II III Trofeo Mezzalama, la gara dei ghiacciai di Guido Tonella

II III Trofeo Mezzalama, la gara dei ghiacciai UN'ECCEZIONALE COMPETIZIONE DI ALTA MONTAGNA II III Trofeo Mezzalama, la gara dei ghiacciai Il crescente interessamento degli ambienti stranieri -- La probabile presenza delle squadre di Germania, Francia, Svizzera e Austria j ' ' '. I . ; : Ginevra, 28 notte. I lCI avviciniamo a grandi passi alla data del « Trofeo Mezzalama ». Poco meno di due mesi mancano alla grande manifestazione sciatoria patrocinata da La Stampa e già in questi ambienti se ne parla con vivo Interesse. Come si annuncia quest'anno questa gigantesca gara dei ghiacciai, unica in tutto il mondo? Lontani dal grande cm1psnrcdtcentro alpinistico e sciatorio di Torino, tdove ferve il lavoro di preparazione 11della terza edizione, non abbiamo per ora modo l'I entrare In un esame completo del programma e del regolamento della competizione, che, a quanto ci consta, saranno d'altronde resi di pubblica ragione a breve scadenza a cura del Comitato organizzatore. Gli elementi che sono invece in nostro possesso e sul quali vogliamo basare questa nostra corrispondenza, riguardano il crescente interessamento che si manifesta all'estero e le favorevoli assicurazioni che si forniscono In merito alla partecipazione straniera, indici entrambi assai significativi della importanza internazionale che è andata assumendo questa grandiosa iniziativa dell'alpinismo e dello sci italiano. Che il « Mezzalama » sia ormai universalmente conosciuto ed apprezzato negli ambienti alpinistici e sciatori non v'è dubbio: basta sfogliare le più importanti riviste specializzate di Germania, Svizzera, Francia, Inghilterra, d'America perfino (una vivacissima relazione del Trofeo Mezzalama 1933, dovuta a Miss Christine L. Reid, è apparsa infatti in uno degli uìtiml numeri della rivista dell'Apalachian Alpine Club) per constatare l'estremo Interesse con cui si studiano i risultati di questa ardita esperienza, tendente a fondere la manifestazione alpinistica pura con la manifestazione agonistica. (Perchè, a parte la questione dell'eccezionale terreno di gara, è proprio questa la più grande caratteristica del « Mezzalama », aver cioè osato dichiarare per la prima volta expressis verbis 11 valore pratico e l'importanza decisiva dell'elemento velocità, elemento agonistico per. eccellenza, in uno sport come quello della montagna, che un vieto puritanismo continua a voler considerare diverso da ogni altra attività sportiva per l'assenza appunto del due termini interdipendenti della velocità e della competizione). Ma quello che ci è sembrato quest'annui particolarmente notevole è il fatto di aver sentito parlare del « Mezzalama » proprio in quei grandi centri invernali in cui il concentrarsi dell'attività sciatoria unicamente nella direzione dell'agonistica, potrebbe ragionevolmente far supporre un'impossibilità di comprendere l'essenza di una competizione di un egnere cosi speciale com'è questa, per tanti aspetti anzi totalmente diversa dalla normale concezione delle gare sciistiche. Da Sestriere a Garmisch-Partenkirchen, da Chamonlx a Milrren — per citare soltanto le quattro stazioni che sono state teatro «Ielle pili importanti manifestazioni sciistiche dell'annata, quali la « Set Giorni », la Preolimpionica del Campionati di Germania, 1 Campionati Internazionali di Francia, il Concorso della FIS — abbiamo avuto modo di constatare, nel nostri Incontri con gli assi dello sci, come il « Mezzalama > stia veramente in vetta al pensiero di tutti. Giudizi e nostalgie di campioni E' Willy Bogner, 11 forte campione di Baviera che a distanza di due anni ci parla con un entusi-3mo senza pari del * Mezzalama *, alla cui.prima edizione ha avuto l'onore di partecipare nelle file della squadra tedesca; è 11 suo compagno di squadra Gusti MUUer, che si considera un prediletto della sorte, un vero « Sontagsklnd > — come ci dice — cioè un nato di domenica, per aver avuto la ventura di partecipare sia alla prima che alla seconda edizione del i Mezzalama », e Invoca dal buon Dio la grazia di poter correre | quest'anno per la terza volta; è lo i svizzero Elias Julen, 11 cui volto al 11! lumina al ricordo di quella che fu la I partecipazione della squadra di Zermatt, da lui validamente guidata, al primo Trofeo Mezzalama, e quasi ci confessa, a dispetto del suo temperamento chiuso, il suo rimpianto di essersi lasciato un po' troppo conquistare dalla vita facile e dagli agi che offre una metropoli invernale del genere tmlRcadMsdatdgssecpapdi S. Moritz, cosi da dover rinunciareI| a favore di altri, di lui più allenati, al- I l'onore di allinearsi nella prossima ccompetizione; è un altro uomo di Zermatt, il grande discesista Otto Furrer, 11 quale, pur non avendo mal partecipato a questa prova data la sua diversa specializzazione sciatoria, non ci sa nascondere la sua « sconfinata ammirazione per quelli che hanno avuto il mpaagtgcoraggio di lanciare, dimostrando poi sdi saperla organizzare ih modo perfetto, una siffatta competizione sul più al- to terreno di gara a cui possa aspirare 110 sciatore *; sono infine i rappresen- r i a a l a o o o t n à e e l ri à e e e o i t i a . e i i e o e , i r e l e o a l i e tanti del Sindacato delle Guide di Chamonix, da Armane! Charlet, l'uomo delle Grandes Jorasses, a Roger FrisonRoche, il simpatico collega savoiardo che sa alternare, con uguale maestria, alla penna del giornalista la piccozza della guida alpina, che ci dichiarano la loro ferma volontà di inviare quest'anno una loro squadra al Trofeo Mezzalama, « perchè non sarebbe concepibile che al termine della stagione che ha visto 1 suol rappresentanti assurti ai brillanti piazzamenti nelle grandi riunioni internazionali di Garmisch e di Milrren, lo sci francese avesse a disertare proprio la massima competizione sciatoria organizzata sulle Alpi ». BlLe probabili formazioni estere ldsdddr,, ;6Dopo aver riportato questa serie di rdichiarazioni, da cui sembra emergere Sanzitutto che i più grandi sciatori te- ftedeschi, svizzeri, francesi ed austriaci [d(perchè anche questi, non dimentlcan-i tdo di essere stati fra i primi a proPu- m„„ „ ,„ ,„,„,,,. rtou'oinfni sgnare la moderna formula dedalpim- bsmo sciatorio, saranno certamente que- tstanno della partita) ambiscono tutti zei poter iscrivere 1 loro nomi tra i con-; Bcorrenti al Trofeo Mezzalama, come I ppenetrare il mistero delle designazioni, ! pa cui stanno per procedere 1 diversi aaual-ilrteci- Ì„ Ie P«i per procedere Enti nazionali, facendo fin d'ora che nominativo di probabili parteci panti stranieri...? Confessiamo che per i quanto riguarda la Germania, il baro-jnne Le-Fort, gran dignitario del DeuH schei- Ski Verband, non ha voluto for- Mnirci nessun dato preciso, trincerando-! si dietro la necessità di attendere i ri-1sultatl di tutte le prove della stagione leper poter emettere un giudizio definitivo. Ma 11 nostro Incontro data ormai dal Concorso di Garmisch; molto tempo è trascorso dopo d'allora e non c'è dubbio che al momento attuale si sappia già in Germania a chi affidare il compito di difendere per la terza volta l'onore sportivo tedesco sugli ghiacciai del Rosa... E' da presumersi picnP■che 1 nomi dei componenti del terzetto j tedesco saranno cercati tra i cinque sciatori che hanno corso nelle due precedenti edizioni del « Mezzalama » e cioè: Mtlller (2 volte), Ziegler, von Kauffman, Wòrndle, Bogner. A nostro avviso, la designazione del barone LeFort cadrà probabilmente sui primi tre, Per quanto riguarda gli elvetici, sembra che In considerazione della difficoltà di trovare attualmente a Zermatt un terzetto di corridori di valore adeguato all'asprezza della prova, ci si limiterà a prendere un solo rappresentante della valle svizzera del Cervino, 11 giovanissimo Oswald Julen (da non confondersi con Julen, Elias e Gustavo, che hanno partecipato alla prima edizione del Trofeo Mezzalama), rivela ctdtosi da un anno a questa parte comeìjuno del migliori fondisti svizzeri. Gli altri due componenti della squadra, lo Schweieerlscher Ski Verband ha l'Intenzione di cercarli, a quanto ci risulta, non più nel Vallese, ma nelle montagne dell'Oberland Bernese, a Kandersteg, nelle persone del fratelli Adolph e Killan Ogl, conosciuti entrambi come 1 più forti corridori svizzeri nella j specialità del gran fondo. Il primo dei due ha anzi ottenuto, come si ricorderà un piazzamento particolarmente lusinghiero nel recente Concorso della FIS nel Tatra in Cecoslovacchia, come primo dei centro-europei sul 50 chilometri. Vero è però che, sia per 1 due fratelli Ogi, come per Oswald Julen, ciò che 11 fa particolarmente adatti ad! allinearsi nel Trofeo Mezzalama è, più ' che la speciaKzzazione nelle gare di i fondo o di gran fondo, la loro qualità I m „i„T„^ «v.i».7 l i ii dì guide alpine, abituate a faticare per ore sulle pareti di ghiaccio alle più eie-! vate altitudini. | Questo sarà il concetto che guiderà | anche 1 francesi nella scelta dei loro ! rappresentanti. I nomi che ci sono sta- ti fatti a Chamonix — Fernand Belimi Tournier, Simond, forse Armand Char-iio). i._ r,L .. ut ii 7 \, let, certamente Paul Mugnier, il miglior | eIgranfondista francese — lo dimostra-M- uo chiaramente. Conosciuti come ec- - celienti sciatori, In g-enerale ottima mente attrezzati sia per la discesa cheperii fondo, in tutti prevale, sopra ognialtro motivo, la qualità alpinistica, cheappare veramente di prinVordine. Allagrande gara dei ghiacciai non ò d'ai-tronde concepibile che manchino leguide francesi del Monte Bianco, i di¬ scendenti di quell'orma! mitico JacquesBalmat, che per primo osava violare l'alto regno delle nevi eterno. Guido Tonella La squadra del « Deutsche Skl Verband » di Monaco, durante la gara dell'anno scorso In cui si classificò terza