Il potenziamento della Marina nel discorso di S. E. Cavagnari al Senato

Il potenziamento della Marina nel discorso di S. E. Cavagnari al Senato Il potenziamento della Marina nel discorso di S. E. Cavagnari al Senato Roma, 30 notte. Il bilancio del Ministero della Marina è stato approvato dal Senato, nella seduta odierna, fra vibranti acclamazioni all'Armata gloriosa e al Duce. Nel corso della giornata la Camera Alta ha anche iniziato la discussione del terzo bilancio delle Forze Armate, quello dell'Aeronautica. L'Istituto elettrotecnico di Torino All'apertura della seduta, presieduta da S.E. Federzoni, sono presenti nell'aula circa 200 senatori. Al banco del Governo sono presenti i Ministri De Vecchi, Thaon di Revel, Razza, Solmi, Benni e i Sottosegretari Baistrocchi, Medici del Vascello, Cavagnari, Valle, Bianchini, Canelli, Lessona, Tumedei, Host Venturi, Cobolli Gigli, Jannelli e De Marsanich. Tutte le tribune sono affollatissime. Il primo disegno di legge che viene in discussione è quello concernente la istituzione dell' Istituto elettrotecnico nazionale «Galileo Ferraris» di Tori- no. Ha la ,paroIa j, scn. COZZA il qua\c plaude al Capo del Governo che ha raccolto il voto del Consiglio nazionale delle ricerche perchè l'iniziativa sorta in Torino non vada dispersa. Segnala il cospicuo contributo apportato dalla città e l'opera svolta da altri enti perchè l'Istituto abbia vita in quella città, una delle più industriali della Nazione Si augura che analoghi provvedimenti possano essere disposti anche si mezzi idonei per sempre meglio af- * ■ —1 "i^^ ?ex a'tn ,lstltutl superiori di ricerca, fo modo da procurare al nostri studio^nTo^IstSsaprà mantenere al- l'Italia il primato nella produzione dello studio e nella applicazione della mirabile energia elettrica, da noi raggiunto per opera di gloriosi scienziati . siluranti e del loro impiego. Si dilunga ............ da Alessandro Volta a Guglielmo Marconi (applausi). Vari altri disegni di legge sono approvati senza discussione. Si svolge la votazione a scrutinio segreto. Mentre il Presidente ne comunica l'esito entra nell'aula il Capo del Governo. I senatori e il pubblico lo salutano con vivissimi applausi. Il Duce, che indossa la divisa fascista, risponde alla manifestazione salutando romanamente. Poi si avvicina al banco del Governo e prende posto al Suo seggio. Si riprende la discussione del bilancio della Marina. Si leva a parlare il Sottosegretario, Ammiraglio CAVAGNARI, 11 quale ringrazia il relatore sen. Rota e i diversi oratori che hanno parlato sul bilancio. Il discorso dell'Ammiraglio Cavagnari Nell'altro ramo del Parlamento ha già precisato il motivo logico, politico e tecnico, da cui è scaturita limportante decisione della costruzione delle navi Littorio e Vittorio Veneto, già annunziate dall'oratore nel suo discorso al Senato dell'll gennaio 1934. Non ripeterà leargomentazioni fondamentali sulle quali si appoggia questa decisione. Rileva però che nelle discussioni che si stanno svolgendo, in un altro grande Paese, prò e contro la deliberazione di costruire corazzate da 35.000 tonnellate, le voci contrarie sono assai più deboli delle favorevoli. Il potenziamento della flotta è stato l'asse dell'opera del Governo nella decorsa gestione amministrativa. Per potenziamento s'intendono le nuove costruzioni, le basi navali e la preparazione del personale. In epoca assiti prossima il grosso della flotta sarà costituito dalle due corazzate tipo Littorio e delle due corazzate tipo Cavour rimodernate. Il gruppo dei grandi incrociatori conta già sette moderne unità da 10.000 tonnellate, di cui quattro più protette e tre più veloci. I sei più recenti hanno caratteristiche superiori al similare Diaz, il quale ha dimostrato di possedere eccellenti qualità. Circa 30 esploratori, due terzi dei quali con ottime caratteristiche belliche, e circa 40 cacciatorpediniere costituiscono il naviglio sottile. Un buon numero di modernissime torpediniere da 625 tonnellate, circa 60 soninier<yibiH di recente costruzione, una cinquantina di mas ed alcuni cacciasommergibili completano il quadro delle forze di prima linea. In questo elenco non sono comprese le due corazzate Doria e Duilio, sette incrociatori antiquati, 35 torpediniere in maggioranza di costruzione prebellica, una ventina di vecchi sommergibili e circa 300 unità sussidiarie, che possono prestare qualche utile servizio costiero. Il poderoso sforzo del Regime, che ha creato in pochi anni la Marina militare della nuova Italia, non ha bisogno di commenti. Riguardo all'opportunità della proposta di accrescere il numero dei nostri incrociatori di medio dislocamento il Sottosegretario dice che invece sarebbe desiderabile possedere un maggior numero di moderni medi incrociatori, sebbene le dodici unità di questo tipo da noi possedute si possano ritenere sufficienti per i compiti a cui sono destinate. E' ovvio che nel valutare il fabbisogno quantitativo dei vari tipi di navi non deve essere soltanto considerato il complesso delle loro caratteristiche belliche, bensì la funzione che esse possono o debbono assolvere. Dovrà quindi essere proporzionalmente accresciuto il naviglio sottile di scorta alle navi maggiori, con riferimento, cioè, ai cacciatorpediniere, naviglio indispensabile e mai esuberante tra le risorse di un ammiraglio; naviglio di rapido logoramento in pace e più ancora in tempo di guerra guerreggiata; naviglio infine che, mentre, convenientemente appoggiato, può colle dimensioni oggi raggiunte esplicare anche compiti esplorativi, tutela gli incrociatori e le corazzate dalle offese subacquee. E tra le offese subacquee non si devono annoverare soltanto gli attacchi dei sommergibili contro le formazioni maggiori, ma altresì gli sbarramenti di mine, che devono essere eliminati con il cosidetto dragaggio in corsa compiuto da veloci cacciatorpediniere all'uopo attrezzati. Il Sottosegretario trattò quindi dei diversi tipi di cacciatorpediniere e sul luoro rendimento e tratta quindi delle eldmdzzlneggqcdepsgd'']u1i1nui in una esposizione dell'impiego deUe unita nell'attacco diurno e nottur- no, e sul servizio di scorta. Espone qumd, „ punt0 di vi8la che ha d5ter minato la costruzione di un congruo • mimerò di avvisi-srorta. Parla poi del ? corazzatura delle navi leggere e sul n^?ate t0rpedlmera da 200 a 250 ton_ ; ' , ... cantieri ' Si conn°tte direttamente con l'effi ! g£V£à*S£» ^ ^fen£l S > tali. Il Ministero indirizza e seconda l'opera dei comandi degli arsenali, ai ggfg Wg[JS^S^SSm J g£ ^so?v^oT l£o* compito con il maggiore rendimento tecnico ed eco- nomico. Tratta quindi delle misure adottate negli arsenali ner l'orario e il lavoro del'personale. ] Illustra in seguito gli importanti [studi tecnici compiuti per le artiglierie e le corazzature e viene quindi a parlare dei quadri degli ufficiali, illustrando il progetto di légge per l'avanzamento e quello per i quadri, motivati dal prossimo fabbisogno in conseguenza delle unità che entreranno in servizio entro il 1939. Tratta quindi ampiamente delle Scuole navali e dei córsi per la preparazione per l'esercizio del comando navale e al sei-vizio di Stato Maggiore, dilungandosi sugli studi degli ufficiali e su gli Istituti che debbono frequentare. L'Ammiraglio Cavagnari illustra quindi le disposizioni attuate per il reclutamento dei marinai e specialmente quella della leva frazionaria, quella delle rafferme. L'addestramento La messa a punto del materiale e allenamento degli uomini si sviluppano con regolarità, secondo programmi organicamente preparati ed attuati. Le esercitazioni navali a partiti contrapposti si succedono periodicamente durante l'anno, intervallate da metodici esercizi di tiro, di lancio e da ogni più svariato cimento, spesso in correlazione con le altre Forze Armate. Il naviglio sommergibile affina la sua preparazione che richiede notevole abnegazioni congiunta ad abilità tecnica e marinaresca. La vita del nostri uomini si svolge in gran parte, specie per le esigenze dell'addestramento al tiro, nei sorgitori nazionali, lontani dai centri urbani, che offrono particolare conforto e svago; ossa impone non lievi rinunzie e fortezza di carattere. Nei mari vicini e lontani, in ogni scafo che batta la nostra Bandiera da guerra, una gioventù temprata dal medesimo spirito di emulazione e sostenuta da quella fierezza della propria missione, che è sempre stata la bella tradizione di ogni marinaio, ma che è oggi la fiamma di tutti gli italiani, siffatta gioventù partecipa della stessa vita alacre, permeata da quel sano, aperto, fattivo fervore di collaborazione che guarda la mèta e non risparmia il sacrificio. Rari gli inconvenienti e gli infortuni nel complicato funzionamento di questo possente strumento guerresco. Ma da luttuosi episodi, come la recente scomparsa in mare del Curzola e del suoi diciotto uomini, che hanno silenziosamente e fedelmente affrontato il supremo sacrificio, balza viva la luce che si irradia sui ranghi compatti del nostri marinai. (.Approvazioni vivissime). E' certo che dalla valutazione serenamente obiettiva di quanto ha esposto sarà tratta nuova fede nell'efficienza della Marina dell'Italia Fascista e nell'accresciuto suo potenziale bellico. E dichiara orgoglioso di poter affermare che gli animi dei marinai italiani sono preparati e pronti alle prove più severe. La fine del discorso del Sottosegretario Cavagnari, ascoltato dalla Camera Alta con grande attenzione e vivissimo interesse, è accolta con una imponente ovazione. Si grida: « Viva la Marina! ». Applaudono anche il Capo del Governo, i Ministri, i Sottosegretari e il pubblico delle tribune. Cessati gli applausi il Duce si avvia per uscire dall'aula. Allora il Senato e il pubblico, in piedi, lo acclamano a lungo, calorosamente, fra le ripetute grida di « Duce ! Duce ! ». Mussolini risponde col saluto romano. Senza discussione si approvano i capitoli del bilancio della Marina e gli articoli del disegno di legge. Anche parecchi altri disegni di legge sono votati a scrutinio segreto. SI inizia quindi l'esame del bilancio della Aeronautica, sul quale parlano i senatori Sani Navarra, Bastianelli, Romeo Nicola, Giannini e Grazioli, Quindi la seduta è tolta. %a%

Luoghi citati: Italia, Roma, Torino, Vittorio Veneto