Mamoulian

Mamoulian Mamoulian Quel film su Abdul Ilamid che èiatteso con tanta curiosità anche in IItalia, dove l'immagine de! a Sulta-.llo rosso » è rimasta nel ricordo derigrandi, quasi come quella di Barba-1 blu nel ricordo dei piccoli, non e sta- to diretto da Rouben Mamoulian. Buon per lui, Abdul Hainid: poiché ti massacratore degli Armeni non Uavrebbe certo meritato grazia da par- te d'un armeno superstite. 11 vivo avrebbe vendicato i morti. Il « sulta- 110 rofso il. sigillato entro un rotolo di celluloide, sarebbe affogato nei flutti dell'infamia, così come le site vittime scomparivano, chiuse in un sacco, in quelli del Bosforo. Gli Ar- meni hanno buona memoria. E so quel elio mi dico... Debbo dunque raccontarcele? Ma sì. Due anni or sono, dunque, non appeua tornato da Los Angeles, es-sindo giusto allora apparso in Italia !quel Dottor Jeckyll che avevo viste giraré laggiù, una notte in Main's Street, per la pazza gioia d'un pub- blico di boxeur» e di marinai nbbria- elli, diedi conto un po' vivacemente, in un settimanale, della recita a cui.avevo assistito: aggiungendo, miipare, che la qualità pasticciona e tur-lupinatrice di quel film era in certomodo meritevole di quel pubblico; e che il suo regista, in quanto nativo!d'America, non sarebbe bastato nep- pure col suo genio — che di genios'era parlato, dopo l'esito trionfalePde Le vie dillo città — a redimere la sua povera patria dalla dubbia fama d'aver disseminato per il mondo, dopo le stragi turche, un popolo di cavadenti, di poeti simbolisti e di « magi » in cerca di elicmela. Non l'avessi mai fatto! Una lettera ano- nima cominciò col rinfacciarmi d'aver mostrato, a dir poco, l'animo di un jAbdul Hamid verso l'Armenia sven- turata. Un'altra mi promise — o mi segnalò, non ricordo bene — una que- rela di Mamoulian. E finalmente, un mattino di primavera eli? mi\stavo a letto, solo e beato nel molle, a godermi, insieme, uu finale di ro- manzo giallo e un principio di so!c;sulle coltri, ecco una scampanellata; e all'invito di farsi avanti, un giovi- ne sui venti, pallido e di barba nera.je con due spiritate pupille, le quali lmi si puntarono subito contro come due canne di rivoltella- li. , , ., , — Lei, signore, ha parlato male degli Armeni. Era calmo ma cerio Sentii che »a.ffMM;r„;,.n.n „r„;ii nella sua risentita e ispirata severità. , , , .. 1 qualche cosa che s imponeva, più an- 1 , , ... r , ■ 1 ■ , cora che al mio timore, al imo rispet- T. „ j j -e- io. Li per li, vedendo come mi fissa- va, immobile, con occhi ua matto econ le mani in tasca, mi ero chiesto se quel primo sole d'Aprile non sa.rebbe stato per me anche l'ultimo; « , x . , .. se io stesso, per mano del vindice ar- r . , . . , meno, non avrei lasciato la sul capezzale, un nuovo testo di romanzo giallo, in luogo dell'altro di cui stavo terminando la lettura. Vinta l'ap-prensione, mentre già avevo dovutorispondere al giovinotto che non avevo conti da rendere a nessuno, e meliche meno in casa mia, gli vidi nel visoesangue un così affato, un cesiduro dolore, ch'io stesso lo rincuorai aurO aOiOie. cu 1u sl.es*»u iu i jui uui a..E -li dissi quanto gli avrebbe detto° A' L; e JLr v0ti;f,„liìi« „ciascuno d, noi, e per rettitudine, eper simpatia: che un epigramma contro gli Armeni sbandati non voleva uè poteva significare ingiuria all'Armenia : che la dignità di sentire del può popolo m'era manifesta dalla stessa risolutezza, ardita e leale, con cui uno sconosciuto veniva a rivendicarmela ; e che, finalmente, dell'ingegno, del grande ingegno di Rollìi Mamoulian neppure io avevo ragione di dubitare: benché avessi n itti motivi di preferire un'opera in¬tegrata e franca come Le ne delle citi:, ad una scombinata e affatturata, come il Dottor JeckyU, oppure qui'.'.' * A inumi stanotte » troppo ident'-mente ispirata dalla tentaziodi tornire sui modelli di Ln--h, qualche buon pretesto alleture monelle e al sorriso stupì-li Maurizio Chevalier. tendemmo, e ci salutammo :»i quel Mamoulian, effettiva-mici venticinque giorni diserbavano un ricordo ecil Houl" Montmartre, illat ne era il bersaglio dsit.- Lo si diceva versaco. nito di tutto, urbana sua conversazione avpva o Bernard Shaw. I'" mie dietro le lentscure, era di ogni forma e ogr''""■ o o? e liverbero, predi-ligeiido visil , ; ioni spenti, le cose ab.ha.ndi gl. animali; e fan.ciul Si di- he...i vista d'un daino fi rito un, . .. durante una battuta nell'Oregon gli\vene ispirato la scena centrale di Dv>:c me tot>igl<*. dove un cacciato» entrato■n una . a.| iiiua per si usar* i fastidi de!!'/..///.-' , vie rnc« .ntd,-al cet. e\."ve iraggi vo che dovrebbe insegui: latte ' alti i insieme con ■ il Mamoulian, allori. n;...':i cenza ai bambini orfani: • che andasse cercando affai 1 •.■■•va Ih [«.fiire in■ ira lite, per tradurla in immagini, ■■. c& .-d'un gangster povero: poiché egli \:ceva, tutti i gant/éttrt sembrano possedere un palazzo; mentre non .'■ possibile die « an.'lie i! male non conosca l'infelicità u. Finissima opinionee eh" in pieno West americano davben lucido specchio della sua .--"usibile nervatura d'orientale. Meno fu delicato l'armeno allora che, radunati i giornalisti per informarli d'unfilm — un film di soggetto regale ' the Gì età Garbo desiderava affidat alla ma regìa, spiegò come di tutta la proiezione essa non avesse in mente. persecutrice, ossessiva, che la veridili* finale: quella della sovrana pro fagottista al bando, e assisa a poppa dell'esiliarne nave in contemplazione delle stelle. Forse che anche Wa»nér, egli aggiungeva, non scrisse il /.<///< liUrW», solo per aver « visto » il suo Cavaliere nella scena degli addii, al lòra che si congeda da Brabanle per il Mousaìvato? Così nacque il « ìac conio » : e quindi l'opera dilla... Non era che un paragone. Parve una presunzione. L'indomani Wagner e Mamoulian apparvero, nella pagina faceta d'un giornale di rum'»!, np palati in gara su due navicelle sci icant; lo stesso lago: l'ima, però, t ira - ta cigno; l'altra, da un'oca, Quel nasone di Mamoulian. ricor.do ancora, ;i cui tutti s: guardava, !snJ Boulevard famoso aveva uno stra-! «" modo ora d'alzarsi ora d'ablvas sarsi, quasi in cadenza, ••'■me d'uno c"e cammini misurando, senza posa., tutte le altezze: pali. case, alberi, an tenne. E' curioso fonie, ad ogni suoi .nuovo film., egli stesso io riveda ili; iquel movimento. Oscillazione perpe-i tun flH cielo e lerra : ecco Mamoulian. ! ,Ora una ricerca avara, ora uno slan-; «° generoso; ora una grettezza, ora | !11'! volo: ora una minuzia da prati-; caute, ora un ardimento da poeta:! ip-"co il regista ch'è parso, volta a voi-j P», il più vecchio e il più giovine, il j P>" mutante e il più inviabile fra tutti gli americani. Impiegabili di ^uguaglianze! Parlando di qualche sua ripetizione troppo somigliante od j un plagio, qualcuno di noi s'è già clueato perche mai domandi de; pre quest'uomo ch'è in condizione: di fare dei regali ! j ^ ora della su» fortuna era scocca-j improvvisa, a! suo primo film; e mentre noi s'era laggiù, tre anni fa. i Per le Olimpiadi, la sua. popolarità e™ g'a immensa \love me to-night mi r?c<?. l'*1" ;sa ',lr>e tesene 'ara à j''.° a?1' »?ni marziali, negli interrai l'i' motivi d operetta Il ritornello dii i ritorna negli o-^iIt's nolhiiuj bnt a tnulor... » i — Qual'è dunque — domandai —inuoci n film di cui tutti cantano le ' cantano «i lodi e i utornelh? . , Ml Fl,1('Sa!'0"»- Si vedeva, nei pn-\Mt V,Ìr'- Xm ™U- di P« ™ ichl- andava a servirsi da uu sarto neli I . , . . . vicolo; nei successivi, onesto sarto di , . 1 , poca spesa che partiva per un castel- } , l . ,. „ lo. acclamato dalla popolazione di Pa . . . lt ' l. , , „ ìrigi. e poi otteneva, in quei castello l. - ■ì. ! '""b- , recesso senza precedenti,pillando abbastanza male delle ™-lIzoni avache; e infine, ne. quadri con-j .elusivi, una , iteva in mi o -. o]' p, i a principessa che si met-1zzo alle rotalo ner far for \zzo ani rotaie pei Ur ter- mare un treno: e infatti il treno si [firmava: cosa che la simile non s'eramai vista, dai tempi d'un certo Gio- Che bravo! — dicevano i più. mistificatore! — dicevano \\Davanti a! success,,, h, Ame- o la posizioni dei malcontenti è i ^Xi pr.iSVi erZZ\&Z . , -,, x- .. o la ^pubblica Non era di fiele ac- „ ''org-isi die Mamoulian, al pan del e|suo ^ da ven<levB'qualcne a l a n i ¬ abito fatto per abito su panni altrui: pezze di Charlot, scampoli di ILu-bitscli: e una pagina del Congresso si diverte trasferita in Ladv WÌnder- mere: e una trovata di René Clair, , ' parafrasata nel coretto delle tre vec- cine d.-l»W7«i guasta notti'. Ma ilsuccesse s imponeva. Chi, m Califor- nia, avrebbe osato contraddire a unsuoeesii! Credetti, tornando di lag-giù, chi la cosa fossp possibile in Ita-meno. Ebbene: ed ora veggo che lacritica, ani la satira di RÒuben Ma-moulian è lipresa sulle scene dall'au-tore di Boll il grande, con una certógrossezza e u certa ferocia : che alHa: ma. allora, ebbi la visita dell'ar-e e o - -egista a\ B, <n,a Cristina egli ti e ogjta ad altri rire persino un figlio- j nntui.aie | At -mi. attenti: perchè anche a Milan vivr.no e viVilann i . ,j, . vnono, e vignano.: dei sudditi arm> i. Attento, mio ca-- ro Dino Falconi agli emissari del-i!l'Armenia... li ij "arco Ramperti

Persone citate: Abdul Hainid, Barba, Bernard Shaw, Boll, Dino Falconi, Maurizio Chevalier, René Clair

Luoghi citati: America, Armenia, Italia, Los Angeles, Oregon