I tedeschi difendono il metodo delle trattative a due

I tedeschi difendono il metodo delle trattative a due I tedeschi difendono il metodo delle trattative a due Berlino, 16 notte. Le prime accoglienze che la risposta tedesca riscuote a Londra ed a Parigi, sebbene variamente valutate da questa stampa, danno tuttavia a tutti i giornali motivo di esprimere la fiducia che alla fine, rimosse le prime diffidenze, si finirà per rendere giustizia alla disposizione a trattare dichiarata dal Governo del Reich nell'interesse della conciliazione europea. A tale uopo tutti i giornali si adoperano oggi a controbattere queste prime diffidenze, e anzi; tutto la primissima e fondamentale] quella cioè che si esprime nell'accusa di voler dividere la Francia dall'Inghilterra a mezzo della richiesta ?di trattare anzitutto con l'inghilterraje con la preferenza e prelazione data? nel documento tedesco al patto ae-, reo, avendo quasi la tendenza di se£ pararlo e autonomizzarlo dal restò; La procedura discussa I giornali fanno, in proposito, osservare che il desiderio espresso dalla Germania di trattare prima con l'Inghilterra non può destare il sospetto di voler concludere patti speciali, con l'esclusione della Francia1, dell'Italia e del Belgio, dappoiché Vè chiaro che se tale intenzione ci fosse, essa sarebbe già frustrata dal solo fatto di avere espresso pubblicamente il desiderio di trattare a solo : tale desiderio è dovuto soltanto al fatto della cattiva esperienza precedente di tutte le conferenze plurime; oltre che si deve aggiungere poi — fanno rilevare ancora i giornali, come, ad esempio, la Koelnische Zeitung — che è stata l'Inghilterra che nella questione della convenzione aerea e in genere nella questione degli armamenti ha avuto sempre la parte più attiva, e che quindi la Germania ha ragione di pensare che, discorrendo prima con l'Inghilterra, essa possa avere occasione di rendersi subito esatto conto dello spirito della proposta, e delle intenzioni del Governo britannico; è stata poi anche sempre l'Inghilterra che da un anno a questa parte più di tutti gli altri ha fatto sforzi per riannodare le fila rotte dal « no » di Barthou e per richiamare la Germania nel concerto delle Nazioni. Sull'eco suscitata all'estero dalla risposta e specialmente su questo punto dell'accusa di dividere la Francia dall'Inghilterra, ha poi una nota l'Agenzia ufficiosa Deutsche Diplomatische Politiche Correspondenz. La nota rileva anzitutto che il fatto che la risposta tedesca non contenga formulazioni concrete, non deve destare sospetti. Questo metodo corrisponde al metodo stesso del comunicato di Londra, che non voleva porre la Germania di fronte a fatti com piuti; così anche la Germania, dovendosi ancora discutere, ha rinunziato per ora a formulazioni concre te unilaterali. « Non così Invece naturalmente — rileva qui la nota — per quanto riguarda il patto aereo. Se la risposta tedesca esprime al riguardo propositi concreti, ciò è dovuto al fatto che la stessa proposta rilevava questo patto c in forma notevolmente concreta »; la Germania ha creduto di servire meglio all'interesse dei futuri negoziati suggerendo in proposito anche il metodo più efficace da seguire; e da ciò quindi — dice la nota arrivando così anch'essa al punto della diffidenza suscitata dalla proposta di parlare da prima soltanto con l'Inghilterra — è nata la richiesta delle trattative a due, metodo che ha dato tante volte buona prova, trattative a due che più tardi potranno utilmente essere estese a tutti. Promesse di lealtà « Non bisogna — avverte ancora l'agenzia — dissimularsi che anche il metodo ha una grande importanza; chi desidera il successo non potrebbe preferire un procedimento che l'esperienza dimostra apportatore di difficoltà e delusioni a causa spesse volte dell'arenamento delle trattative. « Questo è sempre accaduto appunto a tutte le conferenze le quali non sono state sufficientemente preparate da negoziati bilaterali; per queste e per altre considerazioni, la Germania nella sua presa di posizione di fronte al patto aereo dà la preferenza a una conversazione tedesco britannica; ma nulla è Fiù lontano dalla politica tedesca che intenzione di speculare su divergenze di veduta fra Inghilterra e Francia. Al contrario — aggiunge ancora testualmente la nota — teniamo a rilevare che l'accordo anglo-francese, finalmente raggiunto sulle più importanti questioni fondamentali della politica europea, è stato salutato appunto in Germania con viva soddisfazione perchè senza di esso mai sarebbe stato possibile attendersi un vero progresso nelle trattative da lungo tempo sospese in Europa. Nei negoziati che ora s'inizieranno sotto auspici migliori, si vedrà che la Germania, come finora, collaborerà con tutte le sue forze e con piena lealtà ai vari compiti europei >. E la Deutsche Allgemeine Zeitung insiste ancora e dice che ora innanzi tutto, dopo la risposta tedesca, si vedranno prendere contatto la Francia e l'Inghilterra anche perchè i francesi hanno avuto l'impressione che la Germania intenda mettere zizzania fra loro due. Dopo però dice il giornale: « Così come noi non abbiamo avuto nulla in contrario a che Francia e In- fhilterra fra loro concordassero il tenativo di trovare una via di soluzione, così non potremmo comprendere che oggi ci si volesse negare il diritto di condurre anche noi dal canto nostro una conversazione diretta e innanzi tutto con l'Inghilterra. Nel comunicato di Londra si parlava di <■ libere trattative > : libere dunque, interpretiamo noi, anche nel metodo; e noi desideriamo dunque fare questo primo uso della parità dei diritti facendo anche noi quello che hanno fatto gli altri *. G. P. Ltistfeteditudebiedbeviptrcocommncpsgbssmmmqvdendgspspanccddsecpvcpclpaf