La fine dei viaggi di esplorazione impone la necessità di rapide decisioni

La fine dei viaggi di esplorazione impone la necessità di rapide decisioni La fine dei viaggi di esplorazione impone la necessità di rapide decisioni I colloqui di Praga - Eden sosta a Colonia Praga, 4 notte. La tappa conclusiva del lungo viaggio del Ministro Eden è stata quella di Praga, dove il Lord del Sigillo privato inglese è arrivato stamattina alle &, per ripartire alle 13, direttamente per Londra. Dalla stazione Eden si è recato alla Legazione inglese ove, per prima cosa, egli ha avuto una lunga comunicazione telefonica con Londra per mettere al corrente i suoi colleghi di Gabinetto dei risultati ottenuti a Varsavia. Le poche ore passate da Eden a Praga si può dire che non gli abbiano lasciato un istante di riposo. Egli, infatti, dopo avere telefonato alla sua capitale, ha avuto un breve colloquio col Ministro inglese a Praga, sir Addison, e alle 9,50 si trovava già al castello presidenziale per apporre la propria lirma all'albo. Va detto che il Presidente della Repubblica cecoslovacca Masaryk non si trova in questi giorni a Praga ma bensì nella sua residenza di campagna a Lany; in sua rappresentanza si era recato alla stazione a ricevere Eden, il Cancelliere della Presidenza Samal. Il colloquio con Benes Ottemperato alla visita di prammatica, Eden si è recato immediatamente a Palazzo Csernin dove, senza alcuna cerimonia speciale, venne subito introdotto nel gabinetto di lavoro del Ministro degli Esteri Edoardo Benes per lo scambio di vedute che era stabilito in programma. Al colloquio, che è durato circa due ore, hanno presenziato il Ministro inglese a Praga Addison e il Ministro cecoslovacco a Londra, Jan Masaryk, figlio del Presidente della Repubblica. Subito dopo il colloquio è stato diramato un breve comunicato che dice: « Il Lord del Sigillo privato inglese Antonio Eden è arrivato stamane. Durante l'incontro avvenuto al Ministero degli Esteri a Praga, Eden e Benes si sono scambiati in modo cordiale ed amichevole i loro punti di vista su tutte le questioni contenute nel comunicato di Londra del 3 febbraio 1935. Il ministro Benes ha espresso il suo ringraziamento per la visita fattagli e per le comunicazioni che Lord Eden gli ha fatto sui risultati del proprio viaggio nelle altre campitali ed ha inoltre dato ad Eden una chiara spiegazione sulla politica di pace che segue la Cecoslovacchia. Ambedue i ministri hanno constatato una perfetta coincidenza delle mete della politica dei loro paesi, in relazione alla pace generale, e la loro sincera ed inalterabile fedeltà alla politica della Lega delle Nazioni ». Subito dopo il colloquio al Ministero degli Esteri è seguita una colazione offerta da Benes al suo collega inglese, alla quale hanno partecipato una quindicina di persone. Durante la colazione sono stati scambiati brindisi che, pur non dicendo nulla di notevole, oltre alle profusioni di reciproca amicizia, rivestono, specialmente quello di Eden, un certo carattere di importanza. Appena terminata la colazione, alle 13,20, esattamente come era stato stabilito, Eden è giunto all'ae rodromo di Kbely con l'automobile della sua Legazione. Lo accompagnavano il ministro Benes e molte altre personalità, Dopo un cordialissimo congedo, Eden saliva svelto sulla carlinga del quadrimotore a dieci posti dell'Imperiai Airways che lo attendeva Sull'aeroplano è salito soltanto, del seguito di Lord Eden, il suo segre tario particolare Hankey. Gli altri componenti la missione inglese partiranno da Praga in treno. Dopo un ultimo cenno di mano di Eden, l'apparecchio ha spiccato il volo per sparire in pochi istanti. Il Ministro Benes, accompagnato dal Presidente del Consiglio, Jan Malypeter, è partito poi subito in automobile per Lany per conferire col Presidente Masaryk a proposito del colloquio avuto con Eden. vsstamsvPAvspocgmdclrl Per il patto orientale Sulla vera portata del colloquio avvenuto fra i due uomini di Stato nulla è dato di sapere di positivo, però nei circoli ufficiosi della capitale boema si esprime oggi grande soddisfazione. Eden nel suo brindisi ha tenuto a ribadire i suoi concetti sul sistema collettivo di sicurezza e della stretta collaborazione che rappresentano il fattore principale della Lega delle Nazioni. Queste le dichiarazioni ufficiali. Però, nel suo colloquio con Benes sarebbe apparso che il vero scopo del suo viaggio circolare consisteva nel vedere che cosa occorre fare per portare a compimento i piani per 1 organizzazione della pace tracciati a 3UO tempo a Roma e a Londra e per individuare gli ostacoli da superare. Praga è lusingata di essere stata l'unica capitale gaut tu bbbbib Biaia lumou capila. Plc9ol° St,ato.?I1:!.1ÀLJord_d.elCT -11 • i 1 • 'i J , t^&^a^^viene nascosto che se Eden è qui venuto ciò è stato soprattutto perlaJgrande importanza strategica che ha la Cecoslovacchia, situa.s nel 'more dell'Europa, senza contare che Praga può parlare anche a nome della Piccola Intesa. Il punto di vista della Cecoslovacchia nell'intricatissima situazione odierna è che essa vuole attuare ad ogni costo il Patto orientale e trovare una forma tale che ad esso possano tutti aderire. L'interesse particolare della Cecoslovacchia per il Patto orientale è grandissimo appunto perchè le difficoltà contro di essa si trovano nei Paesi che le sono confinanti. Il desiderio sincero della Cecoslovacchia è che la conferenza di Stresa venga portata a buon punto e ciò non solo per il bene dell'Europa centro-orientale ma per il bene di tutti. N. A. e , Il maltempo e la stanchezza costringono Eden a fermarsi a Coionia Colonia, 4 notte. Quindici giorni di viaggio, di conversazioni attraverso l'Europa, spostamenti lungo un percorso di 3500 miglia da Londra a Parigi, da Parigi a Londra, da questa capitale a Berlino e poi a Mosca, a Varsavia, a Praga hanno imposto a Antonio Eden tale uno sforzo fisico e mentale che egli, giunto stasera in questa città, ha dovuto dichiararsi vinto. Già partendo dalla stazione di Praga era pallido e desideroso di un po' di riposo: aveva trascorso gran parte della notte in viaggio da Varsavia a Praga a buttar giù in fretta note sui suoi colloqui col Maresciallo Pilsudski e col colonnello Beck e a discutere con le personalità del suo seguito attorno alle questioni che doveva esaminare col ministro degli Esteri cecoslovacco Benes. Stanco da una notte di viaggio, due ore dopo il suo arrivo a Praga egli era a colloquio con Benes. Appena terminato questo scambio di veduto, condotto quasi a passo di corsa, Eden saliva in un trimotore col proposito di raggiungere Londra stasera onde essere in grado di fare un resoconto delle sue conversazioni al Consiglio di Gabinetto convocato per domani. Accompagnato dal suo segretario e da un giornalista suo amico intimo, il collaboratore diplomatico del Daily Telegraph, Eden è partito a bordo dell'aeroplano, quantunque i funzionari dell'aerodromo l'avessero insistentemente sconsigliato di affrontare un viaggio aereo che si presentava difficile e incerto. Il vento, la pioggia e la neve hanno obbligato il pilota ad atterrare a Lipsia, dove Eden si è riposato due ore all'incirca in compagnia del console d'Inghilterra e della sua signora. L'aeroplano ha dovuto sorvolare a quota bassissima' una regione molto oitdulata e, passando al di sopra di Cas sei, si è trovato in mezzo a una forte tormenta di neve. Radiotelegrammi da Colonia hanno avvertito il pilota che condizioni atmosferiche ancor peggio ri sarebbero state incontrate sorvolando il Belgio. Giunto a Colonia, Eden è stato persuaso dal pilota e dal suo se gretario a prendere un breve riposo su terraferma. Egli appariva a tal punto esausto che, per tranquillizzarsi, il se gretario decise di chiamare all'aero dromo un medico. Il Console generale d'Inghilterra, signor Bell, parti dall'aerodromo in automobile alla ricerca del dottore. Quest'ultimo ha esaminato Eden e ha riscontrato che egli soffriva di un esaurimento nervoso causato da eccesso di fatica non compensata dal riposo e l'ha scongiurato, anzi gli ha ordinato di trascorrere una notte a Co Ionia nella calma più completa. Eden dapprima si rifiutò di seguire l'ordine del medico: senonchè un bollettino meteorologico giunto in quel momento da Bruxelles contenente ragguagli sulle condizioni atmosferiche sul Belgio e sulla Manica, ha convinto il Lord del Sigillo privato che non vi era da fare altro che rassegnarsi a questa sosta la quale dovrà imporre un rinvio al Consiglio di Gabinetto di domani. gplnCtddgtlfpagcAalg Quale parte giuoca la politica inglese? lpLondra, 4 notte. Nulla dispiace tanto agli inglesi in generale quanto il dover prendere decisioni importanti senza averle a lungo pensate. E' chiaro che il breve intervallo che separa il ritorno di Eden a Londra e la data fissata per il convegno di Stresa mal consente una calma disamina della situazione europea e una presa di posizione netta di fronte jal problemi che dovranno essere fron- * „._». „ ol . „„„„,.„ u.«..ifa ,n teggiati a Stresa. A questa brevità di tempo, in mancanza di elementi più concreti, si deve attribuire il tentativo j al quale si assiste da ieri in qua di me nomare 11 significato e la portata del convegno tripartito in Italia. Come si ricorda, si era già fatto qui il tentativo di incunearvi senza alcuna ragione la Germania. Fallito il colpo, si sono fatte innanzi persone a sostenere che in ogni caso dovessero essere invi-1tate a Stresa la Polonia la Russia e le Potenze della Piccola Intesa. Alla Ca-; mera dei Comuni Simon dovette però ; mettere le cose a posto dichiarando cheila conferenza di Stresa era un conve- gno anglo-italo-francese e nient'altro !che questo. Stamane il collaboratore jpolitico del Daily Telegraph affermava Iche con quasi certezza MacDonald eanche Flandin non si sarebbero recati a Stresa, lasciando che l'Inghilterra ela Francia fossero colà rappresentate da Simon e Lavai. La stessa informa- [z|ono compare però su tutti quanti gli !organl del mattino ed è ripresa datutelili UL'l llltlLUIIU IU U il ilUba Uli ^^iS^^S^ lD JSLS^SJS^S^^f- T' ve^n.° Provenga da fonte molto auto- Irevole. Si vuole cioè sostenere che a otresa i ministri d'Inghilterra si recheranno a concludere il loro giro diplomatico, ossia soltanto a informare i rappresentanti dell'Italia e della Franc'a di ciò che hanno detto, ascoltato e visto a Berlino, a Mosca, a Varsavia e a Praga. Nessuna decisione dovrà essere pre- e e o e è e o sa a Stresa. Se decisioni saranno necessarie, esse potranno essere prese qualche giorno più tardi a Ginevra. Stasera, ripetendo che MacDonald non andrà al convegno tripartito, si aggiunge che quasi certamente egli si recherà a Ginevra a pronunciare nella calma e universale atmosfera del leghismo un discorso nel quale saranno definite con chiarezza le idee dell'Inghilterra sul miglior modo di effettivamente organizzare la pace in Europa. A MacDonald si attribuisce l'intenzione di compiere un atto di eroico salvataggio del leghismo con la speranza di riaprire le discussioni sul disarmo che l'Europa vuol considerare come ormai non solo morto ma anche sotterrato. Certo si è che la questione della partecipazione britannica alla conferenza di Stresa ha fatto a tal punto oggetto delle discussioni di ieri in Consiglio di gabinetto che secondo alcuni informatori di nient'altro vi si sarebbe parlato che di Stresa e di Ginevra. Vi è fra questi giornali chi è cosi preoccupato di vedere ringhliterra trascinata a prendere brusche decisioni che si augura che anche Flandin rinunzi a recarsi al convegno sul Lago Maggiore, Al tempo stesso il Times in un lungo articolo si sforza di gettare acqua gelida sulle speranze suscitate dal viaggio nelle capitali europee del Lord del Sigillo Privato, e contemporaneamente di presentare sotto una luce favorevole so non addirittura smagliante il contributo recato alle discussioni in corso dal Cancelliere Hitler. Per il Times, fattosi improvvisamente pompiere, il Lord del Sigillo Privato ha < abilmente e urbanamente » presentato nelle capitali da lui visitate il punto di vista inglese, ma « con chiarezza, senza eccessi di precisione » ed ha ascoltato le opinioni altrui « con simpatia, ma senza impegnarsi ». A questo si ridurrebbe dunque la missione di Eden. Di precisione si direbbe che non se ne sia incontrata che a Berlino. Hitler è pronto a concludere tutti i patti di non aggressione concepibili con tutti' le Nazioni del mondo ad eccezione della Lituania. E' pronto inoltre a vedere fusi questi patti bilaterali separati in una convenzione generale la quale si risolverebbe in un isolamento completo dell'aggressore da tutte quante le Nazioni del mondo. Il giornale poi, come per dare maggior risalto a questo progetto hitleriano, afferma che la pubblica opinione britan nilcayè. compatta in favore di sir John Simon e ciò perchè la politica estera dell'Inghilterra ha assunto infine il ca rattere di distaccamento e preveggen za. Si è posto un termine al così detto abito mentale di Versailles, cioè alla abitudine degli statisti inglesi di contemplare l'Europa come se essa non fosse che Parigi Ginevra e Roma. Le visite a Berlino, a Mosca e a Varsavia hanno recato un cambiamento salutare alle abitudini contratte e hanno confermato il fatto che « la parte dell'Inghilterra è ancora una volta quella di mediatrice e al di sopra di tutto di forza educatrice ». R. P. Acrobazie naziste Previsioni su Stresa Berlino, 4 notte. In una nota editoriale: «Il presidente della conferenza di Stresa * la Deutsche Allgemeine Zeitung analizza l'articolo del Popolo d'Italia sulla conferenza di Stresa e trova che esso è stato interpretato dalla stampa francese in maniera eccessivamente pessimistica. Affermato che la conclusione dell'articolo si riallaccia alla politica caldeggiata da Mussolini or fa un anno con le migliori prospettive di successo, il portavoce del Ministero degli Esteri scrive: <i La Germania non ha dimenticato che il Duce fu il primo Uomo di Stato che appoggiò con lungimirante comprensione il diritto del Reich alla parità. Egli aveva inoltre, prima degli altri, riconosciuto che non era più possìbile raggiungere questo obiettivo attraverso il disarmo generale che già allora egli definiva una utopia. E fu merito suo se, infine, anche gli inglesi si lasciarono convincere di questa ve rita. Mussolini fece quindi la ragione jvole proposta di limitarsi a una con venzipne per la riduzione degli arma menti sulla quale come è noto Inghil- IlaUa4e Germania avevano già raggiunto praticamente un accordo j quando intervenne a mandare a monte ogni cosa il famoso -.< no » di Barthou. Mussolini — conclude il giornale — presiederà la conferenza di Stresa. Noi crediamo che la sua energia riuscirà a raggiungere la meta tracciata nell'articolo del Popolo d'Italia. Dalla stessa premessa che respinge le utopie disarmistlche parte anche il nuovo piano ita- 1''ano che deve rendere possibile l'au g^^T^ ; confel.en2a di Sti-Csa sia per riuscire un ; successo politico e personale del suo i presidente Mussolini F'n qui l'organo del Ministero degli ! Esteri del Reich. Il tono della nota è j tanto più sintomatico in quanto, non I Piu tardi di due giorni fa, lo stesso giore|nale ospitava un lungo articolo sul i momento politico in Italia in cui ncore',evano 1 'oiu odlosi luoehl comuPl del e : defunto antifascismo e la politica este-! nl ™ufso»'»ana era definita come una serie di insuccessi. i IL MARAGIÀ' DI PATI ALA, ospite di Roma da alcuni giorni, si reca a rendere omaggio al Milite Ignoto.