eccelente la compattezza del pacchetto di mischia. De Silvestri fu il migliore in ampo. I « littori » giuocarono in queta formazione: Salina; Franzoni, Bergoglio, Buronzo, Picco; Piana (cap.); De Silvestri; Bobba, Pinardi e Ardìzone; Albonico e Bertolotto; Vigliano, Dotti e Alacevich. Partite equilibrate Tanto fu netta la Vittorio del Guf di Torino, altrettanto fu sudata quella di Genova, la prossima avversaria in semifinale, sui coraggiosi fiorentini. I geovesi tennero a riposo parecchi dei loo migliori e si trovarono a metà del- a ripresa alla pari con gli avversari, he risposero ai due kessate» iniziali di Carraro e Repetti con due di Riz-[oli e doppi. Fu solo quando verso la.fine Pavoni segnò nuovamente e Burkelrasformò che i goliardi della Superba[ ripresero fiato e fiducia. La partita, di- "omini: i tre romani, Guaragna (M Pare% Chimenti (Padova), Scopece.fflaVÓH)» Nhteofa (Bologna), San Don-nini (Pisa). La lotta per la vittoria nonebìie storia. Nostini battè tutti gli versarle del titolo di «littore» »»»SÌ Parl° P»«- Sl accese invece aspra la contesa per il secondo posto e alla fine Bal'lini> Scopece e Guaragna si classif'carono nell'ordine con cinque vitto rìe' P"r lasciando la decisione al nu mero aelìe stoccate. Gli altri finalistisordìnata e povera di tecnica, terminò col punteggio di 11-6. Selezionate in mattinata due semifinaliste, si giuoco nel pomeriggio per trovare le altre due. Padova, finalista dell'altr1 anno, incontro Napoli e vinse stentatamente per 5-3 grazie a una mèta di Gerbi trasformata da Zavan. I partenopei segnarono con Traina, su calcio franco. Accanitissima risultò la partita fra Roma e Milano, le due grandi rivali dquesti giuochi, che suscitò i maggiori incitamenti nel pubblico. Il primo tempo si chiuse in favore dei milanesi, che conquistarono tre punti con un calcio franco sotto i pali di Anselmi. Carboni pareggiò nella ripresa portando la palla oltre i pali dopo una siylendida fuga e un calcio a seguire da un'arca all'altra; ma Milano tornò in vantaggio per un nuovo calcio franco di Anselmi. A metà tempo, però, i romani riagguantarono gli avversari con un « essai » realizzato dopo una veloce azione in linea e con una prodezza personale dì Bollati che annullò, con uno splendido balzo, il te?itatiuo di planaggio 'dell'estremo difensore auuersarioChiusisi in parità, 6-6 i tempi regolamentari, si dovette ricorrere a quelli supplementari, nel primo dei quali ti, raggiunsero l'« essai » ria, chiudendo così l'accanito ma pocoromani, ancord per merito di Bolla-,„•„„ acua vino-ordinato incontro in vantaggio per 0-6Torìno e Genova, Roma e Padova di-sputeranno pertanto le semifinali, sulcui esito è impossibile pronunziarsiNostini domina e vince / goliardi dell'Urbe hanno intanto raccolto oggi un nuovo alloro nella scherma portando tre uomini in finale nel fioretto individuale, il migliore dei quali, Renzo Nosiini, conquistò poi in modo superiore il titolo di « littore ». Nostini, Faldini e Jesi, ieri trionfatori del fioretto a squadra, hannojoggi portato un nuovo cospicuo vantaggio al loro Guf. Al girone finale sono arrivati ottonon riuscirono mai a mettersi iyi luce I primi quattro classificati sono schermidori già fattisi conoscere nei Littoriali degli anni scorsi. Di nuovi fiorettisti in questi giorni non se ne sono scorti. E' una battuta d'arresto. Mentre il rugby richiamava l'interesse maggiore e la scherma dava i suoi primi littori, il volo a vela iniziava a Canta le sue prove, e tennis, pugilato, pentatlon moderno e palla canestro continuavano le loro anìmatissime dispute, nella piscina « Roberto Cozzi » i nuotatori proseguivano nel lungo e laborioso sfollamento del programma occupato in gran parte da gare eliminatorie. Due sole prove sono infatti giunte al termine: quella dei tuffi da tre metri e quella dei quattrocento metri stile libero. I tuffisti hanno concluso la loro competizione nelpomeriggio e sono stati due torinesi, Sella e Dabiiasso a sostenere la parte dei protagonisti. Fra ì due l'ha spuntata Sella, che è il nuovo «littore». I due hanno rivelato una accurata preparazione e una esecuzione accuratissima sia nei tuffi liberi che in quelli obbligati. Un provvedimento doloroso Peccato che queste belle prove, come pure le altre dei giorni scorsi siano state frustrate, agli effetti della classifica complessiva, da una grave inegokirità venuta in luce sulla partecipazione di Mari, vincitore ieri dei 50 [metri stile libero. Stasera infatti è stata comunicata la seguente deliberazione della- commissione dei Lìttoriali: '!. La commissione dei Littoriali ha constatato che il concorrente Franco Mari del Guf di Torino, partecipante alla gara dei metri 50 stile libero, non è gara assegnato al fascista universitario Bruno Fusignarii del Guf di Milano». Il deliberato è assolutamente giusto e, se sarà seguito da altri del genere nei riguardi di nuove infrazioni alle norme delle istruzioni, si sarà 'alta opera Mti-studente universitario. A termini dì re-golamento il Guf di Torino viene toltodalla classifica del nuoto e il concor-rente viene, sospeso da qualsiasi altra Il titolo di « littore » dei 50 è lissima e che servirà di monito e di esempio per l'avvenire. La finale dei 400 m. a stile libero ha visto trionfatore l'accademista di Modena Vecchi, il quale non solo ha vinto staccaìido di oltre 12" il secondo arrivato, ma ha ottenuto un tempo che essendo ancora migliore di quello da lui segnato nella semifinale di ieri, batte il record littoriale di Vecchi stesso, in questa occasione, tolto al torinese Bavera. Il tempo di Vecchi, nella finale di stasera, è stato di 5'23"2/10; quello di Bavera (Torino, anno XI) era dì 5'37" 2/10. Il distacco è tale da dimostrare in, modo irrefutabile la superiorità di questo campione della nuovissima generazione. Enzo Arnaldi.