I capolavori dell'arte italiana alla prossima esposizione di Parigi

I capolavori dell'arte italiana alla prossima esposizione di Parigi I capolavori dell'arte italiana alla prossima esposizione di Parigi De Juvenel esprime la sua riconoscenza al Duce Parigi, 11 notte, Una colazione di un paio di centiraia di coperti ha riunito oggi al Cir-colo Interalleato gli organizzatori dellaEsposizione dei capolavori dell'arte ita-liana antichi e moderni, che si apriràa Parigi nel prossimo maggio. La cola-zione era presieduta dal sen. HenryDe Jouvenel, che ha colto rocc3sioncper felicitarsi pubblicamente della cor-dialità franco-italiana, uscita da quegliaccordi, nella genesi dei quali l'ex-am-basciatore di Francia a Roma ebbe laparte che tutti ricordano. Per l'Italia assistevano il senatorEorletti presidente del Gruppo Francia-Italia; Antonio Maraini. che con AndréD? Zarrois presiede alla organizzazionedelle sezioni dell'SOO e del 900; il conteGamba e il comm. Tammaro de Ma-rinis e il primo consigliere della R. Am-basciata Franzoni e il Capo dell'UfficioStampa della medesima Landini, e moi-ti fra i più noti artisti del gruppo ita-linno di Parigi. Il mondo ufficiale artistico franceseera largamente rappresentato dalle per-sonahtà più notevoli, dal presidentedel consiglio municipale Contenot aimembri della direzione delle Belle Arti,e da più cospicu critici d'arte ai piùnoti letterati e giornalisti. L'Accademiadi Francia aveva mandato Henry DeRégner e Paul Valéry specialmentequalificato per presenziare una mani-fostatone di amicizia franco-ita'iana.La critica era rappresentata da Wal-demar Georges da J. Can, da R.Eschpiler, da Gabriel Boissy e da moltiIn una simpatica allocuzione pronun-ciata al levar delle mense, il sen. DeJouvenel inviò il suo caldo ringrazia-mento al Capo del Governo italiano perla spontanea adesione al progetto del-l'esposizione, nonché per l'estrema lar-ghezza con la quale ha fatto m che essapotasse attuarsi. Raimondo Eschoiler si era limitato achiedere al Duce l'invio a Parigi di 180quadri; Mussolini ne ha mandati 320.Secoli di gloria F-a ciuesti sono i nifi celebri caDola-vo-i del "ènio italiano da Cimabue alTiepolo; di Giotto vi sarà la < Crocifis- sione:- della Cappella degli Scrovegni di Padova; di Taddeo Gaddi, la - Ver- gine. col Bambino , : di Masolino da Pa- ,,ic*l' HpS'Mnl.reln^ Pro ifi'^ggipre,»Ldel Masaccio, la <-Ciocifis- ^»eS»°Idrir'a1 V?4ìico° una* s^eu'o'dile "provenienti dalle Gallerie" di'Fi-renze e di Perugia; Paolo Uccello saràBattaglia di Sanrappresentato dada Romano » e dalla « Ostia profanata Il Botticelli, dalla « Nascita di Venere i che sarà il più luminoso richiamo dellamostra, e dalla * Madonna de Gra- nato». Filippino Lippi, dalla « Verginecheappare a San Bernardo»; il Ghir-landaio, dall'indimenticabile « Adora zione dei Magi »; il Pollaiolo, dall'* Angelo e Tobia ». Vedremo inoltre a Parigi: il « Battesimo di Cristo » del Verrocchio, l'« Annunciazione » di Leonardo da Vinci, la « Venere » di Lorenzo di Credi, la « Vergine del Granduca >;e la «Donna velata» di Raffaello, la«Madonna» della Galleria Borghese dAndrea del Sarto, la « Maddalena ai piedi della Croce » di Luca Signorellie una giudiziosa scelta di opere del Luini, del Sodoma, di Simone Martinidi Duccio Buomnsegna, del Perugino, del Pinturicchio, del Francia, di Dosso Dossi, eccetera. La semplice enumerazione di tantinomi gloriosi darebbe le vertigini a untetragono. Della scuola veneta sarannoa Parigi la « Vergine » di Jacopo Bel-lini, prestata dagli Uffizi, la « Vergi-ne» di Carlo Crivelli che sarà man-ttàìnf^rà^^Lu^zione * di Antonello da Messina, e l'ul-tima scoperta delle nostre Gallerie,vanto di Gino Fogolari, la sta» del Giorgione. " Per Tiziano il caso era un po' deli-come èSSnoto° ìa SSS&a «ZnP^ditome e noto la Mostra tizianesca di Venezia. Nondimeno non si e voluto che li grande maestro del colore fosse as-sente dalla gloriosa rassegna del gemopittorico italiano e si è provveduto a mandare a Parigi la <; Flora », il « Ritratto dell' « Caino e e qualche u. Il Veronese, di cui Parigi possiede, ^^%^J*JSé^^i- ~ BV i- £• ' ?ii liitele» ?«Adam0sp^vW» tela minore «Nozze di Canaa» che non sappiano se un giorno ci sarà dato ammirare in Italia, almeno a titolo provvisorio, saràrappresentato alla Mostra, dal «Ma-trimonio di Santa Caterina > e da « Ve-nere e morte ». Il Mantegna interverrà col suo « Cristo morto » di Brera, da- vanti al quale le folle parigine amimi- toiiranno di ammirazione. fuga°mr Egitto »°°^^^ rive della Senna un po' della dolcezza sognante del grande paesaggio italia- no. E la lista potrebbe continuare. Macrediamo di averne già detto; abbastan-aMelffitl^dell'ingente prova di amicizia che l'Ita- lia offre alla Francia, facendola, siapùre per poche settimane, depositaria di tutto quanto conta di più illust-e il suo patrimonio artistico. II problema turistico _ ,, . . , 1^pOS1Zilone ltallana a „Londra'che comprendeva non più della metadi opere, richiamò mezzo milione di vi-sitatola e ottenne in Inghilterra il sue-cesso che sapete, non ci vuol molto aprevedere che l'esposizione di Parigi toccherà il livello dell'apoteosi. Non vinascondiamo, giacche non lo nascondenemmeno il presidente del Consigliomunicipale di Parigi, che la capitale deiia Francia fa assegnamento sulla mostra italiana per rianimare la propria stagione di primavera e attuare una forte corrente di forestieri su quel-le sponde della Senna, che, da due o tre anni, il traffico turistico internazionale sembra voler disertare. Il Governo francese penserebbe già, anzi, a quanto pare, ad iniziare sulle strade ferrate, d'accordo con le com-pagnie gerenti, un sistema di viaggi a tariffe ridotte per facilitare l'afflusso alla capitale in modo particolare al pubblico delle Provincie. Sarà non ultimo vanto degli artisti italiani quellodi essere riusciti ad aprire in Francia l'era delle riduzioni ferroviarie su va-sta scala. Il lettore si domanderà, a questo punto, se i vantaggi procurati a Parigi non ridonderanno a danno del turismo italiano, e se aprendo dei vuoti nelle nostre gallerie per chiamar forestieri in Francia non peccheremmo per eccesso di liberalità. Il timore non è gran che fondato. La grande stagione del turismo italiano è ra] presentala dai mesi estivi e autunnali e al principio dell'estate le opere emigrai'- momentaneamente a Parigi, avranno tutte di bel nuovo raggiunto il loro posto, sulle pareti dei nostri musei. La clientela abituale delle città d'arte italiane non avrà dunque ragiono di rendersi latitante, sopratutto se riflettiamo che l'Italia ha in programma, quest'anno, l'Esposizione Tizianesca di i Venezia, già ricordata, l'Esposizione del ! Correggio di Parma, il <- Alaggio Fio rentinò » con l'esecuzione di un'opera del Rameau, che non mancherà di at tirare fra noi molti francesi e della quale ci occuperemo a- suo tempo, e nuincro.se altre manifestazioni più che capaci di costituire per i forestieri at trattivc di prim'ordine, per non parla re di quelle atti-attive ineguagliabili ed intrasportabili che sono i nostri mo minienti, il nostro sole ed il nostro cielo Le esnosizioni italiane di qui non ci faranno, dunque, nessuna concorrenza temibile: al contrario, varranno forse ad intensificare in quella parte del pub blico francese che è meno amica dei lunghi viaggi, il desiderio di visitare di persona il paese mirifico dove tanti capolavori hanno visto la luce, « Grazie all'esposizione italiana di Parigi — ha detto oggi De Jouvenel. nel proprio discorso — questo paese, stufo di cose brutte, potrà finalmente concentrare un po' di attenzione sulla bellezza ». e' una frase che non ci saremmo mai permessi di scrivere di nostro ca po: ma poiché l'ha detta un francese, noll cj sarà vietato citarla. ci era stato chiesto auanto vi fosseii^^«-^^^«^^^.ia^zero nella voce secondo cui il Go- ,u vero nella voce secondo cui u ™ ™°f^l°%r"cXarein certo qua] m(Ki0 ; vuotj lasciati nelle nostre gallerie, manderebbe in Italia, per tut ta la durala dell'Esposizione parigina, un cert0 ,,, H,r0 di arazzi antichi della manifattura dei Gobclins. Per quante indagini abbiamo fatte oggi, fra gli intervenuti alla colazione del Circolo Interalleato, non c'è stato possibile avere conferma, nò smentita, deMa voce in questione, Cercheremo di essere più fortunati in seguito. C. P.