Mete e progressi dell'economia agraria nello Stato Corporativo

Mete e progressi dell'economia agraria nello Stato Corporativo Mete e progressi dell'economia agraria nello Stato Corporativo Il discorso di S, E. Rossoni al Senato Roma, 26 notte, trUn limpido, vigoroso discorso del Mi- tnistro Rossoni ha concluso, oggi, al Se- ; dnato la discussione sul bilancio del Mi- j snistero dell'Agricoltura e Foreste. cNel corso della seduta il Senato ha niniziato poi l'esame del bilancio del Mi- nnistero di Grazia e Giustizia. < fAlle 16 il Presidente Federzoni apre ! sla seduta. Al banco del Governo siedono il Duce, i Ministri Thaon di Revel, Rossoni, Solmi, Benni, Razza e i Sottosegretari Baistrocchi, Lessona, Tumedei, Cavagnari, Medici del Vascello, Tassinari, Suvich, Cannelli, Lantini, Cobolli-Gigli e Bianchini. Nell'aula sono già presenti circa duecento senatori. Molto affollate le tribune. Viene subito ripresa la discussione sul bilancio dell'Agricoltura e Foreste e il Presidente dà la parola al relatore on. Marescalchi il quale mette in rilievo quanto il Regime ha fatto per l'agricoltura e per i rurali. Egli tratta quindi della necessità di incrementare il consumo del pesce e della preparazione professionale dei pescatori. La parola del Ministro Si leva quindi a parlare, fra la più viva attenzione dell'assemblea, il Ministro Rossoni. Le cifre del bilancio e l'esauriente relazione della Commissione di Finanza lo dispensano da un discorso particolareggiato. Preferisce parlare delle direttive che il Ministero intende seguire per rendere la produzione agricola sempre più efficiente e rispondente alle necessità del Paese. In complesso in questi ultimi anni il volume della produzione agricola è notevolmente aumentato in quasi tutti i settori. La battaglia del grano non solo è servita ad accrescere la produzione del grano, ma ha incitato gli agricoltori ad una maggiore produzione di tutto ciò che è necessario alla vita del Paese. La battaglia del grano ha avuto dunque un significato educativo enorme. Sono noti gli ultimi provvedimenti per gli ammassi del grano, ma per questi ammassi occorre che siano fabbricati molti silos, altrimenti buona parte del grano sfuggirebbe ad ogni disciplina. Noi dobbiamo avere una quantità di silos sufficiente per conservare il grano da un anno all'altro. Il Ministero sta' lavorando in questo senso molto alacremente. tamsnvtrzstqdsclcIl sen. Menozz'i ha parlato della ! ..... * . . . questione del bestiame, aggiungendo i '•- •* -'che il fieno da noi prodotto e che è esportato, potrebbe invece essere impiegato nell'interno del Paese in modo da stimolare una maggiore produzione zootecnica. Sta di fatto che la nostra esportazione di fieno è piccolissima e tale da non costituire una seria preoc- cupazione. Il vero problema del bestia-1 me è invece nella selezione del bestia-1 me stesso. Per ì foraggi si deve segui-i0<v _, P tipi e con la costruzione dei silos per i foraggi potremo abbassare il prezzo della carne. Altri prodotti non richiedono un'ulteriore attrezzatura. La produzione del riso, ad esempio, è abbastanza ben disciplinata. Un tempo i risicoltori erano I sempre scontenti. Oggi il consumo in-' . terno è aumentato e l'Ente risi è stato | di grande utilità per i produttori di ! riso. Tutto ciò dimostra che non si può 1 più lasciare un'assoluta libertà agli ] agricoltori senza tuttavia sopprimere l'iniziativa personale. Corporazioni e produzione Ogni giorno più si va constatando che la Corporazione, come organismo e volontà dello Stato che guida ed indirizza la produzione, è una realtà benefica per tutti i produttori. Se alla base della produzione non vi è uno stretto legame fra il capo della produzione e gli esecutori, viene a mancare l'armonia indispensabile al buon rendimento. Richiama l'attenzione del Senato sulle nuove iniziative che si debbono prendere nel campo della agricoltura. Bisogna sfatare il falso ritornello del contrasto ineluttabile fra l'industria e l'a- I'. gricoltura. Questo contrasto in regime i corporativo non ha ragione di sussi- stere. Con una economia corporativa unitaria, ogni branca della produzione assume compiti e funzioni specifiche e, nella più gran parte dei casi, la fun- zione produttiva dell'una completa non contrasta con un'altra, perchè tutte si | 'debbono sommare nel supremo interes!se del Paese. L'agricoltura può fornire ;a diverse industrie quelle materie che I attualmente si acquistano fuori d'Italia. Siamo ormai in una fase sperimentale molto avanzata. Ricorda di avere assistito, per incarico del Duce, ad un esperimento di trasformazione della, canapa in cotone; dopo di quella ha controllato altri sistemi ed ha constatato che tutti i metodi seguiti giungono al risultato voluto. Si tratta di vei dere quale è il metodo più redditizio, I ma non vi è dubbio che la nostra canapa possa essere trasformata in cotone ad uso industriale, senza la necessità di trasformare gli impianti. Spera che in breve tempo si possa giungere a "rodurre almeno il 50 per cento del cotone di cui l'Italia ha bisogno. Un problema simile è quello del lino, la cui produzione è inferiore al consu ■.■no nei 1936; sarà ottenuto su suola italiano tutto il lino che ci è neceBsa- rio. Non è vero poi che con ogni ma-. teria prima si possa fare un solo prò- dotto Industriale. CI sono prodotti, tes- | suti misti di canapa e cotone, di cotone : canapa e rayon, tessuti misti di lana ' nazionale seta e in piccola parte ca-1 napa, e questi tessuti rispondono per-. fettamente agli usi al quali sono de- stinati. Le bietole e l'alcool Insieme con questi problemi che tutti si assomigliano si potrà risolvere anche quello dei bachi da seta. Una maggiore produzione di seta può essere assorbita nei tessuti di seta e lana o di seta e canapa. Con recenti provvedimenti si è cercato di andare incontro ai bachicoltori e si è assegnato loro un premio. Si cercherà di armonizzare i loro interessi con quelli dei tessitori di seta, perchè entrambe le attività siano equamente compensate e questa branca si mantenga fattiva. Altro importante problema è quello della bietola alcool. L'usare le bietole soltanto per la produzione dello zucchero conferisce loro una limitata valorizzazione. Il giorno in cui si otterranno i due prodotti zucchero ed alcool, la valorizzazione della bietola sarà accresciuta. Non può dire con esattezza perchè finora non si sia prodotto alcool dalle bietole. Certo vi avrà influitto il costo di produzione in confronto della materia di importazione, ma spesso nei produttori manca un vero spirito di iniziativa. Ormai non si produce più nulla eco nomicamente, c'è bisogno di una tutela del prodotto; occorre armonizzare le necessità generali di vita del Paese icon le diverse voci di produzione. Nel 1936 si potrà benissimo raddoppiare la jproduzione delle bietole che oggi occupa solo 85.000 ettari di terreno, i produrre a buone condizioni l'alcool necessario per il carburante nazionale. Il Ministro accenna poi al problema della cellulosa. Il sen. Menozzi ha messo in guar- dia contro la cattiva qualità di concimi ! che si danno agli agricoltori. Il Mini- stero provvederà perchè si proceda ad ; un controllo rigoroso. La diffidenza ; che spesso gli agricoltori mostrano '< verso 1 concimi è giustificata dal fatto 1 che il beneficio che essi apportano non risponde sempre alla spesa sostenuta : per acquistarli. E' dunque necessaria u"a attenta vigilanza Inoltre il Mini- j Orprn nrnwoHora ari attro77!irci nrirìnr. ?ter° provvederà ad attrezzarsi opportunamente per la difesa contro le ma- lattie dei vari prodotti, per assistere : in quest'opera gli agricoltori che non | possono difendersi da sè. Il patrimonio forestale Grandi cure sono rivolte alla difesa ! 1 patrimonio forestale. L'oratore è ! 1 iet?..fe1.1 unanime elogio tributato alila Milizia Forestale per opera della | minio «nnn cinti ridati mi inn #ii acafferma che non è facile prendere in \\considerazione questo problema con idee di esproprio; ma si può, d'accordo Lrt Ì^^X* Jìlte P"»™ ! ssfteri^^^ S. E. Rossoni tratta poi degli usi; civici e della colonia perpetua. Gli usi! civici costituiscono una Snnrawivpr,™ : dcmcgcivici costituiscono una sopravvivenza del passato a cui si deve porre termine. La proprietà che è di tutti non è di nessuno: essa deve avere un responsabile. Quanto alla colonia perpetua, essa parte da un errore originario che, ripugna alla mentalità fascista. Si do- isvrà solo esaminare come potrà avve-!bnire il riscatto di quelle terre. Il Mi- !lnistro si dilunga sulla istituzione del itcredito peschereccio. Tale credito non MIdeve essere fatto ai grandi enti, ma 'concesso direttamente ai piccoli pe-?Rscatorl, alle loro cooperative e con- csorzi che si trovano in cattive condì-,zioni e sono costrette a svendere e ad lindebitarsi a pessime condizioni II credito peschereccio sarà anche colle- gato. In linea generale occorre affermare isolennemente che il credito all'agricol- tura deve esistere non per il commer-1 ciò ma per il miglioramento delle ter- i re. I commercianti di terre sono quelli che rovinano gli agricoltori e l'agricol- tura. (Applausi). Importantissimo è il problema della bonifica. Inutile insistere sui vantaggi che da essa derivano all'economia na zionale. Tuttavia occorre osservare che | c'è modo e modo di fare la bonifica. Non basta la bonifica idraulica, non basta la bonifica agraria in minio estensivo, non bastano i grandi organismi di bonifica. La bonifica tipicamente fa , , a scista è quella integrale, non solo nel senso teorico, ma anche nel senso so clale, che porta cioè il lavoratoli sulla terra e si completa con l'appoderamento, investendo il lato tecnico, produttivo, morale, politico di tutta questa materia Verranno condotte a termine le bo-1nifiche che già sono a buon punto e teche richiedono soltanto un piccolo sfor-!zo per essere ultimate. Si penserà poi alle altre, dato che non tutte hanno la. ! medesima urgenza. Se è vero infatti' che la bonifica interessa circa un ter- zo del territorio nazionale, ciò non si-|gnifica che questo terzo sia improdut- tivo. significa soltanto che produce meno di quanto dovrebbe e potrebbe iprodurre. I1 I più grandi sforzi saranno rivolti all'appoderamento, perchè soltanto co si si eliminerà la piaga del braccian tato, cioè del proletariato della terra, I braccianti lavorano soltanto tre o quattro mesi all'anno; per 11 restante periodo di tempo rimangono inattivi, Questo è lavoro perduto, cioè ricchez za perduta. Bisogna quindi affiancare alla redenzione della terra la redenzione del lavoratore della terra, avviando i braccianti ed i lavoratori verso la conquista della proprietà, condizione indispensabile per creare in essi l'amore della terra. (Applausi). L'azione del Ministero Nell'azione del Ministero vanno sottolineati alcuni punti fondamentali. In primo luogo il compito del Governo consiste nel promuovere la formazione di condizioni favorevoli all'attività agricola e non nel sostituirsi all'iniziativa di coloro che devono saper avanzare con i loro mezzi e con la loro volontà. In secondo luogo l'attenzione rivolta al problemi fondamentali dell'agricoltura non deve, distogliere il Governo dai problemi di minore importanza. Quando le cattedre ambulanti saranno trasformate in Ispettorati provinciali, il Ministero dell'agricoltura non rimarrà più isolato in Roma, ma avrà nelle Provincie I suol organi esecutori. Le cattedre ambulanti senza dubbio si sono acquistate non poche benemerenze, ma erano organismi semi autonomi. In uno stato unitario come è quello attuale non si possono più concepire organismi liberi o semiliberi. Le funzio- ini delle cattedre ambulanti, specie per 5uel che riguarda 11 contatto diretto jcon Sj' agricoltori saranno mantenute, anzi perfezionate ed aumentate. Bisogna essere vicino agli agricoltori, essere non soltanto dei tecnici, ma anche degli animatori. L'aratro scava il solco, il lavoro lo feconda e le armi lo difendono. Noi siamo ben sicuri che tutte le provvidenze del Regime in que- ! sto campo porteranno all'autonomia economica nazionale e quindi alla si ; curezza ed alla potenza del popolo ita ; liano. '< Una calorosa ovazione saluta la vi 1 brante chiusa del discorso di S. E. Ros soni, che il Senato ha ascoltato con : grande interesse e accolto, nei punti salienti, con segni di approvazione e j applausi ti t-».._ : gano vivissimi. Il Duce, i Ministri, i Sottosegretari si associano agli applausi, che si prolun- | ! ! | Approvati i capitoli del bilancio, e gli articoli del disegno di legge relativo, il Senato approva senza discussione altri 29 disegni di legge, che sono anche votati a scrutinio segreto. Il bilancio della Giustìzia S'inizia quindi la discussione del di- \\ *5gg finanziario V^wrffTrfisSSrr i^i Le?p?oWeml dd^ rtanfSnto S ! sualPe e afferma che"fa nuova riforma « —"o dell'auto- ; il „„' ct \ wtvt • ! ,.£nche fl^n-i<?fAN1S?5 si occupa : diffusamente delle codificazioni in corso. Il sen. BROGLIA tratta della riforma della legislazione commerciale: è contrario alla soppressione del libro giornale del commerciante, il quale co- , istituisce una preziosa guida per chi deb!ba svolgere indagini. Occupandosi del !le società anonime, trova che il proget ito della Commissione ministeriale con Mene ottime innovazioni ispirate a cri teri contabili e amministrativi per me?RIio re"dere chiari i bilanci. E' però contrario alla disposizione che vorreb,be ridurre a uno ì sindaci di quelle se lclcta che abbiano un capitale inferiore ai dieei milioni. La colpa del cattivo funzionamento dell'istituto dei sindaci dipende piuttosto dalla sconfinata liber- e ita di SL'clla chc hanno le assemblee e basterebbe limitarsi a stabilire che la 1scelta deve essere fatta fra persone competenti. Uno dei sindaci, se sono tre' due',se ^?n° Clnque- dovrebbero es sere reclutati fra ì laureati m scienze economiche e coininerciali. }}. se.n- GIAMPIETRO si intrattiene suh ordinamento giudiziario; e il sen. riprendendo un argomento trattato dal sen. Gianntai, riconosce che SDesso 31 emanano decreti lee- » ~ : ; spesso si emanano decreti legge senza ragioni d'urgenza. Il sen. GALIMBERTI, dopo aver trattato alcune questioni relative all'ordinamento forense, propone che per pa- trocinare in Cassazione il limite sia aD- a bassato a tre o cinque anni, a vantaggio di tutti coloro che hanno superato l'esame di Stato o che hanno titoli scientifici di indubbio valore. Il sen. SANDRINI deplora l'eliminazione degli avvocati in certe funzioni 1cne sono inerenti all'esercizio della proe tesatone, Segnala quindi l'urgenza dei-!l'emanazione delle norme regolatrici i dell'Istituto di previdenza degli awoa. ! catl. i' A questo punto il Presidente dichia- ra chiusa la discussione generale e dà -|'a parola al relatore sen. Raimondi, il - quale si limita a ringraziare 1 vari orae tori. e i L'on. Federzoni riserva quindi la pa Irola al Governo e alle ore 21,40 toglio tila seduta,

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