Reichswehr 1935

Reichswehr 1935 LE FORZE ARMATE DELLA GERMANIA Reichswehr 1935 L'Esercito tedesco sarà fra qualche anno superiore a quello del 1914 Risolta nel modo che tutti sanno la situazione giuridico-diplomatica creata dalla dichiarazione del governo germanico del 16 marzo, acqui, sta ora interesse l'esame delle conseguenze pratiche, all'interno e negli Stati vicini, dell'atto brutale ed inatteso, ma certamente da molto tempo meditato e preparato. Conseguenze che tutti i Governi, a mezzo dei proprii stati maggiori, si affretteranno a valutare, perchè l'utilità di conoscere con la maggior possibile ap- prossimazione le forze, che si pre vede di avere eventualmente alleate o nemiche, è intuitiva. Il lavóro in tal senso, con tutti i mezzi palesi ed occulti, è uno dei più importanti e delicati degli alti comandi ed i risultati ne sono tenuti gelosamente riservati, tanto più che da essi derivano in parte i provvedimenti organici ed il modo di condurre la guerra. Ma, senza voler svelare alcun mistero, si può soddisfare il desiderio, che non è curiosità superflua, dei comuni mortali di formarsi un'opinione in proposito perchè, se il fatto avvenuto non è preoccupante, ne guadagna la serenità, e se è preoccupante è meglio guardare la realtà in faccia. Perciò, sulla base di quanto è.noto e colla scorta di quel po' d'esperienza acquisita in studi del genere, tenterò la valutazione, approssimativa s'intende, della nuova Reichswehr. Quantità e qualità La valutazione va fatta in due campi distinti: quello quantitativo cioè delle forze materiali che la Germania può mettere in azione; quello qualitativo, cioè la perizia, il grado di addestramento, il morale ed i rapporti tra esercito e nazione. Sommando i risultati delle due analisi parziali si ha il giudizio complessivo. E' qui opportuno ricordare la preminenza, come fattore di forza e quindi di successo, degli elementi spirituali e morali. Adolfo Hitler ha precisamente, nell'annunciare al popolo tedesco la legge del 16 marzo che ristabilisce il servizio militare obbligatorio, fondato la giustificazione e la necessità su ragioni morali: impossibilità di subire più oltre l'umiliazione di veder negato al cittadino tedesco il primo e più sacro dei doveri e dei diritti. Ed il ministro della Reichswehr, generale von Blomberg, all'indomani del provvedimento dichiarava in un articolo del Vólkischer Beobachter: « A malgrado della perdita della guerra e del crollo che l'ha seguita, la forza interna del popolo tedesco non è stata spezzata. D'altra parte, il « dettato » della pace esercitava una pressione che strangolava il Reich. Un popolo che, durante la guerra, aveva mantenuto il proprio onore contro tutto un mondo, vedeva il servizio delle armi chiuso alle generazioni crescenti. «Di fronte alle interdizioni che accerchiavano il piccolo esercito di mestiere imposto al Reich, il desiderio degli esclusi era divenuto la rivendicazione dell'intera nazione. Ben presto fu impossibile di non intenderla. In nessun altro grande paese l'idea di Sharnhorst: «Tutti gli abitanti d'uno Stato ne sono i difensori », si è radicata nell'anima di un popolo nel corso dei secoli con tanta forza come in Germania ». Così impostato il problema dei fattori spirituali e morali, è evidente che, come in ogni altra nazione, la Reichswehr è emanazione diretta della nazione germanica. Tuttavia, per ciò che nei secoli, da Federico II in poi, è stato l'esercito prussiano, è molto importante ricercare se e come la Reichswehr abbia influenza nella vita nazionale e quindi un peso nella condotta politica. Ma a questa ricerca bisogna far precedere la determinazione della forza materiale. La popolazione valida alle armi H primo dato da stabilire è la popolazione maschile valida alle armi, cioè la forza mobilitabile. Se, come pare, la durata dell'obbligo militare andrà dai 18 ai 45 anni di età, si può ritenere che da una popolazione fisicamente sana di 65 milioni si ricavano da 9 a 10 milioni di validi alle armi. (A questo punto è neces saria un'osservazione. E' invalso, l'uso, anche in Germania, d'inten dere con la parola Reichswehr l'esercito. La Reichswehr è, invece, il complesso di tutte le forze armate di terra, di mare, dell'aria. L'esercito è il Reichsheer. Si capisce che il Reich preferisse che della marina fci parlasse il. meno possibile e niente.' 6ceRleiddtsbdpemdMgqsislsdvovlcistgsssdbtdmsostrenp e e i a affatto dell'aviazione. Per non creare complicazioni seguiremo l'uso invalso, notando però che il ministro della Reichswehr Blomberg è ministro di tutte e tre le forze armate, mentre l'esercito ha il proprio comandante in Fritsch capo di stato maggiore del Reichsheer e l'aviazione ha per capo il generale Goring. I milioni di uomini mobilitati non hanno valore alcuno se non sono istruiti, inquadrali in unità, provveduti di materiale. La semplice enunciazione di queste condizioni rivela quale gigantesco sforzo sia ora richiesto dall'adozione del servizio militare obbligatorio, anche se si ammette che negli anni decorsi l'esercito non fosse proprio limitato ai 100 mila uomini previsti dal trattato. Istruire vuol dire far passare nelle file delle formazioni permanenti gli uomini validi per il tempo necessario a farne dei combattenti. Ora la Germania si trova a dover istruire le classi dal 1901 al 1915. Se volesse trascurare tutte le classi precedenti, chiamando alle armi l'ultima classe, quella del 1915, avreh be un contingente di circa 580 mila uomini. Ma siccome questo non è ammissibile, ne viene che o avrà un contingente maggiore dei 580 mi la, o non chiamerà tutti questi! 580 mila del 1915. Da quanto risul-i ta per ora, sembra che le classi anteriori verranno successivamente chiamate per una durata variabile da 6 mesi a 6 settimane in ordine decrescente di età. Faciliterà la soluzione del problema dell'istruzione l'esistenza del « lavoro obbligatorio », che ha oggi una durata di 6 mesi. Gli istruttori non mancano certamente, perchè sono in gradò di esserlo tutti gli appartenenti alla Reichswehr di mestiere ed i capi delle formazioni premilitari. La durata, infine, della ferma normale sembra dover essere di un anno se la durata del lavoro obbligatorio verrà portata ad un anno, oppure di 18 mesi se tale durata rimarrà di 6 mesi. Duecento Divisioni Per l'inquadramento esistono problemi altrettanto formidabili. Le 36 divisioni annunciate da Hitler rappresentano un ordinamento di pace e probabilmente un primo ordinamento, proprio per difficoltà d'inquadramento, da sviluppare in seguito. Ma ciò che conta è l'ordinamento di guerra e questo tra qualche anno, quando cioè tutte le classi saranno state istruite e potranno essere bene inquadrate, si può ritenere che non sarà inferiore alle 200 divisioni della grande guerra. Questione del massimo peso è anche la formazione dei comandi e dei comandanti eie vati; i generali della guerra sono ormai vecchi e possono soltanto ser vire come consiglieri; i generali del la Reichswehr di mestiere sono pòchi. Ammettendo, com'è certo, che i quadri medi di questa Reichswehr siano eccellenti, non è però prudente procedere ad avanzamenti vertiginosi perchè è necessario che ciascun comandante s'impratichisca e sja provato e selezionato nei successivi gradi e perchè, anche- a prescindere da questa necessità, si creerebbe improvvisamente il vuoto di sotto, cioè nei gradi inferiori Quanto ai materiali, altro fattore tdi grande importanza, in una Ger-mania industriale le difficoltà sonosoltanto d'ordine finanziario. Per ogni specie di materiale sono stati studiati ed esistono i prototipi. Si tratta soltanto di moltiplicarli in serie ed a questo sta provvedendo, ad esempio, Krupp che da mesi lavora in pieno giorno e notte. Riassumendo, per quanto concerne l'aspetto quantitativo, si può ritenere che fra qualche anno, forse pochissimi, la nuova Reichswehr fondata nel 1935 non sarà inferiore all'esercito tedesco della guerra; probabilmente superiore per effetto dei più perfezionati materiali. A meno che il lavoro occulto di riarmo abbia avuto sviluppi ignorati nel qual caso il tempo necessario per una Reichswehr in piena efficienza sarà minore: Gen. Giovanni Marietti VON BLOMBERG Ministro della Reichswehr

Persone citate: Adolfo Hitler, Federico Ii, Fritsch, Giovanni Marietti, Goring, Hitler, Krupp

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