Autocampeggiatori: attenzione!

Autocampeggiatori: attenzione! TEATRI - CONCERTI I compiti della critica discussi al Maggio musicale fiorentino Firenze, 3 notte. Nel convegno di oggi sono stati discussi parecchi temi già trattati ieri, altri per la prima volta toccati. Quello del compito della critica nei giornali è stato preferito. Se ne sono occupati Michele Lessone, Mario Rinaldi, Adelmo Damerini, Ugo Navarra e, con più brevi accenni, il Brancoli e il Bianchi. II Lessema ha assegnato alla critica giornalistica la funzione dell'informazione cronologica, bibliografica, storica e quella della rivelazione, della valutazione, cioè, dell'arte, affinchè il lettore possa rendersi conto di ciò che ha udito al teatro o nel concerto. Ha anche consigliato i critici di astenersi dalla imposizione dei dogmi, dall'articolo come pezzo di bravura, dalla irrisione delle predilezioni della maggioranza. Il Rinaldi ha sostenuto che la critica deve essere considerata scienza, e come tale deve avere il fine di studiare e analizzare obiettivamente il fenomeno dell'arte, sia per consigliare l'ar-, _ tista creatore, sìa per illuminare la'"0»' 2-■Eugenia Comandlni (Roma), 3. | Pina Calzolan-Durelli (Piacenza), 4. « La maschera d'oro » Le classifiche della giuria Imperia, 3 notte. Questa Bera la giuria del Convegno « La maschera d'oro », il grandioso concorso filodrammatico disputatosi a San Remo, al Teatro Principe Amedeo, previo il benestare della direzione generale del Dopolavoro di Roma, ha emanato il verdetto del concorso, deliberando di raddoppiare le filodrammatiche che saranno chiamate a disputare le « finalissime » dal 15 al 23 giugno. La giuria ha classificato prima le filodrammatiche del Dopolavoro Ferroviario di Roma, del Dopolavoro di Piacenza, del Gruppo Labronico di Livorno, del Dopolavoro di Napoli, del Dopolavoro ferroviario di Milano e della Accademia del Teatro nazionale di Genova, le quali saranno chiamate a rappresentare i lavori che verranno loro assegnati dalla Direzione generale del Dopolavoro, insieme ad un atto di obbligo, che sarà Acqua sul fuoco di Ercole Luigi Morselli. La classifica delle altre filodrammatiche è la seguente: 7. La Spezia, 8. Varese, 9. Torino (Dopolavoro Centrale), 10. Empoli, 11, Como, 12. Verona, 13, Torino (Ymca), 14. Torino (Fiat), 15. Savona, 16. Renazzo (Ferrara), 17. Genova (Postelegrafonici), 18. Sondrio. Le votazioni individuali sono le seguenti: attrici: 1. Clara Paoloni (Livor massa nei riguardi dell'opera d'arte. In generale — ha affermato — la critica non risponde a tali concetti per la moltitudine dei critici incompetenti. Occorrerebbero dunque scuole di critica. Il Damerini ha assegnato parecchi compiti alla critica nei giornali: quello di procedere con metodo scientifico, di informare chiaramente dei caratteri dell'opera, di collaborare con i compositori contemporanei; ha proposto di abolire i resoconti immediati dopo le prime rappresentazioni. A parecchi oratori ha risposto con polemiche osservazioni il presidente della riunione, Fausto Torrefranca. Su « cultura e critica » ha parlato Vito Raeli, mostrando quanto l'una sia il naturale presupposto dell'altra e auspicando l'istituzione delle scuole di critica. Altre osservazioni fa Otto Fritz Beer di Vienna, sullo stesso argomento. Egli afferma che lo sviluppo della cultura non è una evoluzione continuata, come è espresso dalla teoria di Darwin e Haeckel, ma si può sempre piuttosto definirla paragonandola al movimento delle acque. Nella metà del 18.o secolo nascono nuovi stili, dai quali solo dopo parecchie generazioni si svilupperà un Insieme armonico di costruzione, culminante in Beethoven. Lo sviluppo della musica dopo di lui non era più possibile nella sua totalità, perciò si è dedicata essenzialmente al dettagli: strumentazioni che affogano la melodia, armonia e atonalità che non giovano certamente all'architettura del la musica. Nel 10.o secolo nasce la critica musicale fino allora sconosciuta. E anche il pubblico si cambia. Non sono solo gli aristocratici, i ricchi, che si occupano d'arte, ma anche la borghesia, la quale però non può dedicarsi'totalmente all'arte. Perciò il critico diventa tramite fra pubblico e artista. Quando egli ha capito il tempo in cui vive (analisi stilistica), allora ha sinceramente potuto essere trait-d'union: quando però (caso Hanalick) la personalità del critico si è imposta eccessivamente, l'effetto ò stato di assoluta incomprensione per il pubblico. L'epoca stessa qualche volta aumenta le difficoltà di un critico. I programmi dei nostri* concerti sono quasi del tutto composti da lavori di compositori di tempi passati e siamo oramai talmente abituati a questo fatto, che non vi troviamo nulla di straordinario. Però all'inizio della cultura occidentale, la produzione musicale era sufficiente alle esigenze del proprio tempo. La nostra musica è diventata storia, che forse può mettere in serio pericolo la vita musicale. Solo la critica può salvare l'arte, specialmente oggi quando il pubblico, a causa della diffusione dei mezzi meccanici, è quantitativamente superiore, quindi naturalmente non omogeneo nella cultura musicale. Dopo alcune dichiarazioni dell'Andreades sull'opportunità del resoconti immediati, la seduta è finita. a. d. c Adriana De Cislimberti (Milano), 5 Caty Feltrinelli (Napoli), 6. Rina Serra (Como), 7. Franca Mazzoni (Varese); attori: 1. Vanni Mario (Roma), 2. Mario Calzolari (Piacenza), 3, Enrico Ardizzone (Genova), 4. Emilio Mantelli (Livorno), 5. G. Lumachi (Empoli), 6. Carlo Vaudano di Torino (Centrale), 7. Giorgio Longhi di Renazzo (Ferrara). TEATRO VITTORIO EMANUELE. Come già abbiamo annunciato, questa sera ha luogo la prima rappresentazione dell'opera / Puritani di Vincenzo Bellini, indetta per la celebrazione del centenario del grande Maestro. Gli interpreti principali sono: il tenore Giovanni Merlini (Lord. Arturo Talbo), il soprano Lola Pedretti (Elvira), Antonio Laffl (Sir Riccardo Forth), Dante Sciacqui (Sir Giorgio), Carlo Prato (Lord Gualtiero Valton), Antonio Castigliano (Sir Bruno Roberton), Amalia Cervetti (Enrichetta di Francia). Maestro concertatore e direttore d'orchestra Ottorino Vertova. I corsi di cinematografia del Centro sperimentale II bando di concorso per SO posti Roma, 3 notte. n Centro sperimentale di cinematografia, dipendente dal Sottosegretariato di Stato per la Stampa e la Propaganda, che ha assorbito la Scuola cinematografica già esistente presso l'Accademia di Santa Cecilia, ha diramato 11 bando di concorso per i corsi che saranno tenuti nell'anno '35-'36. I corsi avranno la durata complessiva di due anni scolastici, ciascuno di dieci mesi e vi saranno ammessi complessivamente non più di cinquanta allievi. Il concorso è aperto a persone di ambo i sessi che aspirano all'ammissione, sia come attori, sia come tecnici, sia come scenografi e registi. Per il primo anno gli aspiranti debbono optare per il corso che intendono frequentare, ma dovranno seguire anche gli altri corsi per quella parte che sarà loro resa obbligatoria. Per il secondo anno, in base ai risultati del primo, gli allievi accederanno al corso di specializzazione nel ramo prescelto. Tali corsi, oltre che da insegnamenti teorici, saranno costituiti principalmente da esercitazioni pratiche, durante le quali sia possibile mettere alla prova la capacita degli allievi e il grado di preparazione raggiunto. Le materie di insegnamento saranno: a) direzione, azione ed espressione scenica; b) tecnica della ripresa cinematografica, comprendente l'illuminazione della scena, la truccatura, i trucchi, lo sviluppo e la stampa della pellicola; c) tecnica della ripresa sonora; d) scenografia; e) tecnoestetica cinematografica. Questi insegnamenti saranno integrati da cicli di lezioni e conferenze sulle seguenti materie in rapporto alla cinematografia: storia della cinematografia, arti figurative, musica letteratura, legislazione cinematografica e fini politici della cinematografìa. Completeranno i corsi lezioni di educazione fisica, addestramento ai vari sport, lezioni di ballo, di canto, ecc. Gli aspiranti saranno sottoposti a un primo esame di carattere generale a seconda della branca che intendono scegliere, presso commissioni formate da rappresentanti della Confederazione professionisti e artisti, della Federazione nazionale fascista dei lavoratori dello spettacolo e della Federazio¬ ne nazionale fascista degli industriali dello spettacolo presiedute da un membro designato dal Sottosegretariato di Stato per la Stampa e la Propaganda, funzionanti a Roma presso l'unione fascista dei lavoratori dell'industria. Le domande in carta libera, con l'indicazione della branca per la quale l'allievo opta, dovranno pervenire alle rispettive segreterie delle commissioni non più tardi del giorno 15 agosto '35 XIII e dovranno essere corredate dei documenti di rito, ivi compreso il certificato d'iscrizione al P. N. F. L'esame dei concorrenti presso le commissioni periferiche avverrà nella prima quindicina di settembre e nei giorni che saranno comunicati dalle rispettive commissioni. Ogni aspirante dovrà presentarsi munito della carta d'identità. I candidati prescelti verranno invitati a presentarsi a loro spese a Roma presso il Centro, dove subiranno un secondo e definitivo esame da parte di una commissione formata dal Centro stesso. Tutti gli insegnamenti del Centro sperimentale di cinematografia sono gratuiti. Entro i primi tre mesi potrà procedersi alla eliminazione degli allievi il cui profitto non sarà soddisfacente. LE MANIFESTAZIONI TURISTICHE DE «LA STAMPA» Autocampeggiatori: attenzione! Tre uomini che non andavano d'accordo, hanno finalmente deciso che la città di tela sorgerà nel paradiso terrestre La colossale frode all'Erario con il contrabbando dell'acquavite Oggi alla radio e.i.a.R. • Radio Milano, Torino, Genova Firenze, Trieste, Roma iii Ore 7,45: Ginnastica da camera — 8 12,45, 16.35, 20,30, 23: Giornale radio — 10,30-10,50: Programma scolastico — 11,30: Trio diesi — 13,5: Poppino De Filippo: i Cònvcra azioni sulla moda» — 13.10-14: Orchestra, Malatesta — 14-14,15: Borsa e dischi —■ 16 e 16,30: Badiocronaca sportiva — 16,40: Cantuccio dei bambini — 16,55: Rubrica della signora — 17,5: Musica da ballo dalla sala Gay — 17,55-1B,10: Coni. uff. presagi e notizie agricole — 18,45: Cronache del turismo e com. del Dopolavoro — 19-20,30: Notiziario in lingue estere — 20,40: Cronache sportive — 20,50: Cronache dei Littorinli dello Bport — 20,55: «Dieci anni», commedia in un atto di M. Buzzichili! — 21,30: Concerto orchestrale, dretto dal M.o Giovanni Tronchi: musiche di Paislcllo. Elgar, Svendsen, Jaehino e Bossini - Nell'Intervalloi B. Pellegrini: «Avvenimenti e problemi », conversazione —22,30: Orchestra Cetra. Roma, Napoli, Bari, Milano ii, Torino ii Ore 19,15-20.30: Musica varia — 20,55: Dal Teatro Comunale di Firenze: «Mose», opera biblica in 3 atti di G. Rossini diretta dal M.o V. Cui. Esecutori: G. Arangi Lombardi, S. Scudcri, E. Bignani, T. Pasero. L. Bossi Morelli, G, Tornei, G. Voyer e Wessetowsky - Negli intervalli: Conversasene di Franchi • Notiziario e giornale radio. Palermo: 20,45: Concorto vocale e stru mentale — Vionnai 20,45: « Carlnaia » comm. di Perkonig — Bruxelles I: 20: Mu sica brillante — Bruxelles 111 21: Concerto sinfonico — Praga li 20: «Il suonatore di cornamusa di Strakonice ». opera — Copenaghen: 20: Serata brillante — Bordoaux-Lafayctto: 20,30: Varietà e musica da ballo — Crenoblei 20.30: Concerto e canto — Lyon la Dottai 20,30: Fantasia radiofonica —- Marsiglia! 20,45: Concerto vocale e strumentale — Niiia, Juan lei Pimi 21,15: « Le campane di Corneville », operetta di Planquette — Radio P. P.i 20,15: Varietà — Parigi T. E.i 20,30: «Il critico, ovvero, la tragedia a ripetizione », farsa in 2 atti di Sheridan — Radio Parigi: 20,45: Radio teatro — Rannosi 20,30: Musica d'opera — Strasburgo i 20.30: Concerto sinfonico — Amburgo) 23: Musica da ballo — Berlinoi 20,35: «La leggenda della cieca Jolanda», opera lirica in 1 atto di Ciaikovski — Francoforte: 20,15: Serata brillante — Koanigsberg: 21,10: «Il prussianesimo e le sue manifestazioni — Lipsia: 20,10; « Lumnacivagabundus », leggenda popolare musicale — Monaco di Baviera: 20,10: Brani di opere tedesche -'Stoccarda: 22,30: Dischi — Droitwioh: 20,30: Musica da ballo — Londra R.: 19,30: «Dalla mia Patria», suite di Smetana — Belgradoi 21,15: Musica jugoslava — Lubiana: 20: Serata brillante — Lussemburgo i 21,10: Orchestra e violoncello — Oslo: 20,30: Orchestra e intermezzi di canto — H.lveisum: 22,15: MUBica popolare — Huiiani 20,55: «Elettra»,, tragedia di Sofocle con musica — Varsavia li 21: Concerto sinfonico (Grecianinov) — Bucarest: 22,15: Musica ritrasmessa ALL'ALFIERI, ieri sera, un pubblico numeroso ed elegante ha festeggiato Renzo Ricci per la recita data in suo onore con la rappresentazione de II rifugio di Dario Niccodemi, che interpretato accuratamente dal giovane pflmo attore e dai suoi bravi compagni, è stato calorosamente applau dito. Tra il secondo e il terzo atto del' la commedia, il seratante ha declamato una, lirica di Gabriele D'Annunzio La canzone in morte di Giuseppe Verdi e il Sirventese adriatico de La Nave, riscuotendo il più vivo plauso degli spettatori. Più volte Renzo Riesci è sta^ to evocato alla ribalta tra continui battimani. Il rifugio si replica domani in mattinata. Stasera ripresa de II ragno di Sem Benelli che, replicandosi domani sera, chiude la breve e fortunata stagione della Compagnia Ricci-Carini al Teatro di piazza Solferino. Lunedi l'annunciato debutto della Compagnia Tofano-Riasone-De Sica con Lohen grin di Aldo De Benedetti, in serata a prezzi popolari.. Il comitato del III Autocampeggio Nazionale organizzato da La Stampa e dal R.A.C.I. ha completato lo spoglio delle risposte del referendum indetto il 31 gennaio u. s. per la scelta del luogo dove, quest'anno, saranno allineate le tende policrome della nostra allegra brigata estiva. Ecco il risultato: Un terzo dei campeggiatori ha optato per il mare; un terzo per la montagna; un terzo ha lasciato carta bianca al comitato. Gli organizzatori, non sapendo a chi dare la precedenza, dopo lunga meditazione, hanno sottoposto le risposte ad una seconda classifica: quella del peso. Ecco il nuovo risultato: Tre chili di cartoline favorevoli al mare; tre chili alla montagna; tre chili al parere degli organizzatori. Dopo una seconda e più lunga meditazione, i membri del comitatohanno preso una decisione: sono andati a dormire. Si sono cioè affidati al vecchio proverbio che dice « Za notte porta consiglio». Al mattino, svegliandosi, si sono trovati d'accordo.. « Andiamo al mare! » ha detto il primo; « Andiamo in montagna! » ha detto il secondo; « Andiamo ai laghi!» ha detto il terzo. E sono andati a prendere il caffè. Dopo il caffè è stato scartato il mare perchè è quasi impossibile trovare una zona che possa ospitare con le necessarie comodità, la carovana La StampaR.A.C.I. che quest'anno sarà più numerosa degli anni scorsi. Il Comitato valendosi del diritto che gli viene dalle cartoline che gli danno la facoltà della scelta del luogo, ha deciso per la montagna. E montagna sia. In tal modo sono accontentati i due terzi degli autocampeggiatori. OH altri si adatteranno con entusiasmo, giacchè sono nostri amici, e i nostri amici hanno un carattere d'oro. E allora andremo o nell'incantevole conca del Breuil, sulle rive del lago Bleu entro il quale si tuffa a capofitto il Cervino, o nella conca di Limonetto, delizioso soggiorno della valle della Vermenagna. A fianco dell'effimera città di tela, regno della felicità e della salute, sorgerà il villaggio commerciale dove, negli eleganti negozitenda, tutto si potrà acquistare: dal più raffinato articolo di moda alle più ghiotte specialità gastronomiche. E poi... Il resto verrà poi. Giva Circa cinque milioni di multa Brescia, 3 notte. Al nostro Tribunale si è svolto il processo a carico di Antonio Foreste, da Palazzolo sull'Oglio, e Pietro GhlSBlberti, da Bergamo, i quali, con la complicità di altri imputati resisi latitanti, erano chiamati a rispondere del reato di contrabbando di circa due mila ettolitri di acquavite, frodando l'erario dello Stato di ben tre milioni di imposte di fabbricazione. La scoperta del colossale contrabbando è stata fatta lo scorso anno dall'ufficio tecnico di finanza di Brescia. L'associazione sviluppava la sua attività in tutta l'Italia Settentrionale, specie nelle Provincie di Brescia, Bergamo, Como, Verona e Padova, ove erano sequestrati quantitativi di acquavite per l'importo di 200 mila lire. L'acquavite veniva prodotta in provincia di Bergamo e acquistata dal Foreste. Dopo lunga discussione il Tribunale, accogliendo in pieno le conclusioni dell'avvocato erariale, • ha condannato il Foreste a tre anni e due mesi di reclusione e alla multa di lire 3.845.275; e il Ghisalberti a sei mesi di reclusione e lire 900.459 di multa; entrambi in .solido al pagamento delle tasse e tributi evasi nella somma di lire 2.078.814, alle spese costitutive di rappresentanza a favore dell'amministrazione delle finanze, e alla confisca dell'acquavite sequestrata in varie Provincie. La condanna del colpévole di una tentata estorsione > Intra, 3 notte. E' stato giudicato al Tribunale di Pallanza un giovinotto di Lesa, tale Libero Castellani fu Pietro, di anni 21, imputato della nota tentata estorsione ai danni dell'on. Carlo Emanuele Basile, podestà di Stresa. Il 12 marzo scorso la posta recapitava all'ori. Basile una lettera anonima, nella quale lo si minacciava di seri guai se non avesse depositato la somma di lire diecimila nei pressi di una villa di Belglrate, nel punto indicato da un segnale particolare. Il 26 dello stesso mese l'on. Basile riceveva un'altra lettera, di tono però più conciliante, perchè il podestà di Stresa era pregato di acconsentire al desiderio dello scrivente che spiegava di non essere un malvagio, ma una persona onesta, che con la somma richiesta avrebbe compiuto un'opera buona. Quattro giorni dopo giungeva una terza lettera il cui autore, dopo aver affermato che ottomila lire le aveva potute trovare in altro modo, Implorava l'immediato recapito delle rimanenti duemila nel nascondiglio precisato. L'on. Basile informava della cosa l'autorità di pubblica sicurezza e in seguito a pazienti indagini l'autore delle lettere, 11 giovane Castellani, era identificato e assicurato alla giustizia. In udienza il giovinotto, che già aveva ampiamente confessato, si è dichiarato pentito. Con una generosa deposizione l'on. Basile ha cercato di scagionare il disgraziato, qualificando il suo gesto come una bravata da ragazzaccio. Il Tribunale lo ha condannato a un anno e sette mesi di reclusione e a 3100 lire di multa, oltre alla revoca di due condanne condizionali del Tribunale di Torino e del Pretore di Arona. Nel Salone de « La Stampa » La conferenza di S. E. Zoppi sul generale Baldisiera Ricordiamo che oggi, alle ore 17,30, S. E. il senatore generale nobile Ottavio Zoppi, Ispettore generale dell'Arma di Fanteria, terra nel salone de La Stampa l'annunziata conferenza: « Il generale Baldissera, fondatore militare della Colonia Eritrea ». L'interesse destato dall'annunzio di questo eccezionale avvenimento è stato tale che abbiamo dovuto purtroppo non accontentare tutti 1 richiedenti, data la capienza del nostro salone. Avvertiamo però che la conferenza sarà ritrasmessa nel grande salone a pianterreno in via Roma, dove l'ingresso è libero. Quattro sabbionai annegati nel fiume Bormida Alessandria, 3 notte. Poco dopo le ore 16 si è sparsa oggi in città la notizia di una gravissima luttuosa sciagura: la morte, cioè, di quattro operai nel fiume Bormida. Sul posto si sono subito radunate molte persone, alcune delle quali si sono date affannosamente alla ricerca dei cadaveri. Verso le 16 un barcone quasi vuoto, munito di una « benna > per estrarre la ghiaia del peso di cinque tonnellate, si avviava verso riva a trecento metri circa a monte del ponte sulla strada che da Alessandria conduce a Marengo. La barca era condotta da Luigi Barbieri di Federico, di 19 anni, e portava inoltre il manovale Domenico Scaldo di 28 anni, da Cartigliano, Luigi Morino di 29 anni, da Voghera, Alfredo Dallera di 39 anni, da Isola Sant'Antonio, e Augusto Melotto di 49 anni, del vicino sobborgo di Valle San Bartolomeo. Allorchè la barca stava per raggiungere la riva i quattro manovali si spostavano tutti» quanti contemporaneamente verso la sponda sinistra, determinando l'inclinazione dell'imbarcazione, che immediatamente si riempiva di acqua, inabissandosi poscia a poppa. I quattro uomini cadevano nel fiume, e poiché tutti quanti portavano ampi stivaloni di gomma usati per il loro lavoro di estrazione della ghiaia, hanno avuto ostacolati i movimenti e sono stati trascinati verso il fondo. Alle grida del Barbieri, il quale era riuscito a gettarsi in acqua ed a raggiungere a nuoto la sponda, accor: :vano altri operai della ditta Gasimi, assuntrice dei lavori di estrazione della ghiaia, che tentavano disperatamente di aiutare gli infelici compagni. Ma la loro opera è riuscita vana. Solo più tardi sono stati ricuperati i cadaveri, trasportati a sera inoltrata alla camera mortuaria a disposizione dell'autorità giudiziaria. Questa ha aperto sul posto una prima inchiesta per conoscere lo svolgimento dei fatti e l'accertamento delle responsabilità. Sul luogo della sciagura sono pure prontamente accorsi S, E. il Prefetto Rebua, il Segretario Federale Poggio, il Podestà gen. Rosso e altre autorità. Particolare pietoso: il Melotto lascia otto figli e la moglie in stato interessante. Giocando coi fili della corrente Adria, 3 notte. A Corbola, il quattordicenne Danilo Mantovan si divertiva ieri a gettare un filo di ferro attraverso i fili della conduttura elettrica per l'Illuminazione del paese, per il gusto di vedere sprizzare le scintille. Ma il gioco gli fu fatale, perchè venuto a contatto con la corrente, l'imprudente ragazzo ne rimase gravemente ustionato, per cui versa, al nostro ospedale, in pericolo di vita. Tragica gita motociclistica Tre soldati uccisi Mantova, 3 notte. Ieri sera, tre militari richiamati della classe 1911 percorrevano su un'unica motocicletta la strada Mantova-Cremona, per fare una passeggiata nell'ora di libera UBcita. Essi — il caporale Costanzo Antonio Guarneri di Lodovico, di Leno (Brescia), Jl soldato Pierino Ongarettl pure di Leno che guidava la motocicletta di sua proprietà, e il soldato Enrico Trentini di Calvisano i— verso le 21 erano di ritorno a Mantova, allorchè presso Bozzolo, in località Abbadia, andavano a cozzare contro il rimorchio di un autotreno, fermo sulla strada e posto nella stessa direzione. L'urto fu violento, e i tre giovani batterono la testa sulla massicciata stradale, rimanendo uccisi sul colpo per la frattura della base cranica. Subito si recavano sul posto i carabinieri e 11 pretore per le formalità di legge, e nella notte le salme venivano trasportate nella camera mortuaria del cimitero di Bozzolo. I camionisti venivano tratti in arresto, Costoro, che sono Giovanni Chinellato fu Vittorio, da Milano, e Luigi Tonolo fu Zaccaria, da Peneda Cremonese, sarebbero responsabili del tragico accidente, perchè, secondo quanto è risultato nelle indagini, non avrebbero tenuto acceso il fanale posteriore del loro pesante autoveicolo, Essi affermano che in seguito a guasto 1 fanali anteriori si erano spenti e che stavano riparandoli quando avvenne la sciagura, ed aslcurano che il fanale posteriore doveva essere acceso e ben visibile. 74 addebiti di peculato contro un impiegato postale Cuneo, 3 notte. Si è svolto innanzi a questo Tribunale il processo a carico del cav. Giovanni Venturino, d'anni 58, da Dogliani, capo dell'Ufficio vaglia e risparmi presso questo Ufficio centrale delle Poste, imputato di essersi, dal gennaio all'agosto dello scorso anno, appropriato a suo profitto di somme appartenenti all'Amministrazione postale, di cui, per ragioni del suo ufficio, era in possesso. A lui erano fatti 74 addebiti di avere preso in carico, con notevole indebito ritardo, taluni pieghi In arrivo, contenenti effetti di commercio da riscuotere e, contrariamente alle norme in materia, di avere esibito personalmente 1 titoli al debitori incassandone l'importo che, temporaneamente, devolveva a proprio illecito profitto, eseguendone, infine, il rimborao agli aventi diritto, quando aveva potuto riscuotere altri effetti, giunti successivamente. Nessun ammanco, però, è venuto a risultare, Il Venturino si è giustificato dichiarando che le somme erano state temporaneamente da lui trattenute per sopperire ad esigenze di famiglia. Il Tribunale lo ha ritenuto colpevole di peculato continuato e, con le attenuanti del tenue danno patrimoniale e della riparazione del danno prima del giudizio è stato condannato alla pena di un anno e 10 mesi di reclusione, con l'interdizione per pari tempo dai pubblici uffici ed alla multa di L. 700, con il condono della pena. Otto mesi di reclusione per tre chili di castagne Varallo, 3 notte. Certo Giuseppe Bisetti di Giovanni, d'anni 35, padre di sei figli, residente a Vocca, è comparso dinanzi al nostro Pretore, imputato di avere, il 14 marzo dello scorso anno, nel Comune di Rossa, fatto uso di una scrittura falsa, a firma di tale Caterina De Dominici, colla quale si raccomandava a tale Pietro Galletti di consegnare al latore delle castagne, dando assicurazioni sulla di lui onestà. Cosi il Bisetti, consegnando la falsa scrittura, aveva ottenuto dal Galletti tre chilogrammi e mezzo di castagne, che non pagò, procurandosi in tal modo un ingiusto profitto in danno del Galletti stesso. Il Pretore lo ha condannato ad otto mesi di reclusione, a lire 333 di multa ed al pagamento delle spese. APPENDICE DE U STAMPA (24 Per l'onore Romanzo insdito di Franco Pisani Jonathan William Forster, lo strano passeggero del Black Old Dog, scomparve per far posto ad un altro americano dal nome di Reginaldo Farweth. al quale potenti raccomandazioni, venute dal Nuovo Continente, ottennero la protezione dell'Ambasciata e la cui grossa fortuna era la migliore garanzia di onestà e di correttezza. Allora, l'ex-ufficiale si mise senza tardare all'opera. Ma, davanti alla difficoltà dell'impre sa alla quale si era dato corpo e anima, provò la sensazione di un uomo che si ostina a cercare un fuscello di paglia nell'Oceano. Bisognava contare un poco sul caso e molto sulla fortuna. Cominciò, per informarsi, che cosa i isero diventati 1 membri del Consi¬ glio di guerra che lo aveva condannato. Non ne rimaneva che uno, capitano di vascello in pensione a Cherbourg, suo paese natale. Paolo vi corse. Ogni giorno, al piccolo caffè del porto, frequentato dagli ufficiali di marina, il vecchio lupo di mare faceva interminabili partite di picchetto Paolo di Vareilles era stato, in altri tempi, un appassionato di quel gioco. Dopo una settimana, i suoi lavori di approocio erano completamente riuBeiti ed egli faceva le sue partite, per lunghe e lunghe ore, con 11 capitano. ! I frequentatori del caffè furono su- j bito felici di sbarazzarsi, a profitto del nuovo arrivato, del maniaco e brontoIone giocatore. Non era, però, facile provocare le confidenze dei suo avversario. II marinaio non era chiacchierone Quando apriva la bocca era per mettervi la pipa. Gluocava in silenzio, assorto dal calcoli delle sue carte. A forza di pazienza, Paolo di Vareilles riusci però a farlo parlare di quel lontano processo. E ne, fedele al suo dovere, 11 capitano di vascello si ostinò a tacere sul contenuto del famoso plico, il suo interlocutore riuscì tuttavia a strappargli, una parola dopo l'altra, qualcuna di quelle it.formazioni, che date al membri del Consiglio durante la seduta segreta, li avevano convinti della colpevolezza del giovane ufficiale. Ritrovare dopo quasi vent'anni la traccia di tutta quella banda era impossibile, Un nome, tuttavia, colpi Paolo di Vareilles e fu quello di Korpfstrauss. Nella colonia straniera, che nella sua qualità di americano influente e ricco egli frequentava, si ricordò di averlo sentito pronunciare. Ma, attraverso le parole sconnesse del vecchio marinaio, di cui, con l'età, la memoria cominciava a vacillare, era difficile definire la parte esatta che rappresentava a quell'epoca il banchiere in tutti quegli affari tenebrosi e sapere se egli era stato immischiato, nell'ombra, al suo processo, oome spia o come indicatore. Ritornato a Parigi, s'informò. Quel Korpfstrauss viveva ancora. Da molto tempo stabilito in Francia, egli abitava al quinto piano di un bel casamento di Piazza Malesherbes. Viveva ritiratissimo, non occupandosi più di nulla, frequentando pochls- Istma gente "e tutte le informazioni raccolte sul suo conto erano delle più favorevoli. Tuttavia, siccome era la sola tracIcla che possedeva Paolo di Vareilles, | risolse di seguirla, in mancanza di meglio. Sua prima cura era stata di avvicinarsi il più possibile al luogo dove abitava colui che lo interessava. Era lui che, facendosi passare per un viaggiatore della casa Wolff e C„ aveva affittato una cameretta al di sopra dell'appartamento stesso del Korpfstrauss; lui che, travestito da impiegato dei Telefoni, aveva prolungato i fili telefonici fino alla soffitta, in [maniera da non perdere una sola parola delle comunicazioni del banchiere; i aveva sostituito l'apparecchio telefonico del tedesco con un microfono perfe: zionato,. che gli permetteva di sentire [tutto quanto si diceva nel gabinetto da lavoro di lui. Bren presto, ebbe la oonferma dei suoi sospetti. Il banchiere continuava [sempre a praticare, con il maggior se> greto possibile, lo spionaggio. E di tanto in tanto, riceveva la visita di una donna, anima di tutti i più loschi intrighi, che l'ex ufficiale seppe essere la baronessa BratiersweisU, A poco a poco, seppe pure che i piani degli aeroplani militari si trovavano nella cassaforte, pronti ad essere consegnati e che la cifra per aprirla, conosciuta soltanto dai due complici, era 24.7.12. Egli l'aveva scritta sopra un pezzo di carta bianca avorio, della quale, come si ricorda, Lapipe aveva trovato un frammento in terra. Ed ecco che, guardandole lungamente e per la millesima volta, quelle cifre, come per ben scolpirsele nella memoria, Paolo una sera sussultò. 24-7-12 significava 24 luglio 1912. Era lo stesso giorno del suo arresto alle gole di Ollioules. Era Impossibile attribuire soltanto al caso una simile coincidenza. Vi doveva essere una ragione nella scelta di quel numero. Ed essa apparve subito agli occhi del cow-boy. Per rammentare la cifra della combinazione della cassaforte, 11 banchiere con un procedimento infallibile di memnotecnica, aveva preso una data, che lui non poteva dimenticare. Da allora l'ex ufficiale non ebbe più alcun dubbio. Korpfstrauss era stato Immischiato al dramma di Tolone ed egli era sicuro che lui doveva possedere la chiave del mistero. Ma in qual modo avere una spiegazione a fondo con lui e obbligarlo a dire tutto quanto sapeva? Tutto questo, tanto semplice in apparenza, era difficilissimo da eseguire. Penetrare a casa sua quando era solo, metterlo nell'impossibilità di chiamare al soccorso, costringerlo a parlare, ecco quello che occorreva fare. Ma come ? Colui avrebbe reagito... la gente sarebbe accorsa... lo scandalo... e il tentativo naufragava per sempre, Bisognava riuscire al primo colpo o non tentarlo neppure... Paolo di Vareilles rifletteva... Che cosa fare? La partenza degli inquilini del quarto plano per il Natale, verso il lori caste! lo della Senna-Inferiore, gli permise improvvisamente di realizzare un piano audace, che aveva da molto tempo accuratamente studiato. Per mezzo del microfono, posto sulla scrivania de) banchiere, egli conobbe il desiderio della signora Korpfstrauss e di sua figlia di assistere alla rappre seriazione di « Giulietta e Romeo t e nello stesso tempo apprese che uno dei loro amici, corrispondente di un giornale di Lipsia soleva mandar loro spesso poltrone di teatro. ( Continua). fio stick verde il migliore estintore contro il fuoco del rasoio Lo Stick verde, grazie alla sua fine combinazione di glicerina e olio d'oliva, è indicatiseimo per evitare il bruciore prodotto dall'azione del rasoio sul vostro viso. Noi crediamo che, nel vostro stesso interesse, voi dovreste provare il Sapone da barba Palmolive. 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REGIA PRETURA II Pretore di Torino con Decreto 28 - 2 - 935 (127) ha condannato Gonella Rita fu Giovanni e Pino Pietro di Albino, entrambi esercenti in Torino, via Ascoli, n. 8, a L. 250 ammenda cadauno, per avere nel proprio esercizio detenuto per la vendita vino alterato per acescenza e deficiente di titolo alcoolico. (2867 P. E. C. - Torino, 3-5-1935-XIU. Il Cancelliere: NICOTRA NICOLA. BLENORRAGIA CRWlCA Cistiti, Prostatiti, Restringimenti; rapida guarigione con i Cilindri Uretrali Hulnamiei Toriesi (burro cacao medicato) di uno lucile, Innocuo. Letteratura o «chiarimenti gratuiti. Bcriv.: Farm. Dott. C. toriiesi, Roma (140). In Torino i Farmacia «ohiauparolli e i rim. Farmacie - (Aut. Prof. n. 57, Bona). (SO LE MANIFESTAZIONI TURISTICHE DE «LA STAMPA» Autocampeggiatori: attenzione! Tre uomini che non andavano d'accordo, hanno finalmente deciso che la città di tela sorgerà nel paradiso terrestre Il comitato del III Autocampeggio Nazionale organizzato da La Stampa e dal R.A.C.I. ha completato lo spoglio delle risposte del referendum indetto il 31 gennaio u. s. per la scelta del luogo dove, quest'anno, saranno allineate le tende policrome della nostra allegra brigata estiva. Ecco il risultato: Un terzo dei campeggiatori ha optato per il mare; un terzo per la montagna; un terzo ha lasciato carta bianca al comitato. Gli organizzatori, non sapendo a chi dare la precedenza, dopo lunga meditazione, hanno sottoposto le risposte ad una seconda classifica: quella del peso. Ecco il nuovo risultato: Tre chili di cartoline favorevoli al mare; tre chili alla montagna; tre chili al parere degli organizzatori. Dopo una seconda e più lunga meditazione, i membri del comitatohanno preso una decisione: sono andati a dormire. Si sono cioè affidati al vecchio proverbio che dice « Za notte porta consiglio». Al mattino, svegliandosi, si sono trovati d'accordo.. « Andiamo al mare! » ha detto il primo; « Andiamo in montagna! » ha detto il secondo; « Andiamo ai laghi!» ha detto il terzo. E sono andati a prendere il caffè. Dopo il caffè è stato scartato il mare perchè è quasi impossibile trovare una zona che possa ospitare con le necessarie comodità, la carovana La StampaR.A.C.I. che quest'anno sarà più numerosa degli anni scorsi. Il Comitato valendosi del diritto che gli viene dalle cartoline che gli danno la facoltà della scelta del luogo, ha deciso per la montagna. E montagna sia. In tal modo sono accontentati i due terzi degli autocampeggiatori. OH altri si adatteranno con entusiasmo, giacchè sono nostri amici, e i nostri amici hanno un carattere d'oro. E allora andremo o nell'incantevole conca del Breuil, sulle rive del lago Bleu entro il quale si tuffa a capofitto il Cervino, o nella conca di Limonetto, delizioso soggiorno della valle della Vermenagna. A fianco dell'effimera città di tela, regno della felicità e della salute, sorgerà il villaggio commerciale dove, negli eleganti negozitenda, tutto si potrà acquistare: dal più raffinato articolo di moda alle più ghiotte specialità gastronomiche. E poi... Il resto verrà poi. Giva