Anticipazioni sul Museo dell'Automobile

Anticipazioni sul Museo dell'Automobile Anticipazioni sul Museo dell'Automobile Tre sale caratteristiche : delle vittorie, dei caduti, dei precursori - Tutta la storia dell'automobile in 150 «pezzi» di raro valore - Vetture in efficienza e motori in azione Nel riferire giorni sono le dichiara-\zioni del Podestà ing. Sartirana, è stato accennato, fra l'altro, al Museo Nazionale dell'Automobile. E' un argomento che i nostri lettori conoscono, avendo- ^ne noi ripetutamente parlato, a comin- \ ciare dall'epoca della visita del Duce in occasione del Decennale, quando l'av vocato Goria Gatti, il conte on. Roberto Biscaretti e l'ing. Acutis consegna- rono al Capo un memoriale in cui si lanciava appunto l'idea del Museo. Già abbiamo detto dove il Museo sorgerà: all'angolo di corso Massimo d'Aeglio con corso Dante, su un ampio terreno di proprietà della Fiat, generosamente donato dal seìi. Agnelli. Ed anche abbiamo notato come la vicinalia della vecchia Fiat di corso Dante dia alla scelta della località qualcosa di simbolico. Possiamo aggiungere che la scelta della località appare indovinata anche dal lato turistico. Sul margine del Parco del Valentino, meta frequentatissima di forestieri e torinesi il Museo non potrà accogliere che numerosi visitatori. La zona, con il previsto abbattimento di alcuni vecchi edifici, quali l'ex-Carcere femminile e l'Asilo notturno, è inoltre destinata a migliorare nel suo aspetto, il che andrà cer-tornente a vantaggio anche del Museo. Ma sopratutto la raccolta richiamerà visitatori per la sua originalità e lasua importanza. I lettori ne conoscono) nelle sue linee generali, l'ordinamento.Ma esso risulta più chiaro e di più fa-cile comprensione se riferito all'ubicazione dei locali di quella che sarà la sede, secondo le idee già concretate di comune accordo fra autorità civico e Comitato promotore. Sull'angolo dei due corsi è prevista la costruzione di un corpo centrale, una specie di palazzina a due piani. Quivi dovrebbero aver posto gli uffici, la biblioteca e simili. Ma accanto a questi saranno ordinate tre sale di grande importanza e facenti propriamente parte del Museo: la « Sala delle vittorie », dove saranno conservati i segni e le memorie — premi, diplomi, ritratti, fotografìe — delle maggiori e più significative vittorie in competizioni automobilistiche; la « Sala dei Caduti » dove verranno ricordati i guidatori che, vittime gloriose della tecnica e dello sport, hanno trovato la morte durante o in preparazione di cimenti automobilistici; la « Sala dei precursori » riservata al- la schiera di coloro che hanno prece- duto e preparato l'automobile con i lo ro congegni più o meno ingegnosi e pratici, dove, accanto a stampe, foto- grafie e memorie, troveranno posto ri costruzioni, in piccoli modelli di legno, dei più caratteristici di questi vecchi congegni di cui non rimangono che i disegni. Ai lati dell'edificio centrale si prolun- gheranno, sull'uno e sull'altro corso, due ali di fabbricato ad un solo piano, coi grandi saloni in cui sarà allogata la raccolta vera e propria, cioè le macchine ed i motori. Come è noto, colle vetture antiche saranno quelle relativamente recenti, purché rappresentanti qualche cosa di caratteristico nella te- enico dell'automobile, di guisa che la raccolta dia una idea esatta e completa del graduale sviluppo, del continuo progresso di questa macchina utilitaria moderna. Le due ali di fabbricato ad un piano solo saranno facilmente rialzabili a due piani, nella previsione del naturale ingrandirsi della raccolta in progresso di tempo. Tutto l'edificio sarà di intonazione moderna. Le linee architettoniche del nostro tempo sono qui più che naturali, trattandosi della casa, diciamo così, di un congegno che è una tra le massime espressioni di modernità. Il conte Carlo Biscaretti di Ruffia, che fa parte del Comitato promotore e che è stato ufficialmente incaricato dal Podestà dell'ordinamento del Museo, attende già da un paio d'anni, assistitodalAng. Acutis e dall'avv. Goria Gat- ti, rispettivamente presidente e membro del Comitato, a radunare i « pezzi » che daranno vita alla raccolta. Altra volta abbiamo parlato dell'opera indefessa ed entusiasta 'di questo appassionato e pioniere dell'automobilismo, sempre in caccia, attraverso tutta la penisola, di antiquate vetture e di vecchi motori. La sua fatica ha già dato brillantissimi frutti,ed altri certamente ne L darà per l'inaugurazione della Mostra, prevista per l'anno prossimo, così da raggiungere almeno i 150 « pezzi ». Il conte Biscaretti ha già radunato un interessantissimo complesso di un centinaio di « pezzi »: una settantina di vetture e una trentina di motori, che vengono man mano ripuliti e riparati e molte volte rimessi in efficienza, così che parecchie di queste macchine antidiluviane sono in grado di riprendere la corsa, sia pure a poche decine di chilometri all'ora. E' questo un particolare di non poca importanza agli effetti degli intendimenti degli ordinatori, quali vogliono che il Museo non sia mia mostra per così dire fredda e morta, ma una rassegna viva, in atto. Così di alcune macchine e di alcuni motori saranno dati gli spaccati, e qualche motore sarà pure visto in movimento. Si intende, cioè, non soltanto appagare la superficiale curiosità del comune visitatore, che si accontenta delle forme esteriori; ma soddisfare altresì il desiderio di conoscenza del tecnico, del competente. Sarà in tal modo realizzata una rassegna del motore a scoppio, dai suoi natali alle successive applicazioni, e che come ultima e più potente realizzazione comprenderà anche il motore di avtasiojie. In questo ramo sarà interessante vedere i primi motori a scoppio costruiti a Torino e che sono quelli ideati dall'ing. Facciali, il geniale inventore che ha fornito < suoi motori alle prime macchine della Fiat. Le nostre fotografie riproducono, fra il materiale raccolto dal conte Biscaretti, tre «pezzi» veramente curiosi: la prima ci mostra com'era la guida delle Fiat della primissima edizione, cioè del 1899; la seconda ci dà la sagoma di una Bcnz, pure del 1S99, che fu fra le prime che viaggiarono per le strade di Torino; la terza riproduce il triciclo Ana vapore costruito nel 1891 dal cavalie're Pecori di Caslino d'Erba (Como) mtDittmt

Luoghi citati: Como, Ruffia, Torino