"Atto non amichevole,, si commenta a Berlino

"Atto non amichevole,, si commenta a Berlino "Atto non amichevole,, si commenta a Berlino Berlino, 5 riotte. Nel pomeriggio di oggi si spargeva in questi circoli la voce di un improvviso rinvio della visita di sir John Simon a Berlino, che nelle edizioni del mattino ancora faceva oggetto dei commenti preparatori e delle aspettazioni di tutta la stampa. La voce che motivava il rinvio con ragioni di salute del Cancelliere Hitler riscuoteva poco, o per lo meno assai dubbioso, credito per il fatto che i giornali stessi del mattino avevano pubblicato, e la radio aveva anche diffuso, la notizia che il Cancelliere Hitler ieri sera aveva voluto visitare una seconda volta la mostra dell'automobile, che ieri si era già chiusa, facendola appositamente riaprire per un'ultima visita, e vi si era trattenuto a lungo. La voce corsa doveva essere confermata, sia nel fatto del rinvio della visita di Simon, sia nel motivo dell'indisposizione del Cancelliere. Nel pomeriggio avanzato, infatti, è stato pubblicato da tutti i giornali il seguente comunicato: « In occasione della sua visita a Saarbrlicken, il Capo e Cancelliere ha contratto un leggero raffreddore che ha portato con sè una forte raucedine; in seguito a ordine medico, perciò, e per non sforzare la voce del Cancelliere, sono stati disdetti tutti i colloqui che erano stati fissati per il prossimo periodo. In queste circostanze — aggiunge il comunicato — il Governo del Reich, a mezzo del ministro degli Esteri barone von Neurath, ha trasmesso all'ambasciatore inglese la preghiera che sia rinviata la già fissata visita del ministro britannico a Berlino ». I giornali pubblicano questo comunicato con grandissimo rilievo, come è naturale trattandosi di una sia pur lieve indisposizione del Capo, che però basta a determinare il rinvio di un fatto per conto suo così importante e atteso, come è la visita del ministro britannico; e lo presentano con caratteri grassetti e con titoli su due o tre colonne sulle loro prime pagine, il cui spazio è peraltro oggi, insieme con ciò, assorbito dall'altro avvenimento che grandissimamente attira l'attenzione di questi circoli politici e di questa opinione pubblica, suscitandovi i più vivaci |commenti la pubblicazione cioè dellLibro Bianco inglese, nel quale il go verno britannico appoggia l'impellente necessità di aumento del suo bilancio di armamenti, quasi esclusivamente con gli armamenti della Germania. I giornali, occupandosi del Libro Bianco e pubblicando il comunicato del rinvio della visita di Simon, mettono in rilievo la contrapposizione fra lo spirito che ha dettato la redazione del documento governativo britannico e lo spirito che dettava nello stesso tempo e conduceva le trattative per l'organizzazione collettiva della pace di cui un passo così decisivo doveva essere la visita del signor Simon. « Non vogliamo partecipare — scrive la Deutsche AUgemeine Zeitung — al panico del Libro Bianco inglese, ma dobbiamo pure esprimere la nostra sorpresa per il fatto che proprio in questo momento la politica di distensione venga disturbata da accuse come questa; non è assolutamente necessario presumere che la data della pubblicazione sia stata scelta proprio con riferimento alla visita, ora rinviata — aggiunge il giornale — del signor Simon: il bilancio militare inglese è regolarmente presentato sempre ai primi di marzo, e i preparativi ne datano da molti mesi; u signor MacDonald, auindi, avrà probabilmente abbozzato Libro nelle sue linee fondamentali durante le vacanze natalizie come è suo costume; e forse la cosa gli era perfino necessaria per uso politico interno, sebbene vi sono voci di stampa inglese che potrebbero lasciar pensare il contrario. Ma, pure sforzandosi di tenere conto di tutte le considerazioni di questo genere, resta tuttavia il fatto che la pubblicazione in questo momento è un atto poco amichevole di primo grado, e tradisce una mancanza di psicologia quale gl'inglesi amano tanto di rimproverare proprio a noi. Non sappiamo — conclude il giornale — se il dibattito sugli armamenti tedeschi avrebbe potuto essere rinviato, ma se mai vi sarebbe sempre stata la possibilità di rivedere il Libro Bianco in base al risultato delle conversazioni di Berlino ». Tutti i giornali commentano nei medesimi sensi, ed il Berliner Tageblatt attribuisce l'atto non amichevole al ministero della guerra inglese, « del quale è noto quanto sia il desiderio di un'alleanza con la Francia e quanto fortemente questo desiderio sia radicato nell'animo stesso del ministro della guerra lord Hailsham ». Il giornale conclude peraltro in tono più conciliante: « E' insomma un documento riuscito male; non va preso però tragicamente; anche i governi possono qualche volta scrivere degli articoli di fondo che 7ono"aTraltezza»" G. P.

Persone citate: John Simon, Macdonald

Luoghi citati: Berlino, Francia, Germania