Il patto franco-sovietico verrebbe parafato oggi a Parigi

Il patto franco-sovietico verrebbe parafato oggi a Parigi Il patto franco-sovietico verrebbe parafato oggi a Parigi L7, r procurilo accordo segreto tra Polonia e Germania Parigi. 18 notte. Tj&val ?• tornato a Parisi oggi s'!e 17 e ail'uscita dalla Gare de Lyon è stato tetto sejno ad applausi da parte del pubblico, romani in Consiglio dei Ministri ;?ii firn una rciizicre sui lavori dì Stresa e di Ginevra e darà lettura ctsl testo del prtto di mutua assistenza franco-sovietico prenr.'-»to d'accordo con Litvinoff e destinato a succederò al Gcntìcriien's Agreement concluro a Parigi nrima ds<ia Conferenza Strega, li Ci- del li pstto comDrenderebbe tre artico li. P primo di essi costituisce un_ampiianiehto degli articoli 10 e IT del patto societario ed l:a Fer effetto drendere applicabili le sanzioni ennuncicte all'artìcoio 16 ar.che agii Siati che non fanno parte della Lesa. Il secondo articolo chiarisce e definisce le cusstioni previste all'articolo 15 del patto, ossia le vertènze che non implicano l'intervento immediato degii altri contraenti e permettono al Consiglio di lanciere questi ultimi liberi di agire cesie meglio credono per appianare '". cituszicnè. Il terso articolo, fondato sui paragrafo 1 tìeii'articoio 16. preveda le aggressioni flagranti e l'obbligo che ne deriva per tutti i membri deiìa Lega eh portarsi al soccorso dell'aggreditoQulst-uitirna disposizione, secondo Lavai e Litvinofc, sarebbe applicabile tal filiale a tutti gii Stati che volessero partecipare al patto. Il Journal des Débats, -insistendo sul^ ■ uCC'5!nS!UO ,fEtto e*"» " Governo francese ha r- ti» Mo=caspintò la clausola prevista per obbligare la Francia a intervenire automaticamente in esso di conflitto russo-germanico, se ne rallegra vivamente. Come parecchi altri giornali francesi, l'organo moderato non vede di malocchio l'alleanza franco-russa, ma vuole essere sicuro che la Francia consèrvi, come l'Inghilterra e l'Italia nel pattò di Locamo, una certa latitu-. . e di decisione circa la linea di con-ota 'e-.=-c A commento' dei varii aspetti delpatto in questione, il quale, se il Con-Sdio dei Ministri lo approverà, verràparafato domani stesso "al Quai d'Or-da Lavai e dall'ambasciatore Po-li: chi la delegazione francese presso la Legaiy da Lava e dall'ambasciatore Fn-=i „„A .!;.,.h.. .,„„,„ h- di-cmkme, si pup ..ionie quanto na ai danti» a Paris Soir un me»^ del-tì,?iie Nazioni: sa cioè è la Francia e era la Russia che in caso di aggressione avrebbe maggior bisogno di soccorsi immediati. La Russia ha infatti un territorio immenso tra la capitale è la frontiera mentre la capitale francese non è se non a una tappa di divisione motorizzata.dalia frontiera renana. In secondo luogo se la Francia simpegnasse per sostenere la Russiaaggredita, ad attaccare la Germaniasui Reno prima di averne ricevuta laautorizzazione dalla Lega, Berlino poirebbe sin da ora trarne argomentoper denunciare il patto di Locamo, cosa che- a Parigi preme evitare per nonveder sfumare la garanzia anglo-italiana. E' su questi argomenti che Lavaavrebbe fondato il proprio rifiuto alia richiesta russa di assistenza automatica, • richiesta che — secondo il Jouvìiul des Dé'oats — sarebbe stata posta innanzi non senza arroganza ». Per dissipare le ultime prevenzionche sussistono a Parigi contro il pattpatto" fl-anco-sovìefranco-sovietico e ero generalmente sfanno forti delia supposta impossibilità per la Russia di portare aiuto allFrancia in caso di aggressione tedesca, un perito della delegazione sovietica di Ginevra ha dotto al P«ris Soir« Se la Polonia è vostra alleata, caso è semplice; fé'è neutrale, nellsua oualilà eli membro della Lega dele Nazioni. e:j"a ha l'obbligo di lasciapassare attraverso ii proprio territorile truppe che vanno a eseguire contrl'aggressore l'incarico dalo loro da Gtevi a; se è nemica, la Russia l'attacca sua volta. Aggiungiamo che d'altrparte noi potremmo passare dalla Rumania e tìnila Cecoslovacchia dato chonesti due Stati firmeranno con noi upatto identico al lieo o. Ora è noto che la Polonia ha semprdichiarato di non poter permettere iE5tto Doumergue, pubblica il testo del'accordo segreto firmato tra il Reice la Polonia il 25 febbraio 1934 daquale risu-t;'. che la Polonia avrebbe ;realtà già seco: dato alla Germania .parsF-ggio del suo territorio per assalire la Rùssia. Dice infatti il testo iquestione: Art. 1. — Le Alte Parti contraenai impegnano a concertarsi direttamente"su tutte le questioni che possoncomportare, per runa o per l'altra, denessun caso a truppe ru~.se o tedeschdi attraversare il suo territorio per portarsi le une contro le altre. E' precsamente tale circostanza che avevfatto apparire problematica ai france"£i la collaborazione russa. ì; tasto dell'accordo segreto Senonchè su di un giornale di provincia, il Bourboniiaifl Repubìicainl'cn. Lamoureux, ex-ministro del Gabgii impegni internazionali, ed a prati.care una"politica contante di cordialiteC'ettiva. Art. 2. — La Polonia si impegna, nele sue relaaioni estere, a non prendernessuna decisione se non conformemente al parere del Governo tedesco, sava guardando, in qualsiasi circostanzagli interèssi di questo Governo. Art. 3. — Nel ca30 in cui sorgessuna situazione internazionale, taie dminacciare lo statu quo, le Alte Parcontraenti si impegnano a concertarstra di lo-o sulle misure che potrebbero ritenere utili. Art. 4. — Le Alte Parti contraentsi impegnano a mettere in comune lloro forze militari, economiche e finanzlarie per respingere qualsiasi aggress;one non provocata e a sostenersi necaso in cui una di esse venisse attaccata. Art. 5. — Il Governo polacco si impegna ad assicurare il libero passaggiSelle truppe tedesche sul suo territorinel caso in cui le sue truppe dovesserrispondere a una provocazione proveniente dall'est o dal nord-est. Art. 6. — Il Governo tedesco si impegna a garantire, coi mezzi di cui dspone, l'inviolabilità delle frontiere polacche contro qualsiasi aggressione. Art. 7. — Le Alte Parti contraenti simi-egnano a prendere tutte le misurdi "ordine economico che possono rappresentare un interesse comune e par Iti colare, e tutte le misure adatte a rin- 7 forzare l'eliicacia delle loro comuni disposizioni difensive. Art. S. — II presente accordo resterà in vigore per la durata di due anni a cominciare dal giorno in cui ; documenti di ratiaca saranno stati scambiati. Esso sarà considerato come rinnovato, per la stessa durata, nel caso in cui nessuno dei due Governi l'abbia denunciaco col preannuncio di sei mesi prima de! termine di questo petriodo. Per il seguito ogni Governo avrai .la facoltà di denunziarlo con una di-1 chiare zionc precedente di sei mesi il termine del periodo di due anni. I Se il documento che precede non è | apocrifo, la posizione d'imparzialità rivendicata sin cui dalla Polonia per esimersi dall'aderlre alle proposte francosovietiche dovrebbe risultarne diffìcilmente sostenibile. Il Journal des Débats ne approfitt?. por invitare Lava! quando si recherà a Varsavia a mettere Fiìsudski ccn le spalle al muro. Ceni?, dicevamo ieri tuttavia il viaggio dei Ministro degli Esteri sarà ritardato sino ai primi di maggio. Ma negli ambienti ufficiosi sì assicura che la ragione del rinvio è da cercare uni candente nelle eiezioni municipali delie quali anche Lavai è costretto a occu-j I parsi. Il patto danubiano In quanto al patto danubiano la stampa parigina continua a occuparsene sebbene senza versare nella discussione nuovi elementi positivi. Ren* Marchaud Eìitì'ActuaUté Internatiohelìe scrive che t;-ccherà alia Conferenza di Roma determinare chiare mente i fatti idl ingerenza e le sanzioni automahea- mente corrispondenti al loro grado il' gravità a cominciare dolla propaganda interna sovvenzionata dall'estero per finire agli atti di violenza come per esempio la mobilitazione delle organizzazioni paramilitari, come le Legioni naziste austriache concentrate in Baviera. Occorrerà che sia stipulato chiaramente che tali iniziative potranno giustificare contro lo Stato che le pren desse misure di ordine militare da par- te degli Stati firmatari, ! Senza dul\bl°- P^ede il Marchand, rimarranno delle difficoltà sene da ! sormontare: | e Anzitutto occorre prendere in esa I schiarsPnègir'affari dèìrAustria""ma ■•■-a;izuuiuj.occorre nreuuete , me a possibilità dell astensione della r. *, rià sienirir-herebbe ane'-ta-: -gg™^ anche in tal caso la rete dei patti bi laterali pre-ista dalla diplomazia ro malia, basterebbe egualmente a mettere al riparo 'da ogni attentato unilaterale la stabilità dell'Europa danubiana. A tale riguardo non si può desiderare abbastanza l'adesione formale dell'Inghilterra a un tale sistema. Ad ii a afone categorica di Stresa relativaa : mente all'indipendenza dell'Austria e a per chi conosce le tradizioni della po - litica o] ^^aleja_un Impegna -! dèJ r^moaL necessario —" dell'Aun : stria che seCondo ogni evidenza pone -1 quello del riarmo — equo — dell Un- ogni modo è fin d'ora acquisito che es- sa rinnoverà a Roma la sua dichiara- Un'altra difficoltà sarà U problemabritannica tale dichiarazione i a -\ a i gheria e. benché non l'abbia reclamato, anche quello deila Bulgaria. E' possibile infatti che attraverso tale questione la Piccola Intesa voglia ottenere assicurazioni formali per quello che. con- cerne il revisiemsmo e l'eventuale re- staurazione degii Asburgo. L'atteggia- mento di Titulcscu sembra dover esse- o | re interpretato in tal senso. Noi abbia mo però fiducia che una base di accordo chiara e leale verrà trovata, base sulla quale potrà infine essere stabi-lita una collaborazione effettiva da molto tempo indispensabile fra la Piccola Intesa e l'Italia e che i negoziatori di Roma non si lascieranno disto-gliere dall'obbiettivo principale dellaloro riunione: sottrarre l'Europa danubiana alla minaccia immediata del ger-manesirno stabilendo un sistema col-lettivo di sicurezza che la pace generale esige imperiosamente ■>. Pierre Dominique che si occupa dello stesso argomento sulla Trt'6»iie des Nations ritiene che, date le varie com-plicazioni cui la discussione sullo statutò danubiano potrebbe condurre, l'u- e- j nica sarà cavarsela col mantenimento rigoroso dello statu ano e cioè niente i a ; il a r o o ia a ue n e lAnschluss, n Asburgo e niente restaurazione degli niente unione austro-ungarica. La soluzione infatti che si potrà ottenere secondo il giornalista sarà unaccordo sul riarmo fra Austria, Un-gheria e Bulgaria da un lato e Piccola Intesa e Intesa balcanica dall'altro.« Ma quand'anche non si dovesse ot-tenere di più — conclude Dominique— sarebbe questo un bel guadagno»e qui, richiamandosi alla conferenza di Stresa, egli soggiunge che, oltre ad essere un successo effettivo delle Poi- |ténze occidentali, essa costituisce un h : successo particolare di Mussolini dato al ; che il suo accordo con la Francia, il n | suo Ravvicinamento alla Piccola Inili tesa e la preparazione della conferenza a- di P-onia rendono ormai l'Anschluss n estremamente improbr.biie, il che si- unifica che uno degli scopi principaliti • dslla politica italiana si può dire prosa- simo ad essere consesuito. o segnaliamo intanto che la voce di e- | .,„ nronSimo viaralo di Lavai a Ma-e ria eon. i- tià le ni un prossimo viaggio drid sembra confermarsi. C. P. Un cugino M Negus contaiatoa, j „£l aver mangiato il naso a una ragazza Ginevra, 18 nette. e a ti si ti e - s- ; - - residentc portandoleel | hS™"^~ iul ' r o o o Si è avuto oggi nella vicina cittadina di St. Julien, nell'Alta Savoia, l'epilogo dc-1 fatto di cui è stato protagonista lo studente abissino già residente a Ginevra, Hailé Selassé Arava. Costui, per motivi che non sono ben chiari, mordeva ferocemente una signorina egiziana, figlia di un notoparte del naso, L'abissino, che nel corso del processo è risultato essere cugino dello stesso Negus, ha tenuto un contegno cosi cinico che gli è valso la condanna a un anno di carcere e il versamento dell'indennità di 10 mila franchi alla sua vittima.