Che cosa ha detto Hitler ai Ministri inglesi

Che cosa ha detto Hitler ai Ministri inglesi Che cosa ha detto Hitler ai Ministri inglesi Londra, 9 notte. All'inizio della conferenza di Stresa mancano due soli giorni, ma il Governo britannico non ha ancora deciso l'atteggiamento definitivo da assumere negli incontri coi Capi dei Governi ed i ministri degli Esteri d'Italia e di Francia. Questa realtà è stata rivelata oggi da sir John Si mon alla Camera dei Comuni, in un discorso nel quale egli ha riferito gli elementi della situazione europea co-nie sono apparsi a lui e al Lord del Sigillo privato Antonio Eden duran-te le conversazioni avute col Cancel- liere Hitler e coi membri dei Gover-ni di Russia, di Polonia e di Cecoslo-vacchia. nf, , , ,., uOVemo non ha deliberato. . . ., Il ministro degli Esteri ha rileva-to che le visite alle Capitali europee furono la conseguenza della dichia- razione di Londra del 3.febbraio efurono condotte allo scopo di racco-ghere materiale d informazione sulle vedute degli altri Governi; esse sono state dunque in diretta correlazione con la riunione fra i Governi italiano, britannico e francese che avrà ini- zio giovedì. -^-.-^E_-^___i » ,*__w_S2. — debbo lim tarmi oggi a riferii e som- manamente il risultato delle visite scn-za poter usufruire di questa occasione per fare una dichiarazione sulla politi- ca del Governo». Ma successivamente egli ha detto : «In vista dell'opinione che qualche volta si ha sul continente secondo la quale i commenti dei maggiori g orna- li di Londra rappresentano l'opinione iSol Governo britannico, è necessario affermare che il Governo, fedele all'assicurazione data di non poter prendere parte alla conferenza di Stresa senza prima raggiungere conclusioni definitive, non ha ancora definitivamente formulato il proprio atteggiamento nei riguardi di queste conversazioni ». Il ministro ha quindi aggiunto: « Confido che all'estero si vorranno attendere le dichiarazioni finali del Governo prima di trarre conclusioni da commenti e notizie non autorizzate ». nrnenu e re*,»» «uu« Nella sua esposizione sul esito dei1/ini n omifi no n panira i oiii*nrif»P colloqui avuti nelle capitali europee sir John Simon ha trattato uno allavolta i vari nroblemi che furono oc- getto dX Pesplorlz^ni sire £Lord, del Sigillo private,ed te^ minorato dal patto orientale' rtfeien-dei vari Go- ci ha .fatto comprendere ~2a Ir ne mài nonTè ^±e,^,nGn^on orientale do gli atteggiamenti verni. « Hitler chiaramente !,"PosStara «r^fé'unJatVo'"oViéntkle che le imporrebbe l'obbligo delta mu- tua assistenza. In i Germania non vuole di mutua assistenza v.v.. Germania è favorevole però ali idea diun patto di non aggressione fi So^en^ì^Me^o^rT^'-^S£&^^S^!^ÌA^rso di minacciata aggressione. Ma Hitler — ha aggiunto Simon — non è disposto . —- particola!- modo la: stringere un pattoi con la liussia. l,ii ™ rio .linone «interessate^ _e miei essate aut. u,___li_:u u_u _ju nelle presenti condizioni, a contemplare l'inclusione della Lituania in alcun pat-"anche ^Ktoche! indp"visionè mr «n o.ionin-h. qnnnnin hì ostilità fradi un eventuale scoppio «estinta ira due Potenze contraenti, le altre dovreb- bero impegnarsi a non aiutare in al- cun modo l'aggressore». Sir John Simon ha poi narrato di aver chiesto a Hitler che cosa pcn-sasse della possibilità che alcune del-le Potenze aderenti al patto di non aggressione da lui proposto si obbli-gasserò alla mutua assistenza. Hitlerrispose che considerava pericolosis-sinii accordi del genere in quantoavrebbero creato speciali interessi diun piccolo gruppo facente parte del sistema più vasto. A Mosca, poi, il Lord del Sigilloprivato apprese che i dirigenti so-vietici ritengono più che mai neces-saria la creazione di un sistema disicurezza collettivo sulla base delladichiarazione di Londra e in confor-mità coi principii della Lega delleNazioni e che in armonia con questevedute il patto orientale non potreb- gli Esteri colonnello Beck spiegò al be essere giudicato come mirante ad accerchiare un qualsiasi Stato ma bensì destinato a garantire la sicu- rezza per tutti i contraenti; per cui la partecipazione tanto della Germa- nia come della Polonia al patto è da considerare la migliore soluzione possibile. I A Varsavia, Eden trovò nuove i obiezioni al progetto. Il ministro de-1 Lord del Sigillo privato che la Polo nia aveva già ottenuto tranquillità alle proprie frontiere da un lato, gra zie a un accordo con la Germania, e dall'altro lato, mediante un accordo con l'Unione sovietica, e che perciò il Governo di Varsavia era in dub- bio se nuove proposte avrebbero po- tuto migliorare o peggiorare le buone intese stabilite con quegli accordi. Quindi il ministro degli Esteri è passato ad esaminare l'atteggiamen to delle Potenze « esplorate » nei riguardi del protocollo di Roma, che prevede garanzie per il mantenimen to dell'indipendenza austriaca. Egli ha detto di avere appreso a Berlino, che il Governo tedesco non respinge I l'idea di un simile patto centro-eu-i ropeo in via di principio, ma non lo ritiene necessario e, d'altro canto, ve- «te molte difficoltà nella definizione dll ingerenza neiili affari in-™". uy~.1."Sc.tc.IUH* iirs" «m?" iu. terni dell Austria. Hitler, ad ogni modo, ha dichiarato ai ministri in glesi che se gli altri Governi che de- siderano concludere questo patto centro-europeo riusciranno a metter- sj d'accordo sul testo di esso, la Ger- mania lo prenderà pure in considerajdone v1arsavia> dlal canto SU0| ha promesso un atteggiamento amichevole e la Cecoslovacchia ha espresso la speranza che su questo terreno possano essere realizzati dei progressi durante le conversazioni di Stresa. La delusione di Berlino sche nel campo degli armamenti specialmente le notizie che eran, ~ .... . _ ... date ic erano sta t£ pubblicate al riguardo dalla stam ljj r j t_ II ministro ha aggiunto per ultimo clò che la Camera attendeva con maggiore ansietà, le domande tede-!?a di 1Lo,ndra e date le ammissioni »^»»^^^fet^r^S^^^rin hUte^ ^ del Cafl. celliere Hitler nel campo degli armamenti sono state così riassunte dal mmigtro degli Esteri. Armamento di terra: la Germania dice di avere bi- sogno di 36 divisioni comprendenti sogno di 36 un massimo di 550 mila soldati di rizZaia. timer uu assicuralo nei con-. -i —:_i .•_ 1. detto che la Germania reclama tutti i tipi di armi possedute dalle ^rePotenze e non è pronta in alcun caso a rinunciare ad avere alcuno di que - ______ tutte le armi, inclusa una divisione d, reparti S. S. e dl polizia milita-rizzata. Hitler ha assicurato nel con- semi-militari. Egli ha , , , nnH»,«Ml. sti tipi in attesa che le altre nazioni dccjdano dj abolirli. Se le altre na giungeranno a questo risultato in futuro, la Germania abolirà essa _ . Armamerlto navale:pure tali armi la Germania richiede con alcune n-serve il possesso di un tonnellaggio pari al 35 per cento di quello britan-nico. Armamenti aerei: essa chiedela parità con l'Inghilterra e la Fran-eia a condizione che lo sviluppo fu-turo dell'aeronautica sovietica nonsia tale da rendere necessaria la re-visione di questo livello. A contro-bilanciare tutte queste richieste, ha rilevato Simon, la Germania si è det-ta pronta ad accettare una convcn-zione generale sulla riduzione degli armamenti nel caso che sia raggiun-ta dalle altre Potenze e a sottomet-tersi pure a un sistema di controlloautomatico degli armamenti che sia applicabile in ugual misura a tutte le nazioni. E infine sul problema del ritorno alla Lega delle Nazioni, Hitler ha ripetuto a Simon e ad Eden le suej dichiarazioni fatte nel 1933, secondo le quali la Germania non si adatta a far parte di un consesso in condi zioni di inferiorità. Vuole parità as soluta di diritti e, a provare che que sta parità non le è stata ancora ri conosciuta, Hitler a Berlino ha ac cennato in via d'esempio che la Ger- mania attualmente non possiede più colonie , I rls,ta, Austin Chamberlain per i con iservat°ri> e altri deputati, hanno espresso il loro disappunto di fronte i al riserbo mantenuto dal ministro ! degli Esteri, disappunto che, come !ha detto il leader laburista, è con < u j_ .K, , « Non bisogna credere — ha terminato il ministro degli Esteri — che noi non abbiamo manifestato la nostra forte disapprovazione di rerti punti. E invero, al termine del colloqui berlinesi, io ho dato espressione alla nostra delusione causata dalle difficoltà che, come avevamo scoperto, si opponevano a un accordo. Ci furono naturalmente altre osservazioni, ma io mi sono limitato a comunicare alla Camera in completa franchezza soltanto i problemi più importanti che hanno fatto oggetto della nostra visita ». Si è aperto subito sulle dichiarazioni di Simon un dibattito che ha avuto momenti vivaci e sintomatici episodi. Lansbury per la opposizione labu- i diviso anche da una ; parte dell'opinione considerevole pubblica del :Paose' i i.i, « jChe COSa VUOle 1 Inghilterra i i Il rappresentante dell'opposizione ha espresso il desiderio che dichiarazioni ufficiali siano fatte dal Governo immediatamente dopo la conferenza di Stresa, in seno alla quale egli spera che l'Inghilterra rimarrà in favore di un sistema di sicurezza nvcollettiva nella cornice della Lega delle Nazioni. Herbert Samuel, per i liberali, ha raccomandato poi al Go | verno di guardarsi bene dall'assu mere nuovi impegni senza prima aver . provocato una discussione parlamen¬ tare. Il ministro degli Esteri lo ha subito tranquillizzato riferendosi ad una sua assicurazione che « la liber | tà di azione dell'Inghilterra non ver-.k compromessa in^alcun modo daz^ Il deputato laburista indipendente Maxton ha dichiarato allora : (due importantissimi rappresentanti sen- ™ avere la più lontana idea di ciò che ' ff«_fratino ? E as_soluamentej ingiù-; Dobbiamo insomma prendere atto che ci si chiede di mandare & Stresa , I ^ch^aiia ba^S^SSTSl "SE ' I dare al,.estero due delegati cosi im- 1no. ADDiamo Udito ciò cne vuole li-l I ^, JS] ! Polonia ma non sappiami ^Z^V^^l un. e ali estero nue neiegaii cosi ira- portanti senza avere la minima idea: jdella linea generale che essi seguiran-'1 no. Abbiamo udito ciò che vuole l'I-1 ci,° fhe„vuo,le la Germania ciò : che vuole la Russia e ciò che vuole a Pnlnnia. mn rum sannlnmn anrnrn nn jper Stresa domani mattina alle 10 Un altro deputato poi ha chiesto se fosse esalto ritenere che le conversazioni di Stresa avranno puramente carattere esplorativo e Simon ha risposto « sì ». La delegazione britannica partirà in aeroplano da Londra fino a Parigi! i- _—••- -•- ' dove prenderà 1 espresso del Sempio-; !ne. Essa sarà composta di 13 per- i sone. Con lo stesso treno partirà alla 1 volta di Stresa pure il nostro Am- |basciatore Dino Grandi. | : Il collaboratore diplomatico del \Daily Telegraph mette in rilievo che !di solito il segretario permanente del Foréign Office ed 1 segretari parla- jmentali privati non abbandonano:imai la Capitale contemppraneamen- te ai Ministri. In questa occasione m' tuttavia si è voluto fare una eccezio-|'nc data la importanza eccezionale jche la conferenza di Stresa e desti-; 'lata ad assumere. Egli sottolinea Poi il fatto che sir Robert Vansittart ; ha avuto frequenti colloqui col Duce anche ultimamente, durante le sue vacanze trascorse ni Italia. _ _ | j R. P.