Una sensazionale rivelazione sugli incontri di Rintelen con «l'uomo misterioso»

Una sensazionale rivelazione sugli incontri di Rintelen con «l'uomo misterioso» Mi processo di Vienna. Una sensazionale rivelazione sugli incontri di Rintelen con «l'uomo misterioso» Vienna, 9 notte. ICome già ieri si prevedeva, l'odier-l na giornata del processo Rintelen ha | portato ad una svolta sensazionale. Tutta la discussione si è aggirata intorno alla persona di quel tal capo nazionalsocialista Weidenhammer, che avrebbe fatto visita al Rintelen, all'albergo in cui questi abitava, nelle critiche ore pomeridiane del 25 luglio. Sulla personalità del Weidenhammer, che già ieri abbiamo avuto occasione di illustrare sulla base delle informazioni fornite dal quotidiano viennese Beichspost, la polizia viennese ha messo a disposizione della Corte marziale, che oggi ne ha dato pubblica lettura, un interessante rapporto. Un rapporto dr.Ha polizia Eccone il testo: « Dalle indagini svolte, è risultato che i veri organizzatori del tentativo di rivolta sono da ricercarsi nella cosidetta direzione provinciale del partito nazionalsocialista in Monaco. Tali organizzatori, secondo le informazioni di cui si dispone, sarebbero sopratutto l'ispettore provinciale Habicht, il capo dei repart- S. A. Ermanno Reschny, e il car.o di Stato maggiore dell'Habicht si?mor Weidenhammer. tutti elemenH o'trnmodo radicali. Secondo Informazioni che qui si hanno, il dott. Weidenhammer è noto negli ambienti nazionalisti come l'ispettore, il caporione e il finanziatore di quasi tutte le azioni terrostiche dirette contro lo Stato austriaco e sopratutto del fallito tentativo di putsch del luglio 1934. A quanto si afferma era sua aspirazione di diventare il « capo economico » di un'Austria nazionalsocialista. A quanto ha potuto essere assodato, il Weidenhammer si è trattenuto a Vienna, sotto il falso nome di Williams, verso la fine di aprile del 1934, all'epoca cioè in cui i deputati agrari e pangermanisti votarono dietro compenso da parte dei nazionalsocialisti, contro il governo di Dollfuss ». Un altro rapporto della polizia vie»-nese di cui pure il tribunale ha dato oggi lettura, informa che il Weiden- hammer, sempre sotto il falso nome di1 a vienna anche u 24 -25 luglio e vi ebbe conversazioni con l'aw. Waechter e con il capo dello « Standardo S. S. 89 » Glass, ambedue organizzatori diretti del colpo di mano contro la Cancelleria federale. Secondo informazioni private giunte alla polizia, egli sarebbe stato anche ripetutamente a Roma, ove avrebbe avuto contatti con l'allora Ministro di Austria Rintelen. A questo punto del dibattimento, il presidente della Corte ha chiesto all'imputato se conoscesse il dott. Weidenhammer: al che il Rintelen ha risposto negativamente. — Non lo conosce neanche di nome ? — ha insistito il giudice. No — ha replicato l'accusato. Pres.: — Non le è noto neanche il nome di Williams? Rintelen: — Non mi ricordo. E anche per quanto si riferisce al Weidenhammer, la mia risposta va intesa come quella di persona che si trova (l'accusato accenna alla parziale amnesia cusato accenna ^'^ff^Z'^^di cui afferma di soffrire) nelle nuecondizioni di salute. Proseguendosi nella lettura del rapporto della polizia si apprende che il Weidenhammer (che figura sempre col nome di Williams» era giunto a Vienna in automobile alle quattro del mattino del 24 luglio, era sceso all'albergo Cobenzl e n'era uscito poco dopo rientrandovi a tarda sera. La mattina dopo tornava ad uscire prestissimo senza neanche attendere la colazione, e non ricompariva più. La direzione dell'hotel Cobenzl ebbe sue indirette notizie soltanto nei primi giorni di agosto, allorché un albergo di Karlsbad le chiese a nome del presunto Williams l'invio delle valigie da lui lasciate a Vienna. Un telegramma da Milano li pubblico, rimasto tranquillo duran- te la lettura di questo rapporto dellapolizia, comincia ad agitarsi allorché si presenta davanti alla sbarra l'industriale Reitlinger. la cui deposizione è attesa con la massima curiosità. Il te- stimone, che il 24 luglio era allo stesso albergo in cui alloggiava il Rintelen, senza tuttavia esser venuto a contatto con lui, dichiara che verso le 2 del po meriggio, salendo le scale, incontrò all'imbocco del corridoio in cui si trovavano la camera sua e quella del Rintelen, il dot. Weidenhammer, a lui noto perchè a suo tempo era il rappresentante della « Deutsche Bank » a Innsbruck. Scambiò qualche parola con lui, e non diede alcuna importanza all'incontro, perchè in quel momento non era al corrente di quanto si svolgeva a Vienna. Soltanto più tardi si rese conto del significato che la presenza di Weidenhammer in quel corridoio pcteva avere per il giudizio della casa. Interpellato a questo punto ancora una volta dal giudice, il Rintelen ha continuato a dire che non gli erano noti nè il nome di William nè quello di Weidenhammer, e che certo non poteva trattarsi della persona venuta a trovarlo quel giorno all'albergo, e della quale egli ha detto in instruttoria di non voler fare il nome. Dopo questa recisa risposta, ha fatto l'impressione di una folgore a ciel sereno la lettura di un telegramma giunto oggi da Milano. Esso è stato inviato al Tribunale da un cameriere di nome Giovanni Ripoldi, e suona cosi: « Fui per sette mesi cameriere alla Legazione presso il Ministro Rintelen. Leggo qui, sui giornali italiani, i resoconti del processo, e ritengo mio dovere comunicare che il Weidenhammer fu cinque o sei volte a Roma, a pranzo dal Ministro Riniden, sotto il falso nome di Williams. Una volta i due signori si sono chiusi in una. stanza e sono ri masti soli fino all'una o due di notte. Nessuno poteva entrare. Prego di non fare il mio nome al processo ». La Corte ha deciso di citare il Ripoldi che si spera possa qui giungere, grazie all'intervento della questura di Milano, già lunedi mattina. In tal caso il dibattimento non subirebbe ulteriori proroghe, e si potrebbe avere, come è ir—j»—•• -■. t i previsto. la sentenza nel pomeriggio del giórno stesso, «-♦-•

Persone citate: Giovanni Ripoldi, Glass, Ripoldi, Waechter