Juventus-Sampierdarena 4-0 (1-0) Borel - Orsi -- Borel - Cesarini di Enzo Arnaldi

Juventus-Sampierdarena 4-0 (1-0) Borel - Orsi -- Borel - Cesarini Juventus-Sampierdarena 4-0 (1-0) Borel - Orsi -- Borel - Cesarini Ottenuto un fanno largo a pochi minuti dall'inizio ì bianCO-neri i r ^ bottino nella prima parte della ripresa jgoal de'la Passione che questo giuoco ha anllavaTn nrrAvnn allo atta vi^nnclo Juventus: Valinasso; Rosetta e Foni; De Petrini, Monti e Bertolini; Diena, Cesarini, Borei II, Ferrari e Orsi. Sampierdarena: Profumo; Ciancamerla e Rigotti; Lancioni, Avalle e Callegari; Comini. Malatesta, Capellini, Poggi e Rebolino. Arbitro: Pasinato, di Venezia. La Juventus ha vinto per quattro a zero. I goals, cosi come le cose sono andate, potevan essere di più, come anche potevano essere nessuno. La partita è, infatti, stata guidata nei suoi fatti decisivi da quell'imponderabile e imprevedibile che sta al centro di novanta su cento del risultati di calcio I e che è, forse, la misteriosa origine tedetaunvoqunguiamo nel filo della cronaca la contesa e ritroveremo i momenti cruciali in cui questo genietto calcistico è entrato j in scena. Goals a sorpresa La sua prima apparizione l'ha fatta appena squillato il fischio dell'arbitro. Calcio d'inizio, Avalle rompe il primn aspetto di attacco avversario, Bertoli ni lancia a Cesarini che dà a Ferrari, tiro da pochi metri, nalo, Borei ripren 1soUevato atto-ino- aIIe sue vicende- Se ddamachro^rteglaSesmbPss... de e mette in rete àa. dieci passi. Un ?^WETtóWSS tìXsterilità esagerante Un eroal bellissi |Pmo per i bianco-neri giacché Ferrari 'rna eseguito indubbiamente un bel tiro i fe Borei ha saputo trovarsi In posizione 11ideale per segnare. Un goal da strap-1 parsi 1 canelli ner eli osoiti che aón ■aitati 11, sconcertati, I guadare quel che!s1 gcombinavano gli avversari. , , 8. , , ^ sMa la Juventus era, ieri, squadra da cmeritare un successo cosi rapido? Tut- ato il resto del primo tempo ha risposto !bnegativamente ali interrogativo. Lai mSampierdarenese ha, azioni su azioni, che, ppvdr"s , i Pr°dezze calcistiche. infatti, spianato . pur non avendo la prerogativa della pericolosità, mettevano in luce un buon accordo fra gli attaccanti, un onesto e costante lavoro dei mediani, un'impostazione pulita e piacevole. Non meritavano il goal, i liguri, è vero, giacché i soli tre tiri buoni effettuati da Malatesta, Cappellini e Rebolino son stati brillantemente parati da Valinasso, ma eosa ha fatto di meglio la Juventus? Molti pasticci all'attacco e un lavoro regolare nella mediana; unico reparto che emergeva era|zla difesa. Orsi cercò a più riprese di i panimare il giuoco dei compagni, ma(zFerrari non ne imbroccava una, Borei | nnon si vedeva, Cesarini non aveva unicattimo di luce, piena era quasi nullo, tInsomma, se nel taccuino non ci fosse | cstato segnato quel certo goal al primo cminuto, c'era da pensare ad un nuovo idzero a zero. hL'inizio della ripresa non portava con' csè promesse di cose migliori. Un cal-BsritI ciò "d'angolo contro gli ospiti e due lo-1 Pro attacchi conclusi fuori, ma niente ddi appena appena pericoloso. Ecco di gcolpo, invece, ripresentarsi il genietto ted ecco dal grigiore della mediocrità sbalzare in piena luce due autentiche rlcistiche- ì SfaP|1M^ porta. vólgePaiiasuònvofoe ^hresoVlaSban-! ^dierina di destra, la raccoglie Diéna ^che s'impegna in un lungo duello con. fCiancamerla- il rairaTvo hinnen ne™ in I fSXTOkttpSK ab Cesarmi °chel «ne rettifica la traiettoria verso OrsiLappostato al centro; il tiro di 4 Mumò »iSè notente m-eciio ài volo- la nnlla * in■cre?c0t Goal svenendo che ricada rOrrii ^dei tempi migliori; azione di Diena e ^^^Éàmjì Pdi Ferrari. — un tiro disgraziatissimo rimossa dal àUrhJin% ÌJ$?Z XI tif srimossa dal dischetto di centro, che già- Borei galoppa verso le retrovie avver-ìfsarie; mediani e terzini sono scartati e| il tiro, scoccato a mezzo dell'area, bat-| e ancora Profumo. Un'azione degna del Borei delle grandi giornate. Cosi, nel fulmineo volgere di sessana secondi, la Juventus s'è assicurata una vittoria di proporzioni considere todmozavoli, dopo aver giocato per oltre cin-i tequanta minuti nel modo migliore per non riuscire a segnare. Come è stato e come poteva essere Ma il genietto non se n'è ancora an- dtel'bdato dallo Stadio Mussolini. Al quarto j l'd'ora Profumo para un debole tiro e 11avanza fino al limite dell'area per ri-1 famettere in gioco; la rimessa, corta e mavanti e vede il portiere avversarlo tche corre per rientrare tra I pali; il ti- nro parte istantaneo e la palla percor- ^f»r^am^« Ph^f!fn,oep/hrh(na°±!ì«'lrete prima che Profumo abbia avuto' tempo a piazzarsi. Quattro a zero. li:Agenietto se ne va e la partita ricalca I sa strada che finora ha" percorso. Sampierdarenese attacca forse di più e, se due tiri di Orsi sfiorano il successo, De Petrini salva anche miracolosamente un sicuro goal del liguri. La partita è questa. Crediamo che la breve coronaca giustifichi le premesse. Premesse che non vogliono e non possono toccare minimamente il valore del successo juventino; i bianconeri potran- La| ttdcisinld?°- ?erd, dire con noi che come han fXfc&kSfé?ttSt* ?oT™- P°11' come Pure che con la Sampierda- crenC£e Potevan° anche subire l'Ingrato inf,ch(!rzo l6','6 partite precedenti. E'|r11 f'S^tV6]. CaiCÌ° °i?e !♦ ?■-2 ?uJ, , U 3j8&*>.f$ SgLSe"j,¥^'g■autenticne prodezze di uomini che son;°semPre< dI ^ ?lasse:, ^e se impe-| gelati in un periodo di crisi. Essi ifiu-j tsmsrstrano, anzi, forse gli unici istanti in cui la classe di questi atleti è tornata a manifestarsi appieno. Ma cosa sarecbe successo se in tali istanti il deviamento d'un centimetro avesse messo la palla fuori della traiettoria che doveva tportare al goal? è questo l'interrogati-' tvo che bisogna tener presente nel giù-1 Ddicare la Juventus di ieri di fronte al i prisultato che ha suggellato la sua par- ! v"ta c™,™ P™Ì?H!i°^Ì!.5a .f-arPcn_|dsare a cose quanto mai ottimistiche. Crisi di fiducia zioni e la mediana, presa e De Petrini in piena forma, fun-j ziona. l'attacco gira molto, ma maci- na poco. A parte il caso di Ferrari, iche dopo il lungo riposo per l'inclden-is te di Palermo è l'ombra di sè stesso, ;e crediamo si tratti per gli altri di una] crisi di fiducia, più che di un ribasso! di valore. Disavventure ed incidenti | hanno tolto agli avanti bianconeri lai convinzione in se stessi; si direbbe chejsBorel- Cesarini e Orsi esitano a tirare IdNiInsomma, per ricorrere ad una fra- ' lsa fatta, la Juventus ha vinto — e me- ; Mritatamente e bene — ma non convin- j pto. Se la difesa non desta preoccupa-,cMonti inn-ld Per paura di sbagliare. Il problema della Juventus è forse tutto qui. La giornata di ieri può, però, giovare mol to ai campioni d'Italia. Orsi ha dimo- strato una maggior... inclinazione al ti- ro' 1 K°als segnati ridaranno a Borei Si vevrìm p"^TrtUt^tÀnifirwinno ^^uf\^u^^^^ ^f^f^ffS ^rVuShì^^n^0 fJ^SM^BS^J^^J11! formazioni tecniche dell incontro di ìe- « ^\^Z%~% L_*f „^S^i?522^ ^„?t,?^»,^ SfiffS.^hn^wf 2L??£ ™™ £2 che trascurabile. Ha giocato, però, una ^«ffi^g^0*^ 6 Bti' ^lll^^LS'^^ìn „mMl,n» r>, ^o'ni1 cVheen!Zlcaonr0roPno: Pubblico numeroso. Condizioni atmo sferiche e campo ottimi. In tribuna, fra „ifre nut-oritn n «oorpt-nrin Trenéi-aio fFS JHK35Varino Fedeiale ea U ^oaesta °* J-°nno. Enzo Arnaldi. I ' I ! ! I h

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