La Messa in S. Pietro e la benedizione della loggia

La Messa in S. Pietro e la benedizione della loggia CENTOCINQUANTAMILA PERSONE ASSISTONO ALLA PASQUA PAPALE La Messa in S. Pietro e la benedizione della loggia Roma, 22 mattino. Splendore di sole primaverile nella piazza magnifica, giuochi di luce sulla mole della cupola, mille mille fiamme fra gli ori e i broccati nell'interno della Basilica. Febbre di movimento nelle vie che conducono al grande tempio papale, nei Borghi che rigurgitano di folla vtaamnPgtrnell'interno della Città del Vaticano, che ! sstamane si è destata parecchie ore pri-ii ma del consueto. L'afflusso della folla jtiverso la Basilica è cominciato all'alba: tamigliaia e migliaia di fedeli e di turisti ilfra cui i moltissimi stranieri che si tro- ]rivano in questi giorni a Roma, alle sette \ efià facevano ressa innanzi agli accessi hel tempio ancora chiusi e saldamente isnon è nuovo, ma ha sempre aspetti di r^?ISffrS?"i npvp^gmlSecondo calcoli fatti dall'ufficio del maestro di camera i presenti nella Basilica raggiungevano la cifra di 50 mila. In speciali reparti hanno preso posto I giovani cattolici austriaci e germanici in divisa sportiva con bandiere e stendardi. Numerosi ex combattenti francesi si trovavano frammisti alla folla. Il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede al completo. Una larghissima rappresentanza dell'Ordine di Malta. Nella tribuna riservata ai principi sono la principessa Maria Francesca di Orleans Braganza con la figlia Jolanda e il figlio Ladislao e la principessa Enrica Borbone Parma. Sono pure presenti insieme con il Nunzio presso l'Italia mons. Borgoncini Duca, gli ambasciatori del Giappone e del Cile II Ministro del Portogallo presso il Quirinale, il Ministro della giustizia dello stato libero d'Irlanda. Nella tribuna dei parenti del Papa è tutta la famiglia del Pontefice con il senatore Crespi e la figlia, consorte del conte ing. Franco Ratti. Il corteo papale Alle 8,45 il Pontefice ha lasciato i suoi privati appartamenti. Il suo aspetto è sereno. I suoi famigliari asseriscono che, dopo la Conferenza di Stresa, che egli ha seguito con grande interesse, la grave preoccupazione che lo teneva e che traspariva spesso nei suoi discorsi in pubblico e in privato, 6 andata attenuandosi. Pio XI, accompagnato dal Maestro di Camera, dall'E ntcmnoPcccfsglfsdcils —.=— ... ~- , slemosiniere segreto e circondato dalla gGuardia Nobile, scende alla Prima Log- fgià e si avvia alla Sala dei Paramenti. ! gIntanto nella Sala delle Congregazioni 1 ?1 Cardinali ini' si pure fanno Vescovi ed Abati nella sale adiacenti ! faUa Cappella Sistina. Il Papa si dirige I balla Sala Regia, dove Io attende la se- dia gestatoria. I cerimonieri pontificii cordinano il corteo, che è aperto da unicImponente sergente della Guardia Sviz-1 Vaera, che impugna il bastone di ebano. Seguono le Guardie Svizzere, 1 Procuratori e 1 Generali degli Ordini religiosi, i cappellani comuni, i chierici segreti, 1 camerieri segreti, i chierici della Reverenda Camera Apostolica, gli Uditori di Rota, gli Avvocati concistoriali, e tutta una ridda di colori vivaci perfettamente intonati all'ambiente. Viene la Croce papale sorretta dal più giovane degli Uditori di Rota, attorno alla quale si alzano i sette candelabri portati dai Votanti di Segnatura. Ed ecco 1 Penitenzieri, gli Abati mitrati, 1 Vescovi (una fitta selva di bianche mitre ■emoventi), gli Arcivescovi, i Patriar udaipgcmlsvtelPchi. Nel folto pittoresco di uomini a-jtvanza, grave e solennr il gruppo dei! Principl della Chiesa. Un breve inter-jn vallo, una piccola soluzione di continui-Ita- prescritta dal cerimoniale. Quindi si avanzano il marchese Sacchetti e ili marchese Serlupi, Foriere Maggiore l'u-j no e Cavallerizzo Maggiore l'altro, del Pontefice, il Principe Assistente al so-j glio pontificio, Orsini. Come su di un trono semovente avanza il Papa sulla I sedia gestatoria, fra le guardie nobili, i sei spadoni cantonali, enormi, sorret-|ti dalle guardie svizzere, i flabelli, lcn- tamente agitantisi. Su di lui ondeggia i il baldacchino, sorretto dai referenda-jri di segnatura. Il Pontefice è immoto, estatico; esso appare come una Visio-I he forte e serena, col volto pallido la:sua figura tutti sovrasta e si erge al | Pre"| riverente. Sono 8l .ite» a dUmàM ner Incanto 1^Ki^riSSóSudS pei ìnteinLo, 11 r<ipa si Ln„inoccma eia- : vanti al Sacramento e prega. Tutto il popolo prega con lui le fronti si incili-:^Z°n^r1^^n?rÌa^CT^hgna il raccoglimento del Papa, le cui mani si congiungono e si alzano verso l'altare, quasi in una offerta muta. La Messa nali, che gli baciano la mano, dei pa-1 trial-chi, arcivescovi e vescovi che &a- ciano la croce che il Pontefice ha sul manto, degli altri prelati che si prostra- ■ no a baciare la pantofola bianca. NpI mez7n della navata Brande iloennacchi e le alabarde defla Guàrdia • Palatina e degli Svizzeri segnano il var- co per cui il corteo è passato nei ban-1 chi allineati sotto le cantorie stanno i cardinali. Nel quadro solenne spicca la fisrura del Pana a cui tendono irli sglardi anchePdl coloro che non giut gono a vederlo. Un canto dolce e poderoso si svolge lento e il canto di Terza con il quale la funzione religiosa ha inizio. Finito que-jsto il Papa compie lentamente U gir delle bancate dei cardiali, scambiando | con gli ultimi tre l'abbraccio e U bacio t a ?ace' t-, , • , . in^f^H6 H™°!f JlUi?, 1 lungo e complesso, ricco di significato simbolico. Il Papa indossa il « fanone ».: speciale indumento che consiste in una grande pellegrina o mezzetta doppia, di T fui la parte inferiore, che è la più lùn- :! ga, posa sul camice, mentre la superio- j1 ?e aggira e ricopre la testa del Papa si-!! fonone 'è di seta a trinile» I bianco e amaranto. 1 Il Pontefice è assistito al trono dai i cardinali Granito, Serafini e Dolci e ha ■ - icorne ministri all'altare il cardinale 1 Verde come diacono e mons. Janasich uditore di Rota quale suddiacono. I cardinali presenti sono tredici. I fedeli seguono il rito con grande attenzione, sottolineandone i punti più interessanti come il canto del Vangelo prima in lingua latina e poi in lingua j greca a significare l'unione delle due:chiese, latina ed orientale, la consu- mazione dì due delle ostie destinate al- la consacrazione del Papa e la pregu-istazione del vino. Queste precauzioni :volute dal rito si riferiscono certamen-1te ad altri tempi, ad epoche cioè in cui!era possibile ammettere che un sacri- jlego attentato contro la persona del Pontefice si effettuasse proprio duran- jte la celebrazione della Messa. ! Salgono e scendono le voci umane jnella potente affermazione di fede; tu-j multua e ondeggia l'orchestra. AH Vin carnatus» sussurro lieve di musiche. Al Sanctus» otto Votanti di Segnatura, reggendo delle torce accese, si gemi flettono sopra l'ultimo gradino dell'al tare. Un fremito lungo passa nella moltitudine. Le teste si curvano. Siamo al convito delle anime. Squillano le trombe; i corpi armati sono sull'attenti; sessantamila persone sentono la grandiosità dell'istante e palpitano deilo stesso fervore. Il Pontefice alza l'Ostia e la mostra al popolo voltan dosi a destra e a sinistra: la stessa cosa fa col calice. Dall'alto della Cupola scende una sinfonia mistica, La Comunione del Papa non si svol da Diacono e da Suddiacono, spezzan- rfmasta: j S Sl'^AtSin^^^ Suddiacono stando in ginocchio. buc-, cessivamente il Diacono beve con la flstola un po' del vino consacrato, men- he a s»cldiiJcon? «g beve l'ultimo re- s^0 n0gg andò direttamente le labbra, a! calice : O quan gloriosus » del "Oremus infine il _ ._ „ D"P° ^.^.^J1 ff'iSS.A* ?,U°™" «ente ordinato ed ha iniziato il per «?»°,d,l1 rit° no L^S™^1.1 aSpI^W della fola. Allorché il Pontefice e giunto ali altare della Confessione, il cor teo.ha sostato ed il Papa è sceso dalla |La cappella musicale diretta perso-1nalmente dal maestro Perosi ha esegui- io la Messa «O quan gloriosus» «ie11 sedia, gestatoria, inginocchiandosi ai faldistono preparato dinnanzi allaL tomba del Principe degli Apostoli. Dal- £ 1»BP* sovrastante la statua della Veronica squilla una campana e tra | ceri accesi si affacciano tre canonici vaticani per mostrare al Pontefice e ali popolo le reliquie della Passione custo-1 dite da secoli nella Basilica. La benedizione Urbi et orbi Terminata Intensione, il corteo si mUove nuovamente, il Papa risale in sedia gestatoria, la folla riprende il suo '«'iva Pio XI, di quando in quando, , , = ,' SE.uirdo „„,. eouere ló Jm^còll della folla che si £3tÌ Fi- S^^Ji^S^^S^/f;^-^ T ",frA , irai tf II a ( eP"r,tn ÌeX, ™«-Qa'J™?L vers?,1(1 ,^tat"aadL?0^a" ' ,"P a saIlr.e Ia ?cala ?el Bernini, scompare dai cancelli dell atrio si riversi suHa Piazza laf°"a. ,che f,m" a quel momen to era addensata nel tempio. I Papa, nella sala dei Paramenti, dove ha preso un piccolo ristoro, attende che i cerimonieri lo avvertano che tutto è in ordino per la benedizione * Urbi et Orbi ». La folla, uscendo dal tempio, si trova d'improvviso dinnanzi ad uno spettacolo superbo: quello di un'altra anche maggiore folla che si è venuta ma- no mano accalcando sulla piazza. Lo spazio dinnanzi ai cancelli, fino all'assito che chiude la scalea (unica inevi tabile cosa non bella in tanta magnifi cenza d'arte, di uomini e di cose ) è stato lasciato libero perchè potesse essere occupato dai nuovi venuti. Ma, oltre quel limite, al di là del cordone, forma to dalle truppe italiane, distese in set templlce fila, un mare di popolo si ac calca ,si agita, preme, invoca impajziento, sotto i raggi del sole, Sulla gra- dinata della Basilica hanno preso posto i giovani cattolici austriaci e germanici con bandiere. Alle 12,30 la guardia palatina, con musica e bandiera esce dalla Basilica e insieme alla gendarmeria pontificia, si schiera sulla piazza pensile, sotto alla loggia papale. Si spalancano le vetrate del grande balcone: la folla si fa silenziosa e attentissima. Un movimento di famigli si scorge al di là dell'alta balaustra mofmorea. Tre valletti stendono il grande drappo di velluto rosso, recante nel centro lo stemma del Pontefice in seta bianca e oro, Gli sguardi della folla sono tutti fissi alla loggia nell'interno della quaie. è stato disposto un ampio soppalco in legno per rendere maggiormente visibile la figura del Papa." Un ordino di attenti impartito dal comandante della Palatina, seguito da squilli di tromba, annunzia l'arrivo del Papa. Pochi istanti dopo, nel vano della loggia appare la Croce, attorniata dal clero: a destra è il cardinale decano in porpora: a sinistra l'esente delle Guardie nobili. La truppa schierata sulla piazza presenta le armi. Subito dopo, nella meravigliosa cornice formata dal potente ateo disegnato dal Maderno, compare Pio XI sulla sedia gestatoria, sormontata dal baldacchino e fiancheggiata dai flabelli. Sono le 12,45. Un grido altissimo della moltitudine saluta la comparsa del Pontefice. Nel cielo canta l'inno di mille campane. Miriadi di fazzoletti e di cappelli vengono agilati; migliaia e migliaia di mani si tendono nel saluto romano. Il Papa ammira lo spettacolo. I cerimonieri che circondano il Pontefice fanno cenno alla folla di quietarsi. In un silenzio profondo, raccolta e ritrasmessa dagli altoparlanti, si ode netta la voce del Papa: « Sit nomen Domini benedictum ». La folla, reverente pone il ginocchio a terra. Pio XI pronuncia lentamente la formula con la quale invoca la potenza di Dio e la testimonianza degli Apostoli e poi traccia per tre volte verso l'orizzonte che gli si apre davanti, il segno della croce, benedicendo i presenti, Roma, l'Italia e il mondo. Dopo la benedizione l'applauso prorompe ancora altissimo; solo quietato a stento dalla voce dei cardinali che annunciano in latino e in italiano, l'indulgenza concessa dal rapa ai presenti. La banda della Palatina suona l'Inno pontificio. La moltitudine ancora saluta e applaude. Pio XI guarda, sorride e benedice e, mentre la sedia viene lentamente tirata indietro, saluta con la mano. La folla, che si calcola in 150 mila persone, lascia la piazza lentamente. Giulio Castelli ASSOCIAZIONI SCHIERATE SULLA SCALINATA DI S. PIETRO DURANTE LA BENEDIZIONE PAPALE