Taruffi, Nocchi e Pigorini vittoriosi nel Gran Premio di Tripoli

Taruffi, Nocchi e Pigorini vittoriosi nel Gran Premio di Tripoli LA PRIMA PROVA DEL CAMPIONATO MOTOCICLISTICO Taruffi, Nocchi e Pigorini vittoriosi nel Gran Premio di Tripoli Tripoli, 1 mattino. Pur non presentando il grandioso contomo di folla verificatosi lo scorso anno per la famosa « corsa dei milioni », questo primo Gran Premio motociclistico che si disputa in Colonia si è svolto alla presenza di un numeroso pubblico di spettatori tripolini, che si e riversato all'Autodromo con ogni mezzo di trasporto. Assai prima della chiusura del circuito, avvenuta alle ore 13,30, le enormi tribune in cemento hanno accolto una vera folla di spettatori, il cui af flusso g continuato incessante fino alh'ora. della partenza. Notevole l'inter vento degli indigeni che si appassiona™ molto alle competizioni motoristifhPoco%ma dèlia partenza arriva alyAutodromo S. E. il Maresciallo Italo Balbo, Governatore della Libia, che è circondato da tutte le autorità della Colonia. Mentre i concorrenti si allineano, un gura^erso^fÌ°steJsà6nuvo^ffuT m^°il vùTlto c(mtlnuaFa smrare forte 'da novento continua a spirare forte da po nente: sarà un duro ostacolo per gli 1 ardimentosi centauri che stanno per lanciarsi nella vorticosa battaglia. Trentadue sono i concorrenti, che, a sei per sei, si allineano sulla linea di partenza. Alle 14,30 precise l'on. Melchiori abbassa la bandierina e la schiera dei centauri scatta rombante sul circuito della Mellaha, scomparendo rapidamente dopo la lieve curva oltre le tribune. Mario Ghersi non riesce, però, ad avviare il motore e vede, cosi, elfminate fin dal primo istante le sue probabilità di vittoria. Al termine del primo giro, condotto a ritmo velocissimo, passano in testa Bandini, Tenni, Aldrighetti e Sandri, seguiti a brevissima distanza da Taruffi. Questi però, a] giro successivo, riesce a sorpassare di poco Sandri, mentre le tre prime posizioni restano invariate. Alla fine del terzo giro Tenni è solo al comando, tallonato a pochi metri da Bandini e Aldrighetti; Taruffi ha perso leggermente terreno ed è inseguito da Rossetti, il quale ha superato Sandri, obbligato a fermarsi per noie al motore. La media oraria si mantiene attorno ai 166 chilometri e la lotta per la vittoria appare quanto mai incerta e vivacissima; le « cinquecento » sono padrone del campo, mentre le al Al quarto giro passano ancora primi Tenni e Bandini, tallonati da Aldrighetti. Tutta la squadra delle Guzzi domina in questo momento, seguita dalle ^™™^ | Rondine* di Taruffi e Rossetti, e dal ^ |^rasa' |cinque giri nello l'Aquila di Valerio Riva. Sandri, intanto, che ha riparato il guasto che l'aveva bloccato, insegue velocissimo e riesce a superare Riva al quinto giro. La classifica alla fine del quinto giro è la seguente: Tenni in 23'2"; Bandini 23' e 2"l/5; Aldrighetti, 23'25"; Taruffi, 24'19"3/5 ; Rossetti, 25'51" ; seguono gli altri sensibilmente distanziati. Nei giri successivi la fisionomia della lotta rimane immutata. All'ottavo Tenni si ferma brevemente al rifornimento, ma, con un inseguimento velocissimo, al giro seguente ripassa di nuovo a fianco di Bandini. Taruffi e Rossetti proseguono con bella regolarità, sebbene staccati. La lotta per la vittoria pare ormai circoscritta a Tenni, Bandini e Aldrighetti; i primi due passano anche alla fine del decimo giro appaiati, filando come saette. Fra la ridda dei passaggi il pubblico non può seguire che la lotta delle prime posizioni, mentre, invece, un'altra battaglia appassionante si svolge anche fra le macchine di minor cilindrata che procedono ad andatura fortissima. I primi cinque giri della categoria 350 vengono, infatti, compiuti da Gambi in 26'59"; seguono Nocchi 26' e 59"3/5, Secchi e Leonini 27'21"4/5, Le 250 compiono i stesso tempo delle 350. infatti e primo Brusi tn 26'59" e 3/5, seguito da Pigorini 27'3"4/5, Pagani 28'36", Cavacciuti 28'56"l/5. Due sono già i ritirati tra le 500: Ghersi, che, come abbiamo detto, non è riuscito a partire, Piccolo, che ha compiuto soltanto tre giri. Nella 350 ha abbandonato Di Malta dopo un giro e Bournler dopo tre, mentre nella 250 non sono più in gara il torinese Beatrice, Lama e Bonazzi. In seguito alle fermate al rifornlmen , to, Tenni e Bandini perdono il vantag- € cedono il comando ad AldrlghetI ti. Al decimo giro, così, la classifica delle 500 è la seguente: Aldrighetti 47' e 37"4/5, Taruffi 49'43", Tenni 51'52", Bandini 51'33"4/5, Riva 53'3"4/5. Nella 350 è ora primo Secchi in 53'40", seguito da Gambi 53'44"2/5, Girotto 53*44"3/5, Nocchi 54'30"l/5 e Cerasa 55'13". Le piccole cilindrate mantengono il loro ritmo regolarissimo, ottenendo lo stesso tempo delle 350. Brusi ! e Pigorini procedono appaiati, compiendo i dieci giri in 53'44"2/5, seguiti da Pagani 58'7", Ca¬ |Moretti 53'45"l/5, ivacciuti 57'39"4/5. Al quattordicesimo giro Bandini ca de alla curva della Mellaha, riportan do una ferita non grave alla spalla per [la quale viene, però, ricoverato all'o spedale. Scompare, cosi, uno dei dominatori della corsa. Al diciottesimo giro, per rottura della catena, si ritira anche Tenni. Di questi due incidenti accaduti ai difensori della Guzzi, approfittano gli uomini della Rondine per for- 'zare l'andatura. Taruffi non tarda a prendere il comando, seguito dal com- 1 ragno di squadra Rossetti, avendo en- .trambi superato Aldrighetti, rimasto solo a difendere le possibilità di vittn'ria della Casa di Mandello, che. all'ini I zio, sembrava dover dominare la gara. L'infernale andatura sottopone le macchine al massimo sforzo ed i ritiri diventano numerosi coll'aumentare dei giri. Al ventesimo rimangono in gara soltanto una quindicina di concorrenti. Classifica al ventesimo giro - Categoria 500 eme: Taruffi ore 1,38'32", Rossetti 1,45'17", Aldrighetti 1,61*57"; Ritirati: Sandri (12.o giro), Ferrara (13.0), Riva (ll.o), Montesi (9,o), oltre a quelli già segnalati. — Categoria 350 cmc. : Secchi ore l,48'3"l/5. Nocchi l,48'45"3/5, Gambi 1,49'31" e 2/5, Leonini e Cerasa. Si sono ancora ritirati: Clemencich, Boccolini e Tacchi. — Categoria 250: Moretti ore 1,48' e 3"4/5, Pigorini l,48'3"3/5. Seguono Brusi e Pagani. Al 21.o giro si ritira anche Aldrighetti e restano cosi in gara per la vittoria assoluta soltanto i due uomini della Rondine, Taruffi e Rossetti, che procedono incontrastati verso il premio meritato della loro regolare marcia. Mancando la lotta, la media subisce un rallentamento, pur mantenendosi assai elevata, cioè poco al di sotto dei 160 orari. Cifra sempre rispettabilissima per un circuito stradale e per un cosi lungo percorso. Taruffi supera sul traguardo il compagno e raccoglie gli entusiastici applausi della folla. La velocissima contesa delle 250 si risolve, dopo un duello accanito tra i campioni della Guzzi, Moretti e Pigorini, con la vittoria di quest'ultimo sul traguardo. Nocchi, continuando nel suo tenace inseguimento, supera Secchi e vince tra le « trecentocinquanta >. G. Z. Ornato

Luoghi citati: L'aquila, Libia