OLMO
OLMO OLMO L'ultimo galoppo — Due prove di buon auspicio « Gli avversari da tener d'occhio Varazze, 14 notte. Siamo arrivati alla vigilia della Milano-San Remo quasi senza accorgercene. Le prime interessanti gare di apertura italiane e francesi, dal Criterium di Nizza a quello « d'Apertura » e alla Genova-Nizza, hanno fatto sì — per dirla con una frase di moda — che venissero bruciate e tappe di attesa della <: classicissima ». Uomini e squadre, capi e gregari si trovano ormai preparatissimi per la grande prova, dimostrandosi soddisfatti del lavoro compiuto ungo le strade della nostra Riviera. Nel gruppo degli « assi » ognuno viene considerato come probabile vincitore della corsa di domenica. Numerosi sono coloro che mirano a Giuseppe Olmo, al giovane campione messosi in maggiore evidenza con brillanti prove in pista nella stagione invernale. Ho per questo voluto avvicinare il bravo allievo di Oliveri per conoscere il suo pensiero sulla prossima edizione della « San Remo ». « Gepin », uscito ieri in compagnia del fratello Michele e del giovane Valle per l'ultimo allenamento, ha terminala la preparazione com- piendo circa 200 chilometri da Celle verso il Turchino, Ovada, Novi, con una galoppata divenuta faticosa per la forte tramontana che da alcuni giorni soffia con impeto, facendoci tinche sentire un ritardato inverno. Ho visto Olmo, già riposato, la sera qui a Varazze, dove era sceso per la solita visita al suo « maestro | Oliveri, il quale lo attendeva per a- »re da lui le notizie still'allenamen-ivere da lui le notizie sull'allenamen to, e per sottoporre i suoi muscoli al benefico massaggio. E' stato, dunque, poco prima dell'...operazione, che « Gepin » si è gentilmente assoggettato al peso di un'intervista per La Stampa. — Mi sono preparato con la massima cura — mi ha detto — cercando di compiere il lavoro con un ordine fisso, con una regola indicatami da Oliveri. Ciò mi ha molto servito, facilitandomi il compito. E' appunto dopo un allenamento che credo dei più scrupolosi che affronto ln Milano-San Remo con grande fiducia. Sono rimasto soddisfatto delle due gare disputate a titolo di allenamento e prova, il Criterium di ' Nizza di alcune settimane fa, e il Criterium d'Apertura, anche se nel-j la prima, resomi conto di cammina-1 re già bene, ho abbandonato nel fi-1 naie, allorché, solo in testa dopo : aver staccato tutti, il pedalare noni mi diventava faticoso, e le gambe giravano con una facilità davvero lusinghiera. — E non risente della sua attività in pista? — Anzi, essa mi ha giovato molto ' non permettendomi di accumulare grasso superfluo e lasciandomi sempre ben sciolta la muscolatura. Ciò non mi era avvenuto lo scorso anno. — Le sue previsioni per domenica? — Spero, ecco tutto, ma non rnij abbandono a facili illusioni, non mi cullo di sogni, perchè gli avversari sono fortemente preparati... e una j 'inezia potrebbe compromettere tan-j iti sacrifici, il lavoro di settimane e: jmesi. Ho visto gli uomini migliotij iin allenamento, e mi pare che tutti: labbiano lavorato con grande impe'gno, Guerra f> sempre il poderoso campione italiano, più forte e sicuro lche mai; Bovet è veramente in ista to di grazia; Binda è ancora animato da grande volontà; Martano è forte come un toro; Cipriani è solido e volitivo. E gli stranieri? Vedrà quello che è capace di fare Lapebie! E bisognerà stare attenti a Demuysòre! Molta influenza l'avrà il tempo. Mantenendosi le condizioni invernali di questi giorni e della Genova-Nizza, gli elementi piuttosto rudi godranno di un certo favore, mentre una giornata primaverile favorirebbe coloro che dispongono di maggiore agilità. Olmo, naturalmente, si augura in cuor suo che si avveri quest ultima eventualità. Venerdì si porterà a Milano. Parte del tragitto lo compierà in bicicletta, ma senza forzare, da vero turista in gita di piacere, solo per la gioia di muovere un poco le gambe. G F
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