Sullo schermo : Campo di mag-gio di Giovacchino Forzano

Sullo schermo : Campo di mag-gio di Giovacchino Forzano Sullo schermo : Campo di maggio di Giovacchino Forzano da^tgu^^o^ra «a dell'* Aquila > è una fra le più fanta- stiche che la storia ci abbia dato. Il mteatro ha già pagato il suo contributo al fascino di bonaparte. E' ora la voi- ta del cinematografo. Già Abel Gauce, ccol suo Napoleone, aveva tentato, in wuno scenario a grandi linee, di portare tesullo^^ Giovacchino Forzano, partendo dal l';ro, ci dà oggi questo lungo film — sG teat to il più fatale e il più seducente. Tut-inta la sua potenza, il suo ascendente, il psuo fascino si esercitarono potentemen- tte. e impresa dell' avventuriero * g(sono parole dello stesso Napoleonei illuminata dalla gloria, diventò la marcia trionfale del conquistatore. L'ulti- vma carta, giocata disperatamente da cquell'animo grande, da quella persona- rlità prepotente e forte, costretta in esi- blio all'Elba, nella piccola isola alla qua- tle giungeva 1 anelito di tutta la Fran- eia, costituisce la trama del film. Troviamo infatti Napoleone su una qsccgllera dell'isola In taccia al mare, ragitato sempre dalla sete di potenza be di dominio, mentre a Vienna Metter- nich con i suoi diplomatici complotta Lper deportare l'Imperatore alle Azzoi- cre. Blilcher e Wellington, che stimano pli grande nemico e To temono, disap- tprovano le mene dei politicanti. tiit „. _„w< j.,,. lahh?» hi N«nipSn? 1?%&hì .ofdatl tche Se8idi™oPrElta^ sono adunati Le «enavi che li portano in Francia salpano, lLuigi XVÌII, imbelle e sciocco, si af- p%X\™cChé 6 SÌ abbRn(lOTa ^ tNapoleone sbarca sul suolo francese «e inizia la sua marcia verso Parigi. E' 1l'allarme! iMentre da un lato il popolo tumul- 2vacmanaendd°i Luigia 'ffi 2rnari Un reggimento di fanteria vie- Sns mandato incontro allV usurpatore » gper sbaragliare i suoi, farlo prigionie- ero e fucilarlo. lNapoleone balza allora alla testa del- la esigua schiera e procede per la etra- „da verso Grenoble, precedendo di alcu- 1 ni passi la vecchia guardia e lo stato cmaggiore. La fanteria di Luigi XVIII, Dall'ordine di » fuoco » rimane immobi- rSSirSE-ÌJffiKa"h,^ eii™ n°X Sn=05L22r»S^?™»ii?^,fwta;^ A&S t^ffStfVSSSa? Pm Fouché, sbandierando la costituzione concessa dall'Imperatore, organizza la grande parata dell'Impero, quell'adu- ynata di Campo di Maggio, ove i depu- dtati giurano fedeltà, fra gli evviva del rpopolo, deliranti come al tempo di Au- csterliz. —Ma il nemico non dorme. Bonapar- ste, che vorrebbe la pace è costi-etto al- la guerra. Le tappe sanguinose del suo cdestino ricominciano. E viene la notte tche precede Waterloo e la battaglia di- msgraziata. L'Impero è finito. q^Napoleone Valuta i suoi fedeli Già l'ombra di S. Elena si profila lontana. Giovacchino-Forzano su questi apun- ti ha intessuto il suo film, impresa non certo facile, e per la complessità del- la materia e per la grandiosità dei fat- ti, nel quale le imperfezioni sono per- donabili se si guarda alla sintesi, al tutto, alla molteplicità degli episodi, con i quali si doveva comporre neces- sariamente il mosaico di questa pelli- cola. "hi scendendo al particolare, si pò- trebbe obiettare che qualche scena an- dava senz'altro tolta dal soggetto e al- cune altre abbreviate per amor di sin- tesi più essenz scena in cui Napoleone dice addio al- la madre, a Ortensia e a Luciano, sce- nVche'ci è parsa un po' lenta e non convincente, era forse da preferirsi l'ul- timo saluto alla vecchia, fedele guar- dia, episodio arcinoto e toccante, del quale nel film si sente la mancanza. Venendo agli attori, Corrado Racca ci ha dato un Napoleone talvolta un po' troppo teatrale. La sua smania di invadere il campo dell'obbiettivo ha ca- ricato un po' là mano. Una maggiore sobrietà di gesto non avrebbe nuociuto alla figura che impersonava, li suo Napoleone a Waterloo smania e grida in modo eccessivo. Questo attore, che ha indubbiamente grandi risorse, si è troppo ricordato del palcoscenico troppo poco dell'obbiettivo. fernet 1^^ tura, poi, era la.meno riuscita di tut- te. Picasso è stato un Metternich trop- appropriata Le scene di masse, salvo qualche ^Lì^i^^^Jr^au^^. madre di isapoleone, per la quale pai- te era necessaria, forse, un'altra altri- ce con altra figura, più umanamente «unto "ove"il ritmo Via distrièuzione dei quadri potevano esserepiù compo- ae. uutiuil UVPLCVttUU sti, sono imponenti per numero e con- dotte con sanienza. dotte con sapienza. La parte sonora, invece, lascia a de- siderare. Riteniamo che molti difetti di la pellicola, poiché le manchevolezze, dati i progressi raggiunti dalla tecni- ca non è possibile siano dovute alla rinresa parlata e sonora, che Forzano ha sempre saputo curare molto bene e con molto scrupolo. IT Vice

Persone citate: Abel Gauce, Corrado Racca, Forzano, Giovacchino Forzano, Luigi Xviii, Napoleone Valuta, Picasso

Luoghi citati: Francia, Parigi, Vienna