Baldwin difende ai Comuni la politica del Gabinetto sugli armamenti

Baldwin difende ai Comuni la politica del Gabinetto sugli armamenti Baldwin difende ai Comuni la politica del Gabinetto sugli armamenti La visita a Berlino tra una quindicina di giorni Londra, 11 notte. II Tlmea, e con lui I maggiori giornali londinesi, chiedevano ancora stamane che il problema dei rapporti della Germania con il rimanente dell'Europa dovesse decisamente affrontarsi oggi alla Camera dei Comuni, in sede di dibattito sugli armamenti. Si sa qui che se Hitler ha chiesto che l'incontro con Simon avvenga verso la fine di questo mese è appunto per essere ih grado di giudicare l'atteggiamento dell'Inghilterra in base al dibattito di stasera, meglio di quanto gli sia stato possibile fare in base al Libro Bianco. Il dibattito, in altre parole, deve servire, a giudizio dei giornali, a riparare ai disastrosi effetti del Libro Bianco. Disastrosi realmente? SI, se si tiene conto del sincero desiderio dell'Inghilterra di accordarsi con la Germania e vedere instaurata in Europa una più respirabile atmosfera di pace e di tranquillità, per l'avvenire; no, se Berlino si attendeva di vedere smentite le accuse che forse troppo apertamente il Libro Bianco rivolgeva alla politica riarmistica della Germania. Due mozioni in contrasto L'atmosfera è risultata, comunque, molto chiarificata. MacDonald, colto da raffreddore, è rimasto a Chequers, assente quindi dal dibattito odierno, e nessuno poteva meglio sostituirlo di Baldwin, il quale possiede ammirevolmente associati tatto e fermezza. Egli sa parlare chiaro come nessun altro membro del Governo, senza mai causare risentimenti. II dibattito era atteso con impazienza vivissima non solo dalla Camera, non solo dalla Germania, ma da tutti i rappresentanti diplomatici delle Potenze europee a Londra, che stipavano le tribune riservate della Camera, mentre nelle altre si assiepavano i membri della Camera alta e personalità in vista della metropoli. La discussione sugli armamenti era resa possibile per il fatto che per la prima volta negli annali del parlamentarismo inglese, il Governo aveva pubblicato un Libro Bianco in vista del bilancio del nuovo anno finanziario, nel quale l'intero problema della difesa nazionale era affrontato come se esistesse qui per la difesa un preventivo unico e un dicastero unico. L'opposizione laburista ha imperniato il suo attacco al Libro Bianco e particolarmente alla dichiarazione di MacDonald su una mozione nella quale è detto che la politica del Governo nei riguardi della difesa è incompatibile con lo spirito della. Lega di Ginevra, compromette gravemente 1' esito delle conversazioni sul disarmo e in luogo di garantire la sicurezza nazionale, è destinata ad aprire la gara agli armamenti, ad accrescere l'instabilità e, a lungo andare, a condurre alla guerra. Il maggiore Attlee, vice-leader della opposizione, si è meravigliato che al momento in cui il Ministro degli Esteri si accingeva a recarsi in Germania per avervi colà conversazioni amichevoli col Governo tedesco, si fosse a Londra diramato un documento nel quale si faceva ricadere sulla Germania la responsabilità degli armamenti inglesi Attlee ha sostenuto che la politica leghista fu abbandonata il giorno in cui il Governo inglese assunse un atteggia* mento di indifferenza di fronte al con flitto cino-giapponese. « Da quel mo mento — ha detto l'oratore — si è ini zlata la gara agli armamenti ». L'errore del Libro Bianco è, secondo l'opposizione, di sostenere la necessità di nuovi armamenti per garantirsi da pericoli potenziali, senza mai dire quali siano e donde vengano questi peri coli. La flotta tedesca non è un pericolo per quella inglese e un attacco da parte della Francia o degli Stati Uniti è impensabile. Alla mozione laburista la maggioranza ne aveva opposto un'altra redat ta da sir Austin Chamberlain, nella quale si insiste ancora una volta sul volontario disarmo unilaterale al quale l'Inghilterra si è assoggettata per amore del disarmo generale e approva le misure precauzionali adottate dal Governo « per la difesa del popolo inglese e per l'adempimento dei nostri impegni internazionali ». Il coraggio della verità Baldwin, che ha preso la parola subito dopo Attlee, ha difeso la politica governativa basandosi essenzialmente sul fatto che è difficile contemplare una difesa collettiva nello stato presente In cui si trova la Lega. Essa non è universale. Due grandi Potenze l'hanno abbandonata, un'altra non ha mai voluto aderirvi. Per renderla universale l'Inghilterra non ha risparmiato i suoi sforzi e si è rallegrata dell'adesione della Russia sovietica, nè ha mai cessato di persuadere la Germania a tar ritorno a Ginevra. Il Libro Bianco, a dispetto delle critiche, rimane, secondo Baldwin, un documento di importanza storica in quanto in esso « un Governo democratico dice alla democrazia ciò che esso ritiene essere la verità. Alcuni fra i più grandi pericoli che hanno messo in discussioni le democrazie in passato e le mettono in discussione oggi scaturiscono dal fatto che i leaders di queste democrazie non hanno voluto e non hanno il coraggio di dire loro la verità ». Baldwin ha quindi sostenuto che il Libro Bianco non introduce aumenti dei mezzi difensivi del Paese eccetto nel caso della forza acrea. Questi ultimi aumenti mirano a difendere il paese e a conferire un maggior peso all'appoggio che l'Inghilterra sarà obbligata a dare ad altre potenze in base agli im pegni assunti. Il Governo ha sempre cercato però di istituire sistemi efflcaci di garanzia e le conversazioni di Londra fra i ministri d'Inghilterra e di Francia hanno dimostrato il desiderio comune di giungere al disarmo « mediante una diretta ed effettiva cooperazione con la Germania ». « A questo principio — ha soggiunto Baldwin — intendiamo attenerci. I Governi francese e inglese riconoscono che questa cooperazione diretta ed effettiva con la Germania è di speciale importanza e, per porla in atto, stabilimmo piani per la visita del Ministro degli Esteri a Berlino. Questa visita avrà luogo presso a poco entro una quindicina di giorni. Desidero esprimere la speranza che di qui ad allora il Signor Hitler sarà in pieno possesso niella sua salute e delle sue forze. E' eseenziale tener presente che per raggiungere un accordo degli sforzi debbono essere compiuti, tanto da quelle Nagioni che desiderano che modifiche sia- j nqsgsmagsdtsLsRscmcspciscQppqdnecgcsbg no recate al trattati esistenti, quanto da quelle che sono richieste di consentire tali modifiche. Se le prime si attendono che la loro posizione sia compresa e cosi pure i motivi che le inducono a chiedere cambiamenti della situazione presente, le altre possono non meno ragionevolmente chiedere che i cambiamenti al quali sono chiamate a liberamente aderire siano accompagnati da essenziali assicurazioni di tranquillità e di sicurezza. E' appunto per questo che noi riteniamo che molto meglio essere franchi e costruttivi e non distruttivi. Il Libro Bianco era franco ma non si rivolgeva a una particolare Potenza. Si ò voluto pretendere che la Germania fosse la sola Nazione alla quale il documento alludesse. Ciò è falso. Il Libro Bianco non ha detto nulla di più In sostanza di ciò che io ebbi a dire nel mese di novembre. Le osservazioni del documento concernevano la Germania e altri paesi ed erano espresse in uno spirito amichevole, e io ritengo, d'altronde, che un franco riconoscimento della situazione è il migliore, anzi l'unico preludio effettivo a qualsiasi genere di trattative. Non vi è ragione alcuna che le trattative iniziate a Roma e a Londra e destinate ad essere continuate in altro capitali non debbano aprire una nuova era all'Europa. E' ciò che desideriamo e siamo pronti a recare tutto 11 nostro contributo a questo fine. Ma il desiderio di creare o di ingigantire incidenti fittizi non è un contributo alla nuova Europa ». Baldwin ha tracciato un quadro a colorì molto foschi degli armamenti delle nazioni del vecchio e del nuovo mondo, ed ha concluso dicendo che il paese che « non si dimostra disposto a fare tutto il possibile per preparare la propria difesa non avrà nel mondo forza morale nè materiale ». La mozione governativa è stata votata con una maggioranza di 424 voti; quella di censura presentata dai laburisti ha raccolto soltanto 79 voli. R. P.