Milano offre a Torino l'Antonello ed il codice di Van Eyck

Milano offre a Torino l'Antonello ed il codice di Van Eyck LA RACCOLTA TRIVULZIO Milano offre a Torino l'Antonello ed il codice di Van Eyck lAntonello ed il coIeri il Podestà di Milano, Duca Afar->ècello Visconti di Modrone si è recato '■ rla volo a Torino, dove ha avuto un ; pcon vegn rana. In seguito a cordiale intesa il Po a sui ino, nove «« urino ìin --•io col Podestà Ing. Ugo Sarti-\pdesta di Torino, mosso da alto senso di comprensione del rammarico della cittadinanza milanese per l'esodo della Raccolta TrivuUiana. ha rinunziato in favore del Comune di Milano all'acqui¬ li Podest •* <™e Preziose raccolte, per le quali air-uni generosi cittadini milanesi hanwo qià offerto largo contributo * Torino, in segno di affettuosa neonoscenza, ha promesso in dono alla cìm gabaudn a ritratto di Antonello da Messina e il Libro d'Oro del Duca di Berry dì Van Eyck, pervenuto da \Tmin4) e gi& ,„ propHetà dei Duchi di rsCsncuEeg|v!~tà di Milano, altamente «p-! p« nome, fraterno, fascisti*- *md prezzando .. .,imo f/esto dal Podestà e della Città ^Auliè. Con questa notizia la elegante s vertenza » fra le due grandi cit-, tà italiane per una questione al- pttI,JlT;oi-""ì1 M"r"r"'.-"'"lcamente sPlntuale in te tutta la passione che nostro sa dare ai problemi dell'arte e Icui si riflet-ld:he il___popolo della cultura, non potrebbe essere più I v ,,nhilmpnto ,.ìar,,ta Mii_„„ u0 ni„» „. ; c nobllmente nsolta' Milano ha cloè ri" P conosciuto l'indiscutibile diritto di To-: tlino di entrare in possesso delle Rac-; dcolte Trivulzio in base a trattative che ! £, pduravano da oltre due mesi, svolte in gun atmosfera di piena limpidezza e cor-; trettezza, senza il minimo tentativo di I ri sorpresa». Dal canto suo Torino si è!&dimostrata frateinamente sensibile a1 ; pdimostiata trateinamente sensibile al rammarico della cittadinanza milanese Si si creda 1 fatto di Duce. E Milano allora, in pegno di gra titudine, ha offerto alla città sorella le due gemme della Collezione: il super e particolarmente di tutte quelle persone che — molte più di quante non — considerano l'arte come un utilità pubblica », memori anche in ciò dell'alto ammonimento del t& bo Ri/ratt0 virile dipinto da Antonello ! i c; : .l Messina nel 1476 durante la sua 1 ; .. „ . .. , T .. . sva lasciato una delle sue più alte1 ... . \ trattative per l'acquisto della Trlvul iziana ebbero inizio. E più delicato che mai apparirebbe il gesto di Milano nel- Ì!'0"r.ire a Torino a*>unt° «uel cap°- I lavoro, d Ore mimato da Uberto Van Eyck, da quel medesimo sommo artista che ave-'sosta milanese, ed il famoso Uhm 3espressioni d'arte nel codice sciagura-1 fo!v,»„to Hicrvitn rt»ivi,,p»nriin ri»iio itamente distrutto dall incendio della Bibhoteca Nazionale di Tonno, or sonoj quasl trent'anni. Come l'altro giorno iqrrivevamo fu aDnunto dal desiderio sciivevamo, tu appunto dai desiderio di reintegrare il tesoro perdutto che le Tutto ciò è dunque un degno esito dell'appassionante discussione. Ed una ! volta di più dimostra - come già qui si disse — che ogni rivalità regionale ! j >è ormai spenta nell'attuale clima spi- '■ rituale fascista, e che anche il nostro ; patrimonio artistico non porta ormai| -------- ■■K7,'iT~.. I\pm cne un nome- <Jueiio ueu italia, io-1o rino, attraverso le sue Autorità podc-1 starili e l'infaticabile direttore dei suoi iCivici Musei, dott. Vittorio Viale, ha po-!sto in luce ancora una volta la sua nobile ambizione di accrescere le raccolte artistiche che già di Torino sono un non abbastanza apprezzato vanto. E Milano ancora una volta ha dato esempio di uno slancio generoso, di una gara fra privati cittadini nel donare. |veder giustamente accresciuto il loro !~-« «" o-H-tinn I! per il maggior decoro della città; gara * -empio che vanno «^n^^bmente applauditi: ed applauditi anche dai torinesi che già si inorgoglivano di ^^^^^t ^^l™?)» 'e -, -, . - ffi ^h?nnS^dlrM patrimonio artistico. Gli artisti del « Faro » Agostino Bosia Una bella e nitida mostra ha allestito Agostino Bosia nelle sale del 'Faro» torinese; e l'ha inaugurata ieri pome- "lnatoli Rubino e Grosso, del direttore e Intervenute col pubblico. Omaggio do-"-ldeiCiVei Musei to«^tt Viale.^ o ù I vuto. a? uÌL1a5t^,PJ°5S fi ,!L ; cosciente della dignità del suo lavoro, " Pochi pittori, infatti, come il Bosia, in- -: tendono con tanta austerità 1 esercizio; dell'arte. Questo piemontese tenace e ! £nto da apparire talvolta persino ca . , parbio nel perseguire certi suoi concet- n g e neii'esprimerii attraverso uno stile -; tormentato, non è di quelli che mutinoi I registro di voce ad ogni mutar di sta-è!&ione- vi son qu! op?."L"~ ritratti e1 ; paesaggi - vecchie d oltre: un decen-l ni0, e ve n'e una — la Madonnina dehe Sestriere — che non ha un mese di ^'i-e n n l ta. Ma a confrontar questa con le al- &!iaVtW^ o ! nel Bosia di cinquanta, o quasi. E' di tanto di romantico che sotto la pasta i coloristica densa e contenuta vibra con anima quasi ottocentesca; quella con- ; tinua ricerca di spiritualizzare il sog- : getto non temendo di affrontare, ove.occorra, il simbolo, son caratteristiche l che ritrovi nel Bosia di treni anni comi; a 1 ieri il suo arioso e limpido affresco ste s0 su una parete de La Stampa, e li e1 adorante la Madonna de? ,.1 t 1 t .... ir.nn.ln c/mno , e - - , a mlta composizione si rinvengono nel -'più vecchio studio del S. Francesco m 30 su una Parete de La Stampa. medesime doti di solidità e di soste- eli Angeli, -1 nell'altra grande scena religiosa che o ista in queata mostra. Da questi con-a tronU risulta che la pittura di Bpsla.oj pur là dove può mostrar tracce di fa- o itica o là dove rinunzia a valori prò- o spettici che la renderebbero più com-o prensÌDiie e gradevole, è sempre im- e pr0ntata ad un senso di austerità, dio rebbe, 1 caratteri umani con una vo-lontà dura e persino spietata. Il colore può riuscire sordo e spesso melmoso, a ! Vibra però sempre in queste forme unai anima appassionata. E non e poco. e