MacDonald verrà a Stresa

MacDonald verrà a Stresa MacDonald verrà a Stresa L'Inghilterra sosterrebbe l'inviolabilità delle frontiere, il rafforzamento delle sanzioni contro l'aggressore e l'adozione del protocollo di Roma per l'indipendenza austriaca Londra, 8 notte. « La questione essenziale che deve essere discussa e decisa nel Consiglio di Gabinetto — diceva questa mattina la Morning Post — è se sia meglio per l'Inghilterra continuare a svolgere in Europa la funzione di mediatrice oppure allinearsi con le Nazioni che si oppongono a una revisione dei trattati di pace ». La risposta non può ancora essere data perchè il risultato della riunione minisleriale che ha avuto luogo questa mattina sarà reso noto, e certo non con troppa abbondanza di particolari, appena domani nel pomeriggio alla Camera dei Comuni, dal Ministro degli Esteri sir John Simon. Tuttavia, senza pericolo di sbagliare di molto, si può avventare la previsione che la rappresentanza britannica non si recherà a Stresa con un programma molto diverso da quello di rimanere fino ai limiti del possibile e magari oltre quei limiti nelle vesti di mediatore. L'indisposizione di Eden Della rappresentanza inglese non farà parte, come è ormai noto, il Lord del Sigillo privato Antonio Eden, la cui opinione, sempre secondo la Morning Post di oggi, è che « la migliore salvaguardia contro avvenimenti come ad esempio il colpo di testa nazista a Vienna nell'estate scorsa, è la certezza che ad essi le Potenze resisterebbero con la forza » e che « il problema che il Governo deve risolvere è ora fino a qual misura l'Inghilterra potrà cooperare con l'Italia, la Francia e le altre Nazioni, Russia compresa, nel rafforzamento del sistema collettivo in modo di farlo diventare un efficace mezzo preventivo contro simili avventure ». Antonio Eden non ha potuto ancora abbandonare il letto nè stendere un rapporto scritto dei suoi minuziosi scambi di vedute con gli uomini di Stato sovietici, polacchi e cecoslovacchi, e il resoconto della sua missione è stato fatto oggi perciò al Consiglio di Gabinetto dal Primo Ministro MacDonald e da sir John Simon, i quali entrambi avevano ieri visitato, nella sua abitazione, il Lord del Sigillo privato, prendendo appunti durante le conversazioni avute col malato. La rappresentanza britannica a Stresa sarà composta, come oggi il Primo Ministro ha annunciato alla Camera dei Comuni rispondendo ad una interrogazione di Austin Chamberlain, da lui e da Simon, e l'atteggiamento che essi prenderanno alla conferenza — se oggi in seno al Consiglio di Gabinetto non sono state raggiunte conclusioni diverse — sarà con ogni probabilità quello che veniva accennato stamane in un lungo editoriale del Times, in cui ancora una volta venivano posti in risalto gli « elementi positivi » dell'esplorazione dei Ministri inglesi a Berlino. Secondo l'organo ufficioso, è da ritenere per certo che l'Inghilterra non aderirà a nessun raggruppamento che possa avere un qualsiasi carattere antitedesco, e, per ciò che riguarda l'annunciata proposta francese di tornare al Covenant e di applicare nei confronti della Germania gli articoli 10 e 16 dello stesso, il Times rilevava che « l'Inghilterra si sentirebbe meglio disposta ad appoggiare la proposta francese se esistesse un'uguale inclinazione nelle altre Potenze ad applicare anche l'art. 19, il quale venne incluso nel Covenant e nei trattati di pace allo scopo appunto di rendere possibile una pacifica revisione delle clausole dei trattati stessi ». Il giornale ufficioso dichiarava poi che tutti gli sforzi della diplomazia britannica dovranno essere rivolti a far tornare la Germania nel vasto sistema collettivo leghista. Un elamento positivo della visita berlinese di Simon ed Eden è stato che Hitler ha fatto comprendere di essere pronto a tornare alla Lega solo se alla Germania siano riconosciuti pieni diritti di uguaglianza. I ministri inglesi a Berlino hanno raccolto, dice poi il Times, un altro elemento positivo, « la franca interpretazione hitleriana di questa uguaglianza di diritti ». Tutto ciò che la Germania domanda — un esercito superiore a qualunque altro in Europa, eccezion fatta di quello russo, una marina uguale a quella di qualsiasi altra Nazione del continente, il riconoscimento alla Germania della capacità di essere Potenza mandataria — sembra all'organo ufficioso soddisfacentemente controbilanciato dall'inclinazione tedesca ad aderire ad una limitazione generale degli armamenti e al controllo internazionale degli stessi. * Alcune domande tedesche sono forti, ammette il Times, ma nessuna di esse è realmente Incompatibile col principio dell'uguaglianza. Per il momento non vi è dubbio che l'opinione pubblica inglese richiede dal Governo non di parteggiare per gli uni o per gli altri, bensì di lavorare in favore di un accordo generale ». Il Consiglio di Gabinetto MacDonald e Simon partiranno da Londra mercoledì mattina o col treno o a bordo di un aeroplano. Contemporaneamente partirà alla volta di Stresa anche il nostro Ambasciatore Dino Grandi. Egli ha avuto anche oggi' un lungo colloquio al Foreign Office col segretario permanente di quest'ultimo, sir Roberto Vansittart. Ci risulta che argomento del colloquio è stato, come nelle occasioni precedenti degli ultimi giorni, il programma della conferenza di Stresa. A tarda or" si apprende che il Gabinetto che s'era riunito per due ore stamane a Downing Street e poi per due ore al pomeriggio alla Camera dei Comuni, ha preso atto delle difficoltà che si oppongono a un sistema di sicurezza basato sui patti regionali e ha esaminato un progetto di patto europeo che sarebbe fondato su questi due punti: 1) l'inviolabilità di tutte le frontiere; 2) una decisione tendente a rafforzare le clausole del Covenant della Lega che prevede sanzioni militari ed economiche contro un aggressore. Nel progetto in parola l'Europa viene considerata come una unità inscindibile e le Potenze che aderissero al patto dovrebbero impegnarsi a rispettare e a difendere da un eventuale aggressione gli Stati contraenti analogamente a quanto stabilisce l'art. 10 del Covenant per i membri della Lega delle nazioni. In altre parole l'Inghilterra intenderebbe proporre a Stresa una specie di Covenant ridotto europeo con la differenza della maggior precisione che verrebbe dato in esso all'azione da intraprendere in caso di aggressione. Il collaboratore diplomatico del Daily Telegraph dice di apprendere che il Consiglio di gabinetto ha voluto esaminare anche il sistema modificato di sicurezza nell'Oriente europeo contenuto in un memorandum che il Ministro degli Esteri tedesco von Neurath consegnò a sir John Simon a Berlino, ma ha dovuto constatare che esso offre meno garenzie dell'art. 16 del Covenant e ha riconosciuto perciò che sulla linea del memorandum tedesco non si potrebbe compiere alcun progresso. Tale giudizio del Governo britannico è stato comunicato in giornata all'ambasciatore di Germania von Hoesch. Il Consiglio di Gabinetto si è poi occupato del protocollo di Roma riguardante l'indipendenza austriaca e in previsione che a Stresa si insistesse sulla sua immediata adozione, il Gabinetto ha riconosciuto che ciò sarebbe utile pur nel caso che la Germania rifiutasse di firmarlo, lasciando, bene inteso, aperta la possibilità di una adesione futura del Reich al protocollo stesso. Il Gabinetto, al contrario, ha accolto con pochissimo favore l'idea di raggruppamenti di Potenze rivolti contro una qualsiasi altra Potenza e ha riaffermato la sua opinione che soltanto un sistema pienamente collettivo potrà condurre a un reale successo. R. P.