Un prodigio italo-americano: Medica

Un prodigio italo-americano: Medica Im' attualità, natatoria Un prodigio italo-americano: Medica Quello che si fa In Germania -- L'attività femminile olandese a e i a e r 1 o a a o e a , i , , . o Quello che si fa In Germania Habcmus pontificem, si potrebbe dire. Abbiamo già pronto il successore di Arne Borg, l'uomo capace di percorrere a tempo di record tutte le distanze di gara dello stile libero: l'italo-americano Jack Medica. I grandi campioni che si sono avvicendati in quésti ultimi anni hanno brillato su distanze particolari, o per breve tempo, o non hanno mantenuto le promesse. Così Taris, che ha avuto lunghi periodi di oscuramento ; Weissmiiller, meno grande su lunghe distanze; Crabbe, ottimo più che altro sui 400; Kitamura e Makino, prevalentemente fondisti ; Charlton, in declino; Flanagan, ancora non maturo ; Ryan, poco attivo ; Gilhula, Schwarz, i due Kalili, Yusa, Shinma, Yokoyama, specialisti su distanze particolari. Jack Medica, invece, progredisce e trionfa da tre anni almeno. E le sue imprese segnano un continuo crescendo. Oggi egli sembra in stato di grazia, se ha potuto battere quattro limiti mondiali dai 200 ai 1500 metri. Due record^ veramente straordinari resistevano da quasi otto anni. L'uno era quello strabiliante di Weissmiiller, ottenuto nella piscina di 25 yarde di Ami Arbor. Duecen- to metri in 2' e 8" netti. In Europa, il solo Taris era giunto ad ^^o a a i , d . o o a i i . 6 o i e e 0, o, 8 e o l e a, a. 10 di quattro secondi e due decimi! A Los Angeles, a dire il vero, su piscina di 50 metri, i due migliori staffettisti, Miyazaki e Toyoda, non avevano ottenuto che 2' e 14". Quasi dieci metri di distacco! Del resto, i giapponesi, che, giustamente, ammettono solo le prove in piscina di 50 metri, avevano ottenuto lo scorso anno, col migliore dei loro, Shinma, 2' 10" e 4/10; tempo quasi uguale, data la diversa lunghezza del bacino, a quello di Weissmiiller. Questi teneva anche il record delle 220 yarde, in 2' e 9". Ricordiamo, di passaggio, che il limite italiano di Costoli, ottenuto nel 1930, è di 2' e 19". Ebbene, Medica ha fatto un boccone dei due limiti, portandoli rispettivamente a 2' 7" e 2/10 e 2' 7" e 9/10. Chi ha seguito la storia di questo atleticissimo record e chi vede i migliori duecentisti europei aggirarsi, nel migliore dei casi, fra i 2' e 16" e 2' e 20", comprende l'importanza del risultato; ottenuto certo, tuttavia, in bacino di 25 yarde o metri. Medica era apparso fino ad oggi un individuo particolarmente dotato sulle distanze da 400 ad 800 metri; l'anno scorso aveva ottenuto sui 40011 tempo strabiliante di 4' 38" e 5/10 e quest'anno l'ha riconfermato, battendo il limite mondiale appartenente a Gilhula sulle 440 yarde, con un 4' e 39" che è ancora migliore del tempo dell'anno scorso sui 400 m. Anche le 300 yarde (Gilhula 3' 6" e 8/10) sono state portate a 3' 4" e 4/10. Ma il limite di maggior risonanza mondiale è quello famoso e tante volte inutilmente attaccato stabilito da Arne Borg a Bologna, nei campionati europei del 1927. Fino ad oggi i soli Kitamura e Makino lo avevano avvicinato a Los Angeles, e si può presumere che il primo, con una altra condotta di gara, sarebbe forse riuscito a superarlo. Con tutto ciò da otto anni il record resisteva a tutti gli assalti. Ebbene, Medica finalmente lo batte, e nettamente, portandolo da 19' 7" e 2/10 a 18' 59" e 3/10. Si comprenderà meglio il passo velocissimo tenuto dall'americano, pensando che, se la velocità media del limite di 200 metri è di chilometri 5,610, quella dei 1500 è di ben 4,716. Meno di 900 metri all'ora, di 15 al minuto di differenza, fra due prove che durano rispettivamente 2' e 19" minuti! La media esatta di 1' e 16" per cento metri; 5' e 4" per ogni frazione di 400! Gambi avrebbe detto che il professionista Blagden è capace di ottenere sulla distanza 18' 40". Beato lui! Noi aspettiamo di vedere l'impresa compiuta. I tempi di Medica, uniti al magnifico limite di Fick sui 100 metri ea quelli attribuiti al giovanissimodorsista Kiefer (200 m. in 2' 24" e e i e o e u ù e ; n ; a, u e e o o 0 ai. di a n- 4/10; 220 y. in 2' 25" 1/10; 400 m. in 5' 17" e 8/10) ci dicono che siamo in periodo di notevolissimo progresso e che l'America lavora attivamente per riacquistare alle Olimpiadi di Berlino il primato mondia aza, ! Sii ^S^t^PSSStó. nei tuffi e nelle gare femminili, dai migliori Notevole anche l'attività femminile olandese, fondata ancora sopratutto sulla Mastenbroeck e sulla Den Ouden, ma con eccellenti elementi di rincalzo. Se una nazione europea potrà lottare da pari a pari con l'America e il Giappone nelle gare femminili, essa sarà indubbiamente l'Olanda. In altre nazioni va notato il tempo di Jensen, che batte il limite dei 500 m. a rana di Schwartz (7' e 31") con 7' 30" e 7/10, e ricordato Peterson, il grande campione in potenza, quello che fa prodigi in preparazione e cade nelle gare importanti, forse per sopralavoro o per stile troppo di forza. Lo svedese ha corso le 100 y. in 25" e 8 10 e i 100 m. in 58" e 7/10. E noi? Gambetta ha finalmente battuto il suo record dei 100 m., condiviso da Cappellini e da Lisardi, di 1/10 di secondo. E' già qualche cosa, in principio di stagione. Ma, osservando il lavoro degli americani, dei tedeschi, dei giapponesi, abbiamo l'impressione di inseguire a cavallo chi fugge in automobile. Speriamo in un ricco raccolto nella stagione che comincia. Goffredo Barbacci ÓdttsnnGlqnnsat * U1 " f""'*>u ««lle strappatole clamorosamente dai hgiapponesi. Lasciamo per ora il Giappone che lavora attivamente, come al solito, e dal quale verranno certo buone notizie nel prossimo mese, nel quale comincia la forte attività natatoria. Lasciamo il Brasile che ha assunto l'allenatore Saito, uno dei tre col quale il sottoscritto aveva trattato per farlo venire in Italia e che ha ottenuto con lui in pochi mesi progressi enormi, tanto da sfiorare con nuotatori già molto mediocri limiti mondiali. Ma che si fa da noi, in Europa? L'attività è intensa in Germania e non è stata interrotta fin dai Campionati europei. Fisher, fra gli altri, ha stabilito tempi eccezionali sulle brevi distanze; la signorina Genenger ha battuto limiti mondiali nella rana; la media dei migliori nuotatori, specie nelle nuotate artistiche e sulle brevi distanze, si va elevando tanto da avvicinare i maestri americani e giapponesi. Se vi sarà l'Olimpiade di Berlino, i tedeschi saranno indubbiamente gli europei meglio A ifesi i mdi rnuel e0 so". ct e e i r" a agi o i; 0 0 tnn el mIl li di