L' Italia nell'Africa Orientale

L' Italia nell'Africa Orientale L' Italia nell'Africa Orientale Serena confutazione della stampa francese contro assurdi parallelismi societari zione o piuttosto di un conglomerato di razze non civilizzate e viventi in uno stato più o meno pronunziato di anarchia. « Il punto di vista italiano è noto — osserva il Temps. — Agendo come lo fa in Africa Orientale, l'Italia non ha Parigi, 13 notte. Confutando talune critiche di organi I esteri all'azione di salvaguardia dei propri interessi minacciti intrapresa Idall'Italia in Etiopia, il Tempi scrive ! che quello che sembra certo è che l'Ita;iia non intende affatto dipartirsi dalla !solidarietà che nei riguardi dell'Etio|pja ia vincola all'Inghilterra e alla Francia. Roma insorge tuttavia contro |COloro che pretenderebbero stabilire un cert0 paraiieiiRmo tra l'indipendenza deU.Austria e quella dell'Etiopia poi chè nel pr;mo caso si tratta di una In K 1 , do a, una N 1 a e e e — o l cti e o u u ni : o m e. o o evi na è mo to va le menl'Apostuapo latiannpossegrittun L'aun l'asconLaIla tinraemai avuto l'intenzione di attentare agli io interessi di nessuno. Essa persegue ; ovesemplicemente in quella regione del ! alcmondo una politica di espansione im- i £°L. . . ... . I baposta da imperiose necessità economi-1 sivche e demografiche. Roma non ha mai cessato di reclamare dei vantaggi o il diritto di assicurarsi nuovi vantaggi in Africa. Essa non ha ormai più nessuna mira sull'Africa del Nord. Essa non ne ha mai avute sull'Africa Orientale inglese ed il solo campo che si offre ad essa è l'Etiopia. « Per difendere la legittimità delle sue mire vari organi italiani — aggiunge l'organo uflìcioso francese — ricordano quelle che furono le conquiste coloniali delle grandi Potenze. Nessuno ha mai gridato allo scandalo quando delle popolazioni o dei Paesi che avevano avuto in passato civiltà raffinate e fiorenti sono cadute sotto il dominio degli europei. Perchè l'idea dell'Italia installata in Etiopia dovrebbe apparire come particolarmente urtante ? L'Etiopia senza alcun dubbio ha bisogno di una guida e di un appoggio e l'Italia è il solo Paese in grado di fornirgliela ». Le nostre formazioni militari ammirate all' estero Varsavia, 13 notte. La stampa polacca nell'ultima settimana ha seguito la vertenza italo-abissina con Interessanti articoli in cui con molta obbiettività si tratteggiano le origini e lo sviluppo di tale vertenza deplorando che i giornali di alcuni paesi dimostrino di non conoscere suffi- a PdelImechetretoresicenla si malunforpogrdinferbacenebpasceconDivibclaNprdeulmtes2cientemente i problemi coloniali afri- ' Bcani e di non sapere comprendere le necessità e le direttive della sana politica coloniale italiana. Sono stati messi in evidenza i caratteri e gli scopi civilizzatori che un'eventuale azione pidemriglcata dall'ufficiosa Gazeta Polska in cui si afferma che, vedendo passare le navi italiane portanti le truppe dirette nell'Africa orientale italiana, ognuno rimane profondamente impressionato di fronte alla, perfezione tecnica e alla visibile efficienza militare delle formazioni mobilitate, tutte sostenute da un morale altissimo e intimamente unite in un'illimitata fiducia nella volontà del Duce. Il corrispondente conclude espria-j mendo la convinzione che l'Italia vuol italiana precipuamente si propone e. giche perciò pienamente giustificano l'at- j Gteggiamento dell'Italia fascista di mfronte agli atti ripetuti di brigantaggio stabissino. IstParticolarmente notevole è stata una | qcorrispondenza da Porto Said pubbli-1 cmmase son re si rà ria usi rbi n MIdtiere e giungere a un accordo economi- j gco politico che tenga conto dei suoi ' lvitali Interessi. nfissare convenientemente le sue fron- cGli arruolamenti volontari nell'Esercito t i t. . zLe norme e i requisiti richiesti k" Roma, 13 notte. ! dComc è stato annunciato nei giorni i mscorsi, sono aperti gli arruolamenti vo- ! slontari nei Corpi e reparti del R. Eser- , la-! cil°- Le domande devono essere preseli- ! rdi tate dagli asPil-anti no» Piu tal'Ji dd i Dai 15 aprile p. v., direttamente al Corpo mri biato n o reparto in cui desiderano assumere 1 tservizio, e possono essere fatto da tut- | ti i cittadini fisicamente idonei, che ssappiano leggere e scrivere, che abbia- j gno compiuto l'età di 18 anni e non ab- : sleIljiano prestato servizio militare. nin Vi Posso»° concorrere anche i rive- sin dibm (;d , riformati alla levai n0nchè dsti coloro che non siano stati chiamati alle t il armi per compiere la ferma di leva ; nperchè assegnati ai servizi sedentari, purché non abbiano oltrepassato il 26.o anno di età. Alla domanda devono essere uniti 1 onrucertificati di nascita, di cittadinanza, m-|dj enahtà| di buona condotta, l'atto di IUia|coPenso p'er , minori di cta, nonchè ,,^binra a m if. consenso per i minor ali titoli di studio e professionali di cui gli te aspiranti fossero eventualmente in posni, sesso. oi Le norme e le condizioni per l'amun missione sono indicate per disteso nel a- elativo mamiesto che sarà prossimani j ~, jSfei&SSti ^SESSa" il j re ogni ulteriore informazione e chia-,vi- rimento loro occorrente dai Comandi ! m- dei Corpi e dei Distretti militari. es-1 I giovani che contraggono l'arruola-1 imgnmeminpimento volontario possono scegliere l'Arma e il Corpo, purché, si intende, posseggano l'idoneità fisica ed eventualmente quella professionale all'uopo richiesta. La ferma che gli arruolati volontari devono contrarre è di due anni e gli arruolati stessi avranno la possibilità, se giudicati idonei, di conseguire la nomina a sergente, con diritto al premio di lire 1000 lorde, dopo un anno di servizio in questo grado. L'arruolamento volontario dà titolo ad un fratello consanguineo a conseguire l'assegnazione alla ferma minore di secondo grado (sei mesi). La «Gavinana» a Napoli Il Colombo continua il carico Napoli, 13 notte. Il generale Maraviglia comandante la divisione Gavinana stamane ha continuato le sue visite agli accantonaraeuii dei reggimenti divisionali. Alle io si è recato alla palazzina Pattison, ove si trovano il comando del 70.o e alcuni reparti di truppa. E' passato £°Lai,.Gran',u, 1enUa /e<j* -del secondo battaglione del 70.o fanteria e succes- sivanfente allo Zuccherificio Valsacco a Poggioreale ove si trovano i reparti del Genio. Il generale si è intrattenuto cordialmente a colloquio sia con gli ufficiali che con i soldati rilevando che l'attrezzatura dei locali prescelti dalle autorità napoletane risponde in pieno alle esigenze delle truppe. Intanto il concentramentó a Napoli delle truppe della gloriosa Divisione Gavinana può dirsi ultimato. Nelle vie cittadine questi magnifici giovani in casco coloniale e lungo cappotto marrone o grigio verde formano l'ammirazione unanime del popolo. In alcune ore del giorno, malgrado il tempo piovoso, le vie cittadine tanto del centro che della periferia sono gremite di soldati. Caffè, bar, tranvai risuonano dei giovanili accenti di questi ragazzoni gioviali e forti ebe sono fatti segno a unanime simpatia. Segnatamente alla periferia le scene di entusiasmo sono frequenti e con gli applausi rivolti ai militi della Divisione partente, risuonano le grida vibranti di saluto all'esercito e le acclamazioni al Re e al Duce. Domani alle 17 salperà dal Porto di Napoli il piroscafo Colombo sul quale prenderanno imbarco reparti e servizi della Gavinana. Il Colombo che sta ultimando le operazioni di imbarco di materiali e viveri trovasi affiancato alla testata di levante del molo Pisacane, RIltetoGdcpEreEfacochpsppsinpsal'nzlamSFspfedtl'tthrd2500 Camicie Nere di Bari hanno chiesto l'arruolamento Bari, 13 notte. Le balde Camicie nere di terra di ' Bari, che tante prove di fedeltà hanno più volte offerto in dodici anni di vita della Milizia, hanno ora dimostrato luminosamente la saldezza del loro spirito e la passione che le anima. Aperti gli arruolamenti volontari, in soli due i i i a n e l l . giorni sono pervenute al Comando del j Gruppo ben 2500 domande di arruola mento nei reparti di Camicie nere deo stinati all'Africa Orientale e fra que Iste domande numerosissime figurano a | quelle dei mutilati di guerra, degli ex -1 combattenti e dei volontari, fatto che merita di essere messo in rilievo a dimostrare lo spirito combattivo che anima le nostre Camicie nere. Lrcectc1vagcngsrqMonumento al Duca degli Abruzzi nella Colonia ove attese la morte Roma, 13 notte. Sabato, nel grande salone del Circolo Italico, avrà luogo la commemorazione I del Principe Luigi di Savoia Duca de- j gli Abruzzi, ricorrendo in questi giorni I i ' l'anniversario della sua morte, Oratore sarà l'aw. Gennaro Marcia¬ no, senatore del Regno. La cerimonia, - cui sono state invitate tutte le autorio tà e i più insigni cittadini della Capi- i tale, riuscirà una grandiosa manifesta- zione patriottica a ricordo dell'intrepi- k™»«*>e- „ , Dopo la sua scomparsa, il pensiero ! di perpetuare durevolmente la sua meni i moria sorse spontaneo. L'allora Mini- ! stro delle Colonie, De Bono, si rese sol- , lecitamente interprete di quel deside- ! rio. Un architetto illustre, Florestano d i Di Fausto, fu interpellato. Si sono teo mite delle riunioni, sono stati presen- e 1 tati ed esaminati dei progetti, - | Scartato il progetto di una granatoe sa colonna con marmo di Lcptis Ma- j gna, sembra che la Commissione si sia - : soffermata, e parrebbe in modo defi nitivo, su di un altro progetto: una va- - sta cripta con l'arca in cui la salma è del Principe sabaudo dovrà riposare; e tutt'intorno alla cripta scolpite le azioa ; ni del Principe e l'ambiente ove egli i, o 1 opero. n monumento dovrebbe essere innalzato al villaggio ove egli attese serenamente la morte e dove visse gli ultimi anni, oppure in cospetto all'O a, di IUIuml 0PPuF,e ln c°5Pe"o a" V' ,,^Irnhano. sullerocoech^ctogono li

Persone citate: De Bono, Di Fausto, Duce, Eser, Maraviglia, Pattison, Pisacane, Principe Luigi, Sessa