I concorrenti della Mille Migliapartiti da Brescia alle prime luci dell'alba

I concorrenti della Mille Migliapartiti da Brescia alle prime luci dell'alba LA ROMBANTE CAVALCATA ATTRAVERSO LE VIE DI MEZZA ITALIA I concorrenti della Mille Migliapartiti da Brescia alle prime luci dell'alba Brescia, 13 notte. Ho raggiunto Brescia nelle prime ore del pomeriggio attraverso l'anticamera della Mille Miglia: l'autostrada. Uno spettacolo gustato, del resto, assolutamente gratis da. una vera piccola folla. Anche prescindendo dalla marcia di avvicinamento dei numerosi corridori di Torino e delle Provincie piemontesi, si può dire che una buona metà delle, vetture concorrenti di ogni provenienza approfittino delle ore libere prima deila punzonatura per una messa a punto finale sull'autostrada. La Brescia-Bcr gamo e ritorno mi suoi maestosi rct tilinci si presta egregiamente a questa funzione di banco preparatorio; e poiché l'autostrada e come il cinematografo, dove il biglietto dà diritto all'ingresso senza limitazione di tempo, e il divieto di sosta per t corridori è meno che platonico, qualcuno si è fatto seguire dalla macchina di servizio con una piccola officina e sui margini della i-in smonta e rimonta tutti gli organi suscettibili di registrazione. A tener viva l'animazione sull'autostrada provvedono, poi, i corridori che devono «rodare» i motori troppo nuovi, ancora duri e legati. L'automobile, anche dopo che ha cessato di essere di genere femminile, ha conservato con le rappresentanti del bel sesso l'affinità caratteristica di esigere l'età giusta per poterci dare la misura della propria virtù: e se & troppo giovane, lo si invecchia artificialmente facendogli fare dei chilometri. Così il torinese Dusio, di cui ieri già vi dicero, raggiunta nelle prime ore del pomeriggio Brescia ed eseguite le operazioni di punzonatura, ha affidato la sua Balilla-Siata, uscita stamane la prima volta dall'officina, al meccanico Ferrari, perchè, attendendo l'ora dell'aperitivo, ritornasse un momento a Torino, ad Arena, o dove volesse un paio di volte, purché gliela riportasse con almeno un. cinquecento chilometri di più sullo stato civile. Dusio si prenderà la rivincita domani, guidando ininterrottamente in persona prima. Trovo Brescia come e più degli altri anni animata e festante. Il pubblicobresciuno da nove anni non si stanca dell'atmosfera della vigilia: fa ala allevetture nelle vie. centrali di passaggioobbligato per la piazza della Vittoria,sosta in crocchi davanti ai cartelli, agli striscioni ed alle fotografie dei compioni più noti, si fa in quattro precipitali-dosi a offrire informazioni di itinerario 0 d'albergo a ogni vettura che rallentia un crocicchio e gremisce fino all'inve- regimile la piazza della Vittoria dove, all'aperto come sempre, è sistemato il recinto per la punzonatura delle mao-chine, la verifica dei documenti, la re-golarizzazione delle iscrizioni e dell'as-sicurazione. E' jiassato il tempo in cui si discuteva se Brescia dovesse o meno conservare il privilegio dell'organizzazione e del traguardo di partenza e di arrivo della principale corsa automobilistica del mondo. Oggi è fuori discussione che Mazzotti, Castagneto ed i loro generosicollaboratori conserveranno in eternola propria creatura. Ma basterebbe vivere a Brescia un'ora della vigilia percomprendere come, indipendentemente da ogni altra considerazione, ogni disputa di questo genere sarebbe fondata sull'irreale. Le operazioni di verifica alle macchi- no procedono più spedite che per il passato. Il criterio differenziale delle vet-tine sport dalle vetture della catego-rio corsa (che, come è noto, sono escluse dalla gara) consiste più che altro tndettagli di dimensioni di carrozzeria cdi equipaggiamento. Un tempo si mi-snrava e verificava ogni macchina me-\ ticolosamente. Oggi un'occhiata dei Commissari tecnici in veste di Minos- j o a i o; a e' o] ,\ i j -' o i', - ; ,' l -\ --' e o a i el i, o: ri e a -' -\ -\ n| ci -\ -\ i - j si è sufficiente per il «placet-». Qualche.rcollega desume da questo siìirito di tol-ìmleranza che il regolamento della Mille'fMiglia è invecchiato: la gara, creata-ainizialmente per un esperimento com-1 gparativo delle vetture normali veloci \ tprodotte in serie e alla portata di tutti ggli acquirenti, è divenuta una lotta di svelocità pura su 1G00 chilometri fra zvetture da corsa camuffate da sport, »cioè caricate di posticce soprastrutture', ne accessori c artificialmente peggio- srate, il che è irrazionale. Meglio, si dice, o saltare il fosso aprendo la gara anche aliti marchine da Gran Premio in toeletta nudista, o stringere i freni e limitarla, come il Giro d'Italia dello scorso anno, alle macchine rigorosamente da turismo, lo credo, tuttai-ia, che l'allarme sia esagerato. Che la categoria sport sia. attualmente prodotto ibrido e un'espressione più che altro formale è perfettamente vero; ma la Mille Miglia costituirà sempre con la sua lunghezza e le difficoltà un auto Ilcm, .1mattco freno alla partectpazwne. delle i svetture da corsa troppo spinte in gra-\ do di creare del ruoto attorno a sè. jaTanto è vero che, malgrado tutto, Bdue sole macchine veramente da corsa mpartecipano quest'anno alla Mille ìi/j. m„,;., ,' „_j„„.. . .. cglia la Maserati di Varzi e 7 Alfa rficPintaruda. E quanto alle macchine durturismo, appunto l'esempio del Giro (d'Italia dovreblie ammonire: le sole (macchine effettivamente presenti.]Lcombattive, interessanti, offrenti una ragion di vita alla categoria furono le Balilla e le Augusta. Esattamente come nella gara di domani, senza bisogno di un regolamento capestro che dia loro praticamente l'esclusiva. Il gran pubblico, tuttavia, non sottilizza: e qualunque sia la macchina dei suoi beniamini, applaude. Talora, come oggi è avvenuto, applaude alla macchina in rappresentanza del titolare: Varzi non si è fatto vedere nel recinto della punzonatura, ma la Maserati numero 99 giunta alla guida di Bignami in testa alle altre due linde e lucenti Maserati della Scuderia Subalpina di Strazza e dell'on. Searfiotii è stata oggetto di ripetute ovazioni. Alle n giunge in Piazza della Vittoria, guidando un bel siluro verde scuro su « chassis » Balilla sport, S. A. R. il principe Aimone Duca di Spoleto, Presidente del R. A. C. I., che prcsie- lazpdssddcgmpnLcsdPlsaltrdei a domattina alle partenze. L'alta /ì-; fgura del Principe viene subito ricono- ascinta dalla folla che dalla Piazza ejddai balconi scatta in applausi, mentreivi dirigenti dell'Automobile club di Bre-\mscia muovono incontro all'ospite tHit-icsire; ma il Principe li rimanda soni-','dendo al loro posto e rimune a canver-\ rsare coi corridori e coi giornalisti. :cNon sì annunciano defezioni impor-;sfan fi: fra i corridori piemontesi risiti- htano assenti soltanto Comaggia -Medi-, cci per lutto familiare e Soffietti per' i/uasto di macchina. Mentre telefono,'rSii cori'idori si sono presentati. Ma le operazioni di punzonatura continueran- ddno fino a tarda notte, sicché è preve-iadibilc che certo mimi novantina saranno',ti partenti. lie partenze s'inizieranno alle li pre-jdrise agli ordini di S. A. R. il Duca di CSpoleto e dell'oli. Morigi, in rappreseli-Idtanza del Partito, con la coppia ioni-'Mbardi-Brigatti su Balilla, e seguiranno di trenta in trenta secondi per le 1100 e le 1500, a intervalli di due minuti pelle due litri e di un minuto per le macchine maggiori. Varzi partirà alle 5,^5' e Pintacuda chiuderà la cavalcata alle 5,53'. Nessun elemento nuovo si è profilato che jiossa spostare i tentativi di pro- lntcHmpnautico già condotti ieri su queste co-, Ionne: è opinione generale che il record | assoluto potrà essere migliorato di quattro o cinque chilometri e da pa- rocchi corridori. Alla media di 120 le macchine più grosse ultime partite pofranilo essere "re Roma prima delle 11. ad Ancona poco dopo le H, e al tra guardo finale di Brescia dopo la pun ta a Venezia alle 19 e un quarto. Il giro di più che mezza l'Italia, sulle strade aperte patrimonio di tutti, iniziato dopo l'alba e. conchiuso alle ulti »'c luci del giorno! La prospettiva, no nostante l'abitudine, non cessa di cs sere sconcertante, meravigliosa! Aldo Farinelli L di ii