I primi colloquî fra i Capi dei tre Governi

I primi colloquî fra i Capi dei tre Governi I primi colloquî fra i Capi dei tre Governi Stresa, 11 notte. Questo placida cittadina, climatica ed internazionale per novanta giorni all'anno, ha in queste ore assunto appieno gli attributi di una grande città: ve ne accorgete di primo mattino quando andate a compiere la prima passeggiata mezzo igienica mezzo professionale lungo la riva del lago: vi vedete e udite correre incontro strilloni di giornali di ogni età, sesso — bimbi con la ! camicia nera dei Balilla e vecchiette icoi capelli bianchi — e vi offrono tre ! o quattro giornali in una volta, per\suasi che ogni passante debba in queSti giorni leggere tutto quello che si 'stampa sui fogli di questo mondo che è, poi, quello che è successo poche ore prima a Stresa.. Ed esattamente come succede a Charing Cross dove nessuno manca di infilare la mano in tasca per pagare l'edizione Late Final prima di infilarsi nella sotterranea, o all'angolo della quarantaducsima con la Fifth Ave per comprarsi una Extra Late \nclla quale ficcare la testa stracca dal lavoro durante la corsa dalla Grand | Central verso i suburbi — cosi sitcIcede a Stresa: non c'è uno che non com\pri tutti i giornali che gli offrono. E da leggere c'è, e molto: appena arrivato il Popolo d'Italia, stamane mi è piombato in camera il corrispondente della Rcuter, e mi ha tolto il cuscino Idi sotto la testa per chiedermi come \si poteva tradurre in inglese « abitila ». Lì per lì gli ho spiegato che press'a poco era quello stato in cui si trova un giornalista andato a letto alle tre e addormentatosi alle quattro, quando lo svegliano alle sette. Mi ha risposto che non aveva voglia di scherzare, mi ha mostrato l'ultima colonna della prima pagina, mi ha detto che era ormai « in ìinea» con Londra e, in totale, che mi sbrigassi a tradurgli quella dannata parola. Appena glielo ebbi detto si è precipitato fuori della porta, continuando a brontolare, per non dimenticarselo: «absence of will power..., absence of will power... », dimenticando tutta¬ via di chiudere la sua e la mia porta sicché lo ho udito appena ebbe finito di dettare la traduzione, avvertire lo stenografo dell'importanza eccezionale della nota stessa e di metterla subito in circolazione. Del resto, quel corsivo è stato l'argomento del giorno: alla Villa delle Aza tmqzstglee, dove sono gli uffici conferenziali vdel Sottosegretariato per la Stampa scla Propaganda. A gruppi i giornalisti di mogni paese discutevano cercando di in- lterprctare quella nota: ogni tanto da un cgruppo si staccava uno per andare a,ssentire l'opinione di quelli che in un Xgruppo vicino parlavano dello stesso Fargomento. Ma tutti erano della stessa sopinipne: che cioè interpretazioni, nel msenso di trovare qualche significato no- Sscosto fra le righe o fra le pieghe delle, tparolc, non erano possibili: o meglio', tdi interpretazioni non ve n'era che una,[gquella che si leggeva pianamente in ri- ighe chiarissime e con parole senza \ pequivoco. Comunque è certo che starna- -oti» e nel pomerìggio di oggi e di do-^tmani e net giorni seguenti, le cento ri-idghe di corsivo, stampate sul gionialel fonaatodul Duce, costituiranno un ter-. lmine fisso intorno al quale dovranno centrarsi le fatwlie dei giornalisti e non \msoltanto dei giornalisti. ,J \vj y . i • rv ì 9L arriVO dei Delegati inglesi uNel arando quadro dell'attività inter-»nazionale che si svolge, ora per ora, d sulle rive del Vcrbano la cronaca segna | ad ogni istante, si può dire, qualche l particolare: stamane, per esempio, po-'lco prima delle otto, si è veduto usci-1 lre dall'Hotel delle Isole Borromee un vsignore vestito di blu scuro, con un d cappello nero floscio, una canna in ma-i ano, con la caratteristica cravattina dbianca: era Pierre Lavai che usciva]sper una passeggiata sul lungolago: la'Ipoca gente che si trovava a quell'ora tsul posto ha riconosciuto subito il mi-1 enistro francese salutandolo con defe-'^lrenza. Lavai ha passeggiato per un ^ tratto lungo la strada di Baveno ammirando il lago e guardando di frequente alle vicine isole. I viali che portano dal lido alla stazione hanno cominciato stamane presto ad animarsi: si sapeva che alle otto e trentc^iw-ebbe arrivata la delegazione britannica e ognuno prevede- va che il Duce si sarebbe recato ad incontrare MacDonald e Simon al mo mento in cui questi giungevano. La dc legazione venuta da Londra è stata ri cevuta con gli stessi onori con cui iersera è stata accolta quella francese, XJìUt compagnia del 5.',.o Reggimento Fanteria, preceduta dalla banda, ha scortato la decorata bandiera del regglmento fin sotto la pensilina della sta S|0„B. n DncCi accompagnato lunqo tutto il tragitto dagli applausi e saìu tato dalla voce ritmata con cui la folla grida al Capo il proprio entusiasmo e ia propria gratitudine, è munto sul piazzale esterno dicri minuti dopo /c -otto, ossequiato dalle autorità presenti e salutato dai tre squilli di tromba cda « Giovine-*a » q ' lmtamel,(e h prtmo b!-,lnn-0. n &l Govcrno< inl uniforme ài Co- m*ndantg Cenende della Milizia> sta. ,.„ „„,„ „.._„« j, „„„,„,,„ „„„„„ j„j va solo avanti al qualche passo dal 9>'UPP° delle autorità, ha risposto con uno sguardo ed un sorriso al saluto ro- »™»" dci macchinisti e fuochisti delle due locomotive. Quando il treno stava per fermarsi, la prima cornetta ha dato i tre squilli di «attenti»; la banda ha attaccato le battute lente e solenni del « God Sa ve the King» mentre la compagnia d'onore era irrigidita e salutava con le armi. MacDonald è sceso per primo dalla vettura-salone riservatagli e che si era fermata a pochi metri dalla saIetta d'onore: il Duce ha mosso due o tre passi verso MacDonald. L'incontro e lo scambio dei saluti è stato cardia^lissimo: subito dietro il Premier bri^unnico era fratttanto secso Sir John Simon col quale il Duce ha. scambiato ' un saluto altrettanto cordiale, Dopo le presentazioni, avvenute alla svelta, il Premier e il Segretario al Foreign Office sono usciti sul piazzale e, accompagnati dal Duce che conversava con essi fino a una delle vetture messe a disposizione delle delegazioni, hannopreso posto sulla prima di esse. In al- tre sette vetture hanno preso posto gli altri membri della delegazione: la teo- ria delle macchine si è portata rapida- mente verso il grande Albergo delle Isole Borromee, dove come è già sta- 10 ripetutamente detto le tre delega- stoni occupano ciascuna un intero pia- no. Quando la vettura su cui si trova- vano MacDonald e Sir John Simon ha svoltato dui viale della stazione su quel- Io del lungolago, un nutrito applauso c partito dalla folla: abbiamo veduto 11 Primo Ministro britannico rispóndere hcol saluto romano. iPoco dopo, dalla stazione, scendeva veloce la vettura del Duce: la folla ha gridato un'altra volta, altissimi e fre- menti, i suoi «alala» e con il grido « Duce! Duce! » ti popolo verbanese ha accompagnato finché poteva la mac- china che si allontanava rapida. ■ Fra questo momento e le dieci e trenta, ora in cui la Delegazione bri- tannica e quella francese avrebbero la-\sciato il loro albergo per recarsi al- : La prima seduta l'Isola Bella, per la prima riunione della conferenza, tutti o (/itasi t giornalisti convenuti a Stresa si sono radunati fra la Villa delle Azalee, dove si sa di trovar sempre qualcuno pronto a darvi una spiegazione e un aiuto preziosi, e il portico dell'albergo: l'ar- gomento su tutte le bocche era, come si è detto, l'articolo de II Popolo d'Ita- lia. Poi qualcuno ha pensato di imma- ginare se, prima di recarsi a Isola Bel- la, i delegati inglesi e francesi si in- contrassero in qualche modo: ciò non è avvenuto, salvo un breve colloquio .fra Vansittart e Strong della Delega zione inglese, e Massigli e Léger di quella francese. Qualche minuto prima delle 10,30 Flandin e Lavai hanno lasciato, insieme agli altri componenti della Delegazione e alcuni segretari, l'albergo per raggiungere dall'imbarcadero del Lido la sponda dell'Isola Bella. La Delegazione inglese, al completo qualche minuto più tardi. Al pontile di Palazzo Borromeo i rappresentanti dei Governi di Parigi e Londra sono stati salutati con gli onori da un drappello di Moschettieri del Duce e da uno della Confinaria della 20.a Legione che scortava il labaro della Legione stessa. I delegati sono entrati a Palazzo Borromeo dove, alle undici precise, si sono riuniti nel salone della musica per la seduta di apertura: per unanime designazione, il Duce ha assunto la Presidenza della Conferenza: Dopo aver è partita porto un breve saluto ai componenti delie due Delegazioni francese e bri- tannica, ha dichiarato aperti i lavori, Dopo che MacDonald ebbe esposto quali sono le linee direttive della poli- tica estera inglese, Sir John Simon ha fatto una lunga relazione circa i re- centi suoi viaggi e su quelli del Lord del Sigillo privato, Anthony Eden. Fini- tà la relazione di Sir Jo'in Simon, alcu- lti dei delegati italiani e francesi hanno mosso alcune domande su quanto ave- vano allora ascoltato. E' stato quindi fissato l'ordine dei lavori per le prassi- me riunioni ; la prima di queste ha avu-tu luogo allo 5 del pomeriggio e duran- ,te la quale i delegati francesi hanno il- {lustrato 1? ragioni che hanno indotto il 1 proprio Governo a presentare ricorso alla S. d. N. Anche su questo argo* mento è stata decisa la procedura da adottare. Al Mausoleo di Cadorna ,., , , s"no muniti per la colazione offerta dal D«ce: aUa tavola rettangolare sedeva La prima riunione è stata conclusa verso le 1S,S0, allorché l presenti si ai centro il Duce die aveva di fronte doilna Ida Borromeo e a destra Lavai, Sir Eric Drummond, S. E. il conte Ga~ leazzo Ciano, l'ambasciatore Leger, 3. E- H conte Pignatti e il conte Senni; a sinistra Sir John Simon, l'ambasciato re Noci, S. E. Valle, signor Granville, generale Teruzzi e il conte Borromeo, A destra di donna Ida Borromeo se devano MacDonald, il conte di Cham bruii, S. E. Starace, Lord Cranborne, hi barone Aloisi e S. E. il Prefetto Lctta; a sinistra Flandin, Sir Robert Vansittart, S. E. Suvich, il signor Bargeton, S. E. Dino Grandi e il Ministro Buti. Dopo la colazione gli ospiti hanno compiuto una gita sul lago. Su tre lan ce della R. Marina hanno preso posto MacDonald e Sir John Simon con gli altri componenti la delegazione, su una seconda il Presidente del Consiglio e « Ministro degli Esteri di Francia, su, tersa alcuni membri della delega fio"c italiana. Sulle tre lance svento\lav* a fa bandiera della R. Ma- rimi ed a ciascuna prua un guidone, coi colori dell'Union Jack sn?to prima, col tricolore francese sulla seconda, e quello italiano sulla terza: in questo ordine i tre motoscafi hanno puntato direttamente verso Pallanza giungendo colà dopo un quarto d'ora di deliziosa navigazione. Su uno dei moli prestava servizio. d'onore un plotone di Balilla Mosche* fjf.,.;.. „„ rK;fare di tamburi e un per- fefto « prcsentat'arm » di questi gio- vanissimi ha chiaramente e favorevol- mente impressionato gli illustri ospiti che si sono diretti, a piedi, verso il mo- numento al Generale Raffaele Cadorna, dove hanno sostato un momento: un po' più lungamente si sono trattenuti in raccoglimento di fronte al monumento ai 102 Caduti di Pallanza. Tutta la cittadina verbanese si era riversata sul piazzale che guarda il lago: i due controviali sul lungo lago erano tenuti sgombri da cordoni formati da Balilla, Avanguardisti, Ciovani Fascisti, Piccole e Giovani Italiane: dietro questo servizio d'ordine giovanile, la folla applaudiva gridando evviva agli ospiti. Questi procedono frattanto verso il Mausoleo: MacDonald, Flandin, Lavai e Sir John Simon e l'on. Suvich erano accompagnali dal Podest.ì di Pallanza. Il Primo Ministro britannico che camminava sulla destra ha veduto un. grande mutilato, Augusto Moglia, ferltissimà ai Sci Busi, che da una carrozzella da invalido teneva il braccio alzato nel saluto romano: MacDonald gli si è avvicinato, gli ha stretto la mano. Al Mausoleo, all'interno della ringhiera che circonda la mole mar marca, montava una guardia d'onore, in camicia nera ed elmetto di guerra, composta di ex-Combattenti di Pai lanza, Stresa, Xovara e Milano: tra di essi Medaglie d'Oro, La rappresentanza giunta da Milano con a capo l'on. Dino Alfieri è compo sta da un gruppo di mutilati col pie sidente on. Gorini, da un gruppo di de ' corati al valore, t... altro di volontari di guerra col presidente avv. Vaglia Bumbergi e da un gruppo di combat tanti col 'residente della Federazione , milanese rag. Lardi. Schierati con la rappresentanza milanese sono il pre*. sidente della Fiderczione dei combat* tenti di Novara on. Basile col Zabartf *dalle dieci medaglie d'oro della prò* MACDONALD ALL'ARRIVO ALL'ISOLA BELLA PASSA IN RIVISTA IL REPARTO D'ONORE