Simon parla ai Comuni del suo viaggio a Berlino

Simon parla ai Comuni del suo viaggio a Berlino Simon parla ai Comuni del suo viaggio a Berlino « Considerevole divergenza di opinioni, ma chiarimento dei rispettivi punti di vista » Londra, 28 notte. Il ritorno a Londra di Sir John Simon ha riacceso l'attività diplomatica internazionale. Non solo il ministro si è posto immediatamente al corrente bccaisdegli eventi della situazione europea e; oha fatto oggi a Re Giorgio un lungo ! frapporto sull'esito del suo incontro con j pdtaczisledinI zPochissimi giornali commentano Ve- i tsito dei colloqui anglo-tedeschi di Ber- rilino. Ma lo stesso Times, che tace edl- fil Cancelliere Hitler, ma ha ripreso i I suoi scambi di vedute con la diploma- ' zia delle grandi Potenze europeo. L'Ambasciata d'Italia si è tenuta in contatto col Foreign Office e per do- • mani mattina, ai Ministero degli Esteri, è fissato un importantissimo collo- j quio fra Simon e il nostro Ambascia- j tore Dino Grandi. torialmente, riconosce oggi con tutta franchezza che le aspirazioni tedesche quali furono espresse dal Cancelliere Hitler a Slr John Simon risultarono tali da non potere essere realizzate che mediante una politica estera indipendente. Lo stesso ritorno della Germania alla Lega delle Nazioni, su cui tante speranze erano fondate dalla diplomazia britannica, è stato presentato con l'accompagnamento di condizioni i tanto precise quanto inaccettabili, co-1 me, ad esempio, la restituzione alla Germania di tutte le sue colonie. Il tono pessimista adottato oggi da ! pspqEctutta quanta la stampa londinese ri- j gflette il pessimismo delle alte sfere. Or- j cmai a Londra non si dubita più che la j cGermania è giunta al convincimento ! rche non otterrà mai tutto ciò a cui1 fiaspira mediante trattative con le Po- ' ztenze vincitrici della grande guerra. Po- Ptrà ottenerlo per contro solo divenendo una Potenza forte. Questo è il titolo che la Nomina Post pone in testa al suo acuto commento sulla situazione: « Ciò che la Germania vuole non è ormai più l'eguaglianza e la sicurezza, ma la assoluta indipendenza di agire come esigeranno i suoi interessi. Ciò che non può ottenere con la diplomazia, essa intende ottenerlo più tardi con la forza ». Tutti questi commenti non smuovono però il Governo e sir John Simon in particolar modo dal loro convinci e sSfrzirerppdWnl'mento che la Germania vada trattataI Scon i guanti di velluto. E' chiaro che cn11 Ministro degli Esteri non rinunzi, ad j mesempio, al suo piano di indire una con- vferenza alla quale la Germania sia in.|svitata a partecipare in condizioni di ri- ì zgorosa eguaglianza con tutte le altre Potenze invitate. Secondo il Daily Mail, la conferenza dovrebbe aver luogo a Londra subito dopo quella di Stresa. Secondo gli altri informatori diplomatici della stampa londinese, sarebbe consigliabile convo nul'tlsfcare la conferenza pure a Stresa, a[ pbrevissimo intervallo da quella tripar-i e1 dtita. Si sperava che informazioni su questo punto fossero fornite oggi alla Camera dei Comuni da Sir John Simon e alcuni deputati laburisti, fra i quali Maxton, hanno tentato con abili domande di sapere se il Governo si proponga, anche dopo il completo fallimento dei colloqui di Berlino, di vedere un rappresentante della Germania alla tavola di Stresa a fianco di quelli d'Italia, di Francia e d'Inghilterra. tsrgoaSdsasMaxton aveva chiesto se la conferenza I cdi Stresa, la quale, a giudizio di tutti isi giornali, assume l'importanza di unlzevento capitale nella storia del dopo-l guerra, rimane quella prevista. Simon 'lha replicato che, « come è stabilito, la!eriunione avrà luogo fra le tre Po- ! Ptenze ». Maxton ha ribattuto; « Desidero chiedere se, avendo ri- tusgguardo alle conversazioni che hanno a- fvuto luogo o che stanno per aver luogo nei prossimi giorni, si muteranno i pia-!lni della conferenza di Stresa, oppui e Sse, in ogni caso, e a essa parteciperà;!-1 lno soltanto tre Potenze ». I v«Non ritengo possibile dire fin da vora — ha replicato Simon — quale sa-,p! salla Camera la situazione creata dalla : c• nrà il prossimo corso degli eventi ». Non molto chiarita è risultata oggi visita a Berlino. Era ovvio che il Mi nistro degli Esteri non poteva accontentare la curiosità dei parlamentari, dato che un quadro della situazione non può essere tracciato in mancanza degli importanti colori che saranno for niti da Mosca, da Varsavia e da Praga. I colori forniti da Berlino, se impiegai! da soli, non permetterebbero che un quadro ben più nero di quel che sia realmente la situazione. Le dichiarazioni di Simon sono state quindi brevissime. « La Camera sa.— egli ha detto — che la visita di Berlino è stata una Cccmfdldelle serie di visite di esplorazioni e di I indagini in corso a nome del Governo ; britannico a varie capitali straniere e che quando queste visite saranno concluse, farà loro seguito una riunione a Stresa nell'Italia settentrionale, ove io spero di incontrare i signori Mussolini e Lavai. In queste circostanze ovviamente non sarebbe deplorabile fare un'ampia dichiarazione circa la posizione che si sta ancora investigan¬ do. Non va attribuita importanza a certe ipotesi non autorizzate formulate in alcuni ambienti. Tosso dire tuttavia che nel corso di due giorni di conversazioni col signor Hitler è stato passato in rassegna il problema europeo nei suoi rapporti con la Germania e tutte le questioni menzionate nel comunicato di Londra del- 3 febbraio' sono venute in discussione. Considerevole divergen za di opinioni fra i due Governi è sta ta rivelata dalle conversazioni; ma il risultato della visita è stato indubbia-; JE^SKLE*1 furono in grado di chiaramente eom- prendere i loro rispettivi punti di vista. Un processo questo indispensaDile per ogni ulteriore progresso ». Il brevissimo dibattito si è ridotto a questa dichiarazione del Ministro degli Esteri R. P.

Persone citate: Dino Grandi, Hitler, John Simon, Mussolini, R. P., Re Giorgio