Un discorso di De Chambrun a Palazzo Farnese

Un discorso di De Chambrun a Palazzo Farnese 2 LA GIORNATA DEI COMBATTENTI FRANCESI Un discorso di De Chambrun a Palazzo Farnese La solenne udienza del Papa Roma, 20 notte. Stamane l'Ambasciatore di Francia, conte De Chambrun, ha ricevuto nei salone d'Ercole, a Palazzo Farnese, i Combattenti francesi ivi convenuti colle loro bandiere. Erano anche presenti dtltentistiche italiane L'Ambasciatore francese ha pronun ciato il seguente discorso: « Combattenti della grande guerra l'Ambasciatore presso la Santa Sede, ]1S. E. Charles Roux, l'addetto militare] generale Parisot, i presidenti e gli al- tri dirigenti delle Associazioni combat-1 ttlasciatemi dichiarare, a costo di far ar-i'rossire la nostra modestia, che mai un | tcosi gran numero di valorosi ha varcato la soglia del vecchio palazzo, ove ho il privilegio di accogliervi questa mattina; vi guardo e vedo intorno ai vostri volti, incisi dalle trascorse sofferenze, la gloria che vi aureola e che il tempo non fa impallidire. « Miei compatrioti, 6 tutta la Francia che io saluto in voi, la Francia dal cuore fedele, dall'anima pacifica, dal coraggio indomabile, della quale voi fo- ste, durante quattro anni, nei campi vmartoriati, gli eroici difensori. |<; Con quale fierezza io vi ho presen- btati a S. M. Vittorio Emanuele, il Re Soldato e Condottiero vittorioso, che "conosce. il valore degli uomini! |« E con quale gioia abbiamo udito ;insieme S. E. Mussolini anch'Edi ex-\ combattente, glorioso mutilato di guer- ra, parlarvi quel chiaro linguaggio che ! l'Europa agitata ammira e di cui si im- pone l'eloquenza realista. Quel giorno l'autorità del Capo era per cos'i direiattenuata dalla cordialità del compa-igno d'arme. mi sono degli spettacoli patriottici Pche restano nella vita degli uomini. |Come dimenticare quell'ora commo- ventc, in cui, dopo avere deposto sulla tomba del Soldato Ignoto la medaglia militare che voi avevate portato piamente dalla Francia, come un simbolo di unione e un sacro pegno di amicizia, circondati dalle vedove e dagli orfani di guerra, che asciugavano le loro la-, crime, ho visto a un tratto il vostro ! imponente corteo prepararsi a salire la scala di marmo, avanzarsi, stendersi e inchinarsi! Le bandiere sorrette dalle ìvostre mani valorose formavano sotto Iil sole romano come una immensa cornice tricolore. In quell'istante solenne, in cui ciascuno si raccoglieva, in piazza Venezia i Combattenti di Francia e d'Italia non avevano che un solo cuore. h.,Sicuro di rispondere ai sentimenti di tutte lc Associazioni francesi qui rappresentate, ho la viva soddisfazione di poter dare ,a nome del Governo della Repubblica, un attestato della riconoscenza nazionale ai prodi italiani, che, nel pericolo, hanno combattuto gloriosamente con voi e che venti anni dopo vi accolgono magnificamente nel pellegrinaggio pacifico che voi compite i>. La riunione ha avuto termine al canto della Marsigliese e di Giovinezza. Al Circolo delle Forze Armate Il Comitato Italia Francia fra reduci di guerra ha offerto, nella sede del Circolo delle Forze Armate, a Palazzo Barberini, una colazione in onore dei capi delle Associazioni dei reduci fran- cesi convenuti a Roma. Vi hanno pre- 'senziato S. E. il conte De Chambrun, Ambasciatore presso il Quirinale. S. E.ICharles Roux, Ambasciatore presso il Vaticano e S. E. il generale Baistroc- chi Sottosegretario alla Guerra. Il 'cornbattcntismo francese era rappre- sentato dai signori Andre Gervais, pre-sidente del comitato Franco Italie, Georges Lebecq, presidente dell'Unio- ne nazionale combattenti, con il vice presidente Aimo Goudaert e con i mem-bri del direttorio, Leon Berthier, Eu- gene Felix, Alexis Thomas, Garnier cAubert Hubert, i signori abate BernardSechet, Frederic Kaspernit, rev. Lau-rent e Deprez rappresentanti doll'U- nion federale; 11 col. Fournier, presi-dente dei Volontari francesi e Henry Miraucaux, presidente dell'Union fède-rale d'Italie. Rappresentavano il combattentismoitaliano i presidenti delle varie Asso-ciazioni, on. Delcroix per i Mutilati,on. Amilcare Rossi per i Combattenti,Carolei, per le Medaglie d'oro, Del Vec- chio per il Nastro Azzurro; on. Pari-sio per gli Arditi, Pescosolido per i Vo-lontari, il generale Borliani per gli uf-fidali in congedo e l'on. Ezio Garibal-di per i Garibaldini. La colazione si è svolta in un'atmosfera di schietto cameratismo e allo spumante hanno brindato, per la Francia e per l'Italia l'on. Delcroix, S. E. De Chambrun e S. E. Baistrocchi. Prima di lasciare palazzo Barberini 1 capi delle Associazioni dei reduci francesi hanno visitato la sede del Cir- colo delle Forze Armate e vi si sonotrattenuti poi brevemente in cordialeconversazione. I! ricevimento in Campidoglio Erano convenuti, oltre all'Ambascia-ciunu cui. , militari torelli Frane a con gli addetti ™» "'fi dirigenti delle Associazioni moltiss -me personalità e vari ufficiali generalied ammiragli, fra cui un Aiutante diCampo generale, in rappresentanzadella Casa militare di S. M. il Re. I Combattenti francesi sono entratinel salone con le bandiere in testa e.preceduti dalle autorità e personalità,hanno attraversato le sale del Museodei conservatori e dcl Museo Mussoliniuei e ni.ci viLui e si sono recati nel giaidmo. La musica dei Fui. CC. ha allora in-tonato la Marsigliese e poi la MarciaReale e Giovinezza, che tutti i conve-nuti hanno ascoltato sull'attenti. DalBrrUDDO dei francesi è quindi partito un„iuppu oli w.11.1.l _< h 1 _ ;,^■- "~ ~ ~ -. - Pdo„.Ha risposto il Governatole nrordan do la fraternità darmi tranco-il.iii.inae dicendosi lieto di ricevere m Campi-grido aitisaimo: «Viva l'Italia!», cuigli italiani hanno risposto con un tonante « Viva la Francia! ». Il presidente dell'Unione nazionale dei Combattenti francesi, Lebeco,. ha quindi pronunziato un vibrante discorso inneggiando a Roma ed all'Italia. doglio i valorosi Combattenti francesiL'on. Bottai ha concluso porgendo aglospiti il cordiale e augurale saluto del-,,,.,,„ crii nntnri sono statil'Urbe. Ent.ambi gli oratori sono stativivamente applauditi. li ricevimento si e poi prolungato .strdando luogo a manifestazioni di schlct- fato cameratismo tra 1 Combattenti del¬ le due Nazioni amiche. In Vaticano I duemila ex Combattenti francesi so- gaPrFecu ]1,0 stati questa soia ricevuti dal Papa. I P°] pio XI 6 giunto in sedia gestatoria !Ro nell'aula delle benedizioni, dove erano !lor1 schierati gli ex Combattenti con una trentina di bandiere. In speciali poltrone, collocate dinanzi al trono del Papa, avevano preso posto l'Ambasciatore di Francia, signor Charles Roux, con i'1 personale dell'Ambasciata presso la | ra | Santa Sede, l'on. Del Croix, i dirigenti ;Francia | peI dirigenti hanno presentato al Pon- ni teliee alcuni volumi illustranti la città al di Tolosa e i paesaggi delle Alpi fran-!al cesi e dei Pirenei. si II Papa, salutato da applausi, ha ri-jc volto ai presenti un discorso, in cui ha espresso la sua riconoscenza per l'indovinatissimo dono con il quale si sono ziodi i cpeticmneritraLiRelen volute ricordare le belle montagne ad |un grande amico delle Alpi. Ma un benvenuto ancora più affettuoso egli vo lova dare a tutu 1uei cari slloi flS''. ad "na cosl eletta rappresentanza dell'an |tlca Francia, la figlia primogenita del- ;la Chiesa, che è al Papa tanto cara, \ G,a del rcst0 n "omc soltanto di ex combattente, di reduce della grande:co ! Sierra, era pieno di significato. Essi in- 'atti vengono da una grande tribolnzio- (ta ne' chc iu anche grande dimostrazione rai'1' vi,tu u di valore. Essi hanno com-Le i,jaUut° 'utte lc battaglie della grande i[1e • t0,mbl,e B»crra e sono stali più for- P " ,c!uestc battaglie, dai cui;1' |5^* "2S2JIIS11 da"a DÌVÌ°a PTOWÌHcerate- ^enza preservati. Che cosa poteva il Papa aggiungere a tale grandezza di nome e di fatti? Solo l'augurio di essere sempre vinei- o i , o ! continuo sterzo di disciplina, di resi- vita. La vita dell'uomo è una milizia. E' infatti una vera milizia con vere e difficili battaglie, che domandano un ì™lc.ere come ?a?Uc do,,a *randc 8ucr: Ira:,Af^?.ffJa bC™t™?™V*te™ a? tori, i trionfatori nelle battaglie della'cubanomzatutatodegistenza, di coraggio e di perseveranza. Il Papa augura ehe essi le abbiano a essi anzitutto e a tutti i loro amici ex combattenti, ai loro confratelli in questa grande lega che conta i suoi componenti a centinaia di migliaia e che iliPapa vede tutti come in una grande tumagnifica visione. Benedice poi le fami- \la ,glic di ciascuno e. infine, sicuro di in- rio tei.pretare ; sontimcnti de convenuti, la stoFrancia, a lui così cara. o o e o l Le giovinezze patriottiche o more che ha per oggetto la Patria, pequDel pari oggi il Papa ha ricevuto 400 j s^giovani iscritti alle Giovinezze patriot- tiene francesi, guidati dal colonnello De lcoMassignae. Rivolgendo agli Intervenuti,, la sua parola, il Papa ha rilevato che1 il loro stesso nome indicava tutto un programma e serviva a lui di magnifica raccomandazione e presentazione. <: Giovinezza » dice quanto vi è di meglio in l'orza, generosità e avvenire; « patriota e francese »: espressione che sta a indicare una delle forme più elevate dell'amore collettivo poiché 6 l'a di przilecesianAgididefigeti Certo la Patria non è soltanto la cara - terra che ci ha dato la vita; è la madre - ' cara non solo per quello che essa è , materialmente, ma per quello che por.Ita, ha portato, ha visto e ci ha dato l attraverso i secoli. Un patriottismo che, - si chiama francese e una gioventù che dil 'si chiama patriottica francese non pos-150- sono non dare nei sentimenti, nella vi- p-ita, nell'azione, il dovuto posto alla re-Idee, ligioné cattolica. Si tratta infatti di iuo- quella Francia, che ha meritato l'ap- lie pellativo di figlia primogenita della j ch-j Chiesa. | - 11 PaPa concludeva, pertanto. con,pcj1'auSUI'a,'e a (luc> suoi fiS" di essere |dd!sempre degni della loro denominazione |siu-i* del gesto piamente filiale compiuto U- ! nell'aver reso omaggio al Padreicomui-h« ^lla Cristianità. Ad essi a tutte le y famigl e e intenzioni, a tuttala loro e-1 e a lui cara Franca, le più elette be- o! o-| i,! i,! c- nedizioni. Starace riceve una rappresentanza delie « Jeuncsses Patriotcs » Roma, 20 notte. Il Segretario del P. N. F. e Segrei-:tar;0 ^ei Quf ha ricevuto nel palazzo o- del Littorio una delegazione delle faf-jiangi universitarie delle «Jeunesse l-1 patriotes », oo nE. ni ci r- pmaptismnsImpressioni britanniche Londra, 20 notte. Il Times e gli altri giornali mettono in rilievo l'entusiasmo con cui sono stati accolti i duemila ex-combattenti francesi, prova ulteriore della profonda amicizia che lega oggi l'Italia e la Francia. I corrispondenti da Roma de-1 OtgCbtlrno ; scrìvono quindi ampiamente l'udienza sB|ex-combattenti francesi. zle : jci Duce e le cerimonie che hanno ca | ratterizzato il soggiorno romano degli Il corrispondente dcl Daily Mail dà jtciprocità, il Governo fascista ha rag-|«a- giunto un intesa commerciale con la gri Germania. Aggiunge che le conversa-' f .zIolli ìta,0.inj,£si nnnno o1ri aperto là fa - e negoziati ali = di . , , .. ... za 50 ITI a TI R a Tetti italiani fj| Marsiglia ospiti di Genova ti Genova, 20 notte, e.1 Ricevuti a Ponte dei Mille dalle au- rSdlsà, torità e dai dirigenti l'Opera Balilla, eo questa mattina col Giulio Cesare » ni sono qui giunti cinquanta Avanguardi sii marmai, figli di italiani residenti a Marsiglia. I graditi ospiti, che si fer- n- lm>rarinn nella nostra cttà fino al 24 ia c„vrenie, con in testa la banda della le- Milizia portuaria, hanno attraversato, ital ovunque fatti segno a manifestazioni idun di simpatia, le principali vie della città c ; recandosi alla sede della Casa del Ba-iclina, dove hanno preso alloggio. Nel Itpomeriggio hanno visitato la città, ren-!tdendo omaggio al Monumento ai Ca-|iduti, al Monumento a Balilla in piazza gPammatone ed ai Caduti fascisti nella {UCappella votiva della Casa del Fascio.]pEssi hanno poi fatto visita alle prin- j m„. cipali autorità cittadine. n 'D()mani saranno 1)Spiti presso fiinli. lna ^ (|ej |orQ camt,,..iti jrenoVcsi. Lunedi!tpi-1parteciperanno ad un rancio offerto injd. tsrui .recandosi alla sede della Casa del Baole ha rr-iperannn si. horo onore dai Combattenti francesi re gli sldentl a Genova e martedì visiteranel-ino la Riviera. ati foco pinna di sbarcare 1 manna-irati! ^ d./bordo de, . Giu,jo Cesare JA hanno inviato un radiotelegramma a to, Js ^ Parini. ju