Dresda: l'ultima brillante vittoria

Dresda: l'ultima brillante vittoria Brani di storia napoleonica svelati ai lettori de "La Stampa Dresda: l'ultima brillante vittoria Austro-russo-prussiani scendevano sulla città sicuri di impossessarsene senza fatica: ma Napoleone era entrato a Dresda quella mattina e inflisse un colpo da gran maestro ai nemici Gli Alleati avevano denunciato l'armistizio VII agosto a mezzogiorno e contemporaneamente avevano notificato che le ostilità avrebbero ripreso il giorno 17 a mezzanotte. « Papà Francesco » era ormai schierato a fianco dei nemici di Napoleone: questi nelle sue lettere d'ora innanzi non lo chiamerà che « tuo padre » eccetto quando farà qualche accenno ironico. Il bollettino inviato il 20 di agosto all'Imperatrice annuncia la formazione, in territorio boemo, di un esercito nemico. Le migliori truppe russe e prussiane comandate da Barclay, Wittgenstein e Sliloradovich si sono congiunte con le forze austriache, comandate da Schwarzenberg; un altro esercito prussiano si riunisce in Slesia sotto gli ordini di Blucher e di Yorck. Dei corpi d'armata prussiani e svedesi coprono Berlino, mentre mezzo milione dì uomini con immense riserve si prepara a circondare, in Sassonia, Napoleone che dispone di forze di oltre due terzi inferiori. Per disturbare il fianco nemico durante la marcia di conccntramento su Praga e allo scopo di avere notizie sicure circa i loro progetti, Napoleone si reca a Zittau, forza con Poniatcvski gli sbocchi sulla Boemia, passa la catena di montagne che separa questa regione dalla Lusace ed entra a Gabel. In breve non è che a 15 leghe da Praga; dopo aver respinto un generale, Neipperg, che un giorno prenderà contro Napoleone una terrìbile rivincita. Inatteso cambiamento di fronte Il 20 agosto del 1813 Napoleone scrive da Zittau alla moglie: « Mia buona Luisa, sono stato ieri in Boemia. Ho respinto dalle montagne e da Gabel il generale Neipperg. I russi e i prussiani sono entrati in Boemia. Mi reco a Jowenberg. I miei affari si presentano sotto un aspetto vantaggioso. La mia salute è ottima. Addio mia amica. Tu parti oggi per Cherbourg. Tutto tuo Nap. ». Senonchè succede in quel momento un brusco cambiamento di fronte. Napoleone si reca con il suo esercito contro l'esercito prussiano di Sassonia e dopo i combattimenti di Goldberg e Bunzlau, obbliga Blucher a ritirarsi il 23 agosto dietro di Katzbarg. Egli intende continuare l'inseguimento. Ma a un certo momento apprende che Dresda è minacciata. Schwarzenberg entra in Boemia col grosso dell'esercito alleato e Napoleone, da Gorlitz, il 2lf agosto scrive: « Mia buona amica, sono cominciate le ostilità. Ho battuto una delle armate nemiche dopo diversi combattimenti e l'ho costretta alla ritirata. Sono entrato in Boemia e mi sono avvicinato fino a dodici leghe da Praga. Uno dei miei eserciti deve trovarsi oggi a Berlino. Marcio su Dresda per attaccare un esercito russo-austriaco che deve passare di là. I miei affari vanno bene. La mia salute è eccellente. Ti amo di tutto cuore. Addio mia amica. Tutto tuo Nap. ». E tre giorni dopo, il 27 agosto, l'Imperatore scrive ancora: « Mia buona Luisa, ho ricevuto la tua lettera da Cherbourg che mi ha fatto molto piacere. Quello che mi dici circa l'alto spirito del mio popolo di Normandia e delle bellezze di quella contrada mi è piaciuto moltissimo. La mia salute è buona; gli affari vanno bene. Qui accluso troverai un buono affinchè la Tesore ria ti consegni cinquanta mila lire. « Adio mio bene » Nap. ». In una successiva lettera Napoleone dà segno di un minore ottimismo. Quella frase che si potrebbe chiamare proverbiale — « i miei affari vanno bene » qui assume l'eufemismo « i miei affari vanno abbastanza bene » acquista anche maggiore importanza quando si pensa che,'riferita ai campi di battaglia di Boemia, segue da vicino le parole riferentesi alla visita di Maria Luisa a Cherbourg, e alla efficienza che Napoleone riteneva indispensabile in quella piazza forte per la salvezza dell'impero. E infatti in mezzo ai pericoli di ogni genere, i piani di battaglia, gli accenni a Cherbourg scritti e ripetuti più volte, provano l'interesse che Napoleone aveva per quella base marittima avanzata, vero e proprio cannone puntato e caricato contro l'Inghilterra. I particolari che egli chiedeva all'Imperatrice e che essa gli inviò ci sono noti attraverso il diario di Meneval, al quale essa aveva raccontato il suo viaggio. Schwarzenberg marcia sulla capitale della Sassonia con duecento mila uomini fra austro-russi e prussiani. Dalla parte opposta Gouvion Saint Cyr non dispone che di diciassette mila uomini. Il 26 agosto, alle quattro del pomeriggio, sei fitte colonne scendono dalle colline che circondano Dresda. Già prussiani e russi sono padroni del sob bosta degtisapan22vpppcstiMsblacasgmcmsrnlaqlamsvstionzagl2stbpI capitoli introduttivi e le precedenti puntate dell'Epistolario napc eonico sono apparsi sui numeri del 3, 10, 13, 15, 17; 20, 22, 24, 27 febbraio, e 1, 3, 6, 8, 10 e 13 marzo. borgo di Pirna, quando, con generale stupore, le porte si aprono e Ney esce a passo di carica con quattro divisioni della Giovane Guardia. Murai attacca gli assalitori sul fianco sinistro e Mortier sili fianco destro. La mattina stessa, senza che i nemici lo sapessero, Napoleone era entrato a Dresda, in mezzo agli evviva delle truppe: l'artiglieria nemica fu presa a passo di corsa. Il ends27 anosto lotta una tibia aia da diZit- i 27 agosto, sotto una pioggia da dilli- vio, Napoleone addotta la sua teoria preferita: attaccare per difendersi. E| prende l'iniziativa nella battaglia im pennata dal nemico. Bollettini di vittoria Le cure di Schwarzenberg sono concentrate nel settore mediano degli schieramenti, su cui l'artiglieria mantiene un fuoco molto vivace, mentre Murat, col mantello d'oro rovesciato sulla spalla, pennacchio in testa, si butta, con la cavalleria a sciabolare alla sinistra nemica, annientando l'esercito di Victor. Superato dall'esercito austriaco, il corpo d'armata di Klenau si arrende. Si viene a sapere che un gran personaggio è stato ferito gravemente e che subito dopo è morto: sul campo di battaglia corre disperatamente un levriero sul cui collare c'è scritto: « Appartengo al generale Moreau». Non v'è più dubbio: un'immanente giustizia ha fatto sì che una palla francese abbattesse un traditore. Di queste vittorie — vittorie che tuttavia la storia dovrà poi considerare molto ma molto parziali — Napoleone dà il seguente resoconto alla consorte: « Amica mia, no appena riportato una grande ivittoria a Dresda contro l'armata au- striaca russo-prussiana, comandata dai tre Sovrani in persona. Monto a cavai- io per inseguirli. La mia salute è Duo- na. Berenger, mio ufficiale di ordinan- za, è stato ferito a- morte. Fallo dire ai suoi genitori e alla sua giovane moglie. « Adio mio bene ». Ti mando del le bandiere, La precedente lettera i 27 agosto e il giorno 28 scrive ancora: « Mia buona amica, avrai appreso le notizie Nap. : dal bollet¬ tino: «papà Francesco» ha avuto il buon senso di non farsi vedere. L'Imperatore Alessandro e il Re di Prussia datata u-.Napoleone i erano in campo; battuti ben bene, sono stati costretti alla fuga. La mia salute è buona. « Adio mio bene ». Nap. ». PS. - Aspetto domani una tua lettera da Praga. E dalla stessa Dresda il 29 agosto scrive: « Amica mia, ho avuto delle belle battaglie. Ho Punito a dovere il Principe Schwarzen , e vimperatore Alessandro. Le truppe di « papà Francesco » non si sono mai mostrate cosi cattile: sono male equipaggiate e assolutamente nude. Ho fatti venticinque mila prigionieri, ho preso trenta bandiere e molti cannoni. Ti manderò tutto qujsto. La mia salute è ottima. Spero che tu ti ."ia divertita a Cherbourg. Non ricevo tue notizie da due giorni. « Adio mio bene ». Tutto tuo Nap. »: Quella di Dresda fu davvero una vittoria che portava impresso il marchio napoleonico: a sera l'Imperatore rientra in città con un tempo orribile: è bagnato fino alle ossa, il cappello cari-, co d'acqua gli si ripiega sulle spalle. |L'Imperatore è stanco: ma, dietro al' , „„ j„„.„ lui cavalcano decine di generali fatti ipqce ». prigionieri.,. Fu a Cherbourg che Maria Luisa seppe, il 31 agosto, le notizie della battaglia tragica nella quale si trovavano fronte a fronte gli eserciti e le persone stesse di suo padre e di suo marito. Quale fu la sua reazione? « Un grave raffreddore mi ha attaccata ma — scriveva essa al suo segretario — le buone notizie che ho ricevuto oggi mi fanno molto più bene di qualunque droga. Spero che questa grande vittoria farà tornare presto l'Imperatore e con lui la E due giorni dopo scriveva ancora a ut™,™,,,?. „ m t„m i „,...*.„ ? ■ j „ ",DÌ AUtt} j Particolari della l'elk, storia riportata dall'Imperatore, 1"ell° c1'f mi fatt° Pm Piacere è di supere che egli non si e esposto al pe ricolo». Che illusione! Anzitutto, dopo la battaglia di Dresda, Napoleone si è sentito male: colpito da vomiti egli è -.stato trasportato nella città stessa in imw stato ài assoluta prostrazione. E quel che è peggio le sconfitte, ora, prendevano il posto delle prime vittorie: e le sconfitte si succedevano con ritmo accelerato. Oudinot che marciava su Berlino è stato fermato il giorno 23 a Gross-Becreu da Bernadette che lo ha costretto a ritirarsi. Il generale Girard, uscito da Magdeburgo, per portare aiuto a Oudinot ha durato fatica a ritornare nella- sua piazza forte. Il giorno 26, sul Katzbak, Mac Donald ha avuto uno scontro disastroso con Blucher. Il 30 il corpo d'armata di Vandamm.es, circondato a Kulm da Barclay, da Kleist e da Schwarzenberg riuscì a salvarsi soltanto con la cavalleria ed è soltanto con discreta allusione che Napoleone allude a questi disastri, dicendo: « i miei affari vanno abbastanza bene ». Da Buuzen, il 6 settembre, Napoleone scrive: « Mia buona amica, ho ricevuto tutte le tue lettere da Cherbourg. La mia salute è ottima. Sto manovrando continuamente. Le mie faccende vanno abbastanza bene. Fa cantare un Te Deum e fa issare il pavese alla squadra e tirare delle salve per la vittoria di Dresda. « Adio mio bene ». Nap. ». L'S settembre. l'Imperatore scrive a Maria Luisa ancora da Dresda: -i Mia buona amica, sono tornato a Dresda dove ho re¬ , | l - spinto armata nemica. Ieri ì tempo /stato terribile. La mia salute è Otti¬ o a ma è spero che tu sia arrivata a Saint Cloude in buone condizioni. Dà due baci al Reuccio. Tutto tuo Nap. ». Ma gli Alleati sono sempre alle porte di Dresda. L'S settembre, Napoleone dirige un'azione contro i russi che occupano Gross-Sedlitz e Dolina; li mette in fuga e passa la notte in questa ultima località. Di là si reca verso Liebstadt passando da Sedlitz. La sera del giorno 9 riposa in un vecchio castello uicino alla città, da dove scrive: « Mia buona amica. ho ricevuto la tua lettera da Rouen. Spero che tu mi informerai col primo corriere che sei giunta a Saint Cloud in buona salute. Mio figlio ti ha riconosciuta ? Dagli un bacio da parte mia. Addio mia amica. Tutto tuo Nap. ». vdi « Papà Francesco » Curiosa è la lettera che segue: «Papà Francesco» ha dei rimorsi? Come si potrebbe spiegare diversamente l'invio a Dresda di una lettera indirizzata |i I jUna lettera j a sua figlia che egli sa di precìso trovarsi in Francia ? « Mia buona amica — scrive il giorno 13 l'Imperatore — ho ricevuto la tua lettera. Vedo con piacere che la tua salute è ristabilita. Ti invio una lettera di tuo padre che ho aperta per sbaglio, credendo che fosse per 'me: non l'ho letta. Dimmi se contiene qualche cosa che possa interessarmi. Tu puoi scrivergli e anche alle tue sorelle con lo stesso mezzo: indirizza a me le lettere ed io le farò passare. Io sto bene. Addio mia dolce amica. Sii contenta e gaia. Tutto tuo Nap. ». Da Peterswald, il 17 settembre, Napoleone scrive: « Amica mia, sono tre giorni che non ho ricevuto tue lettere perchè degli irregolari si sono buttati alle spalle dell'esercito e ne intercettano le comunicazioni. Spero che questo durerà poco. La mia salute è buonissima. I miei affari vanno bene. « Adio mio bene ». Nap. ». E il giorno dopo, 18 settembre, dalla stessa località, Napoleone scrive: « Amica mia, tu devi essere stata qualche giorno senza ricevere mie notizie perchè irregolari e disertori si sono posti alle spalle dell'esercito. Ne saranno cacciati. La mia salute è buona e le mie faccende vanno bene. Non essere inquieta e sta bene; « Adio », mia buona Luisa. Dà un bacio per me al Reuccio. Tutto tuo Nap. ». Da Harta, il 2$ settembre, Napoleone scrive: « Mia buona amica, poiché è stato possibile riaprire le comunicazioni ed allontanare gli irregolari e i disertori dalle nostre spalle, ho ricevuto oggi le tue lettere fino a quella del 17 settembre. La mia salute è ottima. Gli affari vanno bene. « Adio mio bene ». Un bacio per il Reuccio. Nap. ». « / disertori! » Ora che il prestigio della vittoria è intaccato, ora che non ci si sente toccati dalla gloria quando jsi appartiene alla «grande armée» le j diserzioni si moltiplicano. Le defezioni aprono vuoti notevoli nell'esercito sassone soprattutto per istigazione di Bernadette, che a Wagram aveva avuto quei soldati ai suoi ordini: era riuscito a far distribuire dei manifesti clandestini nei quali egli, francese, invita le truppe ad abbandonare la causa della Francia. Così un intero battaglione sassone si è unito, il 27 settembre, alle truppe di Bernadotte. I vestfaliani tentennano. Soltanto i polacchi sembrano conservare a Napoleone devozione siìcura. Ma quello che importa è colmare ■ i vuoti: «Signora e caro amico — diI ceva una lettera imperiale del 27 setj tembre — voi presiederete il Senato ! e pronuncierete il seguente discorso ». I Un documento cifrato cadde dalla let! tera: esso chiedeva di fare presentare dagli oratori del Consiglio di Stato e di fare votare dal Senato conservatore i un « senatus consultiti » che avrebbe prescritto una leva di duecentottanta j mila coscritti di cui centosessanta mila : come anticipata chiamata della classe i del 1815. « Chiunque abbia cuore francese — dichiarò il Ministro Regnatili ì— ha sentito che nell'attuale situazio| ne dell'Europa, il Paese non poteva■ sperare di difendere il suo territorio j che proporzionando i suoi sforzi a quelI li tentati dal nemico per asservirlo ».Nelle missive imperiali torna frequente l'espressione: « le mie faccende vanno abbastanza bene»: il nostro let! tore ormai si è abituato agli eufemismi | napoleonici e perciò è appena necessario ricordare che con tale frase si deve intendere che le faccende di Napoleone andavano molto male. Di più la malattia contratta da Berthier, principe di Neuchatel, non è tale da confortare l'Imperatore. Da Dresda, il 29 ottobre, l'Imperatore scrive: « Mia buona amica, puoi nominare il servizio come credi. Farai bene a non nominare il conte M... se ciò non ti sembra opportuno. La mia salute è buonissima. Ho ricevuto la lettera destinata a tuo padre; gliela mando. I miei affari vanno abbastanza bene. Dà un bacio a. mio figlio'e non dubitare mai del tuo fedele sposoNap s ' E il 5 ottobre, alle due del mattino,[Napoleone scrìve per informare la ino-! glie che due lettere gli sono state re-. capitate da Vienna: ■i. Mia buona amica, ti invio due lettere da Vienna. Ho ricevuto la tua del 28 settembre insieme a tutte le altre che mi sono giunte regolarmente. Nessuna è andata perduta. Il mese di settembre è stato molto piovoso e l'ottobre non sembra abbia intenzione di essere migliore. Il Principe di Neuchatel è molto debole. Tuttavia sta rimettendosi e si spera che abbia una convalescenza di pochi giorni. La mia salute è buona. Dà un bacioa mio figlio. Di esso mi dici tanto beneche des.ijrro vederlo, ne ». Tutto tuo : Adio mio beNap. ». Copyright hy « Bihlinth6qtif> Nationalo» in Francia, by « La Stampa» in Italia, hy « Unitoci Fcaturc Synrlicate » in tutti sii altri Pae?i. E' proibita la riproduzione totale o parziale ed è riservato ogni diritto. Generali russi, prussiani fatti prigionieri, entrano seguendo l'Imperatore vittorioso,