La squadra azzurra per Vienna è pronta

La squadra azzurra per Vienna è pronta NELL'IMMINENZA DEL CONFRONTO ITALO-AUSTRIACO La squadra azzurra per Vienna è pronta Sei goalssegnati dai «nazionali » nella prova di Rovigo — Lievi incidenti a Meazza e Ferraris II Rovigo, 21 notte. La seconda giornata di preparazione della squadra nazionale italiana in vista dell'incontro con l'Austria ha trovato in più adatta chc si potesse desiderare Ambiente ideale. Ambiente sereno, privo, cioè, di ambizioni e aspirazio- mfsnc"!?° 'j chnIIj particolari. Ambiente entusiasta,' pioto, cioè, di sano sentire nei ri-1 ?■ | t^^^JI^^ «e ne ha co»/ei^|«£* WggfcJ" ^^^r-be BtontfA ta, bel /"^L0-\squaaia aiienatnce Kougo °PPose i '■ « azzurri » Zo, compagine prò- gtoccata e rinforzata in ognu- tre tempi in cui ebbe luogoìFu un vero peccato che ad idMn ' pubblico così entusiasta e in un am-lvt;„„i„ • „완„vì„„ .- |ca a a a l i biente così simpatico, i nazionali non abbiano potuto dare la piena misura delle loro forze. Le condizioni del calcio italiano sono, al momento attuale, quelle che sono. Non collimano, cioè, con la migliore efficienza. Annata di transizione. E questa volta, come in occasione dell'incontro con la Francia cinque settimane fa, le ferite e le indisposizioni vengono a mettere lo zampino nelle cose e a complicare la faccenda. Guaita si presentò sul campo, ad esempio, fresco dal superamento di una tonsillite che lo aveva alquanto indebolito. Mascheroni ancora aveva sili viso le tracce della sutura conscguente alla ferita riportata domenica scorsa. Ferrari e Orsi erano reduci da un periodo di abbassamento dì tono. In vista di quelle che potevano essere le risultanze della prova di Rovigo, era stata invitata alla seduta di preparazione tutta una serie di elementi che avrebbero risolto la situazione. Porta era presente come ala destra; Ferraris II e Feditilo erano sul posto e, a disposizione, si trovava pure un mediano in sopranumero al fabbisogno. Risultò, dalla prova, che Mascheroni è in ordine. I punti della sutura gli verranno tolti domani e la cosa andrà senz'altro in perfetto ordine per lui. Guaita fece, per misura prudenziale, un solo tempo dei tre. Lo sforzo fatto non portò a nessuna conseguenza fisica impressionante: segno che la malattia già era nel periodo risolutivo e che le cose si mettono bene per lui. Ferrari e Orsi emersero per classe e buone condizioni. Successe, invece, che sia Meazza come Ferraris II sì produssero nel corso dell'allenamento distensioni muscolari, tali da costringerli, per misura essenzialmente precauzionale, ad abbandonare il campo. Si tratta, specialmente nel caso del giuocatore primo nominato, dì lus sazione di lieve entità: le conseguen ze non potranno però venire determinate se non venerdì. Gli azzurri non si impegnarono mai a fondo nel corso dell'allenamento. Fecero il loro lavoro e il loro dovere guardandosi però bene dal correre soverchi rischi. Monti fu, al proposito, particolarmente riservato. Da notare che la giornata era cai da e il terreno secco e asciutto. 1 giuocatori mostrarono di risentire tutti del repentino trapasso dal fango al terreno duro: difficoltà dì controllo della palla e anche indolenzimento degli arti inferiori. In sè l'allenamento degli «azzurri» fu, quindi, semplice e lineare quanto mai. Buon lavoro senza eccessivo sforzo. Un'ora e mezza di attività senza nulla di eccezionale Nessun uomo in condizioni smaglianti di forma; nessuno in periodo critiro. Tutti un poco come annebbiati in fatto di vera e propria efficienza Vittorio Pozzo

Persone citate: Guaita, Mascheroni, Meazza, Orsi, Vittorio Pozzo

Luoghi citati: Austria, Francia, Rovigo, Vienna