L'assemblea degli azionisti della Fiat

L'assemblea degli azionisti della Fiat L'assemblea degli azionisti della Fiat potenziamento della produzione e il riassorbimento dei lavoratori Presieduta dal sen. Giovanni Agnelli ha avuto luogo ieri, nella sala del Consiglio Provinciale dell' Economia Corporativa di Torino, l'assemblea generale ordinaria degli azionisti della Fiat. Erano presenti 188 azionisti rappresentanti 1.330.000 azioni. Il Direttore Generale della Fiat. prof. Valletta, ha letto la relazione del Consiglio di Amministrazione, nella quale anzitutto si rileva che in rapporto alle possibilità generali dell'annata, i l'esultati ottenuti dalla Fiat nel '34 sono stati buoni, segnando un miglioramento sul 1933 nella stagione favorevole e una flessione più marcata nei periodi invernali. Infatti il fatturato della Fiat e delle sue Sezioni è stato nel 1934 lievemente superiore a quello conseguito nel 1933; pressoché immutato il fatturato delle Aziende sussidiarie: complessivamente si sono superati i 750 milioni di lire. Soggiunge la relazione che decisi e profondi miglioramenti non erano del resto da attendersi « poiché i perduranti sintomi di ripresa nell'economia mondiale non hanno avuto nemmeno nel 1934 l'auspicato sviluppo, e le vicende della politica internazionale, in taluni momenti drammatiche, non sono state tali da favorirlo. Ma gli accordi italo-francesi firmati a Roma lo scorso gennaio da S. E. Mussolini e da S. E Lavai e i conseguenti accordi di Londra hanno rischiarata la situazione europea e consentono oggi di guardare con più fondata fiducia nell avvenire della vita internazionale anche dal lato economico, per il regolamento dei rap porti monetari e per la ripresa degli scambi tra le Nazioni. Intanto dall'accordo con la Francia è emerso più che mai alto il prestigio dell'Italia, che per le virtù costruttive del Regime marcia all'avanguardia del progresso sociale, specialmente nel campo del lavoro. L'insediamento delle Corporazioni è il nuovo dato storico di questo progresso rinnovatore; e il provvedimento delle 40 ore ha dato al mondo l'esempio di un'azione praticamente efficace, oltre che doverosa, contro il peggiore male della crisi: la disoccupazione». Tra i dati interessanti contenuti nella relazione sono da rilevare quelli relativi alla produzione automobilistica che volge risolutamente all'aumento: l'America in testa, con un aumento del 40 % sul 1933. L'Italia ha aumentato la produzione delle sue automobili dell'8 % al che corrisponde un aumento della percentuale Fiat. Anche l'esportazione è aumentata del 25 % circa on 9500 unità esportate, delle quali 8500 Fiat In quanto alla situazione generale del lavoro alla Fiat, la relazione contata che la massa operala occupata nel 1934 è stata in media superiore a quella del 1933 e che alla fine dell'anno risultavano occupati 1000 operai di più che al principio, su un complesso di oltre 30.000 lavoratori, tra impiegati e operai di tutto il gruppo Fiat. Per oltre 4000 operai, il cui orario aveva dovuto scendere a 30 ore settimanali, potè essere riportato a 37 e più; e conemporaneamente la graduale applicazione del salutare provvedimento delle 40 ore ha consentito alla Fiat di Iniziare il riassorbimento di operai disoccupati: la scarsità di mano d'opera specializzata rallenta il processo di questo riassorbimento, ma si confida di potere in breve raggiungere e superare il numero di 2500 riassunzioni. Intanto, per rendere in avvenire più celere il riassorbimento, le organizzazioni sindacali stanno provvedendo all'apertura di scuole per 1 disoccupati; e dal canto suo la Fiat ha deciso di assumere come tirocinanti, in via sperimentale, un certo numero di allievi operai, dai 16 ai 17 anni di età, con diritto di precedenza per i figli dei dipendenti Fiat. « La Fiat — osserva la relazione- — ha cosi attuato il programma prefissosi fin dal principio della crisi: assicurare il lavoro ad una maestranza pressoché costante. Questa essenzialissima realizzazione è stata possibile anche nell'anno scorso in virtù soprattutto della vigile sollecitudine che il Capo del. Governo porta incessantemente alle necessità nazionali del lavoro ». La relazione, fatto il più vivo elogio del personale e delle maestranze, per il sentimento di responsabilità e per lo spirito di abnegazione, conclude: « In questo sentimento ed in questo spirito di tutti i suoi dipendenti; la Fiat realizza la sua fede operosa nella grandezza dell'Italia Fascista, che il Duee guida alle conquiste della nuova civiltà del lavoro ». Il bilancio è stato approvato dall'Assemblea, all'unanimità. Esso si chiude con un utile di L. 24.165.653,32 ed agli azionisti viene assegnato un dividendo di L. 10 per azione. Per acclamazione sono stati nominati: a Consigliere di Amministrazione l'on. ing. Giuseppe Mazzini ed a Sindaci Effettivi il comm. Carlo Grassi, il signor Marco Pallanzio e il rag. cav. uff. Annibale Vola.

Persone citate: Carlo Grassi, Consigliere, Giovanni Agnelli, Giuseppe Mazzini, Mussolini, Valletta

Luoghi citati: America, Francia, Italia, Londra, Roma, Torino