Un Prete rinnovatore di Amerigo Ruggiero

Un Prete rinnovatore FIGURE UTSImImA CRISI Un Prete rinnovatore NEW YORK, febbraio, iLa seconda fase della prodigiosa ! attività di Padre Coughlin si poggia !sempre più sulla radio, la radio che gli rivela la propria personalità e lo rende conscio del formidabile dominio ch'egli va acquistando sul pubblico. Lo provarono a proprie spese alcune organizzazioni quando, atterrite dall'audacia del prete e istigate dai rappresentanti di quegl'interessi ch'egli prendeva di mira e comprometteva nei suoi discorsi, si provarono a fermarlo. Uno dei punti più tempestosi della sua carriera lo toccò al tempo della chiusura delle banche negli Stati Uniti, iniziatasi nel 1933 con quelle di Detroit. Una di esse, la «First National Bank», aveva più di mezzo miliardo di de positi. Padre Coughlin condusse l'attacco contro i banchieri con vi rulenza senza pari. Denunciò l'immoralità e l'ingiustizia di un sistema che rendeva possibili catastrofi simili e l'iniquità di uomini che approfittavano delle lacune e delle de bolezze della legge in materia finanziaria per trarre consciamente alla rovina migliaia di depositanti ignari e fiduciosi per cui la perdita dei risparmi equivaleva a una sentenza di morte. Predisse che i frodatori del denaro del pubblico sarebbero stati processati e condannati. Tra le personalità più direttamente attaccate c'era il proprietario del « Free Press » alla stazione radio del quale giornale, Padre Coughlin, aveva fatto le sue prime armi. Ma da qualche tempo il foglio lo denunziava come un prete demagogo e uno speculatore di Wall Street. Nella campagna contro i banchieri Padre Coughlin aveva l'appoggio di Washington. Mantenendosi in stretto contatto con le autorità federali egli riuscì a sapere alcuni giorni prima che nessun altro in Detroit ne avesse il minimo sospetto, che ie banche sarebbero state chiuse. Divenne, così, il sostenitore e il propagandista del « new deal » e ne difese la politica e i provvedimenti. I grandi interessi finanziari di Detroit non glie la perdonarono. Attribuirono la campagna a motivi di vendetta politica del partito dominante in Wash. ington. Inveleniti per gli attacchi che diventavano sempre più violenti, si provarono ad annientare Padre Coughlin togliendogli di mano lo strumento del suo potere. Il « Columbia Broadcasting System», dietro le pressioni degli interessati e illudendosi di avere l'appoggio del pubblico, minacciò di_ chiudergli la stazione ammenoché non avesse sottomesso i suoi discorsi alla censura preventiva. Egli si rivolse ai suoi ascoltatori domandando loro se doveva continuare a parlare Uberamente senza le limitazioni di alcuna censura. Il « Columbia » fu letteralmente seppellito di proteste e l'organizzazione, visto ch'era caduta in un grosso equivoco sugli umori correnti tra il pubblico, permise a Padre Coughlin di giungere al termine del suo contratto. Dopo di che se ne disfece pulitamente. Non avendo potuto ottenere la concessione da altre compagnie, fu allora che il prete creò la sua propria rete di stazioni radio. Ne ha attualmente 26 che vanno dal Maine al Colorado e che gli costano 14.000 dollari la settimana, somma che, a considerare le umili origini di chi la paga, ha quasi dell'incredibile. Senza contare che per la chiesa del « Little Flower » dovette raccogliere fondi per 750.000 dollari. Padre Coughlin fu chiamato alla Casa Bianca, conferì con gli uomini più in vista del « new deal », appoggiò e difese la politica del Presidente e venne ad esser considerato alla capitale come una forza per l'Amministrazione. I suoi discorsi sono ampiamente riportati dalla stampa e il suo seguito è cresciuto, formato com'è, indistintamente, di cattolici e di protestanti. E' diventato specie di oracolo nazionale e la sua personalità s'è ingigantita. Nei suoi uffici nella « Torre della Crocifissione » solo per il disbrigo della sua enorme corrispondenza e per scorrere e classificare le migliaia di lettere che giornalmente arrivano, sono addetti centinaia d'impiegati e di stenografe. Ha il suo proprio « brain trust »un gruppo di esperti che gli forniscono dati e materiali per i suoi discorsi. Uno potrebbe pensare chegiunto a questo punto, Padre Coughlin si ritenga soddisfatto del ruolo nazionale di oratore sociale politico e religioso. Ma s'ingannerebbe. Padre Coughlin vuol passare all'azioneE a questo scopo, l'estate scorsa, ha fondato la « Lega Nazionale della Giustizia Sociale ». Egli è stanco drimanere solo un mito, una voceun'ombra. Vuole, per mezzo di una potente organizzazione, far sentire la sua influenza sulle sfere governative a Washington. Qual'è il programma che dovrebbe esser propugnato dalla Lega da lui fondata? C'è un po' dtutto: libertà di coscienza e di educazione; nazionalizzazione delle banche e delle risorse naturali; un salario che permetta di vivere; controllo della proprietà privata per ibene pubblico; passaggio delle banche al Governo; una valuta solidaunioni di lavoro sotto la proteziongovernativa; abolizione dei titolesenti da tasse ; semplificazione dellmacchina governativa ; coscriziondella ricchezza in caso di guerra; lsuperiorità dei diritti umani sui diritti di proprietà. Come si vede soncose abbastanza vaghe, ma il lorstesso indistinto e nebuloso umanitarismo è fatto apposta per attirar seguaci dalle più diverse direzioni. Ognuno crede di trovarci in esse lrealizzazione di quanto in confuso non chiaramente formulato portnell'animo. Come parecchi hanno notato, i discorsi di Padre Coughlisono assai meno rivoluzionari dquanto sembrano a prima vista. Ifondo, non fa che accarezzare i pregiudizi e i risentimenti delle massche lo ascoltano. Nessuno può dirs'egli si mantenga deliberatamentvago perchè non gli sembra ancorgiunta l'ora di azzardare un programma più concreto o se gli mancano del tutto idee più precise sugargomenti che tratta. Ciò non toghche abbia gettato lo scompiglio necircoli conservatori che gli hanno appioppato il nome di « mad rnook, »una alla pari dei Gapony, dei Rasputin e degli Eliodoro della Vecchia Rus sia. Anche le file più moderate dei suoi correligionari ne sono rimaste scombussolate e non sanno come comportarsi con lui. Da New York, per esempio, esse sono determinate a tenerlo lontano da quando videro che a un discorso tenuto allo Hippodrome 8.000 persone si accalcarono nella sala mentre altre 30.000 attendevano fuori. La stampa ispirata dai capitalisti ha cercato di distruggerlo con attacchi e insinuazioni riflettenti la sua vita privata. Lo accusarono di giocare a Wall Street mentre ne denunziava i procedimenti ed egli rispose che aveva il diritto d'investire fondi che non appartenevano personalmente a lui ma alla « Radio League » da lui organizzata. Dopo la sua campagna in favore dell'argento, quando il Governo chiese l'elenco dei detentori del metallo, si venne a sapere che la segretaria di una sua organizzazione ne possedeva 500.000 once. Le strida salirono al cielo. Padre Coughlin dichiarò ch'egli non avrebbe profittato personalmente della speculazione sull'argento e che aveva sempre sostenuto il Presidente nella politica della rivalutazione dell'argento. Dissero che aveva tenuti occulti parte dei suoi introiti per non pagare interamente la « income tax ». Quando il Governo ordinò un'investigazione gli furono rimborsati 8 dollari pagati in eccesso. L'ex-governatore di New York, Alfredo Smith, lo definì un « crackpot », un vaso incrinato. Egli ribattè che Smith aveva cercato di ottenere un prestito da Morgan. E quando il Cardinale O'Connel, di Boston, biasimò i suoi atteggiamenti egli replicò che il Cardinale stesso non aveva mai predicato le dottrine della Chiesa. Questo è Padre Cough lin, una delle figure più interessanti dell'America d'oggi, e di cui il mon do sentirà ancora cose grandi o as surde in seguito. Dalla nuova fase dell'attività del prete cattolico azioni inaspettate risulteranno. Ma non si può prevedere se Padre Coughlin sia veramente destinato a guidare la nazione americana per un nuovo cammino o se l'azione diretta gli sarà fatale. Com'è avvenuto per tanti altri, c'è pericolo che la politica militante riesca in quello in cui non riuscirono ia calunnia e le arti subdole: a disfarlo, cioè, come uomo e come sacerdote. Amerigo Ruggiero %■% ■—