Interessanti dibattiti ai Littoriali della cultura e dell'arte

Interessanti dibattiti ai Littoriali della cultura e dell'arte Interessanti dibattiti ai Littoriali della cultura e dell'arte Roma, 23 notte. IfI convegni littoriali continuano njlsvolgersi con crescente fervore. Le re- jLlazioni di critica artistica e di critica I cmusicale e ciucili di scienza medica e fisica, dove i lavori cominciarono ieri, sono state anche oggi vivacissime di discussioni, improntate tutte a solida preparazione. La crìtica artistica Al convegno di critica artistica questa mattina lo studente Messina di Catania tratta particolarmente della influenza italiana sull'architettura russa e provoca un'animata discussione alla quale partecipano i commissari Oppo e Roberto rapini e vari studenti Ca-; tdi Ferrara cerca di definire la | pnsDclsvrulrlnella di Ferrara cerca u. »| tradizione come un rapporto Ira 1 arte re le caratteri* iche spirituali del popò- olo del paese in cui l'artista nasce e Csvolge la sua opera. Il relatore osserva \jche l'arte fascista non ha valore puh-, Dilettano e propagandistico, ma un si- pgniticato universale che esclude ogni sparticolarismo in quanto esprime desi- deri ed esigenze spirituali di una coHet tività che, per forza intima, insopprirai- onrne, tende ad universalizzare il proprio nstUe di vita. Collarcta di Genova riveli- cdica alla tradizione romantica quel ca- urattere rivoluzionario che manca alla,rtradizione classica. ISalSmSHSS ! ^^^^^^^"11 bclassicismo fa sempi'e scuola come scuo-1 la ha sempre fatto per il passato legando alla propria tradizione artistica tutte le scuole straniere. Parlando della seconda Quadriennale il relatore riesce a interessare vivamente il pubblico. La sua relazione solleva discussioni alle quali partecipano Arlopina, Della nValle e Crippa. Della Valle di Napoli Ipdice che il Fascismo è una morale che, dscnti dal suo sorgere la necessità di sun'arte propria e perciò preferi il futu- ; clismo perchè arte di avanguardia, an- tiborghese. contraria all'indifferenza, pL'arte non ha canoni vL'artista fonde modernità e tradì-1'zione e in un certo senso, nego, il prò- dgrcs<o; non e possibile perciò un'arte!hche rompa del tutto con la tradizione, tBasilio Franchina afferma essere la stradizione un lilonc tradizionale al ciua-|ile gli artisti si riallacciano. Funero di|nPisa dice che la tradizione è produzione artistica. La tradizione italiana ispira serenità: l'arte internazionale attuale è del tutto mediterranea in senso spirituale in quanto è serena. Cìozzani di Koma accusa la velocità corruttrice dell'epoca nostra in ncppcomclgqu3n-|2to non dà campo all'osservaaiùne che gè alla base dell'arte. dAnche questa mattina è continuata 'la discussione al convegno di critica smusicale. Ha parlato per primo Donati | di Bologna, che si è occupato delloUscarso interesse destato dalla musica, ddel pubblico interesse' che si esaurisce nnclle mostre, nei festival e nei melo- sdrammi contro cui hanno reagito Piz- Gzetti e Malipicro. Frigcrio di Milano! Atratta della reazione dèi musicisti con- 3temporanei all'opera romantica. Gala-"tera parla di una sua teoria nei riguar- hdi della composizione di un poema sin-|SscrMs4pMfonico che celebri la fondazione di Littoria. Gallo suscita viva discussione affermando il valore prettamente italiano dell'opera, sorta nel medioevo e da con-| cepirsi come manifestazione puramen-' te vocale. Garbato di Parma parla delle varie forme musicali sinfoniche. Dell'opera di Casella tratta esaurientemente Garro di Torino. Aicardi di Roma intende la musica nella sua funzione sociale e preconizza l'avvento di un dramma lirico aderente al nostro! spirito eroico. Lorenzi distingue i vari tipi di critica e sostiene la mancanza di uno sviluppo nella tecnica pianistica. Malipiero di Milano sostiene la poca jstmPaderenza della critica al suo compito e afferma che la rivoluzione musicale èkcominciata da tempo. Il fiorentino Ma- iriani afferma essere la nostra musica ppoco dopo la guerra di derivazione este-; ra, ma vede in questo fenomeno una Npossibilità che i musicisti italiani di oggi possano darci musica italiana.j Marchesini di Venezia ribatte la neces-! sita di una. cintura musicale nei gio- vani. Nardelli di .Napoli, infine, _esa- nima quale lunzione possa avere il ci-Lnematografo nei riguardi della cultu- Lra musicale popolare. ULe scienze mediche e fisiche | Al convegno delle scienze mediche, I ... . °,. . il tema m discussione era: tL igiene i delle popolazioni rurali*. Belgrano di ÌS™"'riSIK ^TiiTp" nVi^rhnìì"m^-l2$E*uS5pM tifo, tubercolosi --■■> » *- ;.,L..„„„„:!|dei suoi vantaggi ìgic- 'ralizzazione e nici e demografici. Fulchignone di Mes Sina si intrattiene sull'alimentazione delle popolazioni ru"ali e fa un'acuta critica su alcuni dati statistici dell'ali-1 mentanone in alcune regioni italiane.!Ne segue una animatissimi! disc.ussio- ,ne alla quale partecipano lb camerati. Al convegno di scienze fisiche è con¬ tinuata la discussione del tema: «So- stituzione e nduzione dei carburanti nella trazione meccanica». Il tema è!stato esaminato sotto i suoi molteplici Iaspetti sia dal punto di vista generale'che da quello particolare. Inovali!^eced'òn^I Brant-aU di CaU- nia e Almirante di Roma, il quale par- la del cinematografo italiano e fasci-sta come strumento politico di equili-duzìone. Quando accenna ad alcune nrhdùzionl straniere donne di essere presi"a mod^ calorosamente. La discussione, svoltain modo molto vivace, ha costrettospesso il presidente della commissione a frenare l'entusiasmo dei partecipanti.brio nel campo dell'arte. Bravetta diTorino agita la questione del film fascista di concettilo e non di forma.Prende infine la parola Colombo di Roma, che parla del film sociale, che nondeve superare una determinata piccola proporzione di tutta la nostra pro- Il convegno di critica teatrale, presieduto da Luigi Antonelli, si è iniziato con una vivacissima discussione. Franco Allegretti di Modena affronta il tema: *H teatro di masse» con palese preparazione ed esprimendo pareri e proponendo modificazioni tecniche. Seguono Aragno di Torino e Balduccid Roma, il quale svolge un preambolostoino e quindi scende sul campo pra-tico accennando al reperto) io filodi am-manco e ai ionia dei teatro ai massec affermando che il nuovo va semprecostruito sull'antico. Balducci suscitamolte approvazioni, ma anche interni-zioni e dissensi, finché il presidentenon dà la parola al quarto oratore Gau-dioso di Bologna, cui seguono moltia"-J'i,- ,. ... , Al convegno di critica letteraria pre-sieduto dal prof. Marpieati, r nricu Al-mento di rorinu parla degli scritti delDuce: egli si studia con 1 esame deiSuoi discorsi si ha l'impressione dellapresenza fisica. suoi discorsi di mettere in luce la novità e la forza espressiva del Suo stileche nasce dalla novità e dalla forza creativa del Suo spirito: la parola acquista il significato profondo dei moti del Suo animo. Quando si leggono iEtu Composto di Palermo riprende queu studio: egii vuole mostrare la dif ferenza tra gli scritti del Duce e quel li di tutti j:li altri scrittori politici: ini Lui non e retorici. Egli non fa trattati come fecero gli nitri, perchè la Sua ternt contemporanea parola nasce dall'azione e diventa azione; tanto è vero che i Suoi scritti sono sempre un colloquio con le folle; il Duce parla all'Italia, al mondo. Turchi di Pisa mostra quale sia lo corrispondenza tra l'eticità di Mussolini e lo stile di Lui: l'eticità di ricostruttore della società umana che diventa sintesi, onde la paróla ha nuovo risalto di significalo. Egli fa vivere gli uomini in nuove relazioni sociali e politiche e perciò conferisce nuova spirituaiità alla parola politica e accresce l'importanza dei Suoi scritti nella let- Serra di Cagliari per meglio «lustra- re ,a potenza dello stile di Mussolini oonfro£ta ,a prosa di Lui con quella di Cesa,.e , commentari con i Discorsi e j, £,-„,.;„ ,.j ffKerra SuUe quattro relazioni prendono la par0]a mlmerosi studenti e la discussloRa continuata ftno a tarda ora. Domani si inaugurerà il convegno di organis^azione politica e dottrina s'entrale del Fascismo, mentre si aduna¬ n0 varle aUre Commissioni giudica*ri ci per j] |)a:;sorilievo c ]a scultura per un manifesto, per un premio sportivo r per un'ola radiofonica, La escussione sull'organizzazione ^«tóf! bta^tKl^3^S,eme ° J^tamagr.a, ometti e Orano Ls nomine dsi primi Littori Roma, 23 notte. Le commissioni per i concorsi di economia corporativa, medicina sociale e politica demografica, riunite per giudicare i lavori pervenuti ella commissiòne dei Littoriali, hanno compilato le classifiche relative, Al concorso per una monografia corporativa, cui hanno partecipato 75 univenatari, il tema fissato ora: «Il sa- «l'io corporativo:-. Nella trattazione dell'argomentò tutti gli universitari hanno dimostrato buona cultura ed attitudine al ragionamento. Lo studio del salario corporativo è stato impostato n modo coxnpleto: tutti gli universitan --oncorvnti hanno compiuto indagi- ziovePR1111111PR1ni serie e diligenti, preoccupandosi dei criteri economici e di quell'i statistici. In base alla graduatoria, la classifica per il concòrso di una monografia corporativa è la seguente: 3. Vittorio Zingone, Giti dì Koma (Littore), punti 10; 2. Pier Ludovico Berta ni, Guf di Bolo 11111111113. Angelo Arrigòhi, Guf gna, punti di Milano, punti G; •». Leopoldo Ciucci, '"">*' di Livorno (Pisa), punti 5; 5. Giuseppe Veronese, cuf di Roma, punti 3. Al concorso per una monografia poUjlica demografica su! tema: Potenza demografica e potenza militare», hanno partecipato OS universitari. La class=i:ca ■.• la seguente: 1. Vincenzo Ducei, Guf di Ferrara, punti 10 'Littore); 2. Angeio Taborra, Guf di Firenze, punti 3; .'!. Corrado Galli, Guf di Firenze, pun"' 6: 4. Vittorio Giorgelli, Guf di Milah'-O, punti 4; a. Mario Amabile, Guf di Sa!erno (Napoli) punti 2. Nel concorso per una monografia di studi militari si sono classificati 5 concorrenti: 1. Guido Sinopoli, Guf di Torino, punti 30 (Littore); 2. Vittorio Marrana, Guf di Roma, punti S; 3. Giuseppe Menotti, Guf di Napoli, punti 6; 4. Luciano Mergogìio, Guf di Torino, punti 4; 5. Salvatore Caldaro, Guf di Milano, punti 2. Nel concorso per una composizione narrativa si sono classificati: 1. Alfon- Imdtatamindeslatdemascnudaimceboeffstte il le mteparàcuso Casco, Guf di Milano, punti 20 (Littore): 2. Domenico Meccoli, Gui" di Roma, punti 1S; 3. Giuseppe Dessi, Guf di Pisa, punti 16; 4. Enrico ÌTobis, Guf di u.Mantova (Modena), punti li: 5. Rai-|de mondo Musatti, Guf di Roma, punti 12; icek, Giuseppe Fera. Guf di Roma, punti jRio; 7. Eugenio Galvano, Guf di Torino,! punti ò; S. Ernesto Ca'ciotti, Guf di pa)ermo, punti 6; 9. Lino Curci, Gai di ìL Napoli; punti 4; 10. Ascanio Zapponi, 1 Guf di Roma, punti 2. classii;ica generale dopo il quinto con corso. h Roma unti g5: Milano, punti 32; 3, Torino, punti 22; 4. Nano- (U ti 20; 5. Pisa, punti 19; 6. Fi-InaL £ e Modena, punti 14; 8. Bologna ghL Ferraraj punti 10; 10. Palermo, pun- U; io. Classifica per Guf provinciali: 1. ^n^va, punti 14; 2. Livorno, punti 3; NQlrrnn minti ss untoficfiucomPOSi>-ione poetica sono stati pre- zo » n?" (Vme insieme alla classifica 3. Salerno, punti 22. Si apprende che nella gara per una e stati pre-|zo Franco Gipvannelli, Guf di Bologna, S1punti 14; 5. Italo Petrolini, Guf di Par- jmma, punti 11; 6. Girolamo Sotgiu, Guf itodi Roma, punti 10; 7. Vittorio Sereni, si!^ ffil'iCa PU^ti^TRenato 'ra,LuSngnetu; Guf di Siena, p.' 4.' Kenat0 | osreS ^Qfg radÌOfOI1ÌCa M Gllf tii AOSta ' de < ! Aosta, 23 notte. P°I Una vera mobilitazione di radio pub- ! g' bliche e private si è verificata stasera IgI i" Aosta e provincia per la recezione | E dall'or di Torino valevole per la par- \ G tecipazOone ai Littoriali dell arte del- gi1 anno xm- Ad Aosta, nonostante 1 in- v1 clemenza del tempo che ha contribuì- li: to a rendere meno chiara la tanto at- i tesa audizione, numerosa folla si è rac- jEi colta ugualmente in Piazza Carlo Al-I berto dove erano stati collocati due al- j S! toparlanti. , cLo scopo degli universitari fascisti, sti di dare attraverso l'ora radiofonica del e ' £UF un'esatta riproduzione dell'ame I biente valdostano, e canavesano e sta- , " Segretario!da M?1 GUF- .Gu,,r^ Molinar, sotto la cui ola?!^?? ì_541a VI'P^!?.I?1?. e . , 1 j Sgpb. a . i diofouica, non appena iniziata la radiotrasmissione ha rivolto parole vibranti di fede e di dedizione degli universitari dèlia provincia, mettendo in rilievo il vivo attaccamento di lutti i valdostani, compresi quelli che si trovano Iter ragion: di lavoro all'estero, verso: la loro vallata natale e per l'Italia fa- scista. Quindi, dopo una succinta spie- Fgazionc sulle origini della Val d'Aosta rsi ò diffusa con accenti solenni la no-1 ro stalgica callzone « Montagnes Valdo-1 s- taines . La prirna parte del program-iv- ma corltPmplava canzoni che presenta-1 ne vano l'ambiente eminentemente alpino, i e. n raffigurava scene di vita montanara, aa ; La seconda parte si riferiva al Medio- v- eVo. Storie eli castelli e di tiranni sonni e tornate cosi a rivivere nella niente de- s-j gli ascoltatori. Sono poi seguite le note i| trionfali dell'Inno del Carnevalo di r |-Ivrea. c- Infine si è giunti al terzo periodo che s-j è quello che ha maggiurmente entusia- gl i amato la folla degli ascoltatori: la si I storia del 4.o Reggimento Alpini, e de! s! leggendario .Battaglione Aosta », uni-'gco Battaglione alpino decorato di me- ! sdaglia d'oro. Con una fiera promessa'sdi ardimento e di dedizione, e con il l, .solenne giuramento di fedeltà al Duce, ngli universitari fascisti del GUF di Ao- ea > sta hanno concluso l'ora radiofonica | mentre le canzoni della goliardia fa-1ze 1 a i i ' -| scista erompevano con note di profon- u-i da suggestività e di baldanza giovanile.jm